derivati Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/derivati/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Sun, 08 Oct 2023 18:51:25 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.4 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png derivati Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/derivati/ 32 32 ETP su FTSE Mib https://www.investire-certificati.it/etp-su-ftse-mib/ Tue, 19 Sep 2023 09:40:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=29407 GraniteShares lancia su Borsa Italiana i primi ETP con leva 5x sul FTSE MIB ETP con leva 5 sul FTSE Mib: sono quotati su Borsa Italiana i primi ETP che hanno per sottostante l’indice italiano FTSE Mib con leva 5. Li ha emessi nei mesi scorsi GraniteShares, emittente statunitense di ETF ed ETP con circa […]

L'articolo ETP su FTSE Mib proviene da Investire-Certificati.it.

]]>
GraniteShares lancia su Borsa Italiana i primi ETP con leva 5x sul FTSE MIB

ETP con leva 5 sul FTSE Mib: sono quotati su Borsa Italiana i primi ETP che hanno per sottostante l’indice italiano FTSE Mib con leva 5. Li ha emessi nei mesi scorsi GraniteShares, emittente statunitense di ETF ed ETP con circa 1,7 miliardi di dollari in gestione. Operativamente si tratta dei primi Exchange Traded Product (ETP) che permettono di prendere esposizione con leva giornaliera 5x, long oppure short, sul FTSE MIB.

Per puntare su un rialzo del FTSE Mib è possibile acquistare il derivato con ISIN XS2531767502 e leva long 5. L’ETP XS2531767767 permette invece di assumere un’esposizione short con leva 5. Entrambi amplificano i movimenti degli indici con un fattore moltiplicativo 5.

ETP e certificati a leva fissa 

In pratica, i due prodotti funzionano in modo analogo ai certificati a leva fissa, con il vantaggio di essere interamente coperti da collaterale, detenuto presso BNY Mellon. Inoltre, così come gli ETF, sono negoziati su Borsa Italiana nel segmento ETFplus. Il primo aspetto permette di ovviare al rischio di credito dell’emittente, mentre il secondo rende i prodotti molto liquidi, con diversi market maker sui book di negoziazione. Inoltre, i prodotti di GraniteShares si qualificano come ETN e sono dunque, al pari dei certificati, fiscalmente efficienti. Nel caso in cui si abbiano minusvalenze nello zainetto fiscale, eventuali profitti ottenuti con questi ETN permettono di compensare plus e minusvalenze.

Come funzionano gli ETP sul FTSE Mib?

Il funzionamento è molto semplice: se in un giorno il FTSE MIB sale dell’1%, il prodotto long salirà del 5%, mentre il prodotto short scenderà del 5%, al netto delle commissioni. Per contro, nel caso in cui l’indice FTSE Mib registrasse una discesa dell’1%, l’ETP short si apprezzerebbe del 5%, mentre quello long perderebbe il 5%.

Trading

Come viene calcolata la leva? Dal punto di vista operativo la leva è giornaliera e dunque sarà di 5x in ogni giornata di negoziazione. Ciò espone al cosiddetto effetto compounding per periodi di detenzione superiori al giorno. Se il prodotto viene detenuto in portafoglio per più tempo, ciò può andare a vantaggio dell’investitore in caso di trending markets, ossia se vi è una chiara tendenza di mercato. Invece, può rappresentare un rischio in mercati volatili, con salite e discese.

ll target di questi prodotti è un investitore evoluto o un trader che desidera prendere esposizione con leva sul mercato azionario italiano. In aggiunta, il prodotto short potrebbe anche essere usato come copertura di un portafoglio azionario su brevi periodi.

Meccanismo di stop loss

I prodotti hanno un meccanismo di stop loss a livello di sottostante. Nel caso in cui il prodotto perdesse il 75% in un giorno di negoziazione (corrispondente a una performance del FTSE MIB del -15%, in caso si consideri il prodotto long), avrebbe luogo un reset infra-giornaliero. In tal caso, si osserverebbe il valore più basso (per le esposizioni long) e il valore più alto (per le esposizioni short) del sottostante nell’arco dei 15 minuti successivi all’evento di stop loss.

