futures Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/futures/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Thu, 07 Jul 2022 14:46:26 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.3 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png futures Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/futures/ 32 32 Acqua Quotata in Borsa https://www.investire-certificati.it/acqua-quotata-in-borsa/ Sat, 17 Apr 2021 19:07:47 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=6795 L’acqua è stata quotata in Borsa, come l’oro, il petrolio e ad altre materie prime scambiate sui mercati finanziari. L’acqua è diventata un commodity con ticker NQH2O. L’acqua è quotata in borsa e dunque il suo prezzo oscillerà come accade alle materie prime, come l’oro. La domanda che tutti si fanno però è questa: l’acqua deve restare […]

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L’acqua è stata quotata in Borsa, come l’oro, il petrolio e ad altre materie prime scambiate sui mercati finanziari. L’acqua è diventata un commodity con ticker NQH2O. L’acqua è quotata in borsa e dunque il suo prezzo oscillerà come accade alle materie prime, come l’oro. La domanda che tutti si fanno però è questa: l’acqua deve restare un bene pubblico, un bene di tutti, oppure è giusto che sia quotata in borsa con un future e quindi soggetta a speculazioni? Non è un quesito da poco.

Acqua quotata in Borsa al CME

CME Group ha rotto gli indugi e, in collaborazione con il Nasdaq, ha lanciato il primo future al mondo sull’acqua. Questo contratto future ha come sottostante il Nasdaq Veles California Water Index, che è rappresentativo del prezzo e degli scambi sui diritti sull’acqua. Quanto vale questo mercato? Circa 11mila miliardi di dollari, una cifraprobabilmente destinata a crescere

L’acqua è stata quotata in Borsa con un contratto future che ha debuttato positivamente a dicembre 2020 sulla piattaforma di negoziazione elettronica Globex tra le proteste dell’Onu e la mobilitazione delle associazioni ambientaliste. 

Come investire sull’acqua in borsa con i certificates?

Come investire sull’acqua? Un’altra modalità per investire sull’acqua in borsa arriva da BNP Paribas. L’emittente francese ha quotato su Borsa Italiana un certificato tracker che replica l’andamento dell’indice Global Water Total Return. L’indice include 50 delle maggiori aziende operative nel settore acqua. La sua composizione viene rivista su base semestrale. I criteri utilizzati per questo indice su aziende del settore acqua sono tre: fondamentali economici, capitalizzazione di mercato, correlazione delle attività al settore acqua.

Il certificato di BNP Paribas per investire su acqua e settore idrico ha codice ISIN XS2348171245 ed è un open end, non c’è dunque una scadenza prefissata. Questo permette agli investitori di assumere una posizione rialzista sulle maggiori società del settore idrico per puntare su un apprezzamento del settore nel lungo termine.

La discesa delle borse registrata nei primi mesi del 2022 fa sì che il certificato per investire sull’acqua sia leggermente a sconto rispetto ai valori iniziali. Tutto ciò anche se i numeri parlano chiaro: entro il 2050 la domanda di acqua anche del 30%, mentre la richiesta per acqua urbana secondo le stime degli esperti potrebbe salire anche del 50-70%. Il tutto a fronte di un’offerta sempre più risicata o comunque non in grado di seguire la domanda di acqua planetaria.

Borsa Investire

Future per la copertura

Chi investe sull’acqua in borsa? Il future che ha trasformato l’acqua in una commodity quotata in borsa serve come copertura per i grandi consumatori di acqua, come i coltivatori e le aziende elettriche, contro le fluttuazioni dei prezzi dell’acqua, sia come indicatore di scarsità per gli investitori di tutto il mondo.

Il contratto future come strumento di risk management, aiuterà le municipalità, le aziende agricole e le imprese industriali a proteggersi dai rischi economici legati alla penuria idrica.

