indice vix Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/indice-vix/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Wed, 11 Nov 2020 10:18:04 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png indice vix Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/indice-vix/ 32 32 Indice Vix: Le Strategie di Trading https://www.investire-certificati.it/indice-vix-le-strategie-di-trading/ Thu, 09 Jan 2020 21:06:49 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=848 Trading con l’indicatore Vix – Il ratio Vxv/Vix Il rapporto fra S&P500 e l’indice VIX Il Vix Index e le Bande di Bollinger

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Trading con l’indicatore Vix – Il ratio Vxv/Vix

Un primo rapporto da esaminare per impostare eventuali strategie di trading con questo indicatore si basa sull’utilizzo dell’indice Vxv che è l’indice della volatilità sulle opzioni a 3 mesi con sottostante l’indice S&P500. Si costruisce il rapporto tra il Vxv e il Vix che, in condizioni normali, vede il valore del Vxv superiore al valore del Vix.


Dal suo andamento è possibile evidenziare che:
– quando il rapporto è maggiore di 1 significa che la volatilità a 3 mesi (prezzata dal mercato delle opzioni) è superiore alla volatilità a 1 mese;
– quando il rapporto scende significa che c’è tensione sul mercato azionario, tensione segnalata dalla volatilità di breve termine (Vix) che sale in modo rapido.

Quali le strategie di trading con l’indice Vix? E come è possibile calcolare interessanti ratio che includano l’indicatore Vix, in grado di fornirci spunti operativi per il trading? Presentiamo in questa sezione alcune parti relative a queste tematiche. Parte di questi studi sono tratti dal libro “Guida Pratica al Trading” di Gianluca Defendi.

Trading sull'indice VIX. Il grafico.
Come si vede dalla figura, in caso di tensioni sui mercati azionari la volatilità di brevissimo termine (Indice Vix a 1 mese) sale in modo rapido e assume valori superiori alla volatilità di breve termine (Vxv a 3 mesi).

Il rapporto fra S&P500 e l’indice VIX

Un metodo che può essere utilizzato per evidenziare il sentiment presente sul mercato è quello di costruire un rapporto tra l’indice S&P500 e il Vix. Ne scaturisce una linea che può evidenziare situazioni di ottimismo (tipiche delle fasi di tendenza rialzista di tipo lineare), di pessimismo (tipiche delle fasi di tendenza ribassista), di panic selling (che segnala molto spesso l’esaurimento di un trend negativo) e di compiacenza (che si verificano quando il mercato è arrivato alla fine di un trend positivo).

Non si tratta di un ratio che presenta dei valori di ipercomprato/ipervenduto prestabiliti ma può essere utilizzato per inquadrare il clima generale presente sul mercato, sfruttando la caratteristica del Vix di mettere in risalto i picchi di volatilità presenti sul mercato. 

Il Vix Index e le Bande di Bollinger

Un’altra strategia operativa prevede di calcolare le Bande di Bollinger sull’indice Vix, prendendo come base la media mobile a 20 giorni. Le indicazioni che ne derivano sono le seguenti:

1) quando la volatilità si muove al ribasso e si porta sotto la media mobile a 20 sedute viene confermata la solidità del trend rialzista presente sul mercato azionario; quando la volatilità si mantiene sopra la media mobile viene invece segnalata una situazione di difficoltà sul mercato azionario;

2) quando il Vix si porta oltre la banda superiore c’è un segnale di pessimismo; quando il Vix scende sotto la banda inferiore c’è un segnale ottimismo. Queste indicazioni vanno tuttavia utilizzate in un’ottica contrarian:

a) quando l’indicatore si porta sui minimi di lungo periodo (zona 18-17 punti) e testa la banda inferiore di Bollinger, fornisce una buona opportunità per andare short sul mercato (o per coprire eventuali posizioni long) in vista di una correzione/discesa del mercato e un corrispondente aumento della volatilità verso il valore medio;

b) quando il Vix si porta oltre i 30 punti e testa la banda superiore di Bollinger c’è la possibilità di andare al rialzo sul mercato visto che la volatilità è eccessiva ed è possibile un rimbalzo da parte del mercato, associato ad un ritorno del Vix verso il valore medio. Ma quando la volatilità strappa al rialzo e si porta ben al di sopra della banda superiore viene fornito un pericoloso campanello d’allarme, spesso associato ad una brusca ondata ribassista sul mercato (sell-off e/o panic selling).

