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Come investire sulle azioni di Unicredit? Numeri, bilanci e analisi tecnica sulla Banca milanese. Focus sugli ETP di GraniteShares per investire su Unicredit in borsa con leva.

Unicredit

Le azioni di Unicredit sono arrivate a superare quota 25 euro nelle ultime settimane, spinte al rialzo da numeri record di bilancio. Unicredit, dopo la discesa di inizio 2022, ha mostrato non soltanto di aver superato le difficoltà derivanti dal conflitto fra Russia ed Ucraina, ma anche di aver consolidato il suo ruolo di banca pan-europea, Interessante, a tal proposito, la partnership strategica con Alpha Bank, per un miglior posizionamento su paesi come Grecia e Romania. La banca, poi, ha saputo sfruttare i rialzi dei tassi di interesse, fattore che ha permesso di migliorare la propria marginalità in modo significativo. La dirigenza, poi, si è anche battuta per una riduzione dei costi (limando per esempio le spese di consulenza esterna).

Unicredit – Bilancio record

Il gruppo bancario ha archiviato lo scorso trimestre con un utile netto balzato a 2,32 miliardi, per un totale di 6,7 miliardi da inizio anno. Numeri notevoli, se si pensa che si tratta di un incremento del +67% rispetto ai dati del 2022, già positivo per Unicredit. Anche la tassazione degli extraprofitti al momento non spaventa. Infatti, la Banca ha già collocato a riserva il denaro per la tassazione.

Anche le previsioni sulle azioni di Unicredit da parte degli analisti sono positive. Il consenso medio, stando ai dati riportati da Market Screener, è intorno ai 32 euro per azione. Numeri forse troppo ottimisti, ma che esprimono il potenziale visto dagli operatori nella società finanziaria.

Analisi Tecnica Azioni Unicredit

Quali previsioni con l’analisi tecnica su Unicredit? Partiamo da un dato di fatto: il titolo appare inserito in un canale rialzista estremamente solido. Dai minimi toccati nei primi mesi del 2022 le azioni di Unicredit hanno più che triplicato il loro valore. Pochi dubbi, quindi, sulla tendenza di fondo. Al tempo stesso, dopo un rialzo di queste proporzioni non possono chiaramente mancare le prese di profitto, con la possibilità di assistere a correzioni, anche significative.

Quali sono i principali livelli da monitorare per le azioni di Unicredit? In ottica rialzista avremo un segnale rialzista con il superamento dei recenti massimi, collocati in area 25,50 euro. Per contro, troviamo un primo supporto a 23,8 euro, livello che fermò la salita delle azioni di Unicredit a metà ottobre. Seguono, più distanti l’area 23 euro e 22,20 euro.

Grafico Azioni Unicredit

ETP GraniteShares su Unicredit

Come investire a leva su Unicredit? Un’interessante opzione arriva dagli ETP di GraniteShares. Si tratta di prodotti finanziari quotati su ETFplus di Borsa Italiana che permettono all’investitore di ottenere un’esposizione a leva fissa 3x sulle azioni di Unicredit, sia al rialzo che al ribasso. I prodotti sono fiscalmente efficienti come i certificati, interamente collateralizzati e negoziati come ETF. Il pricing è infatti effettuato da market maker indipendenti che possono sfruttare opportunità di arbitraggio, creando e riscattando quote sul mercato primario a NAV: questo meccanismo assicura l’allineamento dei prezzi al fair value. Si tratta di prodotti adatti per investimenti tattici di breve periodo o anche per coprire delle posizioni in portafoglio.

ETP Long con leva 3

Il primo prodotto è GraniteShares 3x Long UniCredit Daily ETP (ISIN XS2435550947, ticker 3LCR) e replica la performance del Solactive Daily Leveraged 3x long UniCredit (al lordo di commissioni ed aggiustamenti), un indice total return che reinveste eventuali dividendi.

ETP Leverage shares

L’ETP long su Unicredit offre un’esposizione rialzista con fattore di leva 3. Pertanto, un rialzo dell’1% determinerebbe un apprezzamento di tre punti percentuali (escluse le commissioni). Un ribasso dell’1%, determinerebbe invece un calo del 3% dell’ETP. È importante comprendere che la leva in entrambi i prodotti è fissa o giornaliera: ogni giorno, a inizio delle negoziazioni, il nozionale sarà ribilanciato e dunque il fattore di leva sarà 3x. Ciò espone al cosiddetto “effetto compounding”, che fa sì che il rendimento dell’investitore che detiene il prodotto per più di un giorno sia diverso dal rendimento del sottostante moltiplicato per la leva: sarà superiore in un trend di mercato rialzista ma avrà un effetto avverso in mercati volatili.