Questo uso del contratto future sull’acqua è molto utile per l’irrigazione. Infatti il 40% dell’acqua consumata in California è destinata all’irrigazione, con costi molto elevati specie per alcune colture, come quella delle mandorle. Tuttavia è chiaro che il Cme spera, che diventi in futuro un indice benchmark sul prezzo dell’acqua a livello globale.

Già dalla nascita non sono mancate le prime critiche a questo processo di quotazione dell’acqua, che ora potrebbe subire speculazioni finanziarie. L’Onu intanto ha protestato dichiarando l’acqua un bene “non commerciabile”.

Acqua: Indice di Borsa

Il Nasdaq Veles California Water (ticker NQH2O) Index è un punto di riferimento stabile, un  indice per i prezzi dell’acqua.  Nell’indice sono incluse le transazioni di diritto all’acqua dal mercato delle acque superficiali e quattro bacini di acque sotterranee: Central Basin, Chino Basin, Main San Gabriel Basin, Mojave Basin e Surface Water. I dati raccolti sono di WestWater Research, società leader di mercato.

Il valore dell’indice NQH2O riflette il prezzo medio ponderato in base al volume dell’acqua, alla fonte, esclusi i costi di trasporto e le perdite di acqua nei mercati sottostanti dopo l’adeguamento per fattori di prezzo.

Il future NQH20 è valutato in dollari USA per piede/acro (il volume d’acqua necessario per coprire un acro di terreno (43.560 piedi quadrati) a una profondità di un piede. Partito in dicembre 2021 con una quotazione di circa 300 dollari è già arrivato vicino ai 700 dollari. Gli operatori stanno sicuramente costruendo posizioni su un nuovo future, ma le oscillazioni già oggi fanno capire cosa potrebbe succedere ai prezzi dell’acqua quotata in Borsa in caso di scarsità.

Il pubblico retail ha anche altri strumenti da negoziare: una decina di ETF, quotati perlopiù negli Usa, che riflettono l’andamento di titoli legati all’acqua. Esiste anche qualche fondo specializzato e in Australia, dal 2003, è in funzione una piattaforma B2B per scambiare diritti sull’acqua.

Acqua quotata: le proteste

Il Forum italiano dei Movimenti contro l’acqua quotata in borsa, ed i suoi 11 mila sostenitori, hanno lanciato un appello nel quale si esprime contrarietà della quotazione in borsa. Chiedono inoltre anche di approvare una proposta di legge, in discussione in commissione Ambiente della Camera, con lo scopo di vietare l’accaparramento delle fonti d’acqua. La quotazione dell’acqua in borsa è quindi oggetto di polemica.

Investire sull'Acqua

Questi futures daranno la possibilità di scommettere sul prezzo futuro dell’acqua, operando a margine su un bene prezioso la vita umana. Si capisce bene che ogni bolla speculativa sui prezzi dell’acqua avrebbe un effetto pesante sulle economie in via di sviluppo.

L’acqua si sa diventerà sempre più un bene non «infinito». La sua importanza e la sua penuria ora hanno indotto i mercati finanziari a «fissare un prezzo». Prima l’acqua era un bene alla portata di tutti, ma oggi l’acqua ha un prezzo ufficiale.

Con i futures NQH2O, gli investitori sono ora in grado di scommettere sulla futura disponibilità di acqua in California. Al momento il mercato è molto ristretto per poter influenzare il prezzo «ufficiale» dell’acqua; tuttavia questo potrebbe essere solo una fase iniziale di un trend che trasformerà l’acqua in un vero e proprio bene negoziabile.

Acqua Quotata in Borsa Italiana

Certificato tracker di BNP Paribas su aziende del settore acqua:

I migliori ETF sull’acqua quotati in Borsa Italiana:

Azioni sull’acqua in Europa

Vediamo invece quali sono alcuni dei principali titoli azionari nelle borse europee legati al settore dell’acqua.

