INVESTIRE CFD Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/investire-cfd/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Sat, 15 Jan 2022 22:06:02 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png INVESTIRE CFD Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/investire-cfd/ 32 32 Il Trading con i CFD https://www.investire-certificati.it/il-trading-con-i-cfd/ Wed, 27 Nov 2019 20:16:10 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=745 I vantaggi del trading con i CFD Un altro vantaggio per chi fa trading o investe nei CFD è legato alla possibilità di poter fare trading sia al rialzo (operazioni long) che al ribasso (operazioni short), investendo su ribassi del sottostante. Va poi ricordato come tramite i CFD non si acquisti fisicamente il sottostante, ma […]

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Cosa sono i CFD? Come funzionano i CFD, ossia i contratti per differenza? Conviene investire in borsa con questi prodotti?

Fra gli strumenti più utilizzati per il trading online troviamo i CFD, ossia i contratti per differenza. Si tratta di strumenti finanziari derivati, che permettono all’investitore di speculare sui movimenti ottenuti dai sottostanti rappresentati da ciascun CFD.  È possibile investire sia al rialzo che al ribasso con i CFD, mentre è molteplice il range di strumenti finanziari (sottostanti) coperti dai CFD. Si parte dal Forex, ossia il mercato valutario, per proseguire con indici azionari, ma anche singoli titoli azionari, materie prime (commodities) e tassi di interesse.

I vantaggi del trading con i CFD

Fra i principali vantaggi del trading sui CFD vi è quello di poter spezzettare il contratto future tradizionale. È infatti possibile negoziare CFD anche su un decimo di lotto (mini-lotto) o su un centesimo di lotto (micro-lotto), fattore che permette una migliore gestione del rischio nella propria operatività sia nel trading su valute che su indici e Forex. In altre parole, l’investitore con i CFD non acquista necessariamente un intero lotto di future per 100 once di oro o per 100.000 euro contro dollari, ma potenzialmente anche soltanto una frazione.

Un altro vantaggio per chi fa trading o investe nei CFD è legato alla possibilità di poter fare trading sia al rialzo (operazioni long) che al ribasso (operazioni short), investendo su ribassi del sottostante. Va poi ricordato come tramite i CFD non si acquisti fisicamente il sottostante, ma soltanto il beneficio di poter ottenere profitti dai movimenti di un’azione o un indice o una materia prima.

TRADING ONLINE

Gli svantaggi del trading con i CFD

I CFD presentano anche alcuni fattori di criticità. O meglio, non tanto lo strumento in quanto tale, quanto piuttosto i rischi legati ad alcune aziende non regolamentate o basate nei paradisi fiscali. Attenzione dunque alla scelta dell’intermediario. Spesso si ricorre a broker basati fuori dall’Europa per ottenere una leva più elevata (visto che lì non vi sono i limiti imposti dall’ESMA, che ha messo un massimo alla leva finanziaria sul Forex a 1:30), ma attenzione dunque alla scelta del broker per il proprio trading online. Non sono mancati in passato casi di truffe da parte di broker basati fuori dall’Europa in paradisi fiscali che hanno reso difficoltosi o impossibili i prelievi da parte degli investitori che avevano depositato denaro su conti CFD.

Da segnalare poi il fattore leva, che di per sé non è certamente uno svantaggio nel trading con CFD, ma lo può diventare se impropriamente utilizzato da trader retail non consci dei rischi presenti. La tematica relativa alla leva finanziaria nei CFD è comunque esaminata più dettagliatamente nel prossimo paragrafo.

I CFD e la leva finanziaria

La leva finanziaria è presente nei CFD ed è uno degli elementi chiave. Tramite l’utilizzo della leva è possibile negoziare strumenti finanziari per un controvalore superiore al proprio capitale, depositando a garanzia soltanto una quota dell’intero ammontare. Per esempio, con l’utilizzo di una leva 1:400, per l’apertura di una posizione di 100.000 dollari saranno sufficienti 250 dollari. Con una leva 1;30 saranno invece necessari 3.333,33 dollari come margine per l’operazione di trading. Portando invece la leva a 1:10, il margine richiesto è invece di 10.000 dollari. Sostanzialmente al decrescere della leva finanziaria cresce il margine richiesto. I limiti dell’ESMA alle leve spropositate (che talvolta eccedevano anche 1:400, arrivando a 1:500 o 1:888) sono appunto stati decisi nell’ottica di ridurre i rischi di sovraesposizione del cliente.

Leva e margine nel trading con i CFD

Ecco i rapporti relativi alla leva finanziaria maggiormente utilizzati per il trading sui CFD, con i rispettivi margini richiesti all’investitore dal broker.