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Trading online con l’Indice Vix https://www.investire-certificati.it/trading-online-con-lindice-vix/ Tue, 07 Jan 2020 22:59:03 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=846 Applicazioni del Vix Index Fare trading con l’indice Vix Come acquistare e vendere il Vix? Il Contango e backwardation Fare trading sul Vix Index con i CFD

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L’indice Vix viene spesso definito come l’indicatore della volatilità o della paura. Il trading online con l’indice Vix permette di capire il vero sentiment del mercato. Quali sono le principali applicazioni nel trading dell’indice Vix? E come lo si può utilizzare per investire sui mercati finanziari? Ecco una guida sul tema, con alcuni spunti operativi che vedono protagonista il Vix Index.

Applicazioni del Vix Index

Il Vix viene spesso utilizzato in ottica contrarian, ossia cercando di identificare soglie estreme il cui raggiungimento fornisca l’opportunità per costruire delle strategie di inversione. Si sfrutta in questo modo una delle caratteristiche proprie della volatilità che è la sua mean reversion, ossia il ritorno dei valori verso una media di riferimento.

Più l’indicatore si avvicina a livelli estremi più è elevata la probabilità di inversione, ossia di ritorno verso valori medi. In particolare, valori estremi del Vix si registrano in corrispondenza di minimi importanti del mercato azionario Usa. L’efficacia di questo indicatore non è altrettanto valida in corrispondenza di valori molto bassi che non sempre individuano massimi significativi sul mercato azionario.

Fare trading con l’indice Vix

Da un punto di vista operativo alcuni operatori:
– aprono posizioni short sul Vix (future) quando questo raggiunge picchi elevati, con movimenti molto rapidi e assai distanti dalla media storica di lungo periodo;
– aprono posizioni long Vix (future) quando quest’ultimo, dopo essere sceso su dei minimi significativi, inizia a risalire con decisione.
Queste strategie operative si basano sulla correlazione inversa tra il Vix e il mercato azionario. Questa relazione, in condizioni normali di mercato, è pressoché lineare ma nelle code della distribuzione dei rendimenti di mercato viene completamente abbandonata.

In particolare, si assiste ad un’importante divergenza nel comportamento del Vix durante le fasi esplosive di salita e durante le fasi di discesa caratterizzate da panic selling. Statisticamente, è stato rilevato che a fronte di progressi del mercato superiori 5% il Vix ha lasciato sul terreno lo stesso valore mentre durante i sell off più pesanti l’indicatore di sentiment ha registrato un rialzo doppio rispetto alla perdita registrata dal mercato.

Questa informazione è utile in ottica di hedging (cioè di copertura di portafogli azionari): in caso di view ribassista, infatti, anziché aprire posizioni short sull’indice sottostante, si può acquistare direttamente il future sul Vix con il vantaggio aggiuntivo che quest’ultimo gode di una sorta di effetto leva (non presente invece in caso di risalita del mercato).

Indice Vix
Il Vix è l’indicatore della volatilità, anche definito indice della paura

Come acquistare e vendere il Vix?

Il VIX Index può essere negoziato tramite i future quotati sul CBOE (www.cboe.com). I future sul VIX hanno scadenze mensili il cui ticker (ad esempio VIX/Q6) è costruito in questo modo: VIX o VX rappresenta è il ticker del future, la lettera Q indica la scadenza di settembre e il 6 corrisponde all’anno 2016.