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Contratti Futures https://www.investire-certificati.it/contratti-futures/ Sat, 17 Oct 2020 07:51:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=2671 Cosa sono i futures? Quali sono i vantaggi dei contratti derivati futures? Ecco i principali punti da conoscere per il trading su questi strumenti derivati finanziari. I Futures – una definizione Per esaminare i contratti futures, ripartiamo dalla definizione di prodotto derivato. I derivati sono strumenti finanziari il cui prezzo dipende dal valore di un’attività […]

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Cosa sono i futures? Quali sono i vantaggi dei contratti derivati futures? Ecco i principali punti da conoscere per il trading su questi strumenti derivati finanziari.

I Futures – una definizione

Per esaminare i contratti futures, ripartiamo dalla definizione di prodotto derivato.

I derivati sono strumenti finanziari il cui prezzo dipende dal valore di un’attività sottostante (un indice azionario, una materia prima, un cambio).

Il future appartiene alla categoria degli strumenti derivati e può essere definito come un contratto, quotato in tempo reale sui diversi mercati finanziari, che consente di acquistare o vendere una certa attività finanziaria (il sottostante) ad una certa data futura e ad un certo prezzo.

La data è definita scadenza del contratto futures. Le attività sottostanti possono avere natura finanziaria (titoli azionari, tassi di interesse, indici azionari, cambi) o reale. Fra queste ricordiamo tipicamente le materie prime come ad esempio il caffè, l’oro, il petrolio, ecc.

Dove sono quotati i Contratti Futures

Sull’Eurex, ad esempio, sono quotati il Bund future (future sull’obbligazionario tedesco a scadenza decennale), il Dax future (future sull’indice azionario Dax tedesco). Sempre sull’Eurex troviamo l’Eurostoxx50 future (future sull’indice azionario Eurostoxx50, che contiene le 50 società a maggiore capitalizzazione europee), il Btp future (future sui titoli di stato a lunga scadenza italiani).
Sul Cme sono invece quotati il Dow Jones, l’S&P500 e il Nasdaq 100 Future (future legati ai tre indici azionari più importanti di Wall Street). Ma anche il future sul cambio Euro/dollaro, il future sul petrolio (Crude Oil future) e altre materie prime (gas naturale, rame). Sul Cbot sono invece trattati i future su oro e argento (Gold e Silver future). Sull’Euronext ci sono i future sugli indici azionari Ftse100 (inglese) e sul Cac40 (il principale paniere azionario francese). Il Ftse Mib future (legato all’indice azionario Ftse Mib) è invece quotato sull’IDEM.

Contratti futures – trading e copertura

Le principali finalità associate alla negoziazione in future sono sostanzialmente due e sono legate alla copertura ed al trading.

Con l’attività di copertura (hedging), con la quale l’investitore vuole proteggere una posizione da variazioni indesiderate dei prezzi di mercato.

Con finalità speculativa si parla invece di trading, volto a sfruttare i movimenti di breve/brevissimo termine dei prezzi di mercato. Nella maggior parte dei casi il contratto future si utilizza per questa seconda finalità ossia speculare, sia a livello giornaliero (daily) ma anche a livello intraday, sull’andamento del sottostante. Gli investitori cercano quindi di sfruttare la possibilità di utilizzare la leva finanziaria. In questo modo cercano di realizzare profitti sfruttando i movimenti del sottostante cui fa riferimento il contratto future.

certificati e derivati finanziari
Gli strumenti derivati. Come funzionano i futures e dove sono scambiati? Guida per conosce i contratti futures

La leva finanziaria nei futures

La caratteristica più importante di un contratto future è proprio il cosiddetto “effetto leva” grazie al quale è possibile amplificare il rendimento (in positivo ma anche in negativo) che si potrebbe ottenere investendo direttamente nell’attività sottostante. Ciò dipende dal fatto che per l’operatività in future viene richiesto (da parte del proprio broker) il deposito di margine ossia di una frazione (di circa il 10%) del controvalore totale della posizione che si intente aprire.