  • 1:4      margine = 25%
  • 1:10    margine = 10%
  • 1:20    margine = 5%
  • 1:30    margine = 3,33%
  • 1:50    margine = 2%
  • 1:100   margine = 1%
  • 1:400   margine = 0,25% .

Libri sul trading

Altri aspetti relativi agli investimenti con i CFD ed al trading online sono trattati in questo articolo.

Per chi si avvicina al trading con i CFD troviamo il libro “Guida pratica al Trading“, così come “Strategie Operative per i Mercati Finanziari”, due libri sul trading di Gianluca Defendi. Fra le guide per imparare a fare trading sul Forex spicca una pubblicazione di Giacomo Probo. Il libro si intitola Trading Operativo sul Forex ed è stato uno fra i più venduti in ambito finanziario negli ultimi anni.

Per chi volesse approfondire i certificati di investimento, su investire-certificati.it è disponibile un’ebook sugli investment certificates, con una guida per conoscere questi strumenti finanziari.

Ancora in merito alla tematica investimento, ma con focus sull’oro, segnaliamo invece il libro “I segreti per Investire con l’oro” di De Casa (Hoepli).

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Come Investire sui CFD? https://www.investire-certificati.it/come-investire-sui-cfd/ Wed, 21 Aug 2019 22:52:03 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=254 Come investire sui CFD? come funzionano i CFD? Guida CFD Investire in CFD. Come funzionano gli investimenti in CFD (contract for difference)? In questa analisi descriviamo alcuni concetti chiave che riguardano gli investimenti con i CFD: lo spread, le commissioni, la marginazione, il numero di contratti e il calcolo dei profitti e delle perdite. Come fare […]

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Come investire sui CFD? come funzionano i CFD? Guida CFD

Investire in CFD. Come funzionano gli investimenti in CFD (contract for difference)? In questa analisi descriviamo alcuni concetti chiave che riguardano gli investimenti con i CFD: lo spread, le commissioni, la marginazione, il numero di contratti e il calcolo dei profitti e delle perdite. Come fare trading con i CFD?
In ogni istante della giornata il broker quota due prezzi: 
– il prezzo “lettera” o “Ask” è il prezzo al quale il trader/investitore può comprare il CFD (e quindi aprire una posizione long); 
– il prezzo “denaro” o “Bid” è il prezzo al quale il trader/investitore può vendere il CFD (o per chiudere una posizione long aperta in precedenza o per aprire una nuova posizione short).

La differenza/distanza tra il prezzo lettera e il prezzo denaro si chiama “bid/ask spread” ed è il costo implicito che il trader deve pagare per negoziare in CFD
Ipotizziamo che un trader voglia fare trading sull’indice Ftse Mib. Nel book di negoziazione troverà visualizzato: 19.710 denaro/19.720 lettera.

In questo caso l’investitore: 
– può acquistare l’indice con il CFD a 19.720 e lo può vendere a 19.710 con uno spread di 10 punti. Se volesse uscire immediatamente dalla sua posizione potrebbe vendere a 19.710. Per avere una posizione in pari è pertanto necessario che il prezzo Bid del CFD salga a 19.720.

È opportuno evidenziare che quando il sottostante del CFD è un titolo azionario non si paga lo spread (i prezzi in denaro e lettera corrispondono infatti ai prezzi presenti nel book del sottostante), ma si paga al proprio broker una commissione (fissa o percentuale).

I CFD vengono scambiati in contratti chiamati lotti. La dimensione di un singolo contratto/lotto varia a seconda dell’attività sottostante a cui il CFD è collegato. Per i CFD legati a titoli azionari, ad esempio, il numero di contratti equivale al numero di titoli che si intende comprare. Per aprire una posizione che equivale a 250 azioni Enel si devono pertanto acquistare 250 CFD con sottostante il titolo Enel. Se invece si opera su un cambio (ad esempio l’Euro/Dollaro) occorre fare riferimento alla size (ossia alla dimensione) del contratto. 
I CFD broker offrono vari tipi di contratti: 
– i contratti standard (con valore 100.000 euro); 
– i contratti mini (con valore 10.000 euro); 
– i contratti micro (con valore 1.000 euro).

