euro Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/euro/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Tue, 29 Jul 2025 20:19:18 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.4 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png euro Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/euro/ 32 32 L’Euro Digitale: il futuro dei pagamenti in Europa https://www.investire-certificati.it/leuro-digitale-il-futuro-dei-pagamenti-in-europa/ Mon, 28 Jul 2025 08:03:22 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38111 Presto diventerà realtà: ma cosa è l’euro digitale e cosa cambia per le borse? Pagamenti elettronici, geopolitica, sicurezza informatica: focus sul tema euro digitale Le recenti tensioni commerciali e le minacce di nuovi dazi hanno riportato in primo piano il tema della sovranità monetaria europea. In questo scenario, l’euro digitale si presenterebbe come uno strumento […]

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Presto diventerà realtà: ma cosa è l’euro digitale e cosa cambia per le borse? Pagamenti elettronici, geopolitica, sicurezza informatica: focus sul tema euro digitale

Le recenti tensioni commerciali e le minacce di nuovi dazi hanno riportato in primo piano il tema della sovranità monetaria europea. In questo scenario, l’euro digitale si presenterebbe come uno strumento fondamentale per proteggere la capacità del blocco di garantire pagamenti sicuri e autonomi. L’introduzione di una forma digitale del contante mirerebbe a rafforzare la sovranità monetaria e a preparare l’unione monetaria europea ad affrontare le sfide della digitalizzazione.

La diffusione del digitale nei pagamenti fisici

Secondo i dati della Banca centrale europea (BCE), nell’area dell’Euro nei punti vendita fisici la quota di pagamenti in contante è scesa dal 79% delle transazioni nel 2016 al 52% nel 2024. In Italia, la riduzione è stata dall’86% al 61% nello stesso periodo; dal 2022 i pagamenti alternativi al contante al punto vendita fisico si sono attestati al 51% del valore delle transazioni, superando quelli in contante (49%).

Pagamenti digitali: una crescente dipendenza da operatori extraeuropei

Il mercato dei pagamenti digitali al dettaglio nell’area euro rimane frammentato: tredici dei venti Paesi membri sono privi di uno schema di carte di pagamento nazionale e circa due terzi dei pagamenti con carta passano attraverso pochi grandi operatori non europei; una dipendenza aggravata dalla crescita dell’e-commerce nei pagamenti quotidiani.
Tra il 2019 e il 2024, in Europa la quota di pagamenti online (e-commerce) è salita dal 18% al 36% in valore e dal 7% al 21% nel numero; in Italia, rispettivamente dal 16% al 38% e dal 6% al 24%. Per questi pagamenti, il contante non rappresenta un’opzione e si utilizzano soprattutto sistemi non europei come PayPal, Visa e Mastercard.

bce banca centrale europea
Un’immagine suggestiva dell’Eurotower, la sede della BCE.

Perché l’Euro digitale ?

Queste due tendenze, l’aumento dei pagamenti digitali e la dipendenza da operatori extraeuropei, evidenziano la necessità di uno strumento di pagamento digitale universale, sicuro e accessibile, gestito direttamente dalla Banca Centrale Europea. L’euro digitale nascerebbe per offrire una soluzione europea utilizzabile sia online che offline, in tutti i Paesi dell’area euro, e garantirebbe la sovranità monetaria, la tutela dei diritti degli utenti e la stabilità del sistema. Non si tratterebbe di una criptovaluta, ma di una nuova forma di moneta pubblica, stabile e protetta, che affiancando banconote e monete rafforzerebbe la competitività e l’autonomia strategica dell’Europa nel mercato dei pagamenti digitali.

Vantaggi e opportunità

L’euro digitale potrebbe offrire nuove funzionalità pratiche per cittadini e imprese. Si potrebbe trasferire denaro tra privati senza la necessità di un conto corrente, favorendo inclusività e semplicità. Per gli esercenti commerciali, sarebbe possibile ridurre le commissioni sui pagamenti, ottenere maggiore rapidità nell’incasso e gestire le transazioni in modo più efficiente. Inoltre, si potrebbe pagare offline in qualsiasi luogo abilitato, come mercati all’aperto, aree rurali o località montane, assicurando la fruibilità anche in assenza di connessione internet.