I future sul Vix possono essere:
– di breve termine (1 mese): hanno il vantaggio di essere più reattivi agli spike di volatilità ma il roll-over è più costoso (a causa dell’effetto contango);
– di medio termine (6 mesi): sono meno reattivi alla volatilità, con un roll-over meno costoso e una liquidità ridotta.

La quotazione del Vix e del future tendono ad avvicinarsi man mano ci si avvicina alla scadenza del future stesso. Durante la vita del future quest’ultimo può avere valori superiori o inferiori rispetto all’indice Vix. In condizioni “normali” con mercati stabili o in salita (a bassa volatilità) il future scambia a valori superiori all’indice Vix, mentre quando la volatilità aumenta accade il contrario.

Il Contango e backwardation

Anche i future con diverse scadenze hanno quotazioni differenti. In condizioni “normali” di bassa volatilità implicita, i future a scadenza più lontana quotano su valori maggiori rispetto ai future con scadenza più vicina. Questa situazione si chiama “contango”.

Quando il future a scadenza più lontana quota a valori inferiori rispetto al future con scadenza più vicina si parla invece di “backwardation”. È la situazione che si verifica quanto c’è tensione sul mercato azionario. Negli ultimi 15 anni la struttura dei prezzi dei future è stata in contango per il 90% circa del tempo ed in backwardation solo nel 10% del tempo.

È importante evidenziare che il prezzo del Vix future esprime le aspettative del mercato in merito “al valore del Vix Index alla scadenza del future” (e non al valore del Vix Index corrente). Pertanto l’evoluzione del “prezzo del Vix future” non è identica all’evoluzione del “valore del Vix Index corrente”.

In periodi di forti tensioni si possono pertanto verificare divergenze. Ad esempio il 20.11.2008, in piena crisi finanziaria, il Vix Spot superò gli 80 punti. Nel medesimo periodo il future a 3 mesi veniva scambiato sotto i 55 punti.

Fare trading sul Vix Index con i CFD

È possibile operare sul Vix tramite i CFD (Contracts for difference), strumenti finanziari che possono essere acquistati/venduti direttamente dalla piattaforma dei broker che li mettono a disposizione. Uno dei vantaggi di operare con CFD, oltre alla facilità di negoziazione e di un’operatività meno rigida rispetto a quella dei future, è la possibilità di operare con contratti mini. Per quanto riguarda il CFD legato al Vix future richiedono un deposito di circa 400$. Si tratta di un valore nettamente inferiore rispetto ai circa 2.200$ richiesti dal contratto standard.

Va ricordato come il Vix sia espresso su base percentuale mentre il future e tutti gli strumenti collegati (come appunto i CFD) siano quotati come indici. Questo comporta che se, ad esempio, la volatilità aumenta dell’1% (ad esempio sale dal 20% al 21%), per il future è come se fosse salita del 5%. Questo perchè l’indice Vix è passato da 20 a 21 punti. Il profit/loss della posizione viene calcolato su questa variazione.

Si supponga, ad esempio, di andare al rialzo sul Vix (e, implicitamente, short sull’S&P500) quando quest’ultimo quota 20 punti. Se la volatilità sale ad, esempio, a 23,5 punti (+17,5%) in termini di Cfd significa aver guadagnato dalla posizione long sul Vix 700 dollari (=200*(23,5-20)), avendone depositati a margine soltanto 400.

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Cosa è l’Indice Vix e Come Funziona? https://www.investire-certificati.it/cosa-e-lindice-vix-e-come-funziona/ Sat, 04 Jan 2020 11:44:34 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=843 L’indice Vix: definizione L’indice Vix è uno dei più utilizzati dagli analisti tecnici per evidenziare possibili situazioni di stress presenti sui mercati finanziari. L’indicatore Vix è spesso conosciuto anche come indice della volatilità o indice della paura. Il nome Vix deriva da CBOE Volatilty Index. L’indicatore Vix: la storia Le caratteristiche del Vix Index Vix: […]

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Si parla spesso dell’indice Vix, definito anche come indice della paura. Nell’analisi seguente proveremo a comprendere il funzionamento del Vix e le ragioni di tale nome, nonché le possibili applicazioni di questo indicatore legato alla volatilità e di come possa essere utilizzato dagli investitori per muoversi sui mercati finanziari. Cosa è l’indice Vix e come funziona?