I prezzi registrati sarebbero quindi il nuovo punto di riferimento per il calcolo della performance fino alla fine della giornata (o al successivo evento di stop loss). Tale meccanismo impedisce che il prodotto azzeri il suo valore in una seduta, come spiegato dal sito dell’emittente, con esempi dettagliati.

Altro aspetto da sottolineare è la partnership di GraniteShares con Directa: un cliente di Directa non pagherà quindi nessun costo di transazione per un ammontare negoziato che risulti superiore ai 500 euro.

ETP sul FTSE Mib per investire long e short

Gianmarco Roncarolo, Sales Director presso GraniteShares per l’Italia, ha commentato: “Gli unici ETP sul FTSE MIB presenti in Italia avevano leva 3x. Le nostre recenti emissioni, long e short, offrono sia leva 3 che leva 5. Rappresentano in quest’ultimo caso un’innovazione nel mercato. Siamo entusiasti di offrire questi nuovi ETP agli investitori più sofisticati ed ai trader italiani, che ora potranno prendere esposizioni a leva 5x sul primario benchmark di Piazza Affari tramite prodotti finanziari efficienti e trasparenti.

Queste emissioni vanno a complemento di una gamma di oltre 60 ETP a leva su numerosi titoli azionari. Fra questi troviamo le azioni di Tesla, NVIDIA, Zoom, Netflix, Microsoft per quanto riguarda gli Usa, ma anche UniCredit ed Eni fra le azioni italiane”.

ISIN prodotti a leva su FTSE MIB

La tabella seguente presenta codici ISIN, ticker, ISIN e leva dei due ETP sul FTSE Mib qui presentati ed acquistabili su Borsa Italiana.

Nome del ProdottoTickerCODICE ISINFattore di Leva
GraniteShares 5x Long FTSE MIB Daily ETP5MIB XS2531767502+5x
GraniteShares 5x Short FTSE MIB Daily ETP5SITXS2531767767-5x

Chiudiamo con una nota relativa al fattore rischio di questi prodotti. La presenza della leva finanziaria negli ETP sul FTSE Mib amplifica i movimenti del sottostante e pertanto anche eventuali profitti o perdite.

L'articolo ETP su FTSE Mib proviene da Investire-Certificati.it.

]]>
Derivati Regolamentati https://www.investire-certificati.it/derivati-regolamentati/ Mon, 10 May 2021 12:59:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1014 Quali sono gli strumenti finanziari derivati regolamentati? Un elenco degli strumenti derivati. Cosa sono i derivati regolamentati e cosa sono i derivati OTC? Strumenti derivati – Definizione I derivati sono strumenti finanziari il cui valore è basato su una seconda attività definita “sottostante” che può avere varia natura finanziaria: per esempio un tasso di interesse […]

L'articolo Derivati Regolamentati proviene da Investire-Certificati.it.

]]>
Quali sono gli strumenti finanziari derivati regolamentati? Un elenco degli strumenti derivati. Cosa sono i derivati regolamentati e cosa sono i derivati OTC?

Strumenti derivati – Definizione

I derivati sono strumenti finanziari il cui valore è basato su una seconda attività definita “sottostante” che può avere varia natura finanziaria: per esempio un tasso di interesse (come l’Euribor), un tasso di cambio, un titolo azionario o un indice di Borsa.

Il sottostante di un prodotto derivato può avere anche una natura reale. Per esempio nel caso di una materia prima (pensiamo ai derivati su oro, petrolio, cacao). La lista degli strumenti derivati è lunga. Prodotti come investment certificates, Forward, Swap, futures, warrant e opzioni sono tutti strumenti finanziari derivati. In altre parole, derivano il loro valore dall’andamento di un sottostante.

Derivati regolamentati

La caratteristica centrale dei derivati regolamentati è legata al fatto che si tratta di prodotti standardizzati, i cui scambi avvengono su mercati regolamentati. Pertanto le negoziazioni di questi prodotti avverranno con modalità standard predefinite e quantitativi prefissati.