ETP Short con leva 3

GraniteShares 3x Short UniCredit Daily ETP è un Exchange Traded-Product collateralizzato, con ISIN XS2435551168 e ticker 3SCR. Il prodotto replica, al netto delle commissioni, la performance del Solactive Daily Leveraged 3x short UniCredit Index. Per capire meglio il tutto, nel caso in cui le azioni di Unicredit scendessero del 2%, l’ETP si apprezzerebbe del 6% (escluse le commissioni). In caso di simile rialzo dell’azione, l’ETP scenderebbe di circa 6 punti percentuali.

Codici ISIN degli ETP su Unicredit

  • GraniteShares 3x Long UniCredit Daily ETP – XS2435550947, Ticker 3LCR,
  • GraniteShares 3x Short UniCredit (UCG) ETP – XS2435551168, Ticker 3SCR

Gli ETP sono prodotti finanziari in cui il capitale investito è a rischio. Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa su azioni, certificates, ETP o altri prodotti finanziari.

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Tesla vs BYD – Auto Elettriche https://www.investire-certificati.it/tesla-vs-byd-auto-elettriche/ Sat, 21 Oct 2023 07:08:48 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=30195 Tesla vs BYD: analisi e previsioni per il settore delle auto elettriche, partendo da Tesla e BYD. Conviene investire sul settore delle auto elettriche? Un confronto fra due delle maggiori aziende del comparto, con un’analisi su Tesla e BYD. Focus sugli ETP di GraniteShares per investire sia long che short sulle azioni di Tesla. Tesla […]

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Tesla vs BYD: analisi e previsioni per il settore delle auto elettriche, partendo da Tesla e BYD. Conviene investire sul settore delle auto elettriche? Un confronto fra due delle maggiori aziende del comparto, con un’analisi su Tesla e BYD. Focus sugli ETP di GraniteShares per investire sia long che short sulle azioni di Tesla.

Tesla vs BYD – Market Cap e Bilanci

Se guardiamo alla capitalizzazione di borsa, Tesla supera ampiamente BYD, con una market cap di 760 miliardi di dollari contro i poco meno di 100 di BYD. Nel terzo trimestre del 2023 il produttore cinese di veicoli con base a Shenzhen ha venduto 431.603 auto elettriche, quasi quante le 435.059 vendute da Tesla.

BYD, azienda nella quale la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha investito già nel 2008, è infatti ora il primo produttore cinese di veicoli elettrici e plug-in. Inoltre ha recentemente pubblicato risultati trimestrali record: l’utile è raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a USD 1,6 miliardi.

Strategia di BYD

BYD ha una strategia di espansione aggressiva. “Si tratta di una scelta logica, anche per contrastare gli effetti di un mercato interno che soffre la crisi immobiliare e la difficile ripresa post Covid” ha spiegato Gianmarco Roncarolo, analista presso GraniteShares “BYD mira ad esportare 400mila veicoli nel 2024: ha piani per costruire fabbriche in Brasile e in Thailandia, e per espandere fortemente la sua presenza europea. Da semplice produttore di batterie, BYD è quindi ormai diventato un colosso in grado di far paura a Tesla”.

Integrazione della produzione

settore auto elettriche

A livello produttivo, uno dei punti di forza di BYD è quello di controllare gran parte della catena, dalle batterie, in poi.”U no dei vantaggi principali di BYD è la fortissima integrazione verticale della produzione” ha spiegato sul tema Roncarolo “la società produce internamente sia le batterie (è il secondo produttore mondiale dopo CATL, anch’essa società cinese, n.d.r.), che i chip per i veicoli. In questa direzione va anche il recente acquisto di alcuni rami asiatici di Jabil, società statunitense che produce componenti elettronici”.

Quali le conseguenze? Chiaramente BYD ha un vantaggio competitivo. Infatti ciò consente un abbattimento dei costi e risparmi di risorse, che si traducono in prezzi di produzione inferiori. Se poi dietro BYD vi siano anche sovvenzioni governative, sarà la Commissione europea a stabilirlo ed eventualmente a prendere provvedimenti con maggiori dazi. Proprio eventuali dazi rappresentano un potenziale rischio per l’espansione europea della società.

