investimenti Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/investimenti/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Sat, 04 Jan 2025 20:48:44 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png investimenti Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/investimenti/ 32 32 Investimento a Breve, Medio e Lungo Termine: Guida per Principianti https://www.investire-certificati.it/investimento-a-breve-medio-e-lungo-termine-guida-per-principianti/ Wed, 08 Jan 2025 09:47:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=35521 Con un investimento come puoi aumentare il tuo capitale. Quanto deve durate un investimento? E soprattutto su che cosa devo investire? In generale, il ciclo economico dei mercati finanziari dura circa quattro, cinque anni. Il mondo degli investimenti può sembrare complesso e inaccessibile ai principianti. In realtà, con un po’ di studio e le giuste informazioni, […]

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Con un investimento come puoi aumentare il tuo capitale.

Quanto deve durate un investimento? E soprattutto su che cosa devo investire? In generale, il ciclo economico dei mercati finanziari dura circa quattro, cinque anni. Il mondo degli investimenti può sembrare complesso e inaccessibile ai principianti. In realtà, con un po’ di studio e le giuste informazioni, chiunque può iniziare a far fruttare il proprio capitale. 

Questa guida completa alla scelta della durata dell’investimento ti fornirà le basi per comprendere gli investimenti a breve, medio e lungo termine, aiutandoti a scegliere le strategie più adatte ai tuoi obiettivi e al tuo profilo di rischio.

Se ti rivolgi a un consulente finanziario al primo incontro ti chiederà del tuo “orizzonte temporale”, ossia per quanto tempo vuoi investire il denaro? (se non lo fa, cambia consulente!). Scoprirai che tenere i soldi in banca è più adatto al breve termine, le obbligazioni, come ad esempio molti titoli di Stato, sono adatti al medio termine e le azioni al lungo termine. Chiaramente si tratta di generalizzazioni, che variano poi in base al singolo investitore. Per esempio, un trader e ancor più uno scalper potranno usare le azioni anche nel breve o brevissimo termine. Ma questo è un altro discorso.

Cos’è un investimento?

Un investimento è l’impiego di denaro o altre risorse con l’obiettivo di ottenere un rendimento futuro. In altre parole, si tratta di mettere a disposizione il proprio capitale per farlo crescere nel tempo.

investire - portafoglio di investimento

Esistono diverse tipologie di investimento, con differenti livelli di rischio e rendimento. La scelta dell’investimento più adatto dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Obiettivi finanziari: Quali sono i tuoi obiettivi? Stai risparmiando per la pensione, per un’auto nuova o per la casa?
  • Orizzonte temporale: In quanto tempo hai bisogno di accedere al tuo capitale? Puoi permetterti di non toccare il capitale per alcuni anni o hai necessità di spese (e quindi denaro) nel breve o medio termine?
  • Tolleranza al rischio: Quanto rischio sei disposto a correre per ottenere un rendimento più elevato? Vale sempre la pena ricordare che rischio e rendimento si muovono in simbiosi.

Ma quanto durano breve medio e lungo termine?

Non ci sono definizione precise, ma di solito per breve termine si intende un periodo inferiore ai 2 – 3 anni, per medio termine un periodo dai due ai 5 o 10 anni e per lungo termine un periodo dai 5 o 10 anni in su. Per lungo periodo, un’ipotetica definizione è quindi “oltre i 7- 10 anni”, con investimenti che possono anche arrivare ad un target di 20-30 anni, come quelli di un giovane trentenne ottica pensionistica. Questo è importante perché se mantieni nel tuo portafoglio un investimento in azioni per un periodo più ampio (o se si acquista tramite PAC, piani di accumulo del capitale) si riduce il rischio di comprare al prezzo massimo del mercato e vendere al prezzo minimo, lo scenario peggiore per i tuoi risparmi!

Investimenti a Breve Termine (1-3 anni)

Gli investimenti a breve termine sono caratterizzati da un orizzonte temporale inferiore ai 3 anni. Sono generalmente considerati meno rischiosi rispetto ad altri tipi di investimento, ma offrono anche un rendimento potenziale inferiore.

Esempi di investimenti a breve termine:

  • Conto deposito
  • Buoni fruttiferi postali
  • Certificati di deposito
  • Titoli di Stato a breve scadenza
  • Fondi comuni di investimento a breve termine

Investimenti a Medio Termine (3-5 anni)

Gli investimenti a medio termine offrono un rendimento potenziale più elevato rispetto a quelli a breve termine, ma comportano anche un rischio maggiore. Sono adatti a investitori che hanno un orizzonte temporale di 3-5 anni e che sono disposti a tollerare un certo grado di rischio. L’obiettivo è quello di ottenere un rendimento complessivo più elevato. Chiaramente, come sempre nel mondo finanziario, non vi è alcuna certezza che ciò avvenga.

Esempi di investimenti a medio termine:

  • Obbligazioni corporate
  • Azioni di aziende stabili e consolidate
  • Fondi comuni di investimento a medio termine
  • ETF (Exchange Traded Funds) con focus medio termine

Investimenti a Lungo Termine (oltre 5 – 7 anni)

Gli investimenti a lungo termine sono quelli che offrono il potenziale di rendimento più elevato, ma sono anche quelli più rischiosi. Sono adatti a investitori che hanno un orizzonte temporale di oltre 5 anni e che sono disposti a tollerare un alto livello di rischio.