Per operare su questi strumenti finanziari derivati è necessario conoscere, oltre al loro ticker, la dimensione del contratto e il valore del tick. Sulla base di queste informazioni vengono infatti calcolati sia il margine iniziale sia il margine di variazione. Il primo è la somma richiesta per poter operare su un certo future e solitamente si aggira attorno al 10% del valore totale del contratto.
Il secondo, invece, si applica solo alle posizioni che rimangono aperte overnight (ossia che non vengono chiuse in giornata). Riguarda l’accredito (per le posizioni che sono in utile) o l’addebito (per le posizioni in perdita) necessario per adeguare il margine iniziale al nuovo valore del contratto. Ogni giorno, quindi, vengono liquidati le perdite o i profitti ottenuti dall’investitore con il trading sui futures.

Futures e CFD

Fanno riferimento ai prezzi dei futures numerosi contratti CFD, che rispecchiano l’andamento del prezzo deil future cui fanno riferimento. Vi sono numerose differenze fra questi strumenti. In primis i CFD sono strumenti OTC, non regolamentati. Offrono però alcuni vantaggi, fra cui la possibilità di spezzettare il contratto future. Questo può essere un vantaggio – anche significativo – per la gestione del money management per il piccolo investitore.

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Cosa Sono i Contratti Derivati Futures? https://www.investire-certificati.it/cosa-sono-i-contratti-derivati-futures/ Thu, 07 May 2020 17:01:47 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1225 Cosa sono i contratti derivati futures e come nascono? I futures traggono il loro nome dall’inglese Future Contracts e sono dei contratti finanziari derivati a termine standardizzati, ossia con caratteristiche predefinite, come la merce negoziata, il quantitativo e la scadenza. Futures: merce, quantità, scadenza Con il contratto future due parti, il compratore ed il venditore, […]

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Cosa sono i contratti derivati futures e come nascono? I futures traggono il loro nome dall’inglese Future Contracts e sono dei contratti finanziari derivati a termine standardizzati, ossia con caratteristiche predefinite, come la merce negoziata, il quantitativo e la scadenza.

Futures: merce, quantità, scadenza

Con il contratto future due parti, il compratore ed il venditore, si impegnano a scambiarsi una predeterminata quantità di un bene (come petrolio oppure oro) oppure un indice (come il Ftse Mib o il Dax, in questo caso con regolazione in contanti) ad un prezzo prefissato. La liquidazione del contratto è differita in una data futura, anch’essa definita all’origine del future.

Durante la loro vita i contratti future vengono negoziati esattamente come dei titoli azionari. Il loro prezzo deriva da quello che è l’andamento del sottostante cui fanno riferimento, ecco quindi il nome di “derivato finanziario“. Per esempio, il valore del contrato future relativo al petrolio salirà contestualmente ad una salita del prezzo del greggio, scendendo nel caso opposto.

L’operatore che compra il future si impegna ad acquistare alla scadenza del contratto il bene in questione. Di fatto l’acquirente assume una posizione lunga, ossia rialzista, sul bene acquistato. Al tempo medesimo, il venditore del future assume una posizione corta (ossia trae un vantaggio da un eventuale discesa dei prezzi).

Future per fare trading ed hedging

I contratti futures permettono di trasferire il rischio da un produttore di materie prime ai mercati finanziari, ossia agli speculatori, garantendo al produttore un flusso di cassa predeterminato in una data futura. Il produttore potrà quindi fare hedging, ossia coprirsi dal rischio di un deprezzamento della materia prima prodotta (rinunciando in tal caso ad un eventuale apprezzamento della medesima).

L’investitore farà invece trading sul sottostante. In base a come il contratto future è stato impostato, la risoluzione finale del medesimo può avvenire con una consegna fisica (quindi con la consegna di un certo numero di barili di petrolio o lingotti di oro, in base ai termini prestabiliti) oppure con una risoluzione in contanti del contratto.