I contratti fra le parti per lo scambio dei derivati regolamentati avvengono tramite un exchange. Il mercato dei prodotti derivati presso Borsa Italiana è l’IDEM. Sono poi presenti il SeDex e l’Euro TLX, per la negoziazione di certificati di investimento e covered warrant.

certificati e derivati regolamentati finanziari
Strumenti derivati. Cosa sono

Prodotti derivati regolamentati

Futures

I contratti Futures sono contratti derivati regolamentati. Hanno una scadenza prefissata. I futures possono essere definiti come un contratto, quotato in tempo reale sui diversi mercati finanziari, attraverso cui è possibile acquistare o vendere una certa attività finanziaria ad una prefissata data futura e ad un prezzo prestabilito. La data è definita come scadenza del contratto futures.

Opzioni

Fra i prodotti derivati regolamentati troviamo le opzioni, negoziabili sull’IDEM di Borsa Italiana (e su altri mercati per azioni ed indici estere). Permettono a chi le detiene il diritto – ma non l’obbligo – di acquistare (nel caso di opzioni call) o di vendere (nel caso di opzioni put) un predeterminato quantitativo di un determinato sottostante. Il prezzo delle opzioni varia in funzione di molteplici fattori. il principale è chiaramente l’andamento del sottostante, ma fra i fattori da osservare vi è anche la durata dell’opzione e la volatilità del sottostante

Derivati regolamentati: certificates e covered warrant

I certificati di investimento sono prodotti finanziari che rientrano solitamente nella categoria dei derivati regolamentati. Si tratta di strumenti finanziari che pagano cedole o premi periodici condizionati all’andamento di uno o più sottostanti. I mercati dei certificati di investimento sono SeDex ed Euro TLX. Sempre su questi mercati sono negoziabili i warrant e covered warrant.

Derivati OTC

Cosa sono i prodotti derivati OTC? Non tutti i prodotti derivati sono scambiati sui mercati regolamentati. Ci sono anche mercati OTC. Il termine deriva dall’inglese “over-the-counter”, letteralmente sopra la scrivania. Di fatto sono i prodotti negoziati direttamente fra due parti, senza il passaggio tramite un mercato regolamentato come quello di borsa.

Gli OTC sono pertanto gli scambi che avvengono su mercati non regolamentati. Fra questi troviamo i CFD, ossia i contratti per differenza. Avvengono sui mercati OTC gli scambi del forex market. In questo caso le controparti (per esempio due traders di grandi banche) si accordano sullo scambio di un certo ammontare in una valuta per un equivalente corrispettivo in un’altra moneta.

Anche sui pronti contro termine o altri strumenti tradizionalmente negoziati come derivati regolamentati possono essere scambiati OTC. In questo caso lo scambio non avviene tramite le piattaforme di borsa ma direttamente fra le parti.

Altri prodotti derivati – Swap

Fra i principali derivati che sono scambiati OTC troviamo anche gli Swap. Con il termine swap si definisce una tipologia di strumenti derivati piuttosto ampi. Fra questi troviamo gli interest rate swap, i credit default swap, i currency swap, gli asset swap. Tecnicamente lo swap è uno strumento derivato con cui due parti si impegnano in un contratto per scambiarsi predeterminati flussi di denaro in una serie di date.

Contratti a termine forward

Fra gli strumenti finanziari derivati regolamentati abbiamo menzionato i futures. Troviamo anche contratti a termine, sempre con possono avere finalità speculative o di copertura dei rischi, negoziati OTC. Quando sono negoziati bilateralmente fra le parti si parlerà di contratti forward. Il forward è un contratto derivato simmetrico, che impegna entrambe le parti ad una prestazione alla scadenza. L’acquirente acquisterà a scadenza una data attività sottostante, mentre il venditore dovrà consegnarla. Alla nascita questi contratti forward hanno un valore nullo per entrambe le parti. Non sono quind previsti esborsi monetari immediati.

