investire su wirecard Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/investire-su-wirecard/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Wed, 30 Sep 2020 08:56:26 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png investire su wirecard Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/investire-su-wirecard/ 32 32 Conviene Investire su Wirecard? https://www.investire-certificati.it/conviene-investire-su-wirecard/ Tue, 21 Jul 2020 15:58:16 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1690 Azioni Wirecard: conviene investire?

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Conviene investire su Wirecard dopo il crollo di giugno 2020? Quali le prospettive per l’azienda tedesca?

Ripartiamo da l’analisi dello scandalo Wirecard per esaminare i possibili scenari; vediamo se possa aver senso valutare un investimento su Wirecard in questa turbolenta fase.

Cosa è capitato alle azioni di Wirecard

La truffa legata a Wirecard parte dalla scoperta dell’ammanco di quasi due miliardi di dollari (circa 1,7 miliardi di euro) dai conti bancari di Wirecard. Il denaro avrebbe dovuto essere depositato presso banche asiatiche, ma non ve ne era invece traccia. Nel giro di una manciata di sedute le azioni di Wirecard sono crollate da circa 100 euro fino ad arrivare sotto quota 2 euro per azione. Un crollo del 95%; l’ipotesi di fallimento prende sempre più corpo per Wirecard, dopo che E&Y non ha certificato i bilanci dell’azienda.

Wirecard ed altri crolli in borsa

Wirecard non è certamente il primo caso di aziende che crollano in borsa. Quello che ha colpito nella vicenda Wirecard è legato al fatto che si sia trattato di una vera e propria truffa; una truffa che ha coinvolto un’azienda di dimensioni grandi, con una capitalizzazione che era arrivata anche a superare i 20 miliardi di euro.

In altri casi si erano riscontrate difficoltà a livello imprenditoriale (Mc Dermott negli Usa sul finire del 2019 per citare un caso; l’elenco delle aziende con costi alti e ricavi in declino potrebbe essere lunghissimo). Ci sono problemi nel riscuotere i crediti (si pensi ad Astaldi, anch’essa protagonista di una discesa in borsa superiore al 90%). Questa volta, con Wirecard, si è trattato di una vera e propria truffa. Un’azienda, con una capitalizzazione 20 volte superiore a quella della tanto discussa Bio On, è crollata da 50 euro dell’estate 2019 sino al delisting da Borsa Italiana.

Le voci relative a problemi di contabilità si susseguivano da tempo. Lo stesso Financial Times aveva più volte sollevato dubbi, venendo messo sotto inchiesta dall’autorità tedesca di vigilanza, la BaFin. Nel giugno 2020 è scoppiato lo scandalo; non è certo immune il revisore Ernst & Young, che avrebbe dovuto certificare i conti ed evidentemente non ha svolto correttamente il suo ruolo.

Conviene investire su Wirecard dopo il crollo?

Volete davvero investire su Wirecard? Prima di tutto dovete sapere che si tratta di un’operazione ad alto rischio, anche e soprattutto ora che le azioni di Wirecard hanno perso il 95% del loro valore. Lo scenario del fallimento e quindi di una discesa del titolo a zero con la perdita totale dell’investimento non è assolutamente da scartare, anzi resta ampiamente probabile.

Una possibile ragione per un moderato ottimismo su Wirecard potrebbe essere legata al tentativo di salvare l’immagine da parte dei tedeschi; senz’altro non sono entusiasti nel vedere collassare e fallire il tanto decantato fiore all’occhiello della tecnologica dei pagamenti made in Germany.

Va tuttavia ricordato che Wirecard, azienda che serviva da appoggio per Mastercard e Visa, i due colossi nei pagamenti elettronici, anche nel caso di salvataggio avrebbe irrimediabilmente compromesso la sua immagine.

Come investire su Wirecard?

Per chi volesse puntare su una difficile ripresa da parte delle azioni Wirecard chiaramente l’opzione più scontata è l’acquisto del titolo azionario medesimo. Nello scenario peggiore si va incontro ad una perdita totale del capitale, in caso di rimbalzi chiaramente le possibilità di ripresa sono ampie, anche se Wirecard ha ormai perso gran parte del businnes e la fiducia dei mercati.

