investire Archivi - Investire-Certificati.it http://investire-cert-1419291754.eu-west-3.elb.amazonaws.com/tag/investire/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Sat, 28 Jun 2025 17:23:12 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png investire Archivi - Investire-Certificati.it http://investire-cert-1419291754.eu-west-3.elb.amazonaws.com/tag/investire/ 32 32 Investire con i Certificates e Cedole fino al 12% https://www.investire-certificati.it/investire-con-i-certificates-e-cedole-fino-al-12/ Wed, 24 Jan 2024 18:31:47 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=32220 Investire con i certificates su Big cap italiane e tedesche per cedole fino al 12% annuo. Due banche italiane e due grandi aziende tedesche, Lufthansa, colosso del settore aereo e Porsche, per il comparto automotive. Ecco le quattro azioni sottostanti del certificato ISIN DE000UM0LQF1 emesso da UBS su Borsa Italiana. Le barriere sono ampie, collocate […]

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Investire con i certificates su Big cap italiane e tedesche per cedole fino al 12% annuo. Due banche italiane e due grandi aziende tedesche, Lufthansa, colosso del settore aereo e Porsche, per il comparto automotive. Ecco le quattro azioni sottostanti del certificato ISIN DE000UM0LQF1 emesso da UBS su Borsa Italiana. Le barriere sono ampie, collocate al 56% dei prezzi di osservazione iniziale. Permettono quindi all’investitore di ottenere un rendimento positivo in caso di rialzi dei sottostanti, movimenti laterali o ribassisti entro il 44% (in quanto la barriera è collocata al 56%).

Rendimento fino al 12% annuo

Il certificato offre un rendimento potenziale del 12% annuo lordo. Sono infatti previste cedole trimestrali del 3% che sono corrisposte all’investitore a patto che i tre titoli non abbiano perso il 44% o più dai prezzi di osservazione iniziale.  La soglia del 56%, oltre che essere quella da monitorare per l’incasso dei premi, rappresenta anche la barriera per la protezione del capitale. Per questo livello l’osservazione avviene soltanto a scadenza, parliamo quindi di barriera discreta (parliamo quindi di barriera europea).

Un Certificato con scadenza massima 2029 ed autocall

La vita massima del certificato è pari a cinque anni, con scadenza nel gennaio 2029. A partire dal gennaio 2025, però, è presente l’opzione del richiamo anticipato. Nel caso in cui i sottostanti si trovassero sopra il 95% dei prezzi di osservazione iniziale il certificato sarebbe richiamato pagando tutte le cedole dovute fino al momento del richiamo e rimborsando il valore nominale (1000 euro per certificato). La soglia per il trigger dell’attivazione anticipata del richiamo automatico scende del 5% su base annuale, arrivando all’80% nell’ultimo anno di vita del prodotto. Questo fa sì che il certificato possa essere richiamato anticipatamente anche in caso di moderati ribassi da parte dei sottostanti.

L’autocall in alcuni casi riduce le possibilità di profitto dell’investitore, ma è anche un elemento che possiamo vedere come un plus in alcuni casi. Questo in quanto verosimilmente un certificato con sottostanti in calo del 10-15% dai prezzi di osservazione potrebbe essere quotato sotto la pari quando mancano 12-18 mesi alla scadenza. Con il meccanismo del richiamo anticipato step-down il prodotto può invece essere richiamato anticipatamente  a 1000 + la cedola del periodo (3%). Per le cedole è anche presente l’effetto memoria.

Scenari alla scadenza

Se a scadenza i quattro titoli si troveranno sopra tale livello, l’investitore incasserà l’ultimo premio e riceverà il rimborso del valore nominale del certificato, pari a 1000 euro. Si ottiene quindi un profitto in caso di moderati ribassi dei sottostanti, a patto che non arrivino al 44% dai prezzi iniziali. Per contro, se uno o più titoli fossero sotto barriera il rimborso sarebbe commisurato alla performance del worst of.

Rating di UBS

Uno sguardo, in conclusione, ai rating di UBS, decisamente solidi. S&P la giudica con “A”, Moody’s con Aa3, mentre per Fitch il giudizio di rating sulla banca è A+, stabile da oltre un decennio.

I prezzi chiave del certificato ISIN DE000UM0LQF1

Ecco di seguito i principali livelli di prezzo da monitorare nel certificato: il prezzo di osservazione iniziale, i vari livelli barriera del certificato. Come si vede la barriera cedolare e quella capitale coincidono.

Azioni sottostantiPrezzo di osservazione inizialeBarriera cedolareBarriera capitale
Banco BPM4,862,72162,7216
Banca Pop Emilia3,3041,850241,85024
Lufthansa7,3134,095284,09528
Porsche Holding SE44,2324,768824,7688

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria. I certificates sono prodotti complessi ed il capitale investito è a rischio.

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Come e Dove Investire 10000 euro? https://www.investire-certificati.it/come-e-dove-investire-10000-euro/ Sat, 04 Nov 2023 14:27:36 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=29914 Su cosa mi conviene investire 10000 euro oggi, come nel prossimo 2024 per battere l’inflazione e ottenere un buon rendimento? Quanti soldi bisogna avere per iniziare ad investire? Sono molte le domande di finanza personale che un piccolo risparmiatore si fa, prima di investire i propri sudati risparmi. Devo investire in Poste Italiane, in Banca, […]

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Su cosa mi conviene investire 10000 euro oggi, come nel prossimo 2024 per battere l’inflazione e ottenere un buon rendimento? Quanti soldi bisogna avere per iniziare ad investire? Sono molte le domande di finanza personale che un piccolo risparmiatore si fa, prima di investire i propri sudati risparmi. Devo investire in Poste Italiane, in Banca, oppure in Btp, i titoli di Stato, devo comprare oro, o investire sulle azioni di Intesa Sanpaolo o Amazon? Le possibilità sono infinite. Forse per investire mi basta leggere IlSole24Ore? Certamente no. Il mondo della finanza è decisamente più complesso.

Una piccola guida per investire 10000 euro

Investire oggi i propri risparmi in uno di questi strumenti può essere una buona soluzione, ma a volte complicata, specie se voglio farli crescere e proteggerli dall’inflazione. Tuttavia, per chi non è esperto del settore, davanti a tante scelte può essere difficile capire come investire i propri soldi in modo efficace. In questo articolo, vedremo alcune opzioni per investire 10000 euro. Non c’è una soluzione unica per tutti. Per questo abbiamo creato questa piccola guida agli investimenti, in modo da ragionare sul da farsi con qualche informazione in più.

Per molti, è necessario investire anche somme più importanti, per esempio 50.000 euro o 100.000 euro. Rimandiamo in questo caso alla guida su come investire 50.000 euro in modo facile, limitando i rischi, che non sono mai assenti. Nel processo di investimento è possibile costruire 5 portafogli da 10.000 euro indipendenti e con diverse caratteristiche. Ciò potrebbe tuttavia aumentare le commissioni.

Come investire i propri soldi senza rischi?

Il rischio c’è sempre, ma si può controllare. Ancora prima di fare delle scelte ed investire 10000 euro con un orizzonte medio di 5 anni, è importante considerare diversi fattori per fare una scelta consapevole dei rischi che si corrono. Ecco alcuni fattori da considerare:

  • Obiettivi: prima di investire 10000 euro dei tuoi risparmi, è fondamentale stabilire gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Ad esempio, si vuole proteggere i propri risparmi dall’inflazione? Oppure si vuole generare un reddito supplementare o fare un investimento a lungo termine?
  • Profilo di rischio: Rischio e rendimento – quanto siamo disposti a rischiare? Valutare il vostro profilo di rischio per scegliere gli investimenti più adatti. Ad esempio, se si ha un profilo di rischio basso, si potrebbe optare per investimenti a basso rischio come le obbligazioni, i conti correnti o i depositi a breve termine. Se invece si ha un profilo di rischio alto, si potrebbe optare per investimenti più rischiosi come le azioni.
  • Tempo: quanto tempo avete a disposizione per l’investimento? Ad esempio, se si ha un orizzonte temporale a breve termine, si potrebbe optare per investimenti a breve termine come i depositi a breve termine o titoli di Stato a 12 mesi. Se invece si ha un orizzonte temporale a lungo termine, si potrebbe optare per investimenti a lungo termine come le azioni. Un ruolo chiave possono giocarlo anche i certificati di investimento.
  • Diversificazione: per proteggere i propri risparmi dall’inflazione, è importante diversificare gli investimenti. Ciò significa investire in più prodotti diversi tra loro, come depositi, titoli di Stato, azioni e obbligazioni delle imprese, materie prime, immobili, ecc. Il tutto, chiaramente, per quanto possibile con la cifra a disposizione.
  • Costi: investire ha una costo. Valutate i costi degli investimenti, come le commissioni di gestione e le spese di transazione. Ridurre i costi può aiutare a massimizzare la performance del proprio portafoglio.
  • Rendimento: a maggiore rendimento corrisponde un maggiore rischio. L’obiettivo è chiaramente quello di massimizzare il rendimento degli investimenti, senza esporsi ad un rischio eccessivo. Ad esempio, i titoli di Stato indicizzati all’inflazione, con i prezzi che salgono, offrono un rendimento superiore a quello dei titoli di Stato tradizionali. Prima di scegliere delle obbligazioni indicizzate quindi valutate il trend dei tassi.
BTP indicizzati all'inflazione

In generale, quindi prima di investire 10000 euro, è importante valutare attentamente le opzioni di investimento disponibili e diversificare il proprio portafoglio per minimizzare i rischi. Inoltre, è doveroso ricordare che il passato non è garanzia di risultati futuri e che gli investimenti comportano sempre un certo grado di rischio. Prima del possibile guadagno è buona norma considerare il rischio. Partiamo quindi dal nostro avversario più perfido e nascosto: l’inflazione.

Quanto alta sarà l’inflazione nel 2024?

Secondo quanto afferma la Banca d’Italia gli esperti della Bce hanno lievemente rivisto al ribasso le previsioni dell’inflazione al netto della componente energetica e alimentare. La crescita dei prezzi si collocherebbe in media al 5,1% nel 2023, al 2,9% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.

Previsioni queste che possono variare se interverranno nuovi eventi a rimescolare le carte. Eurostat a settembre 2023 ha rilevato una inflazione europea al 4,3% in discesa dal 5,2% di agosto.

Indice armonizzato dei prezzi: IPCA in Europa e Istat in Italia

Per controllare come sta andando l’inflazione come faccio? Vado a vedere cosa segna l’IPCA, indice dei prezzi al consumo armonizzato in tutta Europa (Harmonised Index of Consumer Prices). L’IPCA è un noto indicatore dell’inflazione supplementare elaborato sulla base di una metodologia comune dai Paesi membri dell’Unione Europea e dell’Associazione europea di libero scambio, che consente di raffrontare il rincaro registrato a livello internazionale.

Misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi in Europa. In Italia invece c’è l’ISTAT. L’Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l’intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati che si chiama FOI.

Indice dei prezzi al consumo (CPI)

L’inflazione viene calcolata sulla base dell’indice dei prezzi al consumo, che misura le variazioni dei prezzi di un paniere di beni e servizi rappresentativi delle abitudini di consumo della popolazione. Inoltre si può osservare il tasso di disoccupazione, la crescita del PIL e il trend dei tassi di interesse.

Elementi da seguire per chi ha investito 10.000 euro in un BTP indicizzato all’inflazione o in un BTp€i. Vediamo ora alcuni punti fermi e criteri da seguire nella costruzione del portafoglio.

Investire 10000 euro diversificando gli investimenti

Per proteggere i propri risparmi dall’inflazione, è importante diversificare gli investimenti. Ciò significa investire in più prodotti diversi tra loro, come depositi, titoli di Stato, azioni e obbligazioni delle imprese, materie prime, immobili, ecc. Un portafoglio equilibrato e ben diversificato ha un rendimento medio annuo atteso del 5,5%, con l’inflazione a 10 anni che è attesa mediamente poco al di sopra del 2,5% nei prossimi anni, anche se molti pensano che scenderà molto lentamente. 

Investimenti a basso rischio

In periodi di inflazione elevata, anche un investimento a basso rischio e a basso rendimento può essere sufficiente per proteggere i risparmi dall’inflazione. Ad esempio, i conti correnti e i depositi a breve termine vincolati possono essere utili per investire una parte dei propri risparmi in strumenti con scadenza a breve termine o a tasso variabile.

Obbligazioni indicizzate all’inflazione

Le obbligazioni indicizzate all’inflazione sono un’alternativa per proteggere il proprio portafoglio dall’inflazione. Questi titoli di Stato sono legati all’andamento dell’inflazione e offrono un rendimento superiore a quello dei titoli di Stato tradizionali. Tuttavia se l’inflazione sta scendendo ovviamente non sono consigliati.

Investire in Titoli di Stato indicizzati all’inflazione

I titoli di Stato sono considerati un investimento sicuro e a basso rischio, ma offrono rendimenti che difficilmente riescono a superare il tasso d’inflazione. Tuttavia, è possibile investire in titoli di Stato indicizzati all’inflazione. Ma quali?