Conclusioni su derivati regolamentati e OTC

Gli strumenti derivati regolamentati possono essere utilizzati per numerose funzioni, sia in ambito di investimento e trading che di copertura del rischio. Fra i principali derivati regolamentati troviamo i contratti futures, le opzioni, i certificati di investimento ed i covered warrant.

Oltre ai derivati regolamentati troviamo quindi anche un ampio numero di scambi OTC, che avvengono al di fuori dei mercati regolamentati.

L'articolo Derivati Regolamentati proviene da Investire-Certificati.it.

]]>
IDEM – Il Mercato dei Derivati https://www.investire-certificati.it/idem-il-mercato-dei-derivati/ Mon, 16 Mar 2020 07:43:52 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1012 L’IDEM è il mercato dei prodotti derivati standardizzati per l’Italia ed è controllato da BorsaItaliana. Il mercato IDEM è stato istituito nel 1994 ed è l’acronimo di Italian Derivatives Market. Non si tratta ovviamente di un mercato fisico, ma di una piazza finanziaria telematica che è stata creata al fine di permettere agli investitori di […]

L'articolo IDEM – Il Mercato dei Derivati proviene da Investire-Certificati.it.

]]>
L’IDEM è il mercato dei prodotti derivati standardizzati per l’Italia ed è controllato da BorsaItaliana. Il mercato IDEM è stato istituito nel 1994 ed è l’acronimo di Italian Derivatives Market.

Non si tratta ovviamente di un mercato fisico, ma di una piazza finanziaria telematica che è stata creata al fine di permettere agli investitori di scambiare strumenti finanziari derivati standardizzati. Sull’IDEM sono pertanto trattati futures e opzioni.

Investire sul mercato IDEM

Chi investe sul mercato IDEM? Risparmiatori, aziende e speculatori si possono approcciare a questo mercato con differenti finalità. Infatti, tramite i derivati offerti sul mercato IDEM di BorsaItaliana è possibile effettuare operazioni di hedging, cioè di copertura da un determinato rischio (spesso utili per aziende), così come è possibile effettuare attività speculativa, cercando di acquistare un prodotto per rivenderlo in un secondo momento ad un prezzo superiore.

Va sottolineato come la durata temporale delle operazioni ivi effettuate con prodotti finanziari derivati possa variare notevolmente. Si va dal trading nell’arco di pochi decimi di secondo nel caso di attività di scalping, ad un’attività intraday (ossia comprando un prodotto per rivenderlo qualche ora più tardi, nella medesima giornata), sino ad arrivare al trading multiday ed all’attività di copertura o hedging che può avere una durata ben più ampia.

prodotti derivati finanziari

Le transazioni sul mercato IDEM

L’investitore può decidere di portare il contratto derivato a scadenza oppure di liquidarlo senza attendere la fine del medesimo. In tal caso dovrà vendere i contratti futures o le opzioni che ha in portafoglio al prezzo di mercato. Questo valore è determinato da domanda ed offerta, esattamente come capita nel mercato azionario, con la creazione di un “book” di borsa dove confluiscono le proposte di acquisto e le proposte di vendita in arrivo sul mercato.

Il prezzo

Il prezzo di vendita (per la chiusura della transazione) può ovviamente essere superiore o inferiore rispetto a quello inizialmente pagato dall’acquirente del prodotto derivato in questione. Il contratto viene in questo caso regolato cash fra le due controparti.

Come detto, il prezzo è determinato dalle proposte di acquisto e vendita che arrivano, che a loro volta variano in funzione del sottostante cui il prodotto derivato fa riferimento. Ci sono poi altri parametri da considerare per prezzare gli strumenti sul mercato IDEM, fra cui la vita residua del prodotto, la volatilità del sottostante, la volatilità complessiva dei mercati.

Quali derivati sono negoziati sull’IDEM?

Sul mercato IDEM sono negoziate alcune categorie di derivati, precisamente quelli standardizzati con una scadenza dove non si negozia direttamente il sottostante. Sono scambiati sull’IDEM futures e opzioni, mentre invece certificati di investimento (ossia investment certificates) e covered warrant sono negoziati sul mercato Sedex (Mercato Telematico dei Securitised Derivatives) o sulla piattaforma multilaterale Euro TLX, entrambi gestiti da Borsa Italiana.