Esempi di investimenti a lungo termine:

  • Azioni di aziende in crescita
  • Fondi comuni di investimento a lungo termine
  • Piani di investimento pensionistico (PIP)

Perché è importante l’orizzonte temporale di un investimento?

portafoglio di investimento
Portafoglio di investimento

Potresti avere, a questo punto, già compreso che i concetti di breve, medio e lungo termine sono legati indissolubilmente a quelli di rischio finanziario. Ad esempio, se stai pensando di comprare un’auto con i tuoi risparmi fra due anni, sicuramente non vuoi correre il rischio di poterti permettere solo un catorcio perché, ad esempio, il valore delle azioni acquistate con i tuoi risparmi è diminuito: le azioni, infatti, sono molto rischiose nel breve termine. In questo caso, sarebbe opportuno investire una parte adeguata dei tuoi risparmi in strumenti poco rischiosi, come depositi e titoli di Stato a breve termine.

Diversificare il portafoglio

Una delle regole d’oro per investire è diversificare il proprio portafoglio. Questo significa investire in diverse tipologie di asset, in modo da ridurre il rischio complessivo. Si può diversificare per classe di attività, per area geografica, per settore economico. C’è anche la diversificazione temporale che è una strategia che distribuisce gli investimenti su diversi periodi di tempo. In questo modo si riduce il rischio, si rendono più stabili i rendimenti, si media meglio sui prezzi di acquisto e si beneficia della capitalizzazione composta.

Su quali ETF investire nel breve, medio e lungo periodo? 

Premesso che la performance passata di un ETF non è garanzia di risultati futuri, alcuni ETF che potrebbero essere interessanti per un investitore in questo momento, a seconda del suo orizzonte temporale:

Investimento di breve periodo (meno di 1 anno):

  • SPDR S&P 500 ETF (SPY): Questo ETF replica l’indice S&P 500, che è un paniere di 500 delle più grandi società statunitensi. È un buon modo per ottenere un’esposizione diversificata al mercato azionario statunitense (www.fool.com
  • iShares Core MSCI Emerging Markets ETF (IEMV): Questo ETF replica l’indice MSCI Emerging Markets, che è un paniere di azioni di mercati emergenti. Può essere un’opzione interessante per gli investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio e ottenere un’esposizione a mercati emergenti.

Chiaramente questi due ETF sono indicati soltanto se si hanno aspettative rialziste. In caso di discese delle borse si avrebbe una perdita. Per chi ha aspettative ribassiste conviene quindi acquistare un ETF short, in grado di generare un profitto sfruttando i ribassi delle borse.

Investimento di medio periodo (da 1 a 3 anni):

  • Vanguard Total Stock Market ETF (VTI):Questo ETF replica l’intero mercato azionario statunitense, comprese le azioni di grandi, medie e piccole capitalizzazioni. È un buon modo per ottenere un’esposizione diversificata e a basso costo al mercato azionario statunitense.
  • iShares Core International Developed Markets ETF (IDVG): Questo ETF replica l’indice MSCI Developed Markets ex-US, che è un paniere di azioni di mercati sviluppati al di fuori degli Stati Uniti. Può essere un’opzione interessante per gli investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio e ottenere un’esposizione a mercati stabili e maturi.

Investimento di lungo periodo (più di 3 anni):

Cosa sono gli ETF
Conviene Investire sugli ETF?
  • ARK Innovation ETF (ARKK): Questo ETF investe in società innovative che operano in settori ad alta crescita, come la tecnologia sanitaria, l’automazione e l’intelligenza artificiale. Può essere un’opzione interessante per gli investitori con un orizzonte temporale di lungo periodo che sono disposti ad assumere un rischio maggiore per ottenere rendimenti potenzialmente più elevati. (ark-funds.com)
  • SPDR S&P 600 Small-Cap Value ETF (SOV).
  • Questo ETF replica l’indice S&P 600 Small-Cap Value, che è un paniere di azioni di piccole società statunitensi con un buon valore azionario. Può essere un’opzione interessante per gli investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio e ottenere un’esposizione a società con un potenziale di crescita a lungo termine. Attenzione, dai massimi del 2021 questo ETF ha dimezzato il suo valore. Il profilo di rischio è relativamente alto.

È importante ricordare che questi sono solo alcuni esempi e che ci sono molti altri ETF interessanti sul mercato. È importante fare le proprie ricerche e scegliere gli ETF che meglio si adattano ai propri obiettivi di investimento e al proprio profilo di rischio.

Investire nel tempo

Investire è un modo per far crescere il proprio capitale nel tempo. Con studio e con le giuste informazioni, chiunque può iniziare a investire. Questa piccola guida ti ha fornito le basi per comprendere gli investimenti a breve, medio e lungo termine. Il percorso di studio deve proseguire con altre letture (qui trovi alcuni dei libri su trading e finanza di Hoepli).

Ora sei pronto per iniziare a costruire il tuo portafoglio di investimenti che tenga in equilibrio prezzo e tempo, creando un rapporto fra rischio e rendimento accettabile per il tuo profilo di investimento. Ma quanto puoi aspettarti di guadagnare in ciascuna categoria di investimenti?

Durata ottimale per tipo di investimento

Per ottenere rendimenti ottimali dagli investimenti, è fondamentale considerare la durata di ciascun tipo di investimento. Ecco un’analisi dettagliata delle tempistiche consigliate per vari strumenti finanziari.