Ecco alcuni titoli di Stato indicizzati all’inflazione:

  • Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione italiana (BTP Italia)
  • Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione europea (BTP€i)
portafoglio di investimento
Portafoglio di investimento

I BTP Italia e i BTP€i sono titoli di Stato emessi dal Tesoro italiano che offrono una protezione contro l’inflazione. I BTP Italia sono indicizzati all’inflazione italiana, mentre i BTP€i sono indicizzati all’inflazione europea. Entrambi i titoli offrono un tasso di interesse fisso o variabile e sono studiati per gli investitori al dettaglio, cioè i risparmiatori. Sottolineiamo che la scelta di investire in questi tipi di BTP dipende dalle aspettative di inflazione future del mercato. Quindi valutate bene il trend dell’inflazione.

Quali sono i vantaggi e svantaggi dell’investire in BTP indicizzati all’inflazione?

Ecco una lista dei vantaggi e svantaggi dell’investire in questo strumento legato all’inflazione:

Vantaggi:

  • Protezione dall’inflazione: i BTP indicizzati all’inflazione offrono una protezione contro l’inflazione, in quanto la cedola e il capitale sono rivalutati sulla base di coefficienti di indicizzazione. Da valutare se meglio la copertura all’inflazione europea o a quella italiana.
  • Rendimento: queste obbligazioni indicizzate all’inflazione offrono un tasso di interesse fisso o variabile, che può essere più elevato rispetto ad altri titoli di Stato.
  • Bassa volatilità: questi titoli sono considerati titoli a bassa volatilità, in quanto il loro prezzo è meno sensibile alle fluttuazioni del mercato rispetto ad altri titoli di Stato. Le lunghe scadenze possono comunque risultare decisamente volatili.
  • Accessibilità: sono titoli facile da capire e sono studiati per i piccoli risparmiatori. Inoltre sono facilmente accessibili tramite le banche e gli intermediari finanziari.

Svantaggi:

  • Possibile variazione del tasso di interesse: i BTP indicizzati all’inflazione sono sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, che possono influire sul loro valore di mercato.
  • Rischio di credito: naturalmente sono emessi dallo Stato italiano e quindi sono soggetti al rischio di credito del Paese. Sulle lunghe scadenze ci sono anche le CACs. (presentiamo qui una lista dei BTP senza CACs)
  • Scarsa liquidità: la liquidità è importante quando poi si vanno a vendere; può rendere difficile la vendita in caso di necessità. Sui principali BTP questo problema non si presenta quasi mai.
  • Protezione non totale dall’inflazione: siamo sicuri che proteggano completamente dall’inflazione? L’indice di indicizzazione potrebbe non riflettere completamente l’aumento dei prezzi, come capitato più volte in passato.

È importante consultare un professionista fiscale per valutare le implicazioni fiscali specifiche dell’investimento in BTP indicizzati all’inflazione.

Se questi 10000 euro sono l’unico capitale disponibile è chiaro che in futuro potrà servire in parte o del tutto. Allora potrebbe essere utile la soluzione dei piani di accumulo, cioè la soluzione di versare qualcosa ogni mese.

I PAC piani di accumulo: cosa sono?

Come funziona un PAC? I piani di accumulo del capitale (PAC) sono una forma di investimento che prevede l’acquisto periodico di strumenti finanziari; acquisti a cadenza regolare, solitamente settimanale, quindicinale o mensile. Questa tecnica di investimento è studiata per accumulare risparmio a rate, adatta a chi vuole mettersi al riparo dalla volatilità dei mercati. Ecco alcuni vantaggi e svantaggi dell’investimento tramite un piano di accumulo del capitale.

Quali sono i vantaggi di investire con i PAC?

  • Diversificazione: i PAC permettono di investire in molti settori e aree geografiche, anche in piccole rate, offrendo una maggiore diversificazione del portafoglio.
  • Costo medio: l’acquisto periodico permette di comprare lo strumento nelle diverse fasi di mercato. Pertanto sia nei momenti di calo, in cui le quotazioni sono più basse e attraenti, sia nei momenti in cui sono più elevate. In questo modo si contengono le oscillazioni e il rischio del proprio investimento, evitando il rischio di allocare l’intero investimento quando i mercati stanno sui massimi.
  • Propensione al risparmio: il PAC agevola la propensione al risparmio, che, riservato per uno o più piani di accumulo, può essere orientato verso i propri obiettivi di medio/lungo termine.
  • Flessibilità: il risparmiatore al momento della sottoscrizione può decidere importo, cadenza delle rate e la durata dell’investimento.
  • Piccole rate: possono investire in un piano di accumulo anche i risparmiatori con una bassa disponibilità finanziaria.

Svantaggi dei PAC:

  • Costi: i PAC possono essere più costosi rispetto a un sistema a versamento unico, in quanto prevedono commissioni per ogni rata di acquisto, a cui vanno sommati i costi di gestione degli strumenti in cui si investe.
  • Rischio di mercato: il PAC è soggetto al rischio di mercato, che può influire sul valore degli strumenti finanziari in cui si investe. Per esempio se il PAC viene investito durante un lungo periodo di ribasso il vostro investimento perderà continuamente valore. Inoltre se arrivassero cali importanti nella parte finale dell’investimento la performance sarebbe maggiormente afflitta da ciò.
  • Impegno a lungo termine: il PAC richiede un impegno a lungo termine, ben oltre i 5 anni. che potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori.
  • Rischio di liquidità: il PAC potrebbe non essere adatto a chi ha bisogno di liquidità a breve termine, in quanto il denaro investito è bloccato per un certo periodo di tempo.

In generale, i PAC sono una forma di investimento adatta a chi vuole accumulare risparmio a rate, con un orizzonte temporale di medio/lungo termine.

Investire in materie prime

Le materie prime sono un bene tangibile, proprio come l’oro e gli immobili. Le materie prime sono banalmente mezzi di produzione. Parliamo di petrolio, gas, rame, bestiame, etc. Proprio come per gli immobili, capita che il valore di questi asset tenda a salire con l’inflazione. Specialmente gli energetici e l’oro. Quindi anche qui è importante capire quale sarà il trend dell’inflazione nel prossimo futuro. Investire in oro può fungere da bilanciamento per il proprio portafoglio, grazie alla tradizionale funzione di bene rifugio del metallo prezioso.

Come investire 10000 euro in oro? 

previsioni prezzo oro

Investire 10000 euro in oro è una scelta utile a proteggere il proprio portafoglio dall’inflazione. Lo ripetiamo, non investite tutto in oro, ma solo un massimo del 10%. Meglio comprare monete d’oro, lingotti o oro finanziario? Ci sono diverse opzioni per investire in oro, come l’acquisto di lingotti o di ETF sull’oro, meglio fisico piuttosto che finanziario. Per scendere sul concreto citiamo alcuni ETF di esempio.

Uno degli ETF in euro che permette di investire in oro fisico è l’Invesco Physical Gold EUR Hedged ETC (ISIN XS2183935274). Questo ETF mira a fornire la performance del prezzo dell’oro spot attraverso certificati garantiti da oro fisico. Altre opzioni di ETF che investono in oro fisico sono:

Il rischio: serve una strategia bilanciata

Nessuno può prevedere con certezza l’andamento futuro del mercato e dell’inflazione. Nell‘investire i propri 10000 euro ognuno vuole comunque evitare forti oscillazioni di portafoglio. Quindi bisogna bilanciare i rischi con un 70 – 80 % investito in strumenti poco rischiosi e poco remunerativi, ed un 20 – 30% investito più a lungo in strumenti più rischiosi e quindi più redditizi. Non mi riferisco certo ai derivati o a prodotti strutturati di difficile comprensione e più volatili.

La parte più importante e meno rischiosa può essere investita in pura liquidità con duration corta (cioè su un conto corrente vincolato o titoli di stato fino a 12 mesi); oppure in obbligazioni di società poco rischiose ed alto rating creditizio, oro e valute difensive come dollaro usa e yen.

Quali obbligazioni scegliere?

In questo caso, come esempio, ecco due affidabili obbligazioni che fanno al caso nostro, oltre ai vari BTP menzionati in precedenza. Da valutare i prezzi spot dei titoli nel momento in cui si decide di acquistarli.

  • Eib/Bei: obbligazione con tasso dell’8% e scadenza il 27 giugno 2027.
  • Italgas: obbligazione con tasso del 5,9% e scadenza il 15 giugno 2027.

Invece la parte più piccola e più rischiosa e quindi più redditizia la possiamo investire con duration lunga in azioni del settore più forte e promettente della borsa americana: il settore tecnologico del Nasdaq. Direttamente? No, con alcuni ETF del settore, meno rischiosi.

Quali ETF scegliere?

Per diversificare e abbassare il rischio delle azioni useremo però un ETF ad accumulazione dei dividendi quotato in euro che troviamo a Milano in Borsa Italiana: Invesco EQQQ NASDAQ-100 UCITS ETF EUR Hgd Acc (EQEU); contiene tutti i maggiori titoli tecnologici americani. Il costo di gestione (il TER) è del 0,35%.

Se preferite sfruttare la forza del dollaro, potete investire in un altro ETF: Xtrackers NASDAQ 100 UCITS ETF 1C (XNAS) quotato a Milano in dollari, costa 0,20% di gestione, contiene titoli della tecnologia beni di consumo e sanità, cioè dei settori più promettenti.

Investire 10000 euro con un portafoglio bilanciato

In questo semplice modo abbiamo bilanciato il rapporto rischio/rendimento del nostro piccolo portafoglio. Abbiamo adottato in parte la tecnica Barbell (barbel è il bilanciere dei pesi) che difende il portafoglio da cambiamenti improvvisi del trend di mercato con duration e rischio differenziati.

Prima di investire 10000 euro, è quindi importante valutare attentamente i propri obiettivi, il proprio profilo di rischio e il tempo a disposizione per l’investimento. Inoltre, è importante diversificare il proprio portafoglio per minimizzare i rischi.

Nota per gli investitori – Tutte le informazioni qui pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento. Non sono raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza, ma informazione standardizzata. Le notizie sono raccolta da un giornalista che non possiede i titoli citati come esempio, informazioni rivolte al pubblico indistinto con lo scopo di offrire un supporto informativo ai lettori. Le informazioni espresse devono intendersi unicamente come opinioni personali e non possono considerarsi un servizio di consulenza “ad personam”. Tutti gli investimenti finanziari comportano un certo livello di rischio. Consultate un consulente e promotore finanziario, oppure la vostra banca.

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Come Investire 50000 euro nel 2024: guida di finanza personale. https://www.investire-certificati.it/investire-50000-euro/ Sun, 29 Oct 2023 07:43:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=29282 Dove investire in modo sicuro 50000 euro nel 2024? Come investire investire 50000 euro costruendo un portafoglio equilibrato e come diversificare il rischio? Le migliori strategie per massimizzare i rendimenti e ridurre i rischi. Una guida di finanza personale per non esperti. Investire 50000 euro può sembrare un’impresa difficile nel 2024 per chi non ha […]

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Dove investire in modo sicuro 50000 euro nel 2024? Come investire investire 50000 euro costruendo un portafoglio equilibrato e come diversificare il rischio? Le migliori strategie per massimizzare i rendimenti e ridurre i rischi. Una guida di finanza personale per non esperti.

Investire 50000 euro può sembrare un’impresa difficile nel 2024 per chi non ha esperienza nel mondo degli investimenti. Tuttavia, con la giusta guida e le informazioni corrette, è possibile ottenere un buon rendimento del proprio denaro. In questa guida di finanza personale per non esperti, ti forniremo consigli, suggerimenti, strategie e fonti attendibili per investire i tuoi 50000 euro. Per prima cosa è importante conoscere il proprio profilo di rischio in termini di investimenti.

Conoscere il proprio profilo di rischio

Cosa vuol dire avere un profilo di rischio medio? Si riferisce alla tolleranza di un investitore verso le fluttuazioni del mercato. Un profilo medio accetta una certa volatilità in cambio di rendimenti potenzialmente superiori. Prima di iniziare a investire, è importante quindi conoscere il proprio profilo di rischio. Questo significa capire quanto sei disposto a rischiare per ottenere un rendimento maggiore. Ricorda che ad ogni rendimento corrisponde un rischio.

Un questionario per valutare il profilo di rischio

portafoglio di investimento

Esistono diversi strumenti online che ti aiutano a valutare il tuo profilo di rischio, come ad esempio il questionario di Mifid 2. Il questionario MiFID 2 accerta i bisogni ed i tuoi obiettivi finanziari e la tua situazione patrimoniale. Ci sono domande su reddito annuo netto, fonti di guadagno, professione, crediti e/o debiti, obiettivo dell’investimento e relativa durata. Una volta precisato il tuo profilo di rischio, potrai scegliere gli strumenti di investimento più adatti alle tue esigenze tenendo sempre presente la relazione tra il rendimento atteso e il rischio associato all’investimento.

Portafoglio: quale è il giusto Mix di azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari?

Azioni, obbligazioni, materie prime e certificati di investimento. Come costruire un portafoglio bilanciato? La risposta è che dipende dal vostro profilo di rischio.

Tuttavia una regoletta pratica ed artigianale per l’asset allocation è questa: si sottrarre da 100 il numero dei tuoi anni e si destinare questa percentuale in azioni. Ad esempio, se si ha 30 anni, il 70% del portafoglio dovrebbe essere in azioni e il 30% in obbligazioni. Semplice no? Altra regoletta popolare: l’esposizione in azioni dovrebbe essere pari al doppio del ribasso massimo (il cd. “drawdown”) che si è disposti a sopportare. Ad esempio, se si è disposti a sopportare un ribasso massimo del 10%, l’esposizione azionaria dovrebbe essere del 20%.