L'articolo IDEM – Il Mercato dei Derivati proviene da Investire-Certificati.it.

]]>
Investire in Derivati https://www.investire-certificati.it/investire-in-derivati/ Sat, 01 Feb 2020 09:06:11 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1009 Come si può investire in strumenti derivati? Cosa sono i derivati? Ecco come funzionano questi prodotti finanziari, sempre più richiesti dagli investitori. I derivati finanziari: definizione I derivati finanziari sono strumenti che appunto “derivano” il loro valore da un altro strumento, che viene definito sottostante. I derivati finanziari possono avere come sottostante un’azione, un paniere […]

L'articolo Investire in Derivati proviene da Investire-Certificati.it.

]]>
Come si può investire in strumenti derivati? Cosa sono i derivati? Ecco come funzionano questi prodotti finanziari, sempre più richiesti dagli investitori.

I derivati finanziari: definizione

I derivati finanziari sono strumenti che appunto “derivano” il loro valore da un altro strumento, che viene definito sottostante. I derivati finanziari possono avere come sottostante un’azione, un paniere di azioni, uno o più indici, una coppia di valute, dei tassi di interesse, così come una o più materie prime (commodities). Il loro valore intrinseco dipende pertanto dall’andamento del sottostante, variando in funzione dei suoi movimenti e dei parametri che caratterizzano il derivato (eventuale scadenza, la volatilità dei mercati nel caso di un’opzione,

Fra i principali strumenti derivati troviamo i futures, gli swap, in particolare currency swap ed interest rate agreement, le opzioni, i forward rates agreement, i covered warrant ed i certificati di investimento (o certificates, nella versione inglese). I prodotti derivati sono negoziati in numerose borse regolamentate ma anche nei mercati al di fuori dai tradizionali centri borsistici, i cosiddetti mercati over the counter, spesso definiti con l’acronimo “OTC”.

prodotti derivati finanziari
I prodotti derivati sono divisi in varie categorie fra cui Futures, Forward, Swap e Opzioni. Tramite le opzioni sono costruiti i certificati di investimento

Il prezzo dei derivati

Una questione legata al prezzo dei derivati finanziari è quella del loro corretto “pricing”, ossia di riuscire a definire quello che è il loro corretto prezzo di mercato, cosa che può risultare spesso complessa e deve essere calcolata in base ai parametri con cui il prodotto derivato è stato calcolato, fra cui la scadenza, ma anche alle condizioni di mercato, come la volatilità complessiva dei mercati finanziari e dello strumento sottostante cui fanno riferimento.

Va ricordato come, nonostante la nomea poco lusinghiera di cui godano, i prodotti derivati sono fondamentali per il sistema finanziario. Ad essere rischioso non è il loro possesso a priori, ma un loro utilizzo sconsiderato che talvolta può implicare un uso dilettantesco della leva finanziaria.

Perché si investe sui derivati finanziari?

I derivati finanziari possono essere detenuti in portafoglio dagli investitori per differenti finalità.

In primo luogo, possono essere utilizzati dagli investitori per finalità di copertura, andando a ridurre o eliminare un rischio in un portafoglio già esistente o di nuova creazione.

I derivati finanziari possono essere utilizzati per finalità di speculazione, anche grazie alla presenza dell’effetto leva in molti di loro. In questo caso l’investitore si espone ad un rischio cercando di trarre profitto dal movimento del sottostante che ovviamente si riflette sul prezzo del sottostante medesimo. Tramite l’effetto leva è possibile amplificare notevolmente il proprio risultato, sia nel caso di un profitto, che nel caso di una perdita. Entrambi risulteranno maggiori grazie al trading in marginazione, ossia alla leva finanziaria.