Azioni

Investire in azioni è generalmente più redditizio nel lungo termine. Si consiglia di mantenere un investimento azionario per almeno 10-20 anni per ridurre il rischio di perdite e ottimizzare i rendimenti. Storicamente, solo un orizzonte temporale di 20 anni ha garantito rendimenti reali positivi nel mercato azionario statunitense. Gli investimenti a breve termine (1-5 anni) comportano rischi significativi e possono portare a risultati negativi in circa il 28% dei casi.

Obbligazioni

Le obbligazioni sono più adatte per investitori con un profilo di rischio basso e dovrebbero essere mantenute per 5-10 anni o più. Questo periodo consente di proteggere il capitale dall’inflazione e dalla svalutazione, sebbene i rendimenti siano generalmente inferiori rispetto alle azioni. In questa particolare fase di ribasso dei tassi i Btp diventano appetibili per l’incremento di valore in conto capitale.

Fondi comuni ed ETF

I fondi comuni e gli ETF sono strumenti di investimento che offrono diversificazione e dovrebbero essere mantenuti per un periodo di almeno 5-10 anni. Questo orizzonte temporale consente di affrontare le fluttuazioni del mercato e beneficiare dell’interesse composto. Qui la scelta del settore di appartenenza migliora il rendimento del portafoglio di ETF.

Polizza vita – Unit Linked

Le polizze vita unit linked sono progettate per investimenti a lungo termine, con una durata consigliata di 10 anni o più. Questi strumenti permettono di cogliere i trend di lungo periodo e possono offrire vantaggi fiscali.

Oro

L’oro è considerato un bene rifugio e dovrebbe essere mantenuto nel portafoglio per almeno 5 – 10 anni. Sebbene in questi ultimi anni abbia generato un incremento notevole di valore, di solito non genera crescita come le azioni; un 5 – 10% di oro è utile per preservare il valore e diversificare il rischio del portafoglio. Rimandiamo a questa pagina per scoprire di più sul tema investimenti in oro.

Criptovalute

Investire in criptovalute richiede una visione a lungo termine, idealmente superiore ai 5 anni. La volatilità è alta, ma mantenendo l’investimento nel tempo si possono mitigare i rischi associati a fluttuazioni estreme. Si possono comprare ETF o società che hanno acquistato criptovalute, come bitcoin ed ethereum. I rischi, anche tenendo in portafoglio l’investimento a lungo sono comunque elevati.

Immobili

Gli investimenti immobiliari sono generalmente considerati redditizi nel lungo termine, con una durata consigliata di 10-20 anni. Questo periodo permette di affrontare le fluttuazioni del mercato immobiliare e beneficiare dell’apprezzamento del capitale. Mantenendo a lungo un investimento immobiliare si ammortizzano meglio costi notarili e imposte per l’acquisto.

In sintesi, la chiave per investire con successo è avere un orizzonte temporale adeguato che varia a seconda del tipo di investimento, con una tendenza generale verso periodi più lunghi per massimizzare i rendimenti e minimizzare i rischi. 

Ricorda quindi prima di iniziare a investire, è importante: Definire i tuoi obiettivi finanziari e il tuo profilo di rischio, diversificare il tuo portafoglio è fondamentale per ridurre il rischio, non investire mai denaro che non puoi permetterti di perdere, monitora regolarmente i tuoi investimenti e apporta le modifiche necessarie.

Approfondimenti sulla formazione al trading

Avviso – Questo articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa né consulenza finanziaria. Gli investimenti finanziari possono determinare perdite anche sostanziali del capitale investito. Ogni investimento comporta sempre e comunque un rischio.

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Consigli per gli investimenti https://www.investire-certificati.it/consigli-per-gli-investimenti/ Tue, 29 Sep 2020 13:36:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=2352 Quali i consigli per gli investimenti nei mercati finanziari? Come investire il proprio denaro in maniera responsabile e profittevole? Quando un investimento conviene in base al rapporto fra rischio e rendimento? Investimento e Trading Online Un investimento può essere definito come l’impiego di una certa quantità di denaro con l’obiettivo di ottenerne un beneficio futuro. […]

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Quali i consigli per gli investimenti nei mercati finanziari? Come investire il proprio denaro in maniera responsabile e profittevole? Quando un investimento conviene in base al rapporto fra rischio e rendimento?

Investimento e Trading Online

Un investimento può essere definito come l’impiego di una certa quantità di denaro con l’obiettivo di ottenerne un beneficio futuro. Si sacrifica quindi qualcosa al tempo 0 (t 0) con l’attesa di conseguire qualcosa di maggior valore al tempo 1 (t 1).
Una delle principali differenze tra il trading e l’investimento è proprio il fattore temporale. Nel trading online si parla di ore/giorni (al massimo settimane), con l’investimento si parla invece di mesi (o addirittura anni).

In entrambi i casi, tuttavia, si impiegano delle risorse finanziarie e si rinuncia, implicitamente e inevitabilmente, ad altre opportunità che si potrebbero sfruttare con le stesse risorse. L’investitore ha sempre di fronte a sé diverse possibilità ma purtroppo non dispone di un criterio oggettivo in grado di individuare quale sia quella migliore.