Il sistema potrebbe facilitare l’accesso ai servizi digitali per chi non dispone di competenze o strumenti bancari e promuovere sicurezza e privacy nelle operazioni quotidiane.

Rischi e criticità

L’adozione dell’euro digitale comporterebbe alcune potenziali criticità. Un rischio riguarderebbe la stabilità finanziaria: un massiccio trasferimento di depositi dalle banche potrebbe indebolire il sistema creditizio, per questo si prevederebbero limiti alla quantità detenibile e nessun interesse sulle somme digitali.

Sul fronte della sicurezza informatica, il sistema dovrebbe essere protetto da attacchi cibernetici e tentativi di frode, mentre la privacy dei cittadini dovrebbe essere garantita, bilanciando riservatezza e prevenzione delle attività illecite. Infine, sarebbe fondamentale assicurare l’inclusione digitale di tutti gli utenti, evitando che le fasce più vulnerabili siano escluse dai nuovi strumenti di pagamento.

Conseguenze finanziarie potenziali

Cosa cambia per le borse con l’euro digitale? Difficile dirlo, possiamo soltanto provare a prevederlo. Molto probabilmente, nel breve termine, l’introduzione dell’euro digitale potrebbe avere effetti limitati sui mercati valutari. Ma nel lungo termine? Forse – in caso di buon andamento del progetto si potrebbe rafforzare il ruolo dell’Euro a livello internazionale, grazie a una minore dipendenza dai circuiti di pagamento extraeuropei e dal dollaro.

E per le stocks? Sul fronte azionario, i settori bancario e fintech sarebbero i più coinvolti: le banche dovrebbero affrontare investimenti tecnologici e adattarsi a nuove modalità operative, mentre le aziende più innovative potrebbero trarre vantaggio dalle opportunità offerte, come la crescita dei servizi digitali e dei wallet. Una riduzione delle commissioni sui pagamenti potrebbe favorire la competitività. Certo, come sempre capita, chi non saprà adeguarsi rischierà di essere penalizzato.

Per quanto riguarda i bond, l’arrivo dell’euro digitale non dovrebbe avere impatti diretti sui rendimenti, ma potrebbe facilitare l’azione della BCE nella gestione dei tassi di interesse e della liquidità, rendendo le politiche monetarie più efficienti e reattive.

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EURO https://www.investire-certificati.it/euro/ Sun, 18 Dec 2022 15:55:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=23904 Euro, la storia, monete e banconote in euro. Il simbolo, i vantaggi dell’euro ed i problemi della moneta unica. Analisi sul tema. L’euro è la moneta unica dell’Unione Europea e viene utilizzata da oltre 19 paesi dell’UE. È stata introdotta per la prima volta nel 1999 come moneta virtuale e cartacea, e dal 2002 è […]

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Euro, la storia, monete e banconote in euro. Il simbolo, i vantaggi dell’euro ed i problemi della moneta unica. Analisi sul tema. L’euro è la moneta unica dell’Unione Europea e viene utilizzata da oltre 19 paesi dell’UE. È stata introdotta per la prima volta nel 1999 come moneta virtuale e cartacea, e dal 2002 è diventata la moneta unica per gli scambi commerciali e finanziari all’interno dell’UE. Attualmente l’euro è la seconda moneta più utilizzata al mondo per i pagamenti internazionali, dopo il dollaro statunitense. Il simbolo dell’euro è €, e la moneta viene suddivisa in centesimi.

La Storia

L’euro è la valuta utilizzata nei paesi dell’Eurozona. L’euro viene comunemente definito come la “Moneta Unica”, intendendo il fatto che è quella in uso nella maggior parte dei paesi membri dell’Unione Europea. E’ suddiviso in 100 centesimi ed il simbolo è €. Il codice di riferimento sui mercati valutari è EUR.