Un terzo utilizzo dei derivati è quello dell’ arbitraggio. L’investitore, in questo caso, mira a trarre un guadagno con una serie di transazioni combinate, sfruttando eventuali inefficienze dei mercati. in sintesi, possiamo dire che l’investitore cerca di acquistare il prodotto derivato e rivendere il medesimo o altri strumenti legati allo stesso sottostante immediatamente o in un arco temporale molto breve ad un prezzo superiore, ottenendo pertanto un profitto.

La storia dei derivati finanziari

La crescita dei prodotti derivati avvenne nella seconda metà del XX secolo. In particolare, dopo la caduta degli accordi di Bretton Woods (1971), emersero maggiori rischi legati ai cambi. Pochi anni più tardi vi furono una serie di shock petroliferi, con bruschi aumenti del prezzo del petrolio, che determinarono una maggiore esigenza di copertura da parte degli investitori. Anche negli Anni Novanta e soprattutto nei primi anni Duemila il mercato dei prodotti derivati ha continuato a crescere, seppur con alcune fasi di temporaneo rallentamento (come nel 1993/1995, dopo le forti perdite accusate con prodotti derivati da aziende quali la Metalgesellschaft o la Procter & Gamble). I prodotti derivati furono al centro della crisi dei mutui subprime sul finire del primo decennio degli Anni Duemila.

L'articolo Investire in Derivati proviene da Investire-Certificati.it.

]]>
I Derivati Finanziari https://www.investire-certificati.it/i-derivati-finanziari/ Sat, 17 Aug 2019 13:49:23 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=185 Quali sono i derivati? Come investire in derivati finanziari. I derivati finanziari rappresentano un’ampia gamma di prodotti, cui viene attribuito questo nome in quanto “derivano” il loro valore dall’andamento di un’attività a cui sono collegati, tecnicamente chiamata sottostante. Derivati Finanziari – A cosa servono? I derivati finanziari, come ricorda la CONSOB, vengono generalmente utilizzati per […]

L'articolo I Derivati Finanziari proviene da Investire-Certificati.it.

]]>
Quali sono i derivati? Come investire in derivati finanziari.

I derivati finanziari rappresentano un’ampia gamma di prodotti, cui viene attribuito questo nome in quanto “derivano” il loro valore dall’andamento di un’attività a cui sono collegati, tecnicamente chiamata sottostante.

Derivati Finanziari – A cosa servono?

I derivati finanziari, come ricorda la CONSOB, vengono generalmente utilizzati per varie finalità:

  • ridurre il rischio finanziario di un portafoglio preesistente (finalità di copertura o, anche, hedging);
  • assumere esposizioni al rischio al fine di conseguire un profitto (finalità speculativa);
  • conseguire un profitto privo di rischio attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante tali da cogliere eventuali differenze di valorizzazione (finalità di arbitraggio).

In alcuni casi calcolare il valore del derivato è quasi immediato, in altri invece potrebbe risultare complesso determinare il corretto valore dei derivati finanziari, ossia prezzarli, proprio perché il loro valore deriva da un altro strumento e talvolta da numerosi fattori. Occorre dunque un attento lavoro di analisi da parte dell’investitore per stimare correttamente il valore del derivato in questione tramite funzioni matematico- finanziarie.

derivati finanziari

Derivati finanziari – Le principali categorie

Contratti a termine

Contratti a termine. Si tratta di un accordo tra due parti per la consegna di una determinata quantità di un prefissato sottostante; cioè una merce prestabilita in predeterminate condizioni, oppure un predeterminato quantitativo di attività finanziarie. Una certa quantità ad un prezzo di consegna che viene determinato all’apertura del contratto. Anche la data in cui lo scambio deve avvenire tramite il contratto a termine viene predefinita.

Il contratto a termine presenta elementi di rischio e rendimento per le parti coinvolte nel contratto; per chi acquista il contratto a termine, il rischio consiste nel deprezzamento del bene durante la vita del contratto derivato.