In particolare, pochi investitori sono in grado di porsi la seguente domanda: “quanto posso ragionevolmente attendermi di guadagnare dato il livello di rischio al quale mi espongo?”. Ecco dunque alcuni punti da cui partire prima di vedere vari consigli per gli investitori ed i trader che si avvicinano ai mercati finanziari.

investire

Consigli per gli investimenti

I buoni consigli per gli investimenti possono essere molteplici. Quello che non va mai dimenticato è che “ un investimento (e quindi anche il trading) è sempre una questione di rischio e di rendimento. La valutazione e la stima del rapporto rischio/rendimento è il concetto primario da cui partire: non conta soltanto da dove si parte e dove si spera di arrivare ma anche come si arriva al punto finale. L’andamento nel corso del tempo di un certo investimento è infatti importante quanto il suo risultato finale.

Rischio e rendimento negli investimenti

Più che un consiglio per l’investitore, questa è proprio una regola basilare. Occorre ricordare che “ dove c’è un rendimento c’è anche un rischio”: in assenza di rischio, quindi, non può esserci alcuna aspettativa di rendimento. In condizioni di mercato normale rischio e rendimento sono sostanzialmente proporzionali:
– se si vuole guadagnare di più si deve essere disposti a rischiare di più;
– se il rischio aumenta deve aumentare anche l’aspettativa reddituale.
Il consiglio per l’investitore è quello di ricordarsi che in finanza non esistono pasti gratis, quindi un investimento troppo allettante non sarà mai risk free, ossia privo di rischio.
Il problema è che nel momento in cui si effettua un investimento i livelli di rischio e di rendimento sono difficilmente prevedibili. E questo vale sia quando si effettua un investimento per il medio termine sia quando si opera su orizzonti temporali di breve termine.

Con quale rischio conviene investire?

Quale livello di rischio conviene per gli investimenti? È difficile consigliare all’investitore uno specifico livello di rischio. La risposta è chiaramente soggettiva, in quanto ogni investitore ha un suo livello di propensione al rischio. Le aspettative reddituali possono variare e cambia anche il livello di rischio che conviene scegliere pertanto.
Il livello di rischio, in particolare, non è lo stesso per tutti gli investitori: alcuni operatori hanno un rischio medio-basso, altri investitori preferiscono un rischio medio, altri medio-alto e altri ancora molto alto. Per qualcuno, ad esempio, il rischio di perdere il 10/15% del proprio capitale è tollerabile, per qualcun altro non lo è. Non solo: a fronte di un certo livello rischio i vari investitori hanno aspettative di rendimento assai diverse. Ecco perché il livello di rischio da scegliere per gli investimenti cambia da investitore a investitore.

Errori nel trading

Oltre ai consigli per gli investitori vediamo anche alcuni sbagli da evitare nel mondo degli investimenti. Uno degli errori commessi da chi pensa di arricchirsi in poco tempo è che si possano fare profitti elevati con rischi contenuti e con capitali modesti. La verità è che per riuscire ad ottenere dei rendimenti positivi in modo costante e sistematico sui mercati finanziari è necessaria competenza e professionalità.
Per brevi periodi di tempo è possibile (almeno teoricamente) ottenere rendimenti elevati (sempre a fronte di rischi consistenti) ma ciò che va sempre considerato è anche il modo con il quale quei profitti sono stati ottenuti.

Alcuni esempi

In particolare:
– un conto è guadagnare il 10% ogni mese per tre mesi di fila; un altro è guadagnare il 5% il primo mese, il 10% il secondo e il 20% il terzo. Il rendimento finale è simile ma è evidente come nel secondo caso i risultati parziali siano decisamente più variabili;
– un conto poi è ottenere un rendimento annuo del 12% guadagnando costantemente l’1% al mese; un altro è guadagnare sempre il 12% ma alternando mesi in cui si è perso il 6% e altri in cui si è guadagnato il 10%.
Questi semplici esempi mostrano come la variabilità/volatilità dei risultati/rendimento costituisca un importante elemento di valutazione per i propri investimenti.
I consigli migliori per gli investimenti più sicuri sono quindi quelli che analizzano anche questi elementi per valutare se un investimento conviene e se il livello di rischio è adeguato per il singolo investitore.

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Asset Allocation nel Portafoglio di Investimenti https://www.investire-certificati.it/asset-allocation-nel-portafoglio-di-investimenti/ Wed, 01 Jul 2020 15:29:55 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1522 Come si può diversificare il rischio con l’asset allocation? La diversificazione del rischio tramite un portafoglio bilanciato correttamente fra differenti asset classes; questa è una regola centrale per l’investitore che vuole preservare il valore degli investimenti nel tempo Portafoglio di investimenti ed asset allocation Con il termine portafoglio di investimenti si intende un insieme di […]

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Come si può diversificare il rischio con l’asset allocation? La diversificazione del rischio tramite un portafoglio bilanciato correttamente fra differenti asset classes; questa è una regola centrale per l’investitore che vuole preservare il valore degli investimenti nel tempo

Portafoglio di investimenti ed asset allocation

Con il termine portafoglio di investimenti si intende un insieme di attività finanziarie (azioni, obbligazioni o altri strumenti finanziari) che possono essere acquistate con finalità di investimento per il medio/lungo termine.