Numeri, come quelli del portafoglio 60-40. Si tratta chiaramente di semplici numeri, il portafoglio va bilanciato con raziocinio, seguendo le regole della diversificazione.

Quanta liquidità in un portafoglio a rischio medio?

La percentuale di liquidità in un portafoglio a rischio medio dipende dal profilo di rischio dell’investitore, dagli obiettivi di investimento, dal tasso di interesse e dalle opportunità di investimento disponibili sul mercato. Gli investitori intenti ad investire 50000 euro con un profilo di rischio medio potrebbero mantenere una percentuale di liquidità massima del 10-15% del portafoglio.

 Strumenti di investimento a basso rischio

Se sei un investitore prudente e non vuoi rischiare troppo il tuo denaro, ci sono diversi strumenti di investimento a basso rischio che potrebbero fare al caso tuo. Tra questi ci sono i conti deposito, i buoni fruttiferi postali e i titoli di Stato. Questi strumenti garantiscono un rendimento sicuro, ma solitamente sono caratterizzati da un basso tasso di interesse.

Per esemplificare ecco alcuni strumenti di investimento adatti a un pubblico di non esperti che vogliano investire 50000 euro:

  • Buoni fruttiferi postali: strumento a basso rischio, tassazione e costi ridotti, ma assolutamente poco remunerativo e poco competitivo rispetto alla remunerazione del 4 – 5% dei conti bancari vincolati. Affrontare il rischio di mercato è l’unico modo per proteggere il proprio capitale nel lungo periodo.
  • Obbligazioni: Le obbligazioni sono strumenti di investimento che offrono un rendimento fisso o variabile con duration superiore ai 12 mesi con un rischio basso.
  • Azioni: Le azioni sono strumenti di investimento che rappresentano la proprietà di una parte di una società. Qui il rischio è più alto e perciò bisogna diversificare spalmando il rischio su più titoli.
  • ETF: I fondi comuni tradizionali sono ormai superati come strumenti di investimento per via dei costi. Gli ETF invece hanno costi annuali molto bassi specie sull’obbligazionario e sono specializzati in diversi strumenti finanziari. Questo permette anche di diversificare il portafoglio abbassando così il rischio.
  • Mercato monetario: liquidità o titoli ad essa equiparabili (obbligazioni, titoli di Stato, etc.) con duration inferiore ai 12 mesi.

In banca quanto rende la liquidità ?

Mentre decido come investire 50000 euro potrei valutare anche il conto vincolato. Se per un periodo vincolo la liquidità del conto corrente bancario, quanto ottengo di rendimento? Ci sono diverse opzioni di conti deposito con tassi di interesse elevati. Ecco una lista dei conti deposito con i tassi più alti:

  • Cherry Vincolato – Cherry Bank: tasso lordo del 5% per vincoli di 24 mesi.
  • Time Deposit – Twist: tasso lordo del 4,75% per vincoli di 24 mesi.
  • Deposito a interessi anticipati – BPL Banca: tasso lordo del 4,6% per vincoli di 24 mesi.
  • Conto Deposito – Banca CF+: tasso lordo del 4,5% per vincoli di 12 mesi.
  • Conto deposito vincolato – Banca Mediolanum: tasso lordo del 2,25% per vincoli di 5 anni.
  • Conto deposito vincolato – Banca Sella: tasso lordo del 2,10% per vincoli di 5 anni.

È importante notare che i tassi di interesse possono variare a seconda della durata del vincolo e della banca scelta. Inoltre, molte banche richiedono un deposito minimo per aprire un conto deposito vincolato. Prima di scegliere una banca, è consigliabile verificare le condizioni di svincolabilità del deposito. Variano ovviamente anche nel tempo in funzione dei tassi della BCE che sembrano arrivati al tetto.

Strumenti di investimento ad alto rischio

Se invece nell’investire 50000 euro sei disposto a rischiare di più per ottenere un rendimento maggiore, ci sono diversi strumenti di investimento ad alto rischio che potrebbero fare al caso tuo. Tra questi ci sono le azioni da negoziare con le piattaforme di trading online, i fondi comuni di investimento e i prodotti derivati, come futures e opzioni. Per chi vuole investire sulle valute troviamo i CFD, ossia i contratti per differenza. Si tratta tuttavia di prodotti complessi, dove è presente l’effetto leva.

investire in borsa

Questi strumenti possono offrire un rendimento potenziale più alto, ma sono caratterizzati da un rischio maggiore di perdere il proprio denaro. I diamanti infine non sono un investimento; infatti non hanno una quotazione ufficiale proprio perché sono tutti diversi, ma sono solo oggetti da acquistare in gioielleria per un dono importante.

Diversificare tra strumenti di investimento

Per diversificare il portafoglio, è importante scegliere strumenti di investimento diversi tra loro. Questa è una elementare regola per abbassare il rischio. Ad esempio, si potrebbe investire una parte del proprio denaro in azioni, una parte in obbligazioni corporate o titoli di Stato. In questo modo si riduce il rischio di perdere tutto il proprio denaro in caso di fallimento di un singolo emittente.

Diversificare tra settori

Come investire 50000 euro diversificando? Senz’altro è anche importante diversificare gli investimenti tra settori diversi. Ad esempio, se si investe in azioni, si potrebbe scegliere di investire in aziende di settori diversi, magari ad esempio tra i migliori settori del momento come per es. quello tecnologico ed il settore energetico. In questo modo si riduce il rischio di perdere tutto il proprio denaro in caso di crisi di un singolo settore o titolo.

Fare attenzione alle commissioni

Infine, se voglio investire 50000 euro, è importante fare attenzione alle commissioni. Infatti, molte banche e intermediari finanziari applicano commissioni sui propri prodotti di investimento, che possono incidere notevolmente sul rendimento finale. Prima di investire, è importante valutare attentamente le commissioni applicate e cercare di scegliere prodotti con commissioni basse. Gli ETF obbligazionari hanno per esempio costi ridotti, mentre i fondi comuni hanno spesso costi nascosti.

La gestione del tuo portafoglio

Qui si aprono due strade: facciamo da soli o ci affidiamo a qualcuno? Se avete tempo , educazione finanziaria adeguata e voglia di seguire fate da soli, altrimenti valutate una consulenza indipendente; non certo quella bancaria in totale conflitto di interessi e più interessata a incassare commissioni e “fidelizzare” il cliente, che a fornirgli consigli obiettivi.

Una piattaforma di consulenza finanziaria indipendente?

A puro scopo informativo citiamo Moneyfarm piattaforma di consulenza finanziaria indipendente in Italia. Fondata nel 2012, offre servizi di investimento a piccoli e grandi investitori, fornendo loro supporto da parte di consulenti finanziari dedicati.

Quali sono i costi di una gestione?

Di seguito sono riportati i costi di gestione annuali della piattaforma:

  • Commissioni di gestione: i costi di Moneyfarm includono commissioni di gestione, TER dei fondi (0,20% in media) e spread denaro-lettera (0,08% in media).
  • Investimento minimo: Moneyfarm richiede un investimento minimo di €5.000 per la gestione patrimoniale e un versamento mensile minimo di €100.
  • Costo medio dei fondi: 0,20%.
  • Bid-ask spread annuale medio: 0,08%

In generale, il costo di un singolo consulente finanziario indipendente è intorno all’1% del patrimonio del cliente all’anno, più IVA

Una volta fatta la scelta sulla gestione ed investiti i tuoi soldi in modo prudente è importante gestirli in modo appropriato. Questo significa monitorare i tuoi investimenti e apportare eventuali modifiche in base alle tue esigenze. Ogni quanto tempo il portafoglio personale va aggiornato?

Ribilanciamento del portafoglio

Il ribilanciamento di un portafoglio finanziario è una pratica essenziale per mantenere la propria strategia di investimento allineata agli obiettivi finanziari prefissati. La frequenza con cui si dovrebbe riconsiderare un portafoglio classicamente e staticamente è di 4 volte all’anno, ma tuttavia varia in base a diversi fattori, tra cui la strategia di investimento, le condizioni del mercato e le preferenze personali. Quindi è molto più efficiente una gestione dinamica con variazioni più frequenti. Ecco alcune considerazioni generali:

  1. Periodicità Fissa: Alcuni investitori scelgono di modificare il loro portafoglio a intervalli fissi, come trimestralmente, semestralmente o annualmente. Questo approccio ha il vantaggio di essere semplice e sistematico.
  2. Soglie di Tolleranza: Un’altra strategia consiste nel variare il portafoglio quando l’allocazione di una specifica classe di attività si discosta da una determinata percentuale rispetto all’allocazione target. Ad esempio, se si ha un’allocazione target del 60% in azioni e del 40% in obbligazioni, si potrebbe decidere di cambiare quando l’allocazione reale varia del 5% o più da questi target.
  3. Eventi di Mercato Significativi: Alcuni investitori scelgono di rivedere il loro portafoglio finanziario personale in seguito a significativi eventi di mercato che potrebbero avere un impatto sulla loro allocazione.
  4. Cambiamenti negli Obiettivi Finanziari: Ogni volta che si verificano cambiamenti significativi nelle proprie circostanze finanziarie o negli obiettivi di investimento, può essere opportuno riconsiderare il portafoglio.

Errori nel gestire il Portafoglio

La gestione del proprio portafoglio può incorrere in alcuni errori:

  • Ribilanciare troppo spesso può comportare costi aggiuntivi e potenzialmente generare conseguenze fiscali. Pertanto, è importante bilanciare la necessità di mantenere l’allocazione target con i costi associati al ribilanciamento.
  • Alcuni gestori di portafoglio utilizzano tecniche di ribilanciamento automatizzato o robo-advisors per gestire in modo efficiente il processo.
  • Il ribilanciamento non dovrebbe essere fatto in maniera impulsiva. Prendersi il tempo per valutare la situazione e fare scelte ponderate è fondamentale.

In sintesi, la frequenza ideale di ribilanciamento del portafoglio dipende dalla strategia di investimento individuale e dalle circostanze personali. La composizione del portafoglio iniziale varierà nel tempo: se le azioni scendono del 20% per effetto di una recessione, mentre l’oro e le obbligazioni salgono del 10% i pesi delle tue asset class ne saranno distorti.

opportunità di investimento

Devi quindi vendere una parte degli asset vincenti per acquistare quelli perdenti in modo da tornare alla tua esposizione ideale. È sempre consigliabile consultare un consulente finanziario o un esperto del settore per confrontarsi ed ottenere una guida specifica sulla gestione del proprio portafoglio. Vediamo quindi come investire e quale portafoglio finanziario personale si potrebbe costruire senza rischiare troppo. Investire 50000 euro non è facile per chi non lo ha mai fatto.

Alcuni consigli per gestire il tuo portafoglio:

  • Aggiorna il tuo target: I tuoi obiettivi finanziari ed il tuo orizzonte potrebbero cambiare nel tempo. Gli investimenti vanno poi seguiti ed aggiornati. È importante aggiornarli regolarmente in modo da poter adattare il tuo portafoglio personale alle nuove situazioni.
  • Diversifica il tuo portafoglio: La diversificazione è un modo per ridurre il rischio. Investendo in diversi strumenti finanziari, riduci la possibilità di perdere tutto il tuo capitale in caso di crolli dei mercati.
  • Riequilibra il tuo portafoglio: È importante riequilibrare il tuo portafoglio regolarmente per assicurarti che sia ancora in linea con i tuoi obiettivi e il tuo profilo di rischio.

Investire 50000 euro può sembrare un’impresa difficile per chi non ha esperienza nel mondo degli investimenti. Tuttavia, seguendo i consigli e le strategie fornite in questa guida, è possibile ottenere un buon rendimento del proprio denaro.

Costruire una Asset allocation: cosa fare?

Riassumendo, ogni investitore che desidera costruirsi la propria asset allocation deve:

  • identificare i propri obiettivi di rischio e rendimento atteso;
  • stabilire gli orizzonti temporali degli investimenti;
  • stimare le future necessità finanziarie che richiedano un futuro disinvestimento;
  • stimare le prospettive dei settori di investimento in termini di rischio e rendimento;
  • definire gli obiettivi di risultato e la gestione dei flussi cassa attesi;
  • definire la frequenza degli aggiustamenti di portafoglio.

Se non hai esperienza di investimenti, è sempre consigliabile chiedere consiglio a un professionista. Un consulente finanziario può aiutarti a definire i tuoi obiettivi, a scegliere gli strumenti giusti e a gestire il tuo portafoglio finanziario personale.

Fatte queste premesse vediamo concretamente come investire 50000 euro nel modo migliore con un rischio medio in un portafoglio finanziario.

Come Investire 50000 Euro in un portafoglio?

Il decidere come investire 50000 euro è un compito significativo che richiede una pianificazione attenta. Ecco una guida su come si potrebbe strutturare un investimento di questa entità per un risparmiatore con un profilo di rischio medio.

Analisi Preliminare e Definizione degli Obiettivi

Prima di iniziare, è fondamentale comprendere cosa si intenda raggiungere con questo investimento. Quale sarà il rendimento atteso?