Di fatto la moneta europea è nata con il nuovo millennio, entrando ufficialmente in circolazione dal 1° gennaio 2002 in dodici paesi, un numero poi salito negli anni. Chiaramente le radici della moneta unica affondano nella parte finale del secolo scorso; anni di trattative e crescita del progetto, per poi arrivare alla fissazione dei cambi fra le precedenti valute (come lira italiana, franco francese, marco tedesco, etc) e la nuova moneta dell’eurozona. Complessivamente l’euro è attualmente utilizzato da circa 350 milioni di persone come moneta ufficiale di scambio.

Europa

Il compito di amministrare la moneta comunitaria è affidato alla BCE, ossia la Banca Centrale Europea ed al Sistema europeo delle banche centrali.  Da notare come la Banca Centrale Europea si occupa delle politiche monetarie dell’eurozona, definendo fra il resto i tassi di interesse di riferimento.

Il conio e la distribuzione delle monete sono invece attuati in collaborazione con il Sistema Europeo delle banche centrali.

Monete e banconote in euro

Le monete in euro hanno tagli da 1,2,5, 10, 20 e 50 centesimi, oltre a 1 e 2 euro.

Le banconote hanno tagli da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro. Da notare come alcuni paesi, fra cui l’Italia, abbiano interrotto la produzione delle monete da 1 e 2 centesimi, così come della banconota da 500 euro. Questi tagli restano tuttavia validi ed in circolazione in eurozona.

Criteri di partecipazione alla moneta unica

Chi può entrare a far parte dell’euro? Possono entrare i paesi europei che rispettano i cosiddetti parametri di Maastricht.

Nel dettaglio i parametri di Maastricht sono:

  • un deficit pari o inferiore al 3% del prodotto interno lordo;
  • un rapporto fra il debito pubblico ed il prodotto interno lordo che non superi il 60%;
  • un tasso di inflazione non superiore di oltre 1,5 punti percentuali rispetto a quello medio dei tre stati membri a più bassa inflazione;
  • tassi d’interesse a lungo termine non superiori di oltre 2 punti percentuali rispetto alla media dei tre stati membri a più bassa inflazione;
  • aver fatto parte per almeno due anni al sistema monetario europeo.

Vantaggi dell’euro

Quali sono i vantaggi dell’euro? Uno dei principali vantaggi è stato quello dell’eliminazione dei rischi di cambio all’interno dell’eurozona (e dei costi annessi). Questo ha in qualche modo facilitato il commercio fra gli stati membri, incrementando le sinergie fra paesi.

Di fatto l’obiettivo era quello di una crescita economica dell’eurozona, in un piano di lungo termine di mercato unico interno all’Unione Europea. Il tutto evitando o riducendo gli attacchi speculativi contro singoli paesi. Un altro effetto dell’euro è stato quello di minori fluttuazioni dei prezzi con un contenimento dell’inflazione fino al 2020. Anche nell’eurozona si sono però verificati fenomeni di crescita dei prezzi significativi fra la fine del 2021 ed il 2022.

Da notare come il sistema monetario europeo non abbia portato soltanto vantaggi, ma anche alcuni effetti collaterali, anche per via di errori politici da parte dei governanti. Fra questi troviamo il fatto di avere cambi fissi fra i paesi a fronte di politiche fiscali diverse fra le varie aree dell’eurozona.

Svantaggi dell’Euro

Nonostante l’euro sia diventata una delle principali valute a livello internazionale, ci sono alcuni svantaggi nell’utilizzo della moneta unica dell’Unione Europea. Ad esempio, la perdita di sovranità monetaria può rendere difficile per i singoli paesi dell’UE gestire la propria economia e prendere decisioni indipendenti in materia di politica monetaria. Inoltre, l’euro potrebbe creare disuguaglianze economiche tra i paesi dell’UE, poiché non tutti hanno la stessa forza economica e la stessa capacità di gestire gli shock economici.

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Acquisti su Azioni ed Euro https://www.investire-certificati.it/acquisti-su-azioni-ed-euro/ Sun, 13 Nov 2022 16:03:21 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=25011 Azioni ed Euro positivi: Analisi e previsioni per mercati azionari e tassi di interesse. C’è spazio per altri rally di borsa? Nelle ultime settimane le borse hanno provato ad archiviare i ribassi che hanno caratterizzato questo 2022. La crescente inflazione e la lunga serie di rialzi dei tassi di interesse, insieme alle problematiche derivanti dal […]

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Azioni ed Euro positivi: Analisi e previsioni per mercati azionari e tassi di interesse. C’è spazio per altri rally di borsa?