In finanza, in particolare, viene utilizzato il termine asset allocation per indicare il processo con il quale viene deciso in che modo e con quali proporzioni distribuire le risorse fra i possibili investimenti (le cosiddette asset class). Le principali categorie di investimento possono essere suddivise tra attività finanziarie (azioni, obbligazioni, liquidità) e attività reali (immobili, merci, metalli preziosi).

Le asset class per gli investimenti

Le asset class globali sono:
– Liquidità e strumenti assimilati: depositi, bot, conti correnti;
Obbligazioni: governative o societarie (di breve, medio, lungo termine);
Azioni e mercati azionari, che a loro volta possono essere suddivise in titoli ad alta (Large-Cap), media (Mid-Cap) o bassa (Small-Cap) capitalizzazione; oppure in base al loro core business, in Growth (titoli di aziende con elevati tassi di crescita) o Value (titoli di aziende con bassi tassi di crescita ma ad alta redditività);

Materie prime: petrolio, oro, argento, platino;
– Immobiliare, come investimenti in case e terreni;
– Beni di lusso: opere d’arte, automobili, gioielli, diamanti, vini di pregio.

Strumenti Derivati

Nel decidere una Asset Allocation nel Portafoglio di Investimenti sono poi da considerarsi anche strumenti derivati legati ad azioni o altri prodotti finanziari. Per esempio come opzioni, certificati di investimento e futures; possono consentire a l’investitore di assumere posizioni su vari strumenti finanziari o su basket azionari o di materie prime, favorendo quindi l’asset allocation negli investimenti.

investire con i certificati
L’asset allocation è fondamentale negli investimenti

Asset allocation e portafoglio

La costruzione di un portafoglio ha come finalità principale quella di effettuare un’adeguata diversificazione dei propri investimenti; questo per ridurre il più possibile il rischio che una perdita generata da una singola attività possa incidere in modo significativo sulle proprie disponibilità. L’asset allocation rientra appunto in quest’ottica, al fine di preservare il valore del portafoglio anche in uno scenario sfavorevole rispetto a quello ipotizzato dall’investitore.

Correlazione del portafoglio

La capacità di un portafoglio di muoversi in modo indipendente rispetto all’andamento dei singoli componenti deriva dalla correlazione che esiste tra questi ultimi. Più è bassa la correlazione tra le attività che costituiscono il portafoglio, più si può ottenere un qualcosa di stabile a livello aggregato. Al contrario, più è elevata la correlazione tra le varie attività, meno si diversifica il portafoglio e più aumenta il livello di rischio complessivo.

Asset allocation e correlazione fra strumenti finanziari

La correlazione offre una misura (statistica) del legame esistente tra due variabili e indica, in particolare, se le due attività finanziarie tendono a muoversi nella stessa direzione o meno.

Diversificare

Il principio fondamentale è quindi il seguente: la riduzione del rischio di portafoglio dipende dai livelli di correlazione esistenti tra le attività inserite nel paniere. Più un portafoglio è diversificato, utilizzando attività finanziarie di natura differente, più si può ottenere una riduzione del rischio.

Se le attività finanziarie sono scarsamente correlate, nelle fasi in cui qualche attività scende, qualche altra attività registra dei progressi; ciò contribuisce a stabilizzare il valore complessivo portafoglio.

Asset allocation e frontiera efficiente nel portafoglio

Un grafico che permette di confrontare le relazioni esistenti tra le varie asset class è quello della “frontiera efficiente”; identifica, per un dato livello di rendimento atteso, i portafogli caratterizzati da minore volatilità (e quindi da minore rischiosità).
La regola di base è che aumentando il numero delle attività finanziarie si ottengono vantaggi in termini di rischio-rendimento. A parità di rischio si ottiene infatti un aumento dei rendimenti oppure a parità di rendimento si ottiene una riduzione del rischio.

La diversificazione nel portafoglio dell’investitore

La diversificazione può essere effettuata anche all’interno delle singole asset class. Se, ad esempio, in un portafoglio azionario si inseriscono titoli che appartengono a settori differenti si ottiene infatti una riduzione di rischio.

Così come se si inseriscono azioni ad alta capitalizzazione (blue chip) affiancate da titoli a media-bassa capitalizzazione (medium e small cap). Tutto nell’ottica di ottimizzare l’asset allocation al fine di avere un portafoglio con strumenti che permettano una diversificazione del rischio.

Come abbiamo visto in una precedente scheda, rischio e rendimento tendono pertanto a muoversi in maniera speculare; spetterà all’investitore trovare il giusto bilanciamento e la giusta allocation al fine di preservare il valore del proprio portafoglio attraverso corretti investimenti in differenti settori.

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Cosa Sono i Certificati di Deposito? https://www.investire-certificati.it/cosa-sono-i-certificati-di-deposito/ Fri, 23 Aug 2019 21:07:38 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=259 Cosa sono i certificati di deposito e come investire ? Vantaggi, svantaggi e tassazione di questi prodotti bancari. Sono prodotti finanziari, tecnicamente titoli vincolabili e trasferibili; conferiscono al possessore la facoltà di ottenere il rimborso del capitale investito, cui deve essere aggiunto un predeterminato tasso di interesse. I certificati di deposito, quindi, permettono all’investitore di […]

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Cosa sono i certificati di deposito e come investire ? Vantaggi, svantaggi e tassazione di questi prodotti bancari.
Sono prodotti finanziari, tecnicamente titoli vincolabili e trasferibili; conferiscono al possessore la facoltà di ottenere il rimborso del capitale investito, cui deve essere aggiunto un predeterminato tasso di interesse.