In questo preciso momento di incertezza geopolitica, di scarsa propensione al rischio (risk off), con due guerre in atto, un portafoglio per investire 50000 euro dovrebbe essere diversificato e ben bilanciato cercando di ottenere il maggior rendimento possibile da un rischio medio. Alcune opzioni potrebbero includere:

  • Obbligazioni: un massimo del 40% del portafoglio per proteggere il proprio capitale e stabilizzare il portafoglio. Potrebbero essere considerate obbligazioni governative o societarie ad alto rendimento.
  • Azioni: fino al 40% per avere una potenziale crescita a lungo termine, considerando che sono anche più rischiose rispetto alle obbligazioni. Gli investitori potrebbero considerare di investire in azioni di società che operano in settori stabili e in grado di resistere alle turbolenze geopolitiche senza rinunciare alle possibilità di incrementi di valore futuri.
  • Oro, petrolio e Commodity: fino al 10%. Oro e argento quotati in dollari sono considerati un porto sicuro in tempi di incertezza geopolitica. Consigliato l’investimento in oro o argento “fisico”; oppure anche nelle monete in oro più richieste, come la Sterlina d’oro o il marengo. Tra le commodity oro e petrolio sono quotate in dollari e quindi esposte al rischio di cambio. Per rimediare, volendo possiamo usare gli ETF coperti dal rischio di cambio (anche se su investimenti di lungo termine non sempre ciò viene fatto).
  • ETF: Azioni, obbligazioni e commodity si acquistano attraverso gli ETF che costano meno dei fondi comuni di investimento; offrono una maggiore diversificazione rispetto all’acquisto di singole azioni, obbligazioni, o commodity. Per esempio gli ETF obbligazionari seguono l’andamento di panieri di bond.
  • Le asset class. In un portafoglio finanziario le classi di investimento sono quattro. Le azioni (40%), le obbligazioni (40%), la liquidità (10%) e gli immobili. Qui non consideriamo gli immobili anche se esistono ottimi ETF del settore. Dedichiamo invece un 10% ad oro e petrolio in considerazione degli eventi del momento.

Certificati di investimento

E i certificati di investimento? Rappresentano senz’altro una valida opzione per allocare una parte del capitale. Possono avere per sottostanti azioni, indici, obbligazioni o materie prime. Nel caso in cui si scelga di investire con certificates, questa percentuale andrà a ridurre quella di azioni o obbligazioni (anche in base al grado di rischio dei certificates scelti.

Un prodotto su indici, con barriere ampie, offrirà un rendimento inferiore rispetto ad un certificato di investimento su azioni volatili, per via di un rischio più basso. Chiaramente anche il rendimento potenziale sarà inferiore.

Come scegliere i migliori certificates? L’analisi dei sottostanti, dei premi cedolari offerti e le barriere del certificato sono i principali parametri da analizzare. Il tutto senza scordare di considerare la solidità dell’emittente (si vedano i rating dell’emittente, una società finanziaria o una banca).

Quanto deve durare un Investimento?

Definire l’orizzonte temporale dell’investimento aiuta a determinare la strategia appropriata. Un investimento mobiliare di lungo periodo generalmente implica un orizzonte di almeno 5 anni. Un investimento immobiliare spesso raddoppia i tempi. Stiamo chiaramente parlando di investimenti e non di trading di breve termine.

Quali sono gli Obiettivi Finanziari?

Investire 50000 euro con quale target? Che si tratti di accumulo patrimoniale, generazione di reddito periodico o una combinazione di entrambi, è fondamentale definire con chiarezza l’obiettivo. Facciamo però una premessa sul momento attuale. In questo momento se ascoltiamo il mercato ci dice di premiare un investimento sulle scadenze brevi.

Potremo spostarci sulle scadenze lunghe nel prossimo ribilanciamento di Portafoglio, o più avanti, se al verificarsi di certe condizioni il mercato passerà da “Risk ON” a “Risk OFF“, cioè verso una situazione più favorevole all’investimento. I tempi attuali richiedono una gestione dinamica degli asset.

Titoli Azionari: in quale settore?

tecnologia

Una percentuale del portafoglio finanziario personale del 40% potrebbe essere investita in azioni. Queste offrono un buon potenziale di crescita nel lungo periodo, però con una volatilità maggiore. Ma quali azioni comprare? Sia Italiane che americane. Ma quali settori azionari sono i migliori e più promettenti?

I migliori settori azionari su cui investire nel 2024

  • Tecnologia: Il settore tecnologico è in costante crescita e potrebbe offrire opportunità di investimento interessanti. Le aziende tecnologiche come Apple, Microsoft, Amazon e Alphabet (Google) sono alcune delle più grandi e stabili del mondo. Tra le italiane, visti i tempi di guerra, segnaliamo Leonardo (LDO), Infrastrutture Wireless (INW) e Powersoft (PWS) a Milano.
  • Salute: Il settore della salute è un altro settore stabile e in crescita. Le aziende farmaceutiche come Pfizer, Johnson & Johnson (JNJ) e Merck potrebbero essere opzioni interessanti come anche Eli Lilly (LLY), Novartis (NOVN) e soprattutto Astrazeneca (AZN).
  • Energia: Il settore dell’energia potrebbe offrire opportunità di investimento interessanti, soprattutto in aziende che si concentrano sulle energie rinnovabili come Tesla (TSLA), NextEra Energy e Enphase Energy. Ma anche la italiana ENI (E), Maire Tecnimont (MAIRE), Enel (ENEL), Renergetica (RNG); gli analisti sono fortemente positivi sulle spedizioni d‘Amico International Shipping (DIS).
  • Finanza: Il settore finanziario potrebbe offrire opportunità di investimento interessanti, soprattutto in banche e società di investimento come JPMorgan Chase, Goldman Sachs e BlackRock. Tra le italiane gli analisti sono positivi su Tamburi Investment Pertners (TIP) e molto positivi su Unicredit (UCG).
  • Beni di consumo: qui i titoli sono due stelle: Ferrari e Stellantis, ma segnaliamo anche la spagnola Inditex (1ITX) del settore tessile e Sogefi (SGF) del settore auto. Tra gli industriali del settore ferroviario Salcef (SCF), Cembre (CMB) e Circle (CIRC) tutte aziende con un alto margine lordo, come anche TraWell Co (TWL) e Redelfi (RDF). Tra i media Mondadori (MN).

ETF azionari su cui puntare

Se volete investire parte dei 50000 euro in azioni gli ETF (Exchange Traded Funds) sono fondi la cui gestione costa poco e che replicano in modo passivo l’andamento del settore o mercato. Esistono ETF che coprono tutti i settori finanziari, con il vantaggio di abbassare il rischio.

Invece che acquistare Tesla o Apple è meno rischiosi acquistare un ETF che li contiene assieme ad altri importanti titoli dello stesso settore prescelto. Per evitare il rischio di cambio convengono ETF quotati in Euro o coperti dal rischio cambio, mentre per il rendimento invece convengono maggiormente quelli ad accumulazione.

Nell‘investire 50000 euro il rischio è il primo fattore che dobbiamo controllare; quindi vediamo quali ETF azionari potrebbero offrire alti rendimenti con un rischio limitato rispetto all’acquisto delle singole azioni. Di seguito segnaliamo alcuni ETF anche in euro che diversificano il rischio dei titoli tecnologici del Nasdaq, il settore trainante della borsa americana:

  • Invesco EQQQ NASDAQ-100 UCITS ETF EUR Hgd Acc (EQEU), quotato in Euro a Milano, contiene tutti i maggiori titoli tecnologici americani. Il costo di gestione (il TER) è del 0,35%.
  • Xtrackers NASDAQ 100 UCITS ETF 1C (XNAS) quotato a Milano in dollari, costa 0,20% di gestione, contiene titoli della tecnologia beni di consumo e sanità, cioè dei settori più promettenti.
  • iShares NASDAQ 100 UCITS ETF USD (Acc) (CSNDX) quotato a Milano in dollari ha un TER del 0,33%.

L’intelligenza artificiale: settore trainante

Il trend della intelligenza artificiale è appena iniziato e questi ETF lo seguiranno per lungo tempo.

  • WisdomTree Artificial Intell UCITS ETF USD Accumulazione (WTAI), quotato in dollari su Borsa Italiana,
  • L&G Artificial Intelligence UCITS ETF USD Accumulazione (AIAI), un ETF che si può acquistare su dollari su Borsa Italiana,
  • Global X Robotics & Artificial Intelligence ETF (BOTZ) quotato in dollari su Borsa Italiana.

Il settore dei semiconduttori

Settore trainante dell’economia. E’ rappresentato da questi ETF quotati in dollari:

  1. iShares Semiconductor ETF (SOXX),
  2. VanEck Semiconductor UCITS ETF USD A (SMGB) quotato a Londra,
  3. SPDR S&P Semiconductor ETF (XSD) quotato al NYSE.

La tecnologia in euro

Nel coprire i settori più promettenti dell’azionario (tecnologia, beni di consumo, energia, finanza e salute) cercheremo di evitare il dollaro comprando ETF in euro sul Nasdaq e titoli italiani a Milano. L’esposizione parziale in dollari può rivelarsi sia positiva che negativa; è importante però che sia limitata. Questo è un ETF interessante: Lyxor MSCI Wld Info Technology TR UCITS ETF A EUR (TNOW)

Come investire in obbligazioni

Le obbligazioni: non si può certo investire 50000 euro senza le obbligazioni in portafoglio. Infatti, investire circa il 30-50% in obbligazioni può offrire una certa stabilità al portafoglio. Le obbligazioni sono generalmente considerate meno rischiose rispetto alle azioni e forniscono una fonte di reddito costante.

Per un risparmiatore con profilo di rischio medio che vuole investire il 40% del suo portafoglio in obbligazioni con un orizzonte di 5 anni, ci sono diverse opzioni di investimento. Ecco alcune obbligazioni corporate ed ETF obbligazionari.

Portafoglio di obbligazioni corporate

BOND
Obbligazioni

Un portafoglio di obbligazioni corporate di alta qualità potrebbe essere una buona opzione per un investitore con un profilo di rischio medio. Le obbligazioni corporate offrono un tasso di interesse fisso e un’ampia gamma di scadenze. Inoltre, le obbligazioni corporate di alta qualità hanno un rischio di default relativamente basso. Un investitore potrebbe considerare l’acquisto di obbligazioni corporate individuali o di un fondo comune di investimento in obbligazioni corporate.

Ecco alcune affidabili obbligazioni corporate ad alto rendimento (fra le moltissime presenti sul mercato) con varie scadenze:

  • Amazon: obbligazione con tasso del 3,8% e scadenza il 5 dicembre 2024.
  • Amazon: obbligazione con tasso del 4,25% e scadenza il 22 agosto 2057.
  • Eib/Bei: obbligazione con tasso dell’8% e scadenza il 27 giugno 2027.
  • Orange: obbligazione con tasso del 3,125% e scadenza il 1 settembre 2024.
  • Cellnex Tele Tf: obbligazione con tasso del 2,375% e scadenza il 16 gennaio 2024
  • Italgas: obbligazione con tasso del 5,9% e scadenza il 15 giugno 2027.
  • Italgas: obbligazione con tasso del 6,4% e scadenza il 15 giugno 2032

ETF obbligazionari

Gli ETF obbligazionari sono un’altra opzione per un investitore con un profilo di rischio medio. Gli ETF obbligazionari offrono una diversificazione del portafoglio finanziario personale e un’ampia gamma di scadenze e tipi di obbligazioni. Inoltre, gli ETF obbligazionari hanno costi di gestione relativamente bassi rispetto ai fondi comuni di investimento in obbligazioni. Un investitore potrebbe considerare l’acquisto di un ETF obbligazionario a basso costo che investe in obbligazioni di alta qualità. Vediamo alcuni ETF da mettere in portafoglio.

ETF obbligazionari ad alto rendimento.

  1. ETF PIMCO US Short-Term High Yield Corporate Bond Index UCITS ETF offre un rendimento da dividendo del 5,2%
  2. ETF iShares Global High Yield Corporate Bond UCITS ETF rendimento da dividendo attuale del 4,7%
  3. ETF Lyxor Euro High Yield Bond UCITS ETF ha un rendimento da dividendo del 3,5%
  4. ETF iShares Fallen Angels High Yield Corporate Bond UCITS ETF ha un rendimento da dividendo attuale del 4,1%
  5. ETF Xtrackers II Global High Yield Bond UCITS ETF rende da dividendo il 4,2%
  6. ETF iShares $ High Yield Corp Bond UCITS ETF ha un rendimento del 4,5%
  7. iShs € Crp Bd Intrst Rt Hgd ESG UCITS ETF EUR D (IRCP)

È importante notare che gli investimenti in obbligazioni comportano un rischio di tasso di interesse e un rischio di credito. Inoltre, i rendimenti degli investimenti in obbligazioni possono essere influenzati da fattori come l’inflazione e le fluttuazioni dei tassi di interesse.

Investire in titoli di stato adesso

Abbiamo omesso volutamente di parlare dei Btp perché se i tassi della BCE sono arrivati al massimo come sembra, ed inizieranno lentamente a scendere, la situazione per i Btp dovrebbe capovolgersi; potrebbero anche beneficiare di una riduzione dello spread rispetto ai titoli di Stato di altri paesi dell’area euro.

Tuttavia, il rendimento dei BTP potrebbe diminuire, poiché i tassi di interesse sono inversamente proporzionali al prezzo dei titoli di Stato. Questo significa che la loro quotazione potrebbe risalire con perdite di rendimento, ma con guadagni in conto capitale. Quindi la decisione di investimento potrebbe essere più facile nei primi mesi 2024, quando la situazione tassi sarà chiara.