Un’alternativa possibile è offerta dai certificati di investimento aventi fra i sottostanti Wirecard. Anche in questo caso il fallimento dell’azienda determinerebbe una perdita totale del capitale, ma se si acquistasse un certificato con airbag (con strike 50%) contenente azioni Wirecard si godrebbe implicitamente di un effetto leva 2 nel caso di un rimbalzo delle azioni di Wirecard (che verosimilmente sono il “worst of” in quasi tutti i certificates ove sono presenti).

investire su wirecard
Investire su Wirecard: è una follia oppure potrebbe esserci spazio per un recupero delle azioni?

Investire su Wirecard

Quali gli scenari possibili dopo il crollo? Ipotizziamo di acquistare un certificato low strike con Wirecard fra i sottostanti, il prezzo di strike è 100 euro, con airbag al 50%. La perdita verrebbe dunque calcolata partendo da quest’ultimo valore, moltiplicando l’eccedenza della discesa rispetto a tale soglia per due.

Nel caso del fallimento dell’azienda si avrebbe una perdita totale del capitale investito. Se a scadenza Wirecard valesse 2 euro (-98%) si avrebbe un rimborso del certificato di investimento pari al 4% del nominale (40 euro a fronte di un nominale di 1.000 euro), mentre nel caso di una ripresa di Wirecard a 5 euro (-95%) si avrebbe un rimborso pari al 10% del nominale (100 euro).

Occasione di acquisto?

Visto che alcuni certificates con Wirecard fra i sottostanti sono svenduti in questa fase da investitori preoccupati di recuperare almeno le minusvalenze, è possibile acquistarli a valori bassissimi, talvolta poco superiori a 0. In tal caso i margini di profitto, nel caso di un recupero dell’azienda, sarebbero notevoli.

Se acquistaste il certificato a 10 euro (-99% rispetto al nominale) e Wirecard dovesse trovarsi a scadenza a 5 euro, il rimborso avverrebbe intorno ai 100 euro (quindi una salita del prezzo pari al 150% determinerebbe un profitto del 900%). Ma si guadagnerebbe anche se le azioni rimanessero sui prezzi attuali in area 2, dimostrando come il mercato ancora veda molti dubbi sul salvataggio di Wirecard.

Conclusioni

La prudenza è quindi d’obbligo ed eventuali investimenti vanno centellinati, vista la difficile situazione delle azioni di Wirecard. Come detto, investire su questa azienda tedesca in questa fase è un azzardo, è quindi paragonabile a cercare di cogliere un coltello che cade, si potrebbe dire in finanza.

Tuttavia è altresì vero, usando gergo finanziario, che gli affari si fanno quando il sangue scorre nelle strade. Infatti, se l’azienda dei pagamenti elettronici dovesse essere salvata, lo spazio di ripresa per le azioni Wirecard sarebbe significativo.

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Come Investire su Wirecard? https://www.investire-certificati.it/come-investire-su-wirecard/ Wed, 17 Jun 2020 17:06:43 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1394 Come investire su wirecard? E’ possibile farlo anche con i certificates? Esamineremo queste tematiche presentando un prodotto emesso da Leonteq che ha fra i sottostanti l’azione di Wirecard. Wirecard: conviene investire? Si è parlato molto delle vicende riguardanti Wirecard, anche per via delle accuse relative ad una possibile manipolazione dei conti da parte della società. […]

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Come investire su wirecard? E’ possibile farlo anche con i certificates? Esamineremo queste tematiche presentando un prodotto emesso da Leonteq che ha fra i sottostanti l’azione di Wirecard.

Wirecard: conviene investire?

Si è parlato molto delle vicende riguardanti Wirecard, anche per via delle accuse relative ad una possibile manipolazione dei conti da parte della società. Le azioni di Wirecard, che avevano raggiunto il prezzo di 140,90 euro il 23 aprile 2020, nel pieno della crisi del Covid19, hanno perso quasi il 50% del loro valore, sino ad arrivare ai minimi a 72 euro a metà maggio. Il titolo, però, da tali valori pare aver trovato supporto, rimbalzando oltre quota 90 euro. La situazione resta tuttavia volatile, con numerosi rischi, anche se la seconda parte di maggio e l’inizio di giugno hanno mostrato un certo ottimismo da parte degli investitori dopo i pesanti cali di fine aprile. Al momento il titolo Wirecard capitalizza circa 11,7 miliardi di euro, con un P/E ratio pari a 21,85, resta tuttavia la pesante scure relativa ai conti truccati, da considerare prima di valutare un eventuale investimento.