I certificati di deposito, quindi, permettono all’investitore di vincolare una somma di denaro presso un istituto di credito. La banca si impegna alla restituzione del capitale versato dall’investitore, più l’interesse maturato, al tasso prefissato e valido fino alla scadenza del vincolo stabilito fra investitore e banca tramite lo stesso strumento.

Certificati – Quanto durano?

I certificati di deposito hanno tradizionalmente durate variabili, di norma fra i 24 mesi ed i 5 anni. Gli interessi corrisposti dal certificato di deposito possono essere conferiti all’investitore in varie modalità, per esempio tramite cedole semestrali o annuali; oppure interamente alla scadenza del certificato di deposito.

Oppure, il certificato di deposito potrebbe essere sottoscritto sotto la pari e successivamente rimborsato al valore nominale di 100 o 1000 euro; un tasso di interesse implicito facilmente calcolabile; si divide la differenza fra il prezzo di rimborso e il prezzo di acquisto con il tempo per cui lo strumento deve essere detenuto per ottenere un rimborso al valore nominale.

certificati di deposito

I certificati di deposito – Vantaggi


Questi prodotti finanziari possono essere versatili a livello di scadenze. Infatti, le banche che li offrono possono offrire numerose scadenze temporali, in grado di soddisfare le varie esigenze dell’investitore sotto questo profilo.

Inoltre, sono strumenti a rischio molto basso; c’è il rischio della controparte in caso di fallimento, ma è tuttavia presente il fondo interbancario per tutelare i risparmiatori in questa eventualità. Inoltre, possono spesso essere svincolati anche prima della scadenza, eventualmente perdendo parte degli interessi maturati fino al momento in cui sono stati detenuti. In particolare, nei certificati di deposito a tasso fisso, l’investitore conosce già nel momento della stipula del contratto o dell’acquisto del prodotto quello che sarà il risultato.

Quali sono i rischi?

Uno dei rischi principali, in particolare per i certificati di deposito con una scadenza più lunga, è legato ai tassi di interesse. Le cedole infatti sono solitamente costanti, a fronte di un mercato che invece si muove costantemente, con rialzi e ribassi dei tassi di interesse. Nel caso in cui il tasso di interesse base sui mercati tenda a salire, il certificato tenderà a perdere valore in quanto la cedola distribuita con il suo possesso è fissa.

Scenario opposto

Lo scenario è invece opposto nel caso di una discesa dei tassi di interesse, che avvantaggia un certificato di deposito con tassi fissi, in quanto questi restano invariati a fronte di una discesa del valore medio corrisposto dalle nuove emissioni. Chiaramente questo discorso vale per i certificati di deposito a tasso fisso. Non necessariamente per quelli variabili, che dovrebbero invece adattarsi alle nuove condizioni di mercato.
Un altro rischio legato ai certificati di deposito, nel caso in cui siano materiali o legati al loro possesso fisico, è quello di smarrimento, deperimento o furto; il rischio é di far decadere il diritto del possessore del certificato di investimento.

I certificati di deposito con scadenza inferiore all’anno e mezzo non possono essere rimborsati prima della scadenza medesima (resta tuttavia possibile la vendita ad un altro investitore), generando quindi una sorta di rischio di liquidità del certificato di deposito medesimo

Certificati e tassazione

La tassazione sui certificati di deposito è più volte cambiata negli ultimi anni, portandola dal precedente 12,5% ad un valore più che doppio. Per questa ragione, spesso i certificati di deposito sono spesso considerati come strumenti relativamente obsoleti, a causa del regime fiscale cui sono sottoposti, con una tassazione al 26%, cui va sommata impostata di bollo allo 0,02% (quindi 2 euro ogni mille depositati, nonché’ 200 euro ogni 100.000 euro).

I certificati di deposito hanno pertanto ceduto una quota di mercato alle obbligazioni, che possono spesso essere percepite come prodotti simili, ma con una tassazione più bassa. Oppure strumenti come i certificati di investimento (in questo caso il capitale non è garantito; ma le possibilità di rendimento sono più elevate, oltre ad un regime fiscale più conveniente, sia a livello di tassazione che grazie alla possibilità di compensare eventuali minusvalenze pregresse).

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Investire con gli ETF https://www.investire-certificati.it/investire-con-gli-etf-exchange-traded-funds/ Sat, 17 Aug 2019 19:18:28 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=196 Gli ETF (Exchange Traded Funds): cosa sono e come investire con gli ETF? Definizione e caratteristiche degli ETF

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Gli ETF (Exchange Traded Funds): cosa sono e come investire con gli ETF? Definizione e caratteristiche degli ETF

Gli investitori che utilizzano gli ETF fra gli strumenti del proprio portafoglio sono in continua crescita. Investire con gli ETF infatti presenta una serie di vantaggi (in particolare legati ai bassi costi e alle basse commissioni di questi prodotti) che vedremo in questa analisi. Gli Exchange Traded Funds (da cui l’acronimo ETF) sono una particolare tipologia di “organismi di investimento collettivo del risparmio” (OICR) le cui quote sono negoziate in tempo reale sui mercati finanziari. In pratica sono “fondi scambiati sui mercati regolamentati” la cui caratteristica più importante è quella di essere indicizzati (ossia di replicare passivamente) all’andamento di un indice o benchmark di riferimento. Così, ad esempio, se l’indice Ftse Mib registra un progresso del 3,5% anche l’ETF collegato all’indice Ftse Mib si apprezza del 3,5%. 
Gli ETF, a differenza dei fondi comuni di investimento, sono scambiati in tempo reale sul mercato (ETFPlus) e il loro valore, di conseguenza, varia continuamente nel corso della giornata. 