Vale sempre la considerazione che ad ogni rendimento corrisponde un rischio. Quindi prima di scegliere un portafoglio di obbligazioni o ETF obbligazionari, se non ci si sente sicuri, è consigliabile consultare un consulente finanziario e valutare attentamente i rischi e i rendimenti potenziali.

Oro fisico: i migliori ETF

Come investire in oro? Ecco una lista di alcuni ETF su oro fisico quotati in euro:

Investire in oro
  • Xtrackers Physical Gold Eur Hedged Etc: questo ETF offre esposizione all’oro fisico denominato in euro. Il costo annuo di gestione è dello 0,40%.
  • WisdomTree Physical Gold: questo ETF offre esposizione all’oro fisico denominato in dollari statunitensi. Tuttavia, è possibile acquistare la versione hedged, che copre il rischio valutario tra euro e dollaro. Il costo annuo di gestione è dello 0,39%.
  • Invesco Physical Gold A: questo ETF denominato in euro ha un costo annuo di gestione è dello 0,29%.
  • iShares Physical Gold ETC: questo ETF è denominato in dollari statunitensi. Tuttavia, è possibile acquistare la versione hedged, che copre il rischio valutario tra euro e dollaro. Il costo annuo di gestione è dello 0,25%.

È importante notare che gli ETF su oro fisico comportano un rischio di mercato e di volatilità del prezzo dell’oro. Inoltre, gli ETF su oro fisico non offrono un rendimento periodico come le obbligazioni o le azioni.

E’ anche possibile acquistare oro fisico, come monete d’oro o lingotti. Stesso discorso per l’argento, tendenzialmente più volatile rispetto all’oro.

Petrolio: i migliori ETF

Ecco alcuni ETF sul petrolio quotati in euro:

investire sul petrolio con i certificati
Settore Petrolifero
  • Lyxor STOXX Europe 600 Oil & Gas UCITS ETF: questo ETF offre esposizione alle società europee del settore petrolifero e del gas. L’ETF tiene traccia dell’indice STOXX® Europe 600 Oil & Gas (SXEP) e ha un costo di gestione dello 0,30% annuo.
  • iShares STOXX Europe 600 Oil & Gas UCITS ETF: ETF sulle società europee del settore petrolifero e del gas. L’ETF tiene traccia dell’indice STOXX® Europe 600 Oil & Gas (SXEP) e ha un costo di gestione dello 0,46% annuo.
  • Invesco European Oil & Gas Sector UCITS ETF: anche questo ETF segue le società europee del settore petrolifero e del gas. L’ETF tiene traccia dell’indice MSCI Europe Energy e ha un costo di gestione dello 0,20% annuo.
  • WisdomTree WTI Crude Oil 2x Daily Leveraged: ETF sul prezzo in euro del petrolio WTI. L’ETF utilizza la leva finanziaria per offrire un’esposizione doppia al prezzo del petrolio WTI. Il costo di gestione annuo è dello 0,99%.
  • WisdomTree Brent Crude Oil 2x Daily Leveraged: questo ETF invece segue il prezzo del petrolio Brent denominato in euro. L’ETF utilizza la leva finanziaria 2x. Il costo di gestione annuo è dello 0,99%.

Importanza della Diversificazione Geografica

Oltre alla diversificazione tra classi di attività, è essenziale considerare la diversificazione geografica, investendo in mercati sia locali che internazionali. Tutto ciò abbassa il rischio.

Ecco una lista di ETF con cui è possibile applicare una diversificazione geografica al proprio portafoglio:

  • Xtrackers MSCI World UCITS ETF: questo ETF investe in società di tutto il mondo, comprese quelle degli Stati Uniti, del Giappone, del Regno Unito e dell’Europa. L’ETF tiene traccia dell’indice MSCI World e ha un costo di gestione dello 0,19% annuo.
  • iShares Core MSCI World UCITS ETF: questo ETF è gemello del precedente con un costo di gestione dello 0,20% annuo.
  • Vanguard FTSE All-World UCITS ETF: questo ETF globale segue l’indice FTSE All-World e ha un costo di gestione dello 0,22% annuo.
  • iShares MSCI Emerging Markets UCITS ETF: ETF su società dei mercati emergenti, comprese quelle di paesi come la Cina, la Corea del Sud, il Brasile e l’India. L’ETF si riferisce al’indice MSCI Emerging Markets ed ha un costo di gestione dello 0,18% annuo.

Abbiamo quasi concluso questa piccola guida all’investimento attraverso la creazione di un portafoglio finanziario personale, ma manca ancora la sua protezione.

Come proteggere un portafoglio finanziario?

Gli strumenti di protezione del portafoglio sono utilizzati per difendere il proprio portafoglio finanziario personale da possibili perdite. Ecco alcuni esempi di strumenti di protezione:

investire in borsa
  • Strategie di protezione del portafoglio: le strategie di protezione del portafoglio sono utilizzate per proteggere il proprio portafoglio da possibili perdite. Tra le strategie di protezione del portafoglio maggiormente utilizzate nel mondo assicurativo ci sono la “Constant Proportion Portfolio Insurance” (CPPI) e la “Targeted Interest Rate Protection” (TIPP).
  • Opzioni: le opzioni sono strumenti finanziari derivati che possono essere utilizzati per proteggere il proprio portafoglio da possibili perdite. Le opzioni possono essere utilizzate per coprire il rischio di mercato, il rischio di cambio e il rischio di tasso di interesse.
  • Asset di protezione: alcuni asset, come l’oro e i titoli di Stato, sono considerati asset di protezione in quanto tendono a mantenere il loro valore anche in periodi di crisi finanziaria.
  • Diversificazione: la diversificazione del portafoglio è un altro strumento di protezione che può essere utilizzato per ridurre il rischio di perdite. La diversificazione può essere ottenuta attraverso l’inclusione di asset di diversi paesi e regioni del mondo, di diverse asset class e di diversi settori dell’economia.

Concludendo, costruire un portafoglio di finanza personale richiede preparazione, conoscenza degli strumenti finanziari, una pianificazione meticolosa e una comprensione chiara degli obiettivi e del profilo di rischio. Se non si è sicuri delle proprie scelte, è sempre utile consultare un esperto consulente finanziario. E ricorda, ogni investimento comporta sempre dei rischi.

Le FAQ: le domande comuni

Chi mi può aiutare? Per legge può farlo solo una banca, una sim, una SGR società di gestione del risparmio, una SICAV e SICAF, i promotori e consulenti finanziari autorizzati.

Quali sono le opzioni di investimento disponibili per investire 50000 euro con un rischio medio? Ci sono diverse opzioni di investimento disponibili, tra cui fondi comuni, ETF, azioni, obbligazioni, beni fisici, immobili, commodities e monete, investimenti sostenibili.

Quali sono i prodotti finanziari più adatti per un investimento di 50000 euro con un rischio medio nel 2024? I prodotti finanziari più adatti dipendono dal profilo di rischio dell’investitore, ma in generale, gli ETF sono opzioni popolari per diversificare il portafoglio di investimento.

Come posso diversificare il mio portafoglio di investimento con 50000 euro? È possibile diversificare il portafoglio di investimento investendo in diversi strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni, ETF, fondi comuni, immobili, commodities.

Quali sono i costi associati all’investimento di 50000 euro? I costi associati all’investimento dipendono dal tipo di strumento finanziario scelto e dal fornitore di servizi finanziari. È importante valutare attentamente i costi associati all’investimento prima di prendere una decisione.

Quali sono i rendimenti attesi per un investimento di 50000 euro con un rischio medio? I rendimenti attesi dipendono dal tipo di strumento finanziario scelto e dal mercato. In generale, gli investimenti a rischio maggiore offrono un rendimento potenzialmente più elevato rispetto a quelli a rischio inferiore.

Quali sono i rischi associati all’investimento di 50000 euro con un rischio medio? I rischi associati all’investimento dipendono dal tipo di strumento finanziario scelto e dal mercato. In generale, gli investimenti a rischio maggiore comportano un rischio maggiore di perdita di capitale rispetto a quelli a rischio inferiore.

Quali sono le strategie di investimento più adatte per un investimento di 50000 euro con un rischio medio? Le strategie di investimento più adatte dipendono dal profilo di rischio dell’investitore e dagli obiettivi finanziari. In generale, la diversificazione del portafoglio di investimento e l’investimento a lungo termine sono strategie comuni per ridurre il rischio complessivo.

Quali sono le opportunità di investimento nel mercato azionario per un investimento di 50000 euro con un rischio medio? Le opportunità di investimento nel mercato azionario dipendono dal mercato e dal profilo di rischio dell’investitore. In generale, gli ETF sono opzioni popolari per investire nel mercato azionario.

Esiste un modo sicuro per investire 50000 euro nel 2024? Non esistono investimenti del tutto sicuri. Ogni investimento presenta un certo grado di rischio. Da notare come rischio e rendimento siano ovviamente proporzionali. Al crescere del possibile rendimento, sale anche il rischio dell’investimento.

Disclaimer – Tutte le informazioni qui pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento. Non sono raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza, ma informazione standardizzata, raccolta da un giornalista che non possiede i titoli citati, rivolta al pubblico indistinto con lo scopo di offrire un supporto informativo e decisionale ai propri lettori. Le informazioni espresse devono intendersi unicamente come opinioni personali e non possono considerarsi un servizio di consulenza “ad personam”. Tutti gli investimenti finanziari comportano un certo livello di rischio. Consultate un consulente e promotore finanziario, oppure la vostra banca.

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Quali sono i migliori ETF per investire in Russia? Borsa Italiana propone le quotazioni di qualche ETF sulla Russia? Si. Possiamo quindi vedere l’andamento e le quotazioni dei migliori ETF per investire sulla Russia.

ETF – Investire in Russia

ETF per Investire in Russia, ma come? Per contenere il rischio prendiamo in considerazione prima di tutto gli indici più rappresentatiti ed efficienti dell’economia e della finanza russa. L’indice più rappresentativo ed usato è l’MSCI Russia Index (RUB) che comprende circa 24 tra le maggiori aziende russe. Questo indice quindi esprime l’85% del mercato azionario russo e in particolare i settori dell’energia, finanza e comunicazioni.

Chiaramente l’energia è cruciale in un paese come la Russia, particolarmente ricco di materie prime come petrolio e gas naturale.

Prima di esaminare le alcune emissioni di ETF sulla Russia vale la pena ricordare che si tratta di un mercato con un’elevata volatilità. In secondo luogo bisogna considerare ill rischio di cambio, ricordando come il rublo abbia perso terreno in questi ultimi anni, svalutandosi sia contro il dollaro che contro l’euro.

A livello percentuale, sull’azionario russo, l’energia vale oltre il 50% del totale, seguita dal 22% di banca e finanza. Materiali ed altre materie prime coprono il 18%.

Le più grandi aziende sulla borsa russa

I maggiori titoli per capitalizzazione nella borsa di Mosca sono:

  • GAZPROM, azienda energetica con quartier generale a San Pietroburgo, partecipata dallo Stato russo.
  • SBERBANK, la maggiore banca russa
  • LOKOIL, azienda petrolifera
  • NOVATEK, compagnia operativa nella produzione di gas liquefatto
  • MMC NORILSK NICKEL PJSC, azienda leader a livello mondiale nella produzione di palladio, nickel e rame.

I migliori ETF sulla Russia

Quali sono i migliori ETF per investire sulla Russia? Non sono molto le emittenti che hanno lanciato ETF Azionari sulla Russia.

Vediamo alcuni fra i migliori ETF per investire sui principali indici russi.

  • Lyxor MSCI Russia UCITS ETF – Acc
  • iShares MSCI Russia ADR/GDR UCITS ETF (Acc)
  • Xtrackers MSCI Russia Capped Swap UCITS ETF 1C
  • HSBC MSCI Russia Capped UCITS ETF USD

Lyxor MSCI Russia UCITS ETF – Acc

ISIN LU1923627092, Ticker RUS

Si tratta di un ETF ad accumulazione (e non a distribuzione) ed il TER, ossia l’indicatore sintetico relativo ai costi per l’investitore, è dello 0,65%. Non è prevista copertura valutaria e l’ETF è long. Il fondo passivo è stato creato nel 2006, con una capitalizzazione che raggiunge i 240 milioni di euro, risultando quindi il più ampio come capitalizzazione fra gli ETF sulla Russia. Il codice ISIN dell’ETF sulla Russia di Lyxor è LU1923627092.  

ETF iShares MSCI Russia ADR/GDR UCITS

ISIN IE00B5V87390, Ticker CSRU

Questo ETF sulla Russia replica l’indice MSCI ed è stato emesso da iShares. Si tratta di un ETF ad accumulazione, con una capitalizzazione di mercato superiore ai 200 milioni di euro. Il codice ISIN è IE00B5V87390, il ticker CSRU, mentre i costi di questo ETF sono dello 0,65% annuo. L’indice permette all’investitore di assumere una posizione lunga sull’azionario russo.

Xtrackers MSCI Russia Capped Swap UCITS ETF 1C

ISIN LU0322252502, Ticker XMRC

Anche in questo ETF sulla Russia i costi sono dello 0,65% su base annua, a fronte di un ETF che permette un’esposizione long, ossia rialzista, sull’azionario russo. Si tratta di un ETF ad accumulazione, con sede in Lussemburgo.