Altri punti di forza sono un mix di veicoli differenziato, un design che ora sa piacere anche in Europa e l’ingresso nel settore auto di lusso grazie al brand Yangwang.

BYD – Camion e bus elettrici in USA

In Nord America BYD è un importante produttore di camion e bus elettrici, anche se dichiara di non essere interessato al momento a entrare nel mercato delle autovetture. Probabilmente si temono possibili contromosse e si sta posticipando l’ingresso a quando le relazioni commerciali saranno sperabilmente meno tese. A rendere più difficile lo sbarco delle auto elettriche di BYD anche l’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden, che lega gli incentivi al fatto che la produzione sia negli Stati Uniti.

Tesla – la strategia del gruppo

Tesla, nonostante i risultati trimestrali deludenti, rimane indubbiamente all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, in primis per quanto riguarda i sistemi di guida autonoma e gli aspetti relativi all’intelligenza artificiale. Tesla è infatti chiaramente percepita dagli investitori come più tech, ed infatti è negoziata ad un multiplo Prezzo/Utili di circa 70, contro quello di BYD che si aggira intorno ai 30. Il mercato riconosce quindi alla società statunitense un vantaggio competitivo tecnologico e di innovazione, un contesto di operatività meno dipendente da politiche governative, ed un brand globalmente riconosciuto.

La crescita del settore delle auto elettriche

Con l’obiettivo europeo dello stop alla vendita di auto a benzina e diesel nel 2035, il settore dei veicoli elettrici è in rapidissima crescita. Le incertezze geopolitiche e la relativa situazione delle relazioni commerciali internazionali, con le connesse possibili politiche di protezionismo, hanno un peso importante su chi avrà più successo nei prossimi anni.

Sarà rilevante sarà anche la capacità di espandersi in mercati come l’India, e di mantenere redditività pur essendo competitivi sui prezzi. Tesla, almeno per quanto riguarda l’Occidente, rimane per ora in una posizione di vantaggio. Tuttavia, chi recentemente è stato in centro a Milano non può non aver notato lo store di BYD in Piazza Duomo. Segnale della crescita dell’azienda cinese anche in Europa.

ETP per investire su Tesla 

Come investire su Tesla con gli ETP? Un’interessante opzione in tal senso arriva dagli ETP offerti da GraniteShares. Si tratta di prodotti finanziari con leva quotati su ETFplus di Borsa Italiana. Permettono di prendere esposizione a leva 3, long e short, su Tesla. Sia eventuali movimenti favorevoli che movimenti contrari sono quindi amplificati per 3 grazie alla presenza dell’effetto leva. Ciò amplia i potenziali guadagni (ma anche la possibilità di perdere parte o tutto il capitale investito).

La scheda degli ETP su Tesla di GraniteShares

Ecco di seguito codice ISIN, ticker e fattore di leva dei due ETP sulle azioni di Tesla. Entrambi sono quotati su Borsa Italiana, con i tradizionali orari di negoziazione dell’exchange.

Azione SottostanteFattore di levaTickerISIN
Tesla3x3LTSXS2656472193
Tesla-3x3STSXS2656471039

Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa con ETP, ETF, azioni, certificates o altri strumenti finanziari.

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ETP su FTSE Mib https://www.investire-certificati.it/etp-su-ftse-mib/ Tue, 19 Sep 2023 09:40:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=29407 GraniteShares lancia su Borsa Italiana i primi ETP con leva 5x sul FTSE MIB ETP con leva 5 sul FTSE Mib: sono quotati su Borsa Italiana i primi ETP che hanno per sottostante l’indice italiano FTSE Mib con leva 5. Li ha emessi nei mesi scorsi GraniteShares, emittente statunitense di ETF ed ETP con circa […]

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GraniteShares lancia su Borsa Italiana i primi ETP con leva 5x sul FTSE MIB

ETP con leva 5 sul FTSE Mib: sono quotati su Borsa Italiana i primi ETP che hanno per sottostante l’indice italiano FTSE Mib con leva 5. Li ha emessi nei mesi scorsi GraniteShares, emittente statunitense di ETF ed ETP con circa 1,7 miliardi di dollari in gestione. Operativamente si tratta dei primi Exchange Traded Product (ETP) che permettono di prendere esposizione con leva giornaliera 5x, long oppure short, sul FTSE MIB.