Trading e investimenti

Il contratto future – la dimensione

Il contratto future può avere varie “sizes”, ossia dimensioni, anch’esse prestabilite all’origine del contratto, che variano in base al sottostante. Per esempio, tradizionalmente il future sull’oro aveva una dimensione di 100 once, anche se negli ultimi anni sono stati inseriti nuovi contratti da 50 e 10 once, rendendo quindi questo mercato accessibile ad un più ampio pubblico.

Il futures sul petrolio fa di norma riferimento ad una size di 100 barili, quello sull’argento a 5000 once. Per quanto riguarda gli indici, per il FTSE Mib italiano il moltiplicatore è 1 per il contratto mini e 5 per il contratto standard future. In altre parole, sul mini future un movimento di un punto equivale ad un euro, mentre un movimento di un punto equivale a 5 euro.

Trading sui futures con i CFD

Il trading con i CFD può rappresentare un’alternativa al trading con i futures. Infatti, tramite i contratti per differenza (dal cui nome inglese contract for difference arriva l’acronimo CFD) è possibile scambiare prodotti che replicano l’andamento del future. Fra i principali vantaggi vi è quello di poter spezzettare i contratti, assumendo quindi posizioni anche di dimensioni minori (fino a un centesimo del contratto future standard), elemento utile anche nella gestione del money management.

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I Derivati Finanziari https://www.investire-certificati.it/i-derivati-finanziari/ Sat, 17 Aug 2019 13:49:23 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=185 Quali sono i derivati? Come investire in derivati finanziari. I derivati finanziari rappresentano un’ampia gamma di prodotti, cui viene attribuito questo nome in quanto “derivano” il loro valore dall’andamento di un’attività a cui sono collegati, tecnicamente chiamata sottostante. Derivati Finanziari – A cosa servono? I derivati finanziari, come ricorda la CONSOB, vengono generalmente utilizzati per […]

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Quali sono i derivati? Come investire in derivati finanziari.

I derivati finanziari rappresentano un’ampia gamma di prodotti, cui viene attribuito questo nome in quanto “derivano” il loro valore dall’andamento di un’attività a cui sono collegati, tecnicamente chiamata sottostante.

Derivati Finanziari – A cosa servono?

I derivati finanziari, come ricorda la CONSOB, vengono generalmente utilizzati per varie finalità:

  • ridurre il rischio finanziario di un portafoglio preesistente (finalità di copertura o, anche, hedging);
  • assumere esposizioni al rischio al fine di conseguire un profitto (finalità speculativa);
  • conseguire un profitto privo di rischio attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante tali da cogliere eventuali differenze di valorizzazione (finalità di arbitraggio).

In alcuni casi calcolare il valore del derivato è quasi immediato, in altri invece potrebbe risultare complesso determinare il corretto valore dei derivati finanziari, ossia prezzarli, proprio perché il loro valore deriva da un altro strumento e talvolta da numerosi fattori. Occorre dunque un attento lavoro di analisi da parte dell’investitore per stimare correttamente il valore del derivato in questione tramite funzioni matematico- finanziarie.

derivati finanziari

Derivati finanziari – Le principali categorie

Contratti a termine

Contratti a termine. Si tratta di un accordo tra due parti per la consegna di una determinata quantità di un prefissato sottostante; cioè una merce prestabilita in predeterminate condizioni, oppure un predeterminato quantitativo di attività finanziarie. Una certa quantità ad un prezzo di consegna che viene determinato all’apertura del contratto. Anche la data in cui lo scambio deve avvenire tramite il contratto a termine viene predefinita.

Il contratto a termine presenta elementi di rischio e rendimento per le parti coinvolte nel contratto; per chi acquista il contratto a termine, il rischio consiste nel deprezzamento del bene durante la vita del contratto derivato.