Il ticker è XMRC, con un ISIN LU0322252502. Anche in questo caso viene replicato l’azionario russo, ma con l’accorgimento di frenare il sovrappeso di alcuni grandi titoli. Infatti, con questo ETF sulla Russia i componenti il cui peso è superiore al 25% vengono giornalmente ponderati al massimo del 22,5%. Su base trimestrale, invece il peso massimo che possono toccare scende al 20%.

HSBC MSCI Russia Capped UCITS ETF

ISIN IE00B5LJZQ16, Ticker HRUB

Per chi cerca un prodotto a distribuzione si segnala HRUB, con codice ISIN IE00B5LJZQ16. Il ter è pari allo 0,50%, con costi leggermente inferiori ai precedenti ETF. E’ denominato in dollari e non c’è copertura valutaria

Anche qui viene applicato un cap. infatti, l’indice MSCI Russia Capped replica il mercato azionario russo, ponderando però ad un massimo del 30% il primo titolo, mentre il peso di qualsiasi altro componente deve essere al massimo pari al 20%.

Altri ETF su paesi emergenti

Per scoprire alcuni dei migliori ETF sulla Cina segnaliamo questo articolo, mentre invece per conoscere gli ETF sulla Turchia è possibile leggere l’articolo qui indicato. Qui abbiamo ripreso alcuni ETF sul NASDAQ.

in questo articolo è invece presentata un’analisi più ampia sugli ETF: conviene investire con gli ETF? Mentre a questo link sono esaminate le numerose differenze fra ETF e certificates.

Per comprendere le differenze fra ETF ad accumulazione e distribuzione segnaliamo questo articolo

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ORO – Investire in Monete o Lingotti? https://www.investire-certificati.it/oro-conviene-comprare-monete-o-lingotti/ Mon, 13 Sep 2021 12:55:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=14043 Conviene investire in Monete o Lingotti d’oro? Lingotti o monete? Per chi investe in oro fisico si tratta di una domanda non da poco: convengono monete o lingotti? La prima distinzione ovviamente è quella fra oro fisico ed oro finanziario o cartaceo. Ma se si opta per la prima opzione come muoversi negli investimenti aurei? […]

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Conviene investire in Monete o Lingotti d’oro? Lingotti o monete? Per chi investe in oro fisico si tratta di una domanda non da poco: convengono monete o lingotti? La prima distinzione ovviamente è quella fra oro fisico ed oro finanziario o cartaceo. Ma se si opta per la prima opzione come muoversi negli investimenti aurei?

Lingotti o monete d’oro

Lingotti o monete? Conviene comprare monete oppure barre e lingotti di oro? Ovviamente non esiste una risposta univoca, ma possiamo vedere pregi e difetti di queste modalità di investimento in oro.

I lingotti tendono ad essere più semplici, in quanto sono generalmente quasi in oro puro. Pertanto, per calcolare il loro valore sarà sufficiente moltiplicare il peso per il prezzo dell’oro. Come altre materie prime l’oro è negoziato sui mercati finanziari ed il suo prezzo varia in continuazione. Ovviamente la quotazione aurea standard è in dollari per oncia, sarà quindi necessario convertirla in euro al grammo per il computo del valore.

Vantaggi dei lingotti di oro

Il principale vantaggio dei lingotti rispetto alle monete sta nel basso costo aggiuntivo, che cala ulteriormente al crescere del peso del lingotto.

Un lingotto da pochi grammi di oro presenterà un sovrapprezzo percentuale rispetto al prezzo spot significativo. Questo valore, sempre in termini percentuale tende a scendere notevolmente sui lingotti dall’oncia in su. Pertanto, il premio rispetto all’oro contenuto in termini percentuali su un lingotto da un kilogrammo sarà nettamente inferiore rispetto a quello di un lingottino da cinque grammi di oro.

Questo discorso può essere applicato anche alle monete. Difficilmente la quantità di oro contenuta in una moneta supera l’oncia. Anzi, la maggior parte delle grandi monete storiche (come il marengo o la sterlina d’oro) contengono meno di 10 grammi di oro puro. Chiaramente per chi vuole accumulare oro anche questo fattore deve essere considerato.

investire in oro

Vantaggi delle monete d’oro

Esaminiamo le monete d’oro ed i loro punti di forza. Fra le più famose ricordiamo la stelrina d’oro, ma anche i marenghi, il Krugerrand.

Le monete d’oro presentano alcuni vantaggi sui lingotti. In primo luogo, permettono di spezzettare l’investimento. Poniamo per esempio di voler investire 15.000 euro in oro. Sarebbe possibile acquistare circa 40 sterline auree, oppure 22 sterline d’oro ed altrettanti marenghi, o ancora ipotizzare altre combinazioni contenenti altre monete. Il numero delle monete chiaramente varierebbe in base alle oscillazioni del prezzo spot, ossia il prezzo a pronti dell’oro.

Un secondo punto di forza delle monete è inevitabilmente legato al loro fascino. Il fascino di una moneta d’oro (o di argento) è senz’altro notevole.

Le monete, poi, possono anche essere pezzi rari da collezione, con un valore superiore a quello dell’oro in esse contenute. Nei lingotti non si presenta questo aspetto. Il loro valore sarà pari a quello dell’oro contenuto.

La scelta fra monete e lingotti spetta quindi all’investitore e deve variare in base alle ragioni per cui l’investimento stesso viene fatto. Solitamente i lingotti saranno la soluzione più indicata per chi cerca di acquistare un maggiore quantitativo di oro in termini assoluti, mentre le monete permetteranno una più facile divisibilità dell’investimento. La soluzione potrebbe stare nel mezzo, con un investimento composto sia da monete che lingotti.

Investire sull’oro?

Per chi vuole investire sull’oro senza necessariamente detenere fisicamente il metallo ricordiamo che esistono strumenti più economici. Fra questi gli ETF che replicano l’andamento delle quotazioni del lingotto con un piccolo premio. Ma anche i CFD, ossia i contratti per differenza. In questo caso lo spread offerto dai broker è veramente minimo, solitamente anche sotto il mezzo dollaro per oncia. Ricordiamo poi anche i certificati di investimento aventi per sottostante l’oro (sia certificates tracker che altre strutture, come i bonus certificates).

Il vantaggio dell’oro cartaceo o finanziario è chiaramente legato ai minori costi di negoziazione (spesso anche inferiori del 90/95% rispetto a quelli dell’oro fisico). L’oro finanziario offre anche una liquidabilità dell’investimento molto più rapida rispetto a monete o lingotti.

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Soldi: Dove e Come Investirli? https://www.investire-certificati.it/conviene-mettere-i-soldi-sotto-il-materasso/ Sun, 22 Aug 2021 09:28:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=14751 I soldi fermi sul conto in banca dove e come conviene investirli? Conviene davvero mettere i soldi sotto il materasso? Ha senso tenere i soldi in casa oppure conviene depositarli in banca o investirli? Dove mettere i contanti? Sfatiamo il falso mito del “tenere i soldi sotto il materasso”.  Nella quasi totalità dei casi si […]

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I soldi fermi sul conto in banca dove e come conviene investirli? Conviene davvero mettere i soldi sotto il materasso?

Ha senso tenere i soldi in casa oppure conviene depositarli in banca o investirli? Dove mettere i contanti? Sfatiamo il falso mito del “tenere i soldi sotto il materasso”.  Nella quasi totalità dei casi si tratta di un’idea non conveniente per il risparmiatore. In questo articolo siamo andati a vedere perché di fatto si perda potere d’acquisto mettendo i soldi sotto il materasso (o sotto la “mattonella”).

Mettere i soldi sotto il materasso

Cosa vuol dire mettere i soldi sotto il materasso? È un modo di dire per indicare il fatto di custodire i propri risparmi presso la propria abitazione, piuttosto che depositarli in banca o investirli in borsa o con l’acquisto di altri strumenti finanziari. Ecco perché si dice mettere i soldi sotto il materasso o sotto la mattonella.

mettere soldi sotto il materasso conviene?

Vantaggi nel tenere i soldi sotto il materasso?

Sono piuttosto ridotti i vantaggi ottenibili custodendo il proprio denaro sotto il materasso.

Di fatto si evitano i costi per la tenuta di un conto bancario (ma si perde anche l’eventuale interesse), così come si evitano eventuali patrimoniali o prelievi forzosi dai conti bancari. Possiamo anche aggiungere il fatto di essere immuni da un eventuale fallimento della banca, anche se i risparmiatori sono protetti fino a 100.000 euro dal Fondo Interbancario.

Inoltre, si ha immediata disponibilità della propria liquidità senza dover andare a ritirarla allo sportello bancario o al bancomat.

Il sistema bancario e lo Stato non riescono riesce a conoscere il reale patrimonio di un individuo, con una maggiore privacy in tal senso. Di fatto non sono necessarie spiegazioni sulla provenienza del denaro, che non è tracciato. Come vedremo, potrebbero esserci però problemi nel far riemergere questo denaro

A livello economico, poi, mettere i soldi sotto il materasso ha dei costi impliciti notevoli. Esaminiamo i rischi.

Quali sono gli svantaggi ed i rischi?

Conviene mettere i soldi sotto il materasso? Probabilmente i rischi per chi tiene i soldi a casa superano di gran lunga i vantaggi.

Soprattutto nel lungo termine tenere i risparmi sotto la mattonella presenta rischi. Infatti, il denaro potrebbe essere rubato, così come potrebbe essere danneggiato da fattori climatici o ambientali, come muffa o umidità. Ancora, potrebbe essere manomesso o danneggiato anche involontariamente da terzi.

Come detto, mettere i soldi sotto il materasso può sembrare una buona soluzione per eludere controlli fiscali, ma le cose potrebbero cambiare nel caso in cui si iniziasse a spendere (su larghi importi) tale denaro. Il fisco potrebbe intervenire con controlli, domandando la provenienza del denaro.

Il rischio centrale, però, deriva dall’inflazione. Il denaro custodito sotto la mattonella perde progressivamente potere d’acquisto.

L’inflazione

Il denaro, i tuoi soldi nel tempo perdono inevitabilmente potere d’acquisto. Quanto si eroda tale potere d’acquisto dipende chiaramente dall’inflazione registrata nell’arco temporale in cui il denaro è stato custodito in casa.

Al crescere dell’inflazione, il potere d’acquisto perso mettendo i soldi sotto il materasso aumenterà esponenzialmente.

Per chi ama le statistiche, è possibile notare che nel periodo 2010-2020, chi ha custodito 1000 euro senza investirli ha perso circa il 13%. Per contro, allargando lo sguardo ad un arco temporale doppio, pari a 20 anni, la perdita di potere d’acquisto è ancora superiore. Nel ventennio 1999-2019 è arrivata ad oltre il 40%. Mettere i soldi sotto il materasso o sotto la mattonella è quindi di norma un pessimo affare, soprattutto nel lungo periodo.

Anche nell’epoca dei tassi negativi sul mercato sono presenti sia conti depositi con vincoli in grado di rendere fra l’1 ed il 2%. Con gli ETF è possibile replicare l’andamento di un sottostante, mentre l’investimento azionario è più rischioso, ma offre anche rendimenti potenziali più elevati.

Inoltre, esistono prodotti di investimento come i certificates, in grado di offrire rendimenti interessanti (spesso fra il 5 ed il 15%) a fronte di un rischio contenuto o moderato, che varia in base al prodotto di investimento selezionato. I tuoi soldi non corrono alcun rischio – salvo quello legato alla solidità dell’emittente – se scegli i certificati di investimento a capitale garantito.

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Bitcoin e le altre Crypto https://www.investire-certificati.it/bitcoin-e-le-altre-crypto/ Sat, 05 Jun 2021 13:03:24 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=12246 Qual è il valore del bitcoin e delle altre crypto monete? Quale sarà il loro futuro: saranno ancora convenienti? Quali sono le migliori crypto monete, le migliori piattaforme e Wallet? Investire in bitcoin? Tutti ne parlano come un leader. C’è anche un contratto future derivato. Il bitcoin e le altre crypto sviluppano volumi che sono […]

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Qual è il valore del bitcoin e delle altre crypto monete? Quale sarà il loro futuro: saranno ancora convenienti? Quali sono le migliori crypto monete, le migliori piattaforme e Wallet? Investire in bitcoin? Tutti ne parlano come un leader. C’è anche un contratto future derivato. Il bitcoin e le altre crypto sviluppano volumi che sono molto forti, inferiori al Forex, ma tuttavia significativi e in crescita.

Investire in Bitcoin e le Crypto

Investire in Bitcoin e le altre crypto monete emergenti ormai è una operazione comune, anche se il valore del Bitcoin e delle crypto monete presenta una volatilità notevole. Pertanto il valore cambia repentinamente. Quello che abbiamo vissuto recentemente con il bitcoin passato da 64mila dollari a poco più di 30.000 dollari, perdendo più del 50 per cento del suo valore, è stato di conseguenza improvviso e pesante. Crolli correlati sono già avvenuti in passato, ma perché nonostante la giovane età di questo settore si parla di così tanti crolli?

Bitcoin crollo
Bitcoin crollo

Mercato non regolamentato

Perché il mercato delle crypto monete non è regolamentato e la sua manipolazione è più facilmente attuabile; oltretutto non esistono nemmeno giorni di chiusura del mercato cripto ed inoltre nessuno lo può fermare. Se si verifica un grande selloff si va avanti fino alla fine. Infine il bitcoin, come moltissime altre crypto monete, non ha un sottostante tangibile ed il prezzo è guidato solamente da domanda e offerta; il valore può liberamente oscillare in positivo o negativo all’infinito guidato proprio da questi due fattori: domanda e offerta.