Come funziona un ETF?

Le principali caratteristiche che l’investitore di un ETF deve necessariamente conoscere (e che si possono facilmente reperire presso il sito di Borsa Italiana o presso il sito della società emittente) sono:

  • Il tipo di strumento: ETF, ETC o ETN;
  • Il codice ISIN: è il codice che contraddistingue ogni ETF;
  • Il codice alfanumerico: è il ticker che consente di individuare l’ETF;
  • Il benchmark: è il paniere che viene replicato (di cui viene esposta la composizione);
  • La modalità di replica del benchmark: fisica, campionamento, sintetica;
  • La categoria a cui appartiene l’ETF;
  • Il lotto minimo di negoziazione dell’ETF (normalmente 1 pezzo);
  • La commissione annua di gestione (Total Expense Ratio (TER), che viene sottratta pro-quota giornalmente dal patrimonio del fondo);
  • Le eventuali commissioni di entrata, uscita e performance;
  • L’emittente: è la società madre del prodotto;
  • Obblighi di quotazione: in particolare il numero di titoli che il market maker (il fornitore di liquidità) deve esporre sia in acquisto sia in vendita e lo spread massimo (in %) fra la proposta di acquisto e vendita;
  • Il tracking error: è lo scostamento percentuale dell’Etf rispetto al rendimento del paniere replicato;
  • Il rendimento registrato nel corso dei diversi archi temporali;
  • Il NAV (net asset value) ossia il valore reale della quota a fine giornata.

Le caratteristiche degli ETF

Gli ETF sono quotati in tempo reale sul mercato ETFplus, il mercato regolamentato telematico di Borsa Italiana interamente dedicato alla negoziazione in tempo reale degli strumenti replicanti. Ciò fornisce all’investitore la possibilità di comprarli e/o venderli nel corso della giornata. Un secondo vantaggio riguarda i minori costi di gestione annua rispetto ai fondi di investimento: in particolare non sono presenti commissioni di ingresso, di uscita e di performance.

Gli ETF offrono poi la possibilità di investire su numerosi sottostanti, in alcuni casi difficilmente raggiungibili con altri strumenti finanziari. Costituiscono quindi un prodotto finanziario che può essere utilizzato sia con finalità di investimento, sia per un’operatività di breve termine (trading). Grazie agli ETF è possibile costruire strategie di tipo long (volte quindi a sfruttare una salita dei prezzi dell’attività finanziaria a cui è indicizzato), short (volte a sfruttare una discesa dei prezzi dell’attività finanziaria a cui è indicizzato) e a leva (volte ad amplificare i movimenti al rialzo/al ribasso dell’attività finanziaria a cui è indicizzato). 

Gli ETF, tuttavia, hanno anche dei difetti. Il controvalore medio scambiato non sempre è elevato e ciò può creare problemi di liquidità. In particolare, lo spread denaro/lettera non sempre è contenuto: in occasione della diffusione di importanti dati macro (dove spesso si verificano rapide escursioni di prezzo sui diversi mercati), ad esempio, lo spread può aumentare in modo significativo, rendendo difficile l’acquisto o la vendita dell’ETF per l’investitore.

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Investire sull’Oro https://www.investire-certificati.it/investire-sulloro/ Fri, 16 Aug 2019 20:42:48 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=178 Entrambe le modalità per investire sull’Oro possono ulteriormente essere suddivise in differenti categorie, di cui analizzeremo vantaggi e svantaggi. Investimenti fisici sull’oro Investire sull’oro con gli ETF/ETC I futures sull’oro CFD sull’oro basse commissioni Opzioni sull’oro Certificati sull’oro Bonus

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Investire sull’Oro è da sempre al centro dell’attenzione di piccoli e grandi risparmiatori. Gli investimenti in oro fisico racchiudono un notevole fascino intrinseco, anche se negli ultimi anni è cresciuto il peso degli investimenti in oro finanziario, ossia l’oro “cartolarizzato”.

Entrambe le modalità per investire sull’Oro possono ulteriormente essere suddivise in differenti categorie, di cui analizzeremo vantaggi e svantaggi.

Fra le forme di investimento fisico in oro figurano l’acquisto di gioielli aurei, di lingotti d’oro, nonché monete (come la sterlina d’oro, o il marengo). Fra le modalità di investimento in oro cartolarizzato troviamo gli ETF/ETC sull’oro, i futures sull’oro, le opzioni, i conti denominati in oro, i certificati di investimento in oro, i CFD in oro, lo spread betting sull’oro (non consentito in Italia, ma presente per esempio nel Regno Unito)

Investimenti fisici sull’oro

Acquistare gioielli in oro, nonché monete o lingotti d’oro è una modalità per investire sul metallo prezioso. Conviene investire sull’oro fisico? Senz’altro hanno un grande fascino, anche se occorre menzionare alcuni svantaggi legati agli investimenti fisici in oro (rispetto a quelli cartolarizzati), generalmente maggiormente costosi dal punto di vista delle commissioni e dei costi di custodia o detenzione dell’oro.