Investire su Wirecard con i certificates

L’acquisto diretto dell’azione non è però l’unica maniera di esporsi all’andamento del prezzo delle azioni di Wirecard. Oltre a strumenti come le opzioni, per gli investitori privati sono disponibili numerosi certificati di investimento aventi come sottostante il titolo. Fra questi segnaliamo un interessante low strike certificate (anche definito airbag certificates) emesso da Leonteq con codice ISIN CH0518340127,che ha come sottostanti tre aziende del settore dei pagamenti.

Al momento Wirecard è il “worst of”, ossia il sottostante con l’andamento peggiore e quindi quello più vicino allo strike, mentre gli altri due titoli – che si sono apprezzati rispetto al livello di fixing iniziale – sono PayPal e Square. Nel dettaglio il livello di fixing iniziale per PayPal era pari a 115,40 dollari, quello di Square a 69,52 dollari, mentre quello di Wirecard a 128,55 euro. Il livello di strike è pari al 50% ed è fissato a 57,70 per PayPal, oltre il 60% in meno rispetto ai prezzi attuali, 34,76 per Square (anche in questo caso oltre il 60% in meno dei valori di mercato) e 64,28 euro per Wirecard, poco più del 35 % rispetto al prezzo spot.

wirecard grafico azioni
Grafico delle azioni di Wirecard (Fonte: Investing)

Un certificato low strike su Wirecard, PayPal e Square

Per chi credesse che il peggio per Wirecard è ormai alle spalle o che il titolo non sia destinato ad altri crolli superiori al 30%, il certificato di Leonteq rappresenta un prodotto molto interessante, in quanto nel momento in cui scriviamo ha ancora un margine relativamente ampio rispetto al livello di strike, pur offrendo un potenziale rendimento positivo nel caso i sottostanti dovessero trovarsi a scadenza sopra i rispettivi livelli di strike.

Infatti, il certificato naviga con una quotazione lettera in area 760 e sarebbe rimborsato – se tutti e tre i titoli si trovassero sopra i rispettivi livelli di strike a scadenza – al valore nominale di 1.000 euro. Sarebbero poi da aggiungersi anche le cedole annuali pari al 7,2%, che sono distribuite con coupon trimestrali condizionati pari all’1,80% (a patto che, a ciascuna data di osservazione della cedola, i livelli di chiusura di tutti i sottostanti si trovino al di sopra del 60% rispetto ai rispettivi livelli di fixing iniziale).

Uno dei punti di forza di questo prodotto è legato alla presenza dell’airbag. Se una di queste aziende dovesse trovarsi sotto il rispettivo livello di strike a scadenza la perdita potrebbe essere anche molto contenuta, con un valore di rimborso potenzialmente anche superiore al prezzo attuale di mercato del certificato. Infatti, il livello di strike è posizionato al 50%. Questo fa sì che, a scadenza, nel caso di una discesa del livello di chiusura del sottostante con la peggiore performance anche sotto il rispettivo livello di strike (fino a circa un -61% rispetto al livello di fixing inziale), il certificato rimborserebbe un valore superiore rispetto all’attuale prezzo di mercato.

Come si calcola il rimborso di un certificato low strike

Alla scadenza del prodotto vi sono due possibili scenari: se i tre sottostanti si trovano al di sopra del 50% dei rispettivi valori di fixing iniziale, l’investitore riceve l’ultima cedola (in aggiunta a quelle eventualmente portate a memoria) ed il rimborso del valore nominale. Viceversa, se un titolo fra PayPal, Square e Wirecard dovesse trovarsi a scadenza ad un prezzo inferiore rispetto al relativo livello di strike (50% dei rispettivi livelli di fixing iniziali), il rimborso per certificato sarebbe conteggiato moltiplicando il valore nominale di 1.000 euro con il livello di fixing finale del sottostante con la peggiore performance, dividendolo per il livello di strike del medesimo sottostante.

Per chiarire il tutto, in caso di una discesa del 57%, si supererebbe la soglia del 50% di 7 punti percentuali. Il rimborso sarebbe dunque calcolato come EUR 1000 moltiplicato per 43% diviso 50% = 0.86, ossia 860 euro per certificato. In questo specifico esempio il valore di rimborso sarebbe superiore rispetto al prezzo di mercato attuale del prodotto. Presentando invece uno scenario nettamente più negativo, nel caso in cui il worst of dovesse registrare una perdita dell’80% rispetto ai prezzi di fixing iniziale, il rimborso del certificato di investimento sarebbe pari a 1000 x 20 / 50 = 400 euro. Se dovessimo invece avere un tracollo del 90% da parte di uno dei sottostanti, il certificato a scadenza rimborserebbe soltanto 200 euro.

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