L’indice Vix: definizione

L’indice Vix è uno dei più utilizzati dagli analisti tecnici per evidenziare possibili situazioni di stress presenti sui mercati finanziari. L’indicatore Vix è spesso conosciuto anche come indice della volatilità o indice della paura. Il nome Vix deriva da CBOE Volatilty Index.

L’indicatore Vix: la storia

In origine il Vix Index rappresentava la volatilità implicita di un’ipotetica opzione at-the-money sull’S&P100 con 30 giorni alla scadenza. Dal 2003 è stata cambiata la metodologia di calcolo con il Vix (Spot) che adesso misura attraverso una media ponderata la volatilità implicita a breve termine (30 giorni), il tutto attraverso una serie di opzioni teoriche sull’indice S&P500 quotate sul CBOE (il Chicago Board Options Exchange).

Le caratteristiche del Vix Index

Prima di spiegare quali sono le informazioni che l’indice VIX ci può fornire è opportuno descriverne le caratteristiche più importanti. Anzitutto il Vix (Implied Volatility Index) si basa sulla volatilità implicita calcolata sul mercato delle opzioni, che è ben diversa dalla volatilità storica utilizzata dai tipici oscillatori tecnici (ad esempio l’Average True Range e la Bande di Bollinger) e che può essere definita come la deviazione standard a X giorni dei rendimenti passati.

Questo è dovuto al fatto che le opzioni hanno una “volatilità implicita” (spesso indicata con la lettera greca “sigma”, σ); esprime l’aspettativa futura circa i futuri movimenti di prezzo del sottostante (ad esempio di un indice azionario piuttosto che di un’azione). Se gli operatori si aspettano maggiore variabilità dei prezzi in futuro (e quindi una maggiore volatilità), aumenta il premio/costo che il compratore di opzioni deve pagare per avere l’opportunità di comprare o vendere (call/put) il sottostante in futuro ad un prezzo oggi prestabilito.

La volatilità storica e la volatilità implicita sono pertanto differenti (sebbene siano in qualche modo correlate); la prima rappresenta la variazione dei rendimenti passati, mentre la seconda esprime l’aspettativa di variazione dei prezzi in futuro.

Vix: l’indice della paura

Il VIX talvolta viene chiamato “indice della paura” in quanto misura l’aspettativa circa la futura volatilità dell’indice S&P 500 e, di conseguenza, delle azioni che lo compongono. Questo perché volatilità significa “escursione/alternanza dei movimenti compiuti dai prezzi nel corso di un certo intervallo temporale” e questi movimenti potrebbero essere sia al rialzo sia al ribasso.

In generale, tuttavia, la volatilità aumenta in modo importante soprattutto durante le fasi di discesa del mercato azionario. L’indicatore Vix può essere pertanto definito come un indice che misura indirettamente (ossia tramite le opzioni) lo stato di paura o di serenità degli operatori. La relazione rispetto al sottostante è inversa: in particolare un alto valore del Vix viene raggiunto quanto si verificano brusche ondata ribassiste sui mercati azionari (panic selling) ed il sentiment generale è di paura/tensione.

Come facilmente immaginabile, il Vix Index ha toccato i suoi massimi storici nella crisi finanziaria del 2007-2009, per poi rimanere su valori decisamente più contenuti negli ultimi anni. Ancora oggi eventuali movimenti rialzisti dell’indice Vix sono considerati dagli investitori come un chiaro campanello d’allarme sui mercati finanziari.

Grafico Vix Index: si vedono i massimi toccati negli anni della crisi finanziaria

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