Volatilità di Bitcoin e altre Crypto

Quindi se vogliamo o stiamo per investire in crypto monete dobbiamo comprendere questo: il valore è instabile; soprattutto dobbiamo essere in grado di sopportare la grande volatilità con grandi crolli e fluttuazioni. Sicuramente ce ne saranno ancora in futuro. Non bisogna pensare che questo mercato sia un facile metodo per diventare ricchi velocemente; certo quanto bello sarebbe stato investire mille dollari su bitcoin ad aprile del 2011; quanto valeva un dollaro? Ora ne avreste 36 milioni circa, ma di sicuro avremmo assistito a tanti crolli e boom del mercato prima di arrivare ad oggi.

Le opportunità rimangono ed il bitcoin rimane pur sempre un bene scarso; allora, se i governi non gli sbarreranno la strada, potrebbe dare ottime soddisfazioni ai suoi possessori.

Bitcoin e Crypto: la miglior strategia

Quale è ora il giusto approccio e la strategia migliore da prendere per investire in bitcoin o altre crypto monete?

Una buona strategia è iniziare un piano di accumulo, forse ancora oggi la migliore strategia per investire nel mondo crypto; specie se si entra quando il valore è ancora iniziale e basso. Pertanto si entra mediando il prezzo ogni mese e quindi si ottiene un ingresso medio basso a zero virgola qualcosa. La strategia prevede di conseguenza che ogni crypto moneta pesi una certa percentuale all’interno del proprio portafoglio in modo da non sottoporlo a volatilità troppo alta. Una decina di crypto che costano ancora zero virgola pochi cent.

Piano di accumulo

Una volta entrati ad un prezzo medio basso, il piano di accumulo con fonti di reddito crescenti va incrementato più volte seguendo il trend rialzista; va leggermente liquidato se si verifica invece un canale ribassista. Non conviene infatti iniziare o proseguire con un piano di accumulo, mentre le crypto scendono, perché è come darsi la zappa sui piedi: investo e mese dopo mese continuo a ridurre il mio investimento.

Incrementando e decrementando il portafoglio il trend viene seguito in entrambi i lati. Una volta raggiunto il proprio target si procede a raccogliere il guadagno lasciando una piccola parte correre ulteriormente.

Dopo il recente crollo delle crypto monete è meglio valutare la propria visione e strategia sul mercato; valutare cioè due strade: la convenienza di una strategia da investitori a lungo termine con un piano di accumulo su crypto monete a bassissimo costo, piuttosto che una strategia più speculativa, cioè da trader speculatore attivo ogni giorno sul mercato e quindi investire in bitcoin e crypto con piccole e brevi operazioni veloci.

Bitcoin
Bitcoin

Come investire in crypto monete?

Quindi ora come investire sul mercato delle crypto monete? Quali crypto comperare? La risposta come sempre dipende dal tipo di persona che siete, dalla propensione al rischio, dal vostro orizzonte temporale, dal vostro portafoglio, dal vostro reddito, etc. La risposta comune per tutti però è sicuramente: studiate il mercato e capite quali sono state le sue dinamiche nel tempo, perché la probabilità che si ripetano è reale.

Le migliori Crypto monete per investire?

Su più di 10 mila crypto quale sarà quella giusta? Il Bitcoin con il 43% di capitalizzazione, ed Ethereum con il 18,2%, sono certamente i leader del mercato, ma ci sono anche alcune nuove crypto monete emergenti che sono interessanti; permettono di entrare sul mercato con un capitale iniziale molto basso ed una visione di 36 mesi.

Per un investimento di lungo periodo, cioè da 12 a 36 mesi, potrebbero essere indicate crypto come: BTC, ETH, ADA, VET, ALGO, XRP, LINK, UNIMATIC, DOGE. Mentre invece per la speculazione ed il trading giornaliero o settimanale, sono più indicate le crypto più liquide e scambiate come: BT, BTC, DOT, CSPR, ETH, UNI. Ma non vogliamo limitarci a queste poche crypto monete. Qui di seguito una lista più ampia per una scelta ottimale.

Le migliori crypto monete

  • Bitcoin $BTC
  • Ethereum $ETH
  • Polygon $MATIC emergente
  • Ripple $XRP
  • Cardano $ADA
  • Dogecoin $DOGE
  • Shiba INU $SHIB emergente
  • Chainlink $LINK emergente
  • The Graph $GRT emergente
  • Casper $CSPR
  • Vechain $VET emergente
  • Decentraland $MANA
  • Algorand $ALGO
  • iExec $RLC
  • Chiliz $CHZ
  • Chromia $CHR
  • Basic Attention Token $BAT
  • Ampleforth Governance Token $FORTH
  • Holo $HOT
  • Aavegotchi $GHST
  • Nervos Network $CKB
  • Stellar $XLMS
  • Polkadot %DOT
  • Storj $STORJ
  • Theta Fuel $TFUEL
  • Waltonchain $WTC
  • BakeryToken $BAKE
  • SushiSWAP $SUSHI
  • ELF $ELF
  • Celer Network $CELR
  • Zilliqa $ZIL
  • Bluzelle $BLZ
  • NKN $NKN
  • Terra Luna $TERRA
  • TRON $TRX
  • Tezos $XTZ
  • Cartesi $CTSI
  • Enjin Coin $ENJ
  • Polkastarter $POLS
  • PancakeSwap $CAKE
  • Harmony $ONE
  • Everipedia $IQ
  • Ontology Gas $ONG
  • Fantom $FTM
  • Uniswap $UNI
  • Ocean Protocol $OCEAN
  • Ark $ARK
  • Contentos $COS
  • Siacoin $SC
  • VeThor Token $VTHO
  • Internet Computer $ICP
  • Revencoin $RVN

Le migliori piattaforme per il trading sulle Crypto

Se intendi acquistare un piccolo portafoglio di crypto monete devi necessariamente aprire un conto su una delle migliori piattaforme per il trading. La scelta anche qui è molteplice; le piattaforme di trading per investire sulle crypto sono molte, ma certamente non sbagliamo affidandoci alle più usate dagli investitori tra le quali la piattaforma leader è Binance. Quali sono? Eccole:

  • Coinbase
  • Binance
  • Bitpanda
  • Kraken
  • Spectrocoin
  • Crypto.com
  • Gemini
  • Bittrex
  • Kucoin
  • Gate.io

Un Wallet sicuro per le Crypto

Ultima cosa molto importante: per evitare attacchi degli hackers e furti di criptovalute, meglio depositare le vostre crypto offline, in un wallet non connesso, impossibile da attaccare da parte di hacker e ladri. I wallet hardware per Gate.io (cold wallet) sono dei portafogli nei quali puoi depositare le tue crypto monete digitali, e che sono sicuri perché del tutto offline e scollegati da Internet. Anche qui diamo un suggerimento sui migliori Wallet:

  • Ledger Nano X
  • Ledger Nano S
  • Trezor One
  • SecuX W10
  • SecuX V20
  • SafePal S1
  • ColdLar Pro 3
  • D’Cent
  • Coolwallet S
  • Digital Bitbox
  • Ballet

Tuttavia la scelta più facile ed iniziale sono i portafogli digitali che sono presenti sulle piattaforme online che sono di proprietà degli Exchange, cioè delle stesse piattaforme che eseguono le operazioni di compravendita delle crypto monete; oppure dei Broker, che consentono di depositare le crypto monete all’interno di un tuo wallet dedicato.

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Investire ESG? https://www.investire-certificati.it/investimenti-esg-con-bnp/ Mon, 26 Apr 2021 11:28:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=8968 Come investire ESG con BNP con i nuovi certificati di investimento? Ecco nuovi prodotti di investimento di BNP, con la terza emissione di certificates Memory Cash Collect legati ad azioni ESG. Cosa vuol dire ESG? Perché investire ESG? I Rating ESG. Iniziamo a dire che la sigla ESG significa “environmental, social, governance“, l’investimento responsabile. ESG […]

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Come investire ESG con BNP con i nuovi certificati di investimento? Ecco nuovi prodotti di investimento di BNP, con la terza emissione di certificates Memory Cash Collect legati ad azioni ESG. Cosa vuol dire ESG? Perché investire ESG? I Rating ESG. Iniziamo a dire che la sigla ESG significa “environmental, social, governance“, l’investimento responsabile. ESG misura l’impatto sociale e sulla sostenibilità di ogni attività aziendale. BNP ha selezionato alcune di queste aziende seguendo determinati criteri ed ha costruito nuovi certificates. Ecco i dettagli su questi prodotti di investimento.

BNP – Certificates su azioni ESG

L’interesse degli investitori per il settore ESG resta ai massimi. Bnp Paribas coglie la palla al balzo presentando una serie di certificates con sottostanti azioni di aziende classificate come ESG. Pertanto i criteri di selezione sono legati alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance, secondo i parametri di Virgeo Eiris.

I titoli ESG scelti dalla banca francese sono selezionati da vari settori, da quello energetico, alla telefonia, all’assicurativo per arrivare a quello automobilistico. I certificates di questa emissione di BNP fanno riferimento a due o tre titoli, sono negoziabili sul SeDex di Borsa Italiana ed hanno una durata massima pari a due anni.

Nuovi Certificati ESG

I nuovi certificates di BNP Paribas sono legati a titoli sia italiani che europei, tutti targati “ESG”. Questi nuovi derivati strutturati offrono cedole trimestrali condizionate che variano dall’1,8% al 4%. In altre parole il rendimento massimo di questi certificates ESG può dunque arrivare al 16% annuo.

La barriera è posizionata al 70%, barriera sia capitale che cedolare. Dopodiché le cedole sono pertanto pagate a patto che tutte le azioni si trovino al di sopra di questo valore in ciascuna delle otto date di osservazione cedolare.

Rimborso a scadenza

La scadenza è fissata per il 6 aprile 2023, con rimborso una settimana più tardi. Alla scadenza dei certificates l’investitore riceverà un rimborso pari al valore nominale più l’ultima cedola (ed ogni altro coupon eventualmente portato in memoria); questo a patto che nessuno dei sottostanti abbia perso più del 30% dai valori di fixing iniziali.

In caso contrario il valore di rimborso sarà pari alla performance del worst of; cioè il peggior sottostante del certificato. È presente inoltre l’opzione per il rimborso anticipato, nel caso in cui tutti i sottostanti si trovassero sopra il valore di fixing iniziale in una data di osservazione cedolare a partire da xxxx

Effetto memoria delle cedole

Prima di investire ESG in questi certificates consideratene le caratteristiche. Fra le caratteristiche dei nuovi certificates di BNP Paribas troviamo l’effetto memoria delle cedole. Nel caso in cui una cedola non dovesse essere pagata, non sarebbe necessariamente persa. Grazie alla presenza dell’effetto memoria, sarebbe accantonata e potrebbe essere recuperata in una successiva finestra di osservazione; questo a patto che si verificassero le condizioni per il pagamento cedolare.

Investimenti ESG
Gli Investimenti ESG

I sottostanti: aziende ESG

Vediamo alcune delle emissioni di BNP Paribas, rimandando alla tabella a fondo articolo per altri dettagli su questi certificates su aziende ESG.

  • Il certificato NLBNPIT122C3 ha per sottostanti Poste Italiane e Telecom e paga cedole condizionate del 2,60%.
  • Le cedole sono al 3,90% per Michelin, Pirelli e Renault, con coupon condizionati fino al 3,90% a trimestre. Un rendimento potenziale del 15,60% annuo. L’isin di questo certificato ESG è NLBNPIT122J8.
  • Paga invece coupon fino al 3,70% quello su EDF, Enel ed Eni (ISIN NLBNPIT122J8), con un rendimento che può arrivare al 14,80% annuo.
  • Sono invece meno volatili i titoli del settore assicurativo e si scende al 7,20% annuo con il certificato con codice ISIN NLBNPIT122F6 su Swiss Re, Axa e Assicurazioni Generali.

Investire in azioni “ESG”

Come sono stati selezionati i titoli per esempio per definire l’investimento ESG? Le azioni che compongono i panieri sottostanti sono state individuate con un processo di selezione che si fonda sull’applicazione di tre filtri:

  • Filtro ESG. Sono state escluse le aziende con un punteggio ESG assegnato da Vigeo Eiris inferiore a 50/100;
  • (ii) Filtro Finanziario, esclusione delle società con una bassa liquidità sui mercati dove sono quotate;
  • (iii) Filtro Best-in-Class, selezione delle società che nel loro settore di appartenenza si contraddistinguono per un miglior posizionamento ESG; ovvero sono posizionate tra le prime 10 società del settore di appartenenza secondo i criteri ESG.