Infatti, il prezzo è già prestabilito; l’acquirente si troverebbe costretto, in questo caso, a pagare un prezzo superiore a quello di mercato, a scadenza del contratto. Per chi vende questo strumento derivato, invece, lo scenario è opposto: sarebbe l’apprezzamento dello strumento in questione a determinare una perdita in conto capitale. Sono contratti a termine sia il contratto forward (strumenti derivati negoziati al di fuori dei mercati regolamentati); sia i futures, che sono invece negoziati su mercati regolamentati e sono pertanto standardizzati, con scadenza, dimensione e regole di contrattazione prestabilite.

Gli swap

Lo swap è uno strumento derivato attraverso il quale le due parti coinvolte nel contratto si accordano per scambiarsi predeterminate somme di pagamenti in date prefissate all’inizio del contratto. Gli swap sono strumenti derivati OTC, ossia over-the counter, non scambiati sui mercati regolamentati. In base al sottostante cui fa riferimento il derivato, abbiamo differenti tipologie di swap.

Interest rate swap

Si tratta di contratti attraverso i quali le controparti si accordano per lo scambio periodico di interessi; questi sono calcolati su una prestabilita somma di denaro, che a sua volta assume il nome di capitale nozionale di riferimento (notional principal amount). Il flusso di pagamenti prosegue per tutta la durata del contratto. Esistono varie forme di interest rate swap, ma quella maggiormente utilizzata viene definita plain vanilla swap, che consiste nell’avere uno dei due flussi basato su un pagamento a interesse con tasso fisso, mentre il secondo ha un’indicizzazione su un tasso variabile. Il profilo di rischio/rendimento del prodotto è ovviamente determinato dalle variazioni dei tassi di interesse nel corso della vita del prodotto.

Currency swap

Sono un’altra tipologia di swap finanziari, le parti in questo “scambio di valute” si impegnano a scambiarsi il capitale e gli interessi in una valuta contro capitale ed interessi denominati in un’altra valuta.

Asset swap

Sono contratti swap che prevedono uno scambio periodico in relazione ad un titolo obbligazionario (appunto l’asset in questione) posseduto da una delle due parti

La Consob specifica nella sezione relativa ai derivati asset swap: “Chi detiene l’obbligazione corrisponde l’interesse connesso all’obbligazione. L’altra parte riceve l’interesse dell’obbligazione e paga un tasso di natura diversa (se l’obbligazione è a tasso fisso pagherà un variabile e viceversa)”.

Credit Default Swap

I credit default swap sono i famosi contratti derivati legati al rischio di fallimento di un sottostante (ossia il rischio di credito), che viene retribuito a pagamenti effettuati a favore della controparte. Sostanzialmente ci si protegge dal rischio di credito di un determinato sottostante (una specifica emissione, o una banca, piuttosto che un’emittente o un portafoglio di strumenti finanziari).

Le opzioni

Le opzioni sono un prodotto finanziario derivato che attribuiscono all’acquirente la facoltà, ma non l’obbligo, di acquistare (tramite un’opzione call), oppure di vendere (attraverso un’opzione put) una determinata quantità di un determinato sottostante entro o a una certa data prefissata.

Si parla di opzione americana se l’opzione può essere esercitata entro tale data, di opzione europea se l’opzione può essere esercitata al raggiungimento della stessa. I sottostanti su cui si basa l’opzione possono essere di vario genere, devono in ogni caso essere scambiati su mercati regolamentati con quotazioni ufficiali. Possono essere attività finanziarie (si pensi a azioni, obbligazioni, valute o altri strumenti finanziari), nonché’ merci (come l’oro, il grano, il succo di arancia).

Anche in questo caso rischio e rendimento dell’acquirente e del venditore sono determinati dall’andamento del prodotto finanziario a cui sono legati. Un incremento del valore del prezzo sottostante premierà l’acquirente di un’opzione call (con una potenziale perdita per il venditore dell’opzione), viceversa una discesa del prezzo premierebbe chi ha acquistato un’opzione put, assicurandosi il diritto di poter vendere un determinato sottostante ad un prezzo superiore a quello di mercato.

L'articolo I Derivati Finanziari proviene da Investire-Certificati.it.

]]>