Nel primo caso il valore di un pip è di 10$, nel secondo caso di 1$ e nel terzo di 0,1$. * Pip, acronimo di “Points In Percentage”, rappresenta il punto base di variazione minima di prezzo nel Forex. Nel trading, per gli altri strumenti finanziari si utilizza invece il termine Tick. 

investire con CFD

Margini

Va inoltre evidenziato come con i CFD sia necessario un margine ampiamente inferiore al capitale movimentato, perché con i CFD si lavora in marginazione o leva finanziaria. Quest’ultima consente infatti a chi fa trading di assumere posizioni al rialzo o al ribasso, sia intraday sia overnight (ossia su più giorni), impiegando solo una parte della liquidità che sarebbe necessaria per acquistare/vendere una determinata attività finanziaria. 
I vantaggi che si ottengono nel trading con la marginazione sono due: si aumentano le opportunità operative e si moltiplica (con l’effetto leva) il rendimento in base al capitale impiegato. Quando si fa trading e si investe con i CFD si apre automaticamente una posizione “marginata”: ciò significa che solo una parte del capitale disponibile viene impegnata. Operare con un margine del 25% significa moltiplicare per 4 (leva finanziaria) il capitale (e il rendimento dell’operazione).

La leva

Se nel trading si utilizza una leva 1:100 significa che con 100 euro si muovono quindi 10.000 euro, mentre con 1.000 euro si muovono 100.000 euro.

I rapporti di leva più utilizzati sono: 
1:4      margine = 25% 
1:10    margine = 10% 
1:20    margine = 5% 
1:30    margine = 3,33% 
1:50    margine = 2% 
1:100   margine = 1%

Quindi: se si utilizza una leva 1:5 significa che per ogni euro si muovono 5 euro; se si utilizza una leva 1:30 per ogni euro si muovono 30 euro.

Effetto leva e controvalore

L’effetto leva fornito dai CFD deriva quindi dall’utilizzo della marginazione. Ipotizziamo di avere un capitale di 10.000€ e di aprire una posizione di 1 lotto sul cambio Eur/Usd il cui valore nominale è 100.000€. La leva reale (che si calcola come rapporto tra il controvalore della posizione e il capitale a disposizione) in questo caso è pari a 10 (ovvero i 100.000€ della posizione diviso i 10.000€ della liquidità disponibile). 
Se simuleremo questa operazione con una leva a 20 si farà invece riferimento alla leva operativa che esprime invece il rapporto tra il controvalore e il margine richiesto dal broker. Se utilizziamo un broker con leva 1:20, vuol dire che il broker impegnerà 1/20 del valore nominale (cioè 5.000€) come margine per consentirci di aprire l’operazione. 
Il margine non viene effettivamente prelevato del broker ma viene semplicemente impegnato a livello contabile, riducendo quindi la liquidità disponibile per aprire altre posizioni. Il trader deve sempre mantenere il livello di margine minimo: nel caso in cui la somma di denaro disponibile nella piattaforma di trading dovesse scendere sotto il margine minimo, il broker effettuerà una margin call con la quale chiederà al trader di ripristinare tale margine o tramite il versamento di nuova liquidità o con la chiusura di altre posizioni.

Il trading

Ciò che va sottolineato è che la dimensione dell’operazione di trading è sempre la stessa (nel nostro esempio di 1 lotto di Euro/Dollaro è di 100.000€). Non ha importanza quindi se la leva con gli investimenti nei CFD sia 100, 200 oppure 400: il nostro trade avrà sempre lo stesso valore sul mercato. I profitti e le perdite per ogni movimento di prezzo saranno sempre gli stessi, qualunque sia la leva impiegata. La differenza sta nella incidenza percentuale che questi profitti/perdite hanno sul capitale utilizzato dall’investitore. Ad esempio, un utile di 250 euro rispetto al margine di 500 euro (leva 200) costituisce un rendimento del 50% per l’investitore che ha usato CFD o altri strumenti derivati, mentre su un margine di 5.000 euro (leva 20), rappresenta un rendimento del 5%. Ecco quindi un primo elenco non esaustivo di nozioni da conoscere per il trader che si avvicina agli investimenti ed al trading con i CFD.

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Cosa Sono i CFD? Come Investire con i CFD? https://www.investire-certificati.it/cosa-sono-i-cfd-come-investire-con-i-cfd/ Wed, 21 Aug 2019 22:45:43 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=252 Cosa sono i CFD? Come investire con i CFD (Contract for difference)?  Le parole chiave per capire i CFD. Il CFD (Contract for difference) è uno strumento finanziario, offerto da broker online, il cui prezzo dipende dal valore di un’attività finanziaria (detta sottostante) a cui è collegato. Gli investimenti con CFD sono stati inventati negli […]

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Cosa sono i CFD? Come investire con i CFD (Contract for difference)?  Le parole chiave per capire i CFD.

Il CFD (Contract for difference) è uno strumento finanziario, offerto da broker online, il cui prezzo dipende dal valore di un’attività finanziaria (detta sottostante) a cui è collegato. Gli investimenti con CFD sono stati inventati negli anni Ottanta del XX Secolo nel Regno Unito. Non determinano per l’investitore il possesso fisico del sottostante cui è legato il CFD, ma gli permettono di sfruttare con il trading le movimentazioni di prezzo ad esso legate.