Infatti, il prezzo è già prestabilito; l’acquirente si troverebbe costretto, in questo caso, a pagare un prezzo superiore a quello di mercato, a scadenza del contratto. Per chi vende questo strumento derivato, invece, lo scenario è opposto: sarebbe l’apprezzamento dello strumento in questione a determinare una perdita in conto capitale. Sono contratti a termine sia il contratto forward (strumenti derivati negoziati al di fuori dei mercati regolamentati); sia i futures, che sono invece negoziati su mercati regolamentati e sono pertanto standardizzati, con scadenza, dimensione e regole di contrattazione prestabilite.

Gli swap

Lo swap è uno strumento derivato attraverso il quale le due parti coinvolte nel contratto si accordano per scambiarsi predeterminate somme di pagamenti in date prefissate all’inizio del contratto. Gli swap sono strumenti derivati OTC, ossia over-the counter, non scambiati sui mercati regolamentati. In base al sottostante cui fa riferimento il derivato, abbiamo differenti tipologie di swap.

Interest rate swap

Si tratta di contratti attraverso i quali le controparti si accordano per lo scambio periodico di interessi; questi sono calcolati su una prestabilita somma di denaro, che a sua volta assume il nome di capitale nozionale di riferimento (notional principal amount). Il flusso di pagamenti prosegue per tutta la durata del contratto. Esistono varie forme di interest rate swap, ma quella maggiormente utilizzata viene definita plain vanilla swap, che consiste nell’avere uno dei due flussi basato su un pagamento a interesse con tasso fisso, mentre il secondo ha un’indicizzazione su un tasso variabile. Il profilo di rischio/rendimento del prodotto è ovviamente determinato dalle variazioni dei tassi di interesse nel corso della vita del prodotto.

Currency swap

Sono un’altra tipologia di swap finanziari, le parti in questo “scambio di valute” si impegnano a scambiarsi il capitale e gli interessi in una valuta contro capitale ed interessi denominati in un’altra valuta.

Asset swap

Sono contratti swap che prevedono uno scambio periodico in relazione ad un titolo obbligazionario (appunto l’asset in questione) posseduto da una delle due parti

La Consob specifica nella sezione relativa ai derivati asset swap: “Chi detiene l’obbligazione corrisponde l’interesse connesso all’obbligazione. L’altra parte riceve l’interesse dell’obbligazione e paga un tasso di natura diversa (se l’obbligazione è a tasso fisso pagherà un variabile e viceversa)”.

Credit Default Swap

I credit default swap sono i famosi contratti derivati legati al rischio di fallimento di un sottostante (ossia il rischio di credito), che viene retribuito a pagamenti effettuati a favore della controparte. Sostanzialmente ci si protegge dal rischio di credito di un determinato sottostante (una specifica emissione, o una banca, piuttosto che un’emittente o un portafoglio di strumenti finanziari).

Le opzioni

Le opzioni sono un prodotto finanziario derivato che attribuiscono all’acquirente la facoltà, ma non l’obbligo, di acquistare (tramite un’opzione call), oppure di vendere (attraverso un’opzione put) una determinata quantità di un determinato sottostante entro o a una certa data prefissata.

Si parla di opzione americana se l’opzione può essere esercitata entro tale data, di opzione europea se l’opzione può essere esercitata al raggiungimento della stessa. I sottostanti su cui si basa l’opzione possono essere di vario genere, devono in ogni caso essere scambiati su mercati regolamentati con quotazioni ufficiali. Possono essere attività finanziarie (si pensi a azioni, obbligazioni, valute o altri strumenti finanziari), nonché’ merci (come l’oro, il grano, il succo di arancia).

Anche in questo caso rischio e rendimento dell’acquirente e del venditore sono determinati dall’andamento del prodotto finanziario a cui sono legati. Un incremento del valore del prezzo sottostante premierà l’acquirente di un’opzione call (con una potenziale perdita per il venditore dell’opzione), viceversa una discesa del prezzo premierebbe chi ha acquistato un’opzione put, assicurandosi il diritto di poter vendere un determinato sottostante ad un prezzo superiore a quello di mercato.

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