Nelle ultime settimane le borse hanno provato ad archiviare i ribassi che hanno caratterizzato questo 2022. La crescente inflazione e la lunga serie di rialzi dei tassi di interesse, insieme alle problematiche derivanti dal conflitto fra Russia ed Ucraina, sono stati il leitmotiv di un anno difficile anche per i mercati finanziari. Nonostante il recente recupero, i principali listini restano in territorio negativo da inizio anno. Lo scenario resta complesso e con ampi rischi di recessione. L’inflazione, infatti, resta in doppia cifra in numerose aree economiche (con una netta accelerazione in Europa e Regno Unito, mentre negli Stati Uniti si iniziano a vedere segnali di rallentamento).

Certificato su azioni
Certificato su azioni

Le banche centrali, dopo aver bollato per mesi la crescita dei prezzi come transitoria, sono state costrette ad alzare i tassi al fine di calmierare l’inflazione. Il tutto sin qui con risultati relativamente modesti. Al tempo stesso, però, i rialzi dei tassi determinano un aumento dei rischi di recessione. In sintesi, la fragile ripresa economica del post covid potrebbe scontrarsi con il rialzo del costo del denaro, alimentando lo spetto della recessione o della stagflazione.

Borse azionarie europee in ripresa

Nonostante questi timori, come detto, le borse hanno ingranato la quarta, con importanti recuperi, in particolare in Europa. Il Dax tedesco è tornato in area 14.000 punti, mentre il CAC francese a 6.600 punti. Non è stato da meno il FTSE Mib, rimbalzato con forza dalla soglia critica dei 20.000 punti, con un vero e proprio rally nell’ordine del 20%, portando l’indice centrale di Piazza Affari oltre i 24.000 punti.

Analisi azioni italiane

In particolare, i rialzi dei tassi non spaventano il comparto bancario dove anzi crescono i margini operativi aziendali. A tal proposito ha messo a segno un importante rally Unicredit Bank, salita oltre i 12,5 euro per azione, così come Intesa Sanpaolo, le cui azioni sono negoziate a 2,15 euro. Dopo mesi di ribassi rifiata anche Enel. Ad ottobre il titolo era sceso sotto i 4 euro, nelle ultime sedute le azioni sono rimbalzate del 25%, arrivando oltre quota a 5 euro. Positivo anche Eni, scambiato oltre i 14 euro per azione con un rialzo nel 2022 del 15%.

Sul breve termine segnali di ripresa per Telecom e Saipem, anche se la loro performance da inizio anno resta ancora pesantemente in rosso dopo i crolli dei mesi scorsi. Bene anche Azimut, con un +40% su base mensile. Prosegue il buon momento di Tenaris, arrivato oltre i 16 euro per azione, con un rialzo del 15% nell’ultimo mese che porta la performance annuale ad un massiccio rialzo del 70%. Proseguiamo ora con un focus sui mercati valutari, ossia il forex market.

Euro in netta ripresa sul forex market. Frena il dollaro

Azioni ed Euro si stanno muovendo in positivo. Vediamo lo scenario. L’ultimo dato relativo all’inflazione americana (+7,7%) ha finalmente mostrato un segnale di raffreddamento. I prezzi crescono ancora, ma ad un passo più lento rispetto ai mesi scorsi. È bastato ciò, unito alle aspettative per allentamenti delle misure anti covid in Cina, a generare un rally sui mercati azionari. Per contro, il dollaro ha finalmente frenato la sua corsa, con un netto recupero da parte dell’euro e delle altre principali valute.

Operativamente il cambio fra euro e dollaro è tornato sopra la pari, posizionandosi in area 1,03. Da inizio anno il dollaro si è apprezzato del 9%, ma nell’ultimo mese ha perso circa il 6%. Netta rimonta anche del pound. Dopo il tracollo di fine settembre, che aveva portato la divisa britannica a ridosso della parità con il dollaro, siamo tornati in area 1,18. La stabilizzazione del quadro politico e misure fiscali più prudenti da parte del nuovo governo hanno rassicurato gli investitori. Rimbalza anche lo yen, con il cambio USD/JPY sceso sotto 140, dopo i recenti massimi oltre 150.