Per puntare su un rialzo del FTSE Mib è possibile acquistare il derivato con ISIN XS2531767502 e leva long 5. L’ETP XS2531767767 permette invece di assumere un’esposizione short con leva 5. Entrambi amplificano i movimenti degli indici con un fattore moltiplicativo 5.

ETP e certificati a leva fissa 

In pratica, i due prodotti funzionano in modo analogo ai certificati a leva fissa, con il vantaggio di essere interamente coperti da collaterale, detenuto presso BNY Mellon. Inoltre, così come gli ETF, sono negoziati su Borsa Italiana nel segmento ETFplus. Il primo aspetto permette di ovviare al rischio di credito dell’emittente, mentre il secondo rende i prodotti molto liquidi, con diversi market maker sui book di negoziazione. Inoltre, i prodotti di GraniteShares si qualificano come ETN e sono dunque, al pari dei certificati, fiscalmente efficienti. Nel caso in cui si abbiano minusvalenze nello zainetto fiscale, eventuali profitti ottenuti con questi ETN permettono di compensare plus e minusvalenze.

Come funzionano gli ETP sul FTSE Mib?

Il funzionamento è molto semplice: se in un giorno il FTSE MIB sale dell’1%, il prodotto long salirà del 5%, mentre il prodotto short scenderà del 5%, al netto delle commissioni. Per contro, nel caso in cui l’indice FTSE Mib registrasse una discesa dell’1%, l’ETP short si apprezzerebbe del 5%, mentre quello long perderebbe il 5%.

Trading

Come viene calcolata la leva? Dal punto di vista operativo la leva è giornaliera e dunque sarà di 5x in ogni giornata di negoziazione. Ciò espone al cosiddetto effetto compounding per periodi di detenzione superiori al giorno. Se il prodotto viene detenuto in portafoglio per più tempo, ciò può andare a vantaggio dell’investitore in caso di trending markets, ossia se vi è una chiara tendenza di mercato. Invece, può rappresentare un rischio in mercati volatili, con salite e discese.

ll target di questi prodotti è un investitore evoluto o un trader che desidera prendere esposizione con leva sul mercato azionario italiano. In aggiunta, il prodotto short potrebbe anche essere usato come copertura di un portafoglio azionario su brevi periodi.

Meccanismo di stop loss

I prodotti hanno un meccanismo di stop loss a livello di sottostante. Nel caso in cui il prodotto perdesse il 75% in un giorno di negoziazione (corrispondente a una performance del FTSE MIB del -15%, in caso si consideri il prodotto long), avrebbe luogo un reset infra-giornaliero. In tal caso, si osserverebbe il valore più basso (per le esposizioni long) e il valore più alto (per le esposizioni short) del sottostante nell’arco dei 15 minuti successivi all’evento di stop loss.

I prezzi registrati sarebbero quindi il nuovo punto di riferimento per il calcolo della performance fino alla fine della giornata (o al successivo evento di stop loss). Tale meccanismo impedisce che il prodotto azzeri il suo valore in una seduta, come spiegato dal sito dell’emittente, con esempi dettagliati.

Altro aspetto da sottolineare è la partnership di GraniteShares con Directa: un cliente di Directa non pagherà quindi nessun costo di transazione per un ammontare negoziato che risulti superiore ai 500 euro.

ETP sul FTSE Mib per investire long e short

Gianmarco Roncarolo, Sales Director presso GraniteShares per l’Italia, ha commentato: “Gli unici ETP sul FTSE MIB presenti in Italia avevano leva 3x. Le nostre recenti emissioni, long e short, offrono sia leva 3 che leva 5. Rappresentano in quest’ultimo caso un’innovazione nel mercato. Siamo entusiasti di offrire questi nuovi ETP agli investitori più sofisticati ed ai trader italiani, che ora potranno prendere esposizioni a leva 5x sul primario benchmark di Piazza Affari tramite prodotti finanziari efficienti e trasparenti.

Queste emissioni vanno a complemento di una gamma di oltre 60 ETP a leva su numerosi titoli azionari. Fra questi troviamo le azioni di Tesla, NVIDIA, Zoom, Netflix, Microsoft per quanto riguarda gli Usa, ma anche UniCredit ed Eni fra le azioni italiane”.