Per quanto riguarda gli investimenti in oro fisico, se si acquistassero monete, lingotti o gioielli, potrebbe essere necessario l’affitto di una cassetta di sicurezza in banca o di un’assicurazione, se custoditi a casa, per mitigare il rischio di eventuali furti.

Inoltre, soprattutto su monete o gioielli di piccola taglia, il costo di lavorazione incide in maniera tanto più significativa quanto il gioiello o la moneta aurea sono di piccola taglia. Viene tuttavia evitato il rischio di default dell’emittente, generalmente presente nei certificati in oro “cartolarizzato”.

Investire sull’oro con gli ETF/ETC

Investire sull’oro finanziario si può con gli Exchange Traded Founds. Sono strumenti finanziari che replicano l’andamento di un sottostante. Nel caso in cui si tratti di una materia prima parliamo di ETC, ossia di Exchange Traded Commodities, categoria in cui rientrano anche gli ETF legati all’oro. L’ETC aureo replica l’andamento del prezzo spot dell’oro, salendo quindi del 2% se il prezzo dell’oro sale del 2%, scendendo se la quotazione del gold si muove al ribasso.

La replica negli ETC su oro (e anche su altri metalli preziosi) può essere effettuata dall’emittente attraverso due differenti modi: fisica o mediante contratti future. Nel primo caso, quello di una replica fisica da parte dell’ETF sull’oro, l’ammontare investito deve essere allocato dall’emittente in pari ammontare di lingotti di oro che sono custoditi in caveau blindati. Il caso di replica attraverso future consente invece all’emittente di coprirsi con altri strumenti derivati, facendo sì che sia possibile aprire sia posizioni long che short per l’investitore.

I futures sull’oro

Si può investire sull’oro anche in un modo utilizzato dai grandi investitori: è quella dei futures in oro. I futures sono dei contratti derivati con cui due controparti si impegnano a scambiarsi una determinata quantità del sottostante (in questo caso solitamente 100 once d’oro) ad un prezzo e una scadenza prefissati.

Per l’apertura del contratto viene richiesto un margine che funge da deposito iniziale, pari a una frazione del controvalore dell’investimento effettuato nel future in oro, che deve essere adeguato in base alle quotazioni del sottostante, in modo che la percentuale del margine rimanga costante sul controvalore del future in oro).

CFD sull’oro

Una modalità per investire in oro molto pratica per i piccoli investitori ed anche per chi opera nel trading di breve termine sono senza dubbio i CFD con sottostante l’oro. Tramite i contratti per differenza l’investitore può speculare sui movimenti del prezzo dell’oro, utilizzando la leva finanziaria; il leverage permette di amplificare i propri risultati (sia profitti che perdite). L’acquirente del CFD non diventa proprietario del sottostante in questione, quindi delle once d’oro legate al CFD, ma ha una posizione sintetica che replica fedelmente l’andamento del sottostante, con una performance simile a quella che avrebbe ottenuto detenendo il medesimo numero di once d’oro.

basse commissioni

Un altro vantaggio dei CFD è legato ai bassi costi commissionali, va poi menzionata la possibilità di frazionare la propria posizione (fino al mini lotto – ossia 10 once d’oro come transazione minima con alcuni broker – fino al micro lotto, ossia una sola oncia d’oro con altri), con la possibilità di migliorare il proprio money management nella gestione del portafoglio degli investimenti.

I CFD sono prodotti OTC, ossia non regolamentati, risulta importante la scelta di un broker affidabile per il proprio trading in oro tramite i CFD, prestando ampia attenzione alla regolamentazione del broker scelto. Una scheda su questo tema viene presentata nel libro “I segreti per Investire con l’Oro

Opzioni sull’oro

Le opzioni sono uno strumento derivato che permettono a chi ha deciso di investire di assumere una posizione long in oro (opzione call) o una posizione corta, ossia di puntare al ribasso sul metallo prezioso (opzione put). Con l’opzione l’investitore acquista il diritto (ma non l’obbligo) di acquistare una predeterminata quantità di oro ad un prestabilito prezzo, nel caso di un’opzione call in oro.

Viceversa, nel caso di un’opzione put sul gold, l’investitore potrà vendere un certo numero di once d’oro ad un predeterminato prezzo in una data prefissata, oppure entro una data, in base alla tipologia di opzione acquistata.

Certificati sull’oro

È possibile investire sull’oro tramite i certificati di investimento. Sono numerosi i certificati, lanciati negli anni da differenti emittenti, che permettono all’investitore di assumere posizioni rialziste o ribassiste sul metallo giallo. I certificati di investimento sull’oro possono essere di vario genere: alcuni offrono il pagamento di una cedola condizionale se il prezzo del metallo giallo si trova al di sopra di una determinata barriera, cui si somma il rimborso del capitale alla fine del contratto.

Bonus

Altri certificati di investimento in oro possono offrire una cedola bonus al verificarsi di determinate condizioni di prezzo (sia rialziste che ribassiste), con la consueta flessibilità che offre a chi investe un prodotto come il certificato.

Va sottolineato che alcuni certificati di investimento possono includere nel basket di prodotti osservati anche altri metalli preziosi, avendo quindi molteplici sottostanti (esistono per esempio certificati di investimento legati a oro, argento e palladio).

trading oro

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