Focus:

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Quanto Vale una Sterlina? https://www.investire-certificati.it/quanto-vale-una-sterlina/ Wed, 03 Mar 2021 09:35:18 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1264 Quanto vale una Sterlina oggi? Qual è la quotazione della sterlina ed il suo rapporto con Euro, dollaro e oro? Quanto vale una Sterlina? Per sapere con esattezza quanto vale una sterlina occorre controllare l’andamento del mercato dei cambi. Il valore della sterlina, infatti, è rapportato a quello di altri cambi, come quello fra sterlina […]

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Quanto vale una Sterlina oggi? Qual è la quotazione della sterlina ed il suo rapporto con Euro, dollaro e oro?

Quanto vale una Sterlina?

Per sapere con esattezza quanto vale una sterlina occorre controllare l’andamento del mercato dei cambi. Il valore della sterlina, infatti, è rapportato a quello di altri cambi, come quello fra sterlina contro dollaro o sterlina contro euro e varia in continuazione. Le banche fissano dei cambi di riferimento per la giornata, ma sul forex market, ossia il mercato delle valute, le transazioni avvengono senza soste 24 ore al giorno. Pertanto, il valore della sterlina, così come quello di tutte le altre monete, oscilla in continuazione nel tempo.

Nel caso in cui arrivino forti domande in acquisto, la sterlina si apprezzerà contro le altre valute, viceversa perderà valore. Sul Forex Market il ticker, ossia il codice identificativo della valuta britannica è GBP.

Valore della sterlina contro dollaro ed euro

Una sterlina nel marzo 2021 valeva circa 1,40 dollari americani.

La sterlina ha tradizionalmente avuto un valore nettamente superiore a quello del dollaro, anche per ragioni storiche. Negli ultimi anni, soprattutto a causa della Brexit, il pound britannico ha progressivamente perso valore. Nel giugno 2016, infatti, la sterlina si trovava a 1,50 contro il dollaro. Questo valore è sceso sino in area 1,15 ad inizio 2020. Successivamente, però, è tornato un certo ottimismo sulla sterlina, anche dopo l’accordo con l’UE per la Brexit. La valuta inglese ha ricominciato a guadagnare terreno, tornando saldamente sopra 1,30 ed arrivando anche a 1,40. Questo anche per le aspettative legate ai tassi di riferimento della Bank of England, che non dovrebbero andare in negativo, secondo le attese degli analisti, anche per via delle attese per una ripresa dell’inflazione. Il valore aggiornato del cambio fra sterlina e dollaro può essere trovato su questa pagina.

Quanto vale una sterlina contro l’euro?

La sterlina vale circa 1,15 euro. Questo perché il rapporto euro/sterlina si trova a 0,87. Tale valore è quindi ottenibile dividendo 1 per 1,15. Come visto si tratta di numeri che variano in continuazione e possono essere visionati sui siti che riportano i cambi con aggiornamento costante, come investing.com su EUR/GBP.

Nel 2015 la sterlina era arrivata a valere oltre 1,40 euro. Il valore del pound poi è sceso sino ad avvicinarsi alla parità nel 2018/2019, per poi risalire nei primi mesi del 2021.

Sterlina d’oro

Quando si parla di sterlina, può venire in mente anche la celebre moneta d’oro, ossia la sterlina d’oro. Si tratta di una moneta che pesa 7,98 grammi e contiene 7,32 grammi di metallo prezioso. E’ una delle monete più ricercate da collezionisti ed investitori che accumulano monete d’oro.

Sterlina d'oro
Sterlina d’oro

E quanto vale una sterlina d’oro? Anche in questo caso il valore è variabile nel tempo, in funzione del prezzo del metallo giallo, ma anche del rapporto fra sterlina e dollaro. L’oro, infatti, è prezzato con la banconota americana. Possiamo dire che il valore di una sterlina d’oro al momento si aggira intorno ai 350 euro per moneta.

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