ISIN prodotti a leva su FTSE MIB

La tabella seguente presenta codici ISIN, ticker, ISIN e leva dei due ETP sul FTSE Mib qui presentati ed acquistabili su Borsa Italiana.

Nome del ProdottoTickerCODICE ISINFattore di Leva
GraniteShares 5x Long FTSE MIB Daily ETP5MIB XS2531767502+5x
GraniteShares 5x Short FTSE MIB Daily ETP5SITXS2531767767-5x

Chiudiamo con una nota relativa al fattore rischio di questi prodotti. La presenza della leva finanziaria negli ETP sul FTSE Mib amplifica i movimenti del sottostante e pertanto anche eventuali profitti o perdite.

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GraniteShares punta sull’Italia con gli ETP https://www.investire-certificati.it/graniteshares-punta-sullitalia-con-gli-etp/ Mon, 04 Sep 2023 02:19:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=29244 GraniteShares ha nominato Gianmarco Roncarolo Sales Director per l’Italia. Il suo compito sarà quello di promuovere la gamma di ETP di GraniteShares quotati su Borsa Italiana. Gianmarco Roncarolo a GraniteShares Con una nota GraniteShares ha annunciato la nomina di Gianmarco Roncarolo, destinato ad essere punto di riferimento per il mercato italiano “L’obiettivo è quello di […]

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GraniteShares ha nominato Gianmarco Roncarolo Sales Director per l’Italia. Il suo compito sarà quello di promuovere la gamma di ETP di GraniteShares quotati su Borsa Italiana.

Gianmarco Roncarolo a GraniteShares

Con una nota GraniteShares ha annunciato la nomina di Gianmarco Roncarolo, destinato ad essere punto di riferimento per il mercato italiano “L’obiettivo è quello di promuovere in Italia gli innovativi prodotti di GraniteShares, che permettono in modo efficiente di prendere esposizione a leva, long e short, su singole azioni e panieri di titoli azionari”.

Laureato alla Bocconi, prima di entrare in GraniteShares, Gianmarco Roncarolo ha lavorato per quasi 4 anni in Leonteq, solida emittente svizzera, dove ricopriva il ruolo di sales di certificati di investimento. In precedenza, ha inoltre lavorato per UBS Asset Management e Be Consulting.

ETP – GraniteShares investe sull’Italia

GraniteShares ETP

A commentare la nomina di Roncarolo come manager per l’Italia per l’azienda è Will Rhind, fondatore e CEO di GraniteShares, azienda operativa su ETF ed ETP. “Siamo lieti di annunciare l’ingresso di Gianmarco per aiutarci a sviluppare il business in Italia” ha spiegato Rhind “Questa nomina è il segno concreto dell’impegno che la società vuole mettere sul mercato italiano, che ha rilevanza strategica nell’espansione europea. La sua nomina permetterà a GraniteShares di far conoscere al meglio la sua gamma di prodotti agli investitori italiani”.

Decisamente entusiasta anche Roncarolo “La nostra offerta di prodotti ha grande potenzialità in Italia ed è chiara la volontà della società di investire in questo mercato. Sono sicuro che saremo in grado di esprimere al meglio questa potenzialità, offrendo agli investitori italiani soluzioni di investimento innovative ed efficienti.”

GraniteShares

Proseguiamo con un breve focus su GraniteShares. Si tratta di una società di investimento specializzata nella creazione e gestione di prodotti ETF ed ETP. Grazie alla tecnologia finanziaria, la società offre agli investitori soluzioni innovative, permettendo agli investitori di prendere esposizioni a leva in modo efficiente, su singole azioni o basket di titoli. Con il supporto di Bain Capital Ventures, l’azienda ha lanciato il suo primo prodotto negli Stati Uniti nel 2017 ed è ora in rapida crescita. Complessivamente vanta oltre USD 1,7 miliardi di asset in gestione tramite una diversificata gamma di strategie d’investimento.

ETP di GraniteShares su Borsa Italiana

Al momento sono oltre 50 gli ETP di GraniteShares negoziabili nel mercato ETFplus di Borsa Italiana. Si tratta di prodotti interamente collateralizzati, con sottostanti alcuni dei più rilevanti titoli italiani (come UniCredit, Intesa, Eni), ma anche azioni internazionali (fra cui ricordiamo Tesla, Nvidia, Nio). Recentemente la società ha anche quotato 4 ETP sull’indice FTSE MIB, con leva 3x e 5x.

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