Tabella riassuntiva: certificati di investimento BNP su aziende ESG

ISINSOTTOSTANTEVALORE INIZIALEPREMIO TRIMESTRALEBARRIERA
NLBNPIT122C3Poste Italiane10.94 €2.60% (10.4% p.a.)70% (7.6580 €)
Telecom Italia0.4540 €70% (0.3178 €)
NLBNPIT122D1Assicurazioni Generali17.1350 €3.40% (13.6% p.a.)70% (11.9945 €)
CNH Industrial13.46 €70% (9.4220 €)
Pirelli5.0280 €70% (3.5196 €)
NLBNPIT122F6*Assicurazioni Generali17.1350 €1.80% (7.2% p.a.)70% (11.9945 €)
AXA23.2050 €70% (16.2435 €)
Swiss Re93.34 fr70% (65.3380 fr)
NLBNPIT122G4Schneider Electric132.68 €3.60% (14.4% p.a.)70% (92.8760 €)
Siemens Gamesa Renewable Energy31.57 €70% (22.0990 €)
Veolia Environnment22.33 €70% (15.6310 €)
NLBNPIT122H2Cie Generale des Etablissements Michelin129.25 €3.90% (15.6% p.a.)70% (90.4750 €)
Pirelli5.0280 €70% (3.5196 €)
Renault38.19 €70% (26.7330 €)
NLBNPIT122J8Electricite de France11.2250 €3.70% (14.8% p.a.)70% (7.8575 €)
ENEL8.5540 €70% (5.9878 €)
ENI10.4740 €70% (7.3318 €)
NLBNPIT122K6Deutsche Telekom16.57 €4% (16% p.a.)70% (11.5990 €)
Telecom Italia0.4540 €70% (0.3178 €)
Telefonica3.78 €70% (2.6460 €)
NLBNPIT122L4*Bayer AG53.78 €2.10% (8.4% p.a.)70% (37.6460 €)
GlaxoSmithKline1,289.80 p70% (902.86 p)
NLBNPIT122M2Infineon Technologies36.42 €3.80% (15.2% p.a.)70% (25.4940 €)
Nokia3.4325 €70% (2.4028 €)
SAP108.90 €70% (76.23 €)

Perché investire ESG?

Perché molti investitori scelgono sempre più spesso di investire ESG?  Questo tipo di investimenti sembrano avere un rendimento atteso di lungo periodo più stabile e qualitativamente migliore; è in grado di contenere meglio il rischio in periodi di alta volatilità. Inoltre consentono di veicolare i risparmi verso un’economia sostenibile nel rispetto dell’ambiente e della società.

In conclusione le caratteristiche di un investimento sostenibile e responsabile mirano a incrementare il valore per l’investitore, ma sopra tutto per la società nel suo complesso. La strategia di investimento nel valutare imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo.

Le migliori azioni per investire ESG.

Ora gli investitori vogliono investire ESG in modo responsabile in società che gestiscono il proprio impatto sull’ambiente. Le agenzie di rating ESG misurano le prestazioni di varie aziende e le confrontano tramite rating e classifiche. BNP Paribas ha quindi selezionato alcune delle migliori azioni per certificates per investire ESG.

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Investire in Derivati https://www.investire-certificati.it/investire-in-derivati/ Sat, 01 Feb 2020 09:06:11 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1009 Come si può investire in strumenti derivati? Cosa sono i derivati? Ecco come funzionano questi prodotti finanziari, sempre più richiesti dagli investitori. I derivati finanziari: definizione I derivati finanziari sono strumenti che appunto “derivano” il loro valore da un altro strumento, che viene definito sottostante. I derivati finanziari possono avere come sottostante un’azione, un paniere […]

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Come si può investire in strumenti derivati? Cosa sono i derivati? Ecco come funzionano questi prodotti finanziari, sempre più richiesti dagli investitori.

I derivati finanziari: definizione

I derivati finanziari sono strumenti che appunto “derivano” il loro valore da un altro strumento, che viene definito sottostante. I derivati finanziari possono avere come sottostante un’azione, un paniere di azioni, uno o più indici, una coppia di valute, dei tassi di interesse, così come una o più materie prime (commodities). Il loro valore intrinseco dipende pertanto dall’andamento del sottostante, variando in funzione dei suoi movimenti e dei parametri che caratterizzano il derivato (eventuale scadenza, la volatilità dei mercati nel caso di un’opzione,

Fra i principali strumenti derivati troviamo i futures, gli swap, in particolare currency swap ed interest rate agreement, le opzioni, i forward rates agreement, i covered warrant ed i certificati di investimento (o certificates, nella versione inglese). I prodotti derivati sono negoziati in numerose borse regolamentate ma anche nei mercati al di fuori dai tradizionali centri borsistici, i cosiddetti mercati over the counter, spesso definiti con l’acronimo “OTC”.

prodotti derivati finanziari
I prodotti derivati sono divisi in varie categorie fra cui Futures, Forward, Swap e Opzioni. Tramite le opzioni sono costruiti i certificati di investimento

Il prezzo dei derivati

Una questione legata al prezzo dei derivati finanziari è quella del loro corretto “pricing”, ossia di riuscire a definire quello che è il loro corretto prezzo di mercato, cosa che può risultare spesso complessa e deve essere calcolata in base ai parametri con cui il prodotto derivato è stato calcolato, fra cui la scadenza, ma anche alle condizioni di mercato, come la volatilità complessiva dei mercati finanziari e dello strumento sottostante cui fanno riferimento.

Va ricordato come, nonostante la nomea poco lusinghiera di cui godano, i prodotti derivati sono fondamentali per il sistema finanziario. Ad essere rischioso non è il loro possesso a priori, ma un loro utilizzo sconsiderato che talvolta può implicare un uso dilettantesco della leva finanziaria.

Perché si investe sui derivati finanziari?

I derivati finanziari possono essere detenuti in portafoglio dagli investitori per differenti finalità.

In primo luogo, possono essere utilizzati dagli investitori per finalità di copertura, andando a ridurre o eliminare un rischio in un portafoglio già esistente o di nuova creazione.

I derivati finanziari possono essere utilizzati per finalità di speculazione, anche grazie alla presenza dell’effetto leva in molti di loro. In questo caso l’investitore si espone ad un rischio cercando di trarre profitto dal movimento del sottostante che ovviamente si riflette sul prezzo del sottostante medesimo. Tramite l’effetto leva è possibile amplificare notevolmente il proprio risultato, sia nel caso di un profitto, che nel caso di una perdita. Entrambi risulteranno maggiori grazie al trading in marginazione, ossia alla leva finanziaria.

Un terzo utilizzo dei derivati è quello dell’ arbitraggio. L’investitore, in questo caso, mira a trarre un guadagno con una serie di transazioni combinate, sfruttando eventuali inefficienze dei mercati. in sintesi, possiamo dire che l’investitore cerca di acquistare il prodotto derivato e rivendere il medesimo o altri strumenti legati allo stesso sottostante immediatamente o in un arco temporale molto breve ad un prezzo superiore, ottenendo pertanto un profitto.

La storia dei derivati finanziari

La crescita dei prodotti derivati avvenne nella seconda metà del XX secolo. In particolare, dopo la caduta degli accordi di Bretton Woods (1971), emersero maggiori rischi legati ai cambi. Pochi anni più tardi vi furono una serie di shock petroliferi, con bruschi aumenti del prezzo del petrolio, che determinarono una maggiore esigenza di copertura da parte degli investitori. Anche negli Anni Novanta e soprattutto nei primi anni Duemila il mercato dei prodotti derivati ha continuato a crescere, seppur con alcune fasi di temporaneo rallentamento (come nel 1993/1995, dopo le forti perdite accusate con prodotti derivati da aziende quali la Metalgesellschaft o la Procter & Gamble). I prodotti derivati furono al centro della crisi dei mutui subprime sul finire del primo decennio degli Anni Duemila.

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Come Investire con gli ETC https://www.investire-certificati.it/gli-etc-come-funzionano-e-come-investire-con-gli-etc/ Sat, 17 Aug 2019 14:08:14 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=191 ETC, come funzionano? Come investire con gli ETC? Il cambio eurodollaro e la leva. Quali sono le categorie di ETC? Le materie prime. Gli ETC (Exchange Traded Commodities) sono strumenti finanziari che permettono all’investitore di replicare l’andamento delle varie materie prime. La gamma di commodities replicata dagli ETC non si limita alle singole materie prime, […]

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ETC, come funzionano? Come investire con gli ETC? Il cambio eurodollaro e la leva. Quali sono le categorie di ETC? Le materie prime.

Gli ETC (Exchange Traded Commodities) sono strumenti finanziari che permettono all’investitore di replicare l’andamento delle varie materie prime. La gamma di commodities replicata dagli ETC non si limita alle singole materie prime, ma si estende anche ai loro indici e sotto-indici. Sono infatti disponibili: 
ETC su singole materie prime (Alluminio, Caffè, Rame, Granoturco, Cotone, Benzina, Oro, Petrolio Brent, Petrolio Wti, Gas Naturale, Nickel, Argento, Soia, Zucchero, Platino, Palladio, Frumento, Cacao); 
ETC legati a panieri omogenei di merci (Prodotti Agricoli, Energia, Cereali, Metalli Industriali, Bestiame, Petrolio, Metalli Preziosi); 
ETC su indici globali di commodities. 

Le categorie di ETC

L’investitore deve sapere che gli ETC si distinguono in due tipologie: 
a) ETC che hanno un sottostante fisico; 
b) ETC che investono in future su materie prime.

ETC – Il Prezzo

La distinzione in queste due tipologie è importante per l’investitore perché incide sul calcolo del prezzo dell’ETC. In particolare: 
a) il prezzo degli ETC che hanno un sottostante fisico (ETC fisici o physically-backed) è strettamente legato all’andamento del prezzo spot della materia prima. Gli ETC fisici consentono agli investitori di ottenere un’esposizione simile a quella che potrebbero conseguire comprando e conservando la materia prima fisica, con il vantaggio di evitare i rischi e i costi legati alla loro gestione (immagazzinamento, custodia, assicurazione ecc.); 
b) il prezzo degli ETC che investono in future su materie prime incorpora, oltre al prezzo del future della materia prima sottostante, anche i costi necessari per la sostituzione del contratto future in scadenza con il future successivo.

Gli ETC investono solitamente sulla prima scadenza future disponibile (salvo quelli che hanno la dicitura longer dated che investono sulla terza scadenza del future). Quando il future si avvicina alla data di scadenza, quindi, l’ETC viene collegato alla scadenza successiva del future, effettuando quella che in genere si chiama operazione di “Roll Over”. 
Da un punto di vista operativo: 
– gli ETC a replica fisica sono più adatti per finalità di investimento visto che sono immuni dai costi di roll over e possono essere utilizzati per eventuali strategie di accumulazione (trading a scalare); 
– gli ETC che utilizzano i future, invece, sono più adatti per finalità di trading di breve termine, visto che, tramite la leva finanziaria, consentono di sfruttare sia le fasi rialziste (long) sia quelle ribassiste (short). 

 Backwardation e Contango

Per gli ETC che usano i future è necessario analizzare con molta attenzione la curva forward dei vari future, ossia la curva che mostra i prezzi dei future sulle varie scadenze. In base all’inclinazione positiva o negativa di questa curva si avrà infatti una situazione di: 
– backwardation, quando il prezzo del future alla scadenza successiva è inferiore al prezzo del future alla scadenza precedente; 
– contango, quando il prezzo del future alla scadenza successiva è superiore al prezzo del future alla scadenza precedente. 
Questo aspetto è molto importante in quanto incide in modo significativo sul prezzo dell’ETF. In situazioni di contango, infatti, l’emittente, quando deve rollare le posizioni sulle scadenze successive, acquista i future su prezzi più elevati, provocando una riduzione del prezzo dell’ETC. Tanto più la curva forward è inclinata in contango, tanto più si otterrà un Roll Yield negativo per l’investitore. Per questo motivo gli ETC possono subire una riduzione di prezzo nonostante ci sia stata una salita del prezzo della materia prima alla quale sono collegati. 

Il cambio Euro Dollaro

Un secondo aspetto particolarmente importante per l’investitore è legato all’andamento del cambio euro/dollaro visto che gli ETC sono quotati in euro mentre quasi tutte le materie prime sono quotate in dollari. L’andamento del cambio euro/dollaro influisce quindi nella variazione giornaliera del prezzo dell’ETC. In particolare, l’euro è sempre correlato negativamente rispetto al prezzo dell’ETC. Ipotizzando (per semplicità) una variazione nulla del prezzo della materia prima al quale l’ETC è collegato: 
– se il cambio euro/dollaro sale dell’1% il prezzo dell’ETC scende dell’1%; 
– se il cambio euro/dollaro scende dell’1% il prezzo dell’ETC sale dell’1%.

trading ETC materie prime

Rischio di Cambio – EC Hedged

Per immunizzarsi dal rischio cambio esistono ETC di tipo Hedged che coprono l’investitore dall’andamento del cambio euro/dollaro. 
Tra gli altri aspetti cui l’investitore deve prestare attenzione ci sono le commissioni annue di gestione (che possono raggiungere livelli vicini all’1%) e la liquidità dell’ETC (espressa in particolare dal suo bid/ask spread medio). Per questo motivo è preferibile operare sugli ETC nel corso del pomeriggio, quando le borse americane sono aperte. Gli investitori istituzionali possono in questo modo effettuare operazioni di copertura e offrire bid/ask spread più contenuti sui vari prodotti.

ETC – La leva

Per gli ETC in leva occorre evidenziare che la leva viene ribilanciata ogni giorno. Ciò significa che la performance dell’ETC è pari alla variazione giornaliera della materia prima (ad esempio l’oro) moltiplicata per la leva. Come è già stato evidenziato per gli ETF l’effetto composto della leva produce delle distorsioni (effetto compounding) che tendono ad allontanare l’ETC dal reale andamento del future sottostante. Più a lungo è il periodo di detenzione del prodotto, più lo scostamento tra l’ETC e la materia prima diventa rilevante.

 investire ETC

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