Investire in un CFD

Investire in un CFD, significa investire in un “replicante” che consente al trader/investitore di sfruttare sia le fasi di rialzo (aprendo una posizione long sul CFD) sia quelle di ribasso (aprendo una posizione short sul CFD) dell’attività sottostante (che può essere un titolo azionario, un indice di borsa, un future, un’obbligazione, una materia prima, un cambio, una criptovaluta). 
Tramite il CFD viene pertanto costruita una posizione in via sintetica: non si acquista direttamente il titolo/l’indice/il cambio/la materia prima ma si acquista un contratto che realizza la stessa performance dell’attività finanziaria sottostante. 

CFD e strumenti finanziari


CFD consentono all’investitore di fare trading
– su molti indici azionari: oltre ai tradizionali indici europei e americani (Dax, Eurostoxx50, Cac40, Ftse100, S&P500, Nasdaq, Russell ecc..) sono disponibili moltissimi indici asiatici, australiani e sudamericani (l’Hang Seng, Cina, Sud Africa, Taiwan, ecc.). Sulla maggior parte degli indici è possibile per gli investitori effettuare operazioni con i CFD 24 ore su 24. Ciò costituisce un indubbio vantaggio rispetto all’operatività tradizionale che si limita agli orari di apertura mercati. – sulle principali materie prime legate all’energia (petrolio Crude, Light crude, gas naturale), sui metalli (oro e argento) e su altre materie prime (cacao, caffè, succo d’arancia, zucchero, frumento, soia, riso, ecc..); 
– su numerosi cross valutari, ossia sul Forex Market. Oltre ai 5 major (euro/dollaro, euro/yen, euro/sterlina, sterlina/dollaro, dollaro/ yen), sono disponibili per i trader CFD che coinvolgono anche il franco svizzero, il dollaro australiano, il dollaro neozelandese, il rand sudafricano, il rublo russo e molte altre valute, con spread tendenzialmente molto ridotti.

Fare trading

Fare trading sulle valute con i CFD è nettamente meno costoso per l’investitore rispetto al trading su valute fisico nel forex market; 
– sui titoli azionari di tutto il mondo. 
Il CFD è quindi un contratto derivato il cui prezzo si muove in modo lineare in base all’andamento del prezzo del sottostante. Il valore del CFD, quindi, aumenta o minuisce a seconda dell’andamento del prezzo dell’attività finanziaria a cui è collegato. Ad esempio: 
– il prezzo del CFD il cui sottostante è il titolo Fca, sale del 2% se il prezzo di Fca sale del 2%; – il prezzo del CFD il cui sottostante è il titolo Intesa scende del 3% se il prezzo di Intesa scende di questa percentuale, offrendo quindi all’investitore una maniera alternativa per il trading su questi strumenti finanziari.

INVESTIRE

Trading con i CFD – Un esempio

Come funzionano i CFD? Spieghiamo il funzionamento del CFD con un esempio di strategia long intraday con i CFD. Il trader che ha una view rialzista su Azimut acquista 1000 CFD a 16,50. Nel corso della seduta il titolo sale e raggiunge quota 16,75. Il trader liquida la posizione e realizza un utile lordo (a cui di dovranno essere tolte le commissioni) di 250 euro così calcolati: (16,75-16,50) = 0,25 * 1000 = 250 euro.

Nel caso in cui il trader abbia una view ribassista su Azimut può vendere short 1000 CFD a 16,50. Se nel corso della seduta il titolo dovesse scendere e raggiungere quota 16,20 il trader può liquidare la posizione e realizzare un utile lordo (a cui di dovranno essere tolte le commissioni) di 300 euro così calcolati: (16,50-16,20) = 0,30 * 1000 = 300 euro. 
I vantaggi offerti  all’investitore dal trading tramite CFD sono sostanzialmente quattro: 
gli investimenti con i CFD consentono di costruire una posizione al ribasso (short) su una certa attività finanziaria (ad esempio un’azione) senza dove pagare il costo del prestito titoli; 
gli investimenti con i CFD, tramite la marginazione, permettono di utilizzare l’effetto leva (e quindi di impiegare solo una parte della liquidità che sarebbe necessaria per l’acquisto diretto dell’attività finanziaria); 
investire con i CFD permette di fare trading su una moltitudine di sottostanti senza particolari criticità (ad esempio il roll-over dei contratti future);

Investire con i CFD consente la frammentazione di contratti future standard in frazioni (spesso un decimo o un centesimo), risultando accessibili anche per trader privati.

Buon trading con i CFD!

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