Crollo di Netflix

Le azioni di Netflix hanno perso ben 35 punti percentuali in una sola seduta il 20 aprile 2022, scendendo da 340 a 224 dollari per azione. La discesa, però, ha origini ben più profonde, con un calo che prosegue da mesi ed è arrivato al 70% dai massimi.

Perché le azioni di Netflix scendono in borsa?

Nel primo trimestre 2022 il colosso dello streaming e serie TV per la prima volta dal 2011 ha perso abbonati. Il numero di utenti registrati per i servizi di Netflix è sceso di 200.000 unità, mentre le stime erano per una crescita di utenti superiore ai 2 milioni. Sul totale di oltre 220 milioni si tratta di una cifra minima, ma potrebbe segnare un’inversione di tendenza. Questo preoccupa ovviamente gli investitori.

Sulle azioni di Netflix pesano le aspettative per un ulteriore calo degli abbonati, che potrebbe arrivare ai 2 milioni di utenti nel secondo (e terzo?) trimestre 2022. Questo determinerebbe ovviamente una frenata dei ricavi per Netflix, con un conseguente impatto anche sulle azioni del titolo quotato al NASDAQ.

Discesa del 70% dai massimi per Netflix

Quindi perchè le azioni di Netflix stanno perdendo valore? Le azioni di Netflix scendono per il calo di abbonati agli streaming. Certamente, le sanzioni alla Russia e la chiusura degli account russi (quasi 700.000), hanno avuto un peso. Così come gli incrementi di prezzi per l’abbonamento di Netflix.

Ma la ragione, come detto, è più profonda. Infatti, è da tempo che la concorrenza nel settore è cresciuta, con un numero di competitor sempre maggiore. Il trend di rallentamento della crescita è partito ormai da circa sei mesi. Di fatto le azioni di Netflix dopo i massimi toccati nel 2021 a ridosso dei 700 dollari per azione hanno progressivamente iniziato a perdere valore, con analisti e risparmiatori che hanno iniziato ad intravedere prospettive per una frenato il titolo.Non dobbiamo poi dimenticare il fatto che Netflix aveva tratto un indubbio beneficio in termini di ricavi dal lockdown derivante dal Covid-19. La pandemia ha costretto milioni di persone a rimanere in casa per mesi, aumentando quindi la richiesta di streaming e pay-tv. Questo trend è in calo con la progressiva ripresa della quotidianità, frenando quindi il numero di nuovi abbonati a Netflix.

Capitalizzazione di borsa delle azioni Netflix

La capitalizzazione di Netflix sul Nasdaq naviga al momento poco sotto quota 100 miliardi di dollari. Vale pertanto circa 90 miliardi di euro.

A fine 2021, quando valeva oltre 650 dollari per azione, la capitalizzazione di borsa era arrivata a superare quota 300 miliardi di dollari. Dai massimi tale valore è sceso di oltre il 65%, scivolando progressivamente appunto sotto quota 100 miliardi.  La discesa di Netflix, almeno per il momento, prosegue.

Competitor nel settore pay-tv

Quali sono altre grandi aziende nel settore della pay-tv? Senz’altro possiamo ricordare Disney+, così come Apple TV, con un’ampia serie di contenuti qualitativamente interessanti.

Da segnalare anche Amazon Prime Video, per la quantità di video disponibili. Altre aziende sono Movistar o Discovery+. A queste aziende vanno aggiunte le pay-tv presenti nei vari paesi, con servizi leggermente diversi, ma in qualche modo in concorrenza con quelli di Netflix.

Fra le possibilità presentate da Netflix, oltre al potenziale aumento dei costi, anche quella di pubblicità non invasiva durante i programmi tv. Anche qui sarà da valutare l’impatto della scelta.

Analisi Tecnica Azioni Netflix

Le azioni di Netflix sono state le migliori sull’indice S&P 500 nel secondo decennio degli anni Duemila. Il trend di crescita è proseguito anche durante la pandemia, portando il titolo ad una serie di massimi in area 550-560 dollari nell’estate 2020.

 Dopo una fase di lateralizzazione fra i 480 ed i 560 dollari, le azioni di Netflix hanno nuovamente accelerato al rialzo, rompendo al rialzo quota 600 dollari, fino a dei massimi storici a ridosso dei 700$.

Su questi valori, secondo l’analisi tecnica, si è verificato un doppio massimo, segnale di possibile inversione ribassista. Tale indicazione è risultata corretta, con un progressivamente indebolimento grafico, che ha riportato le azioni in area 500-530 dollari. Ne è seguita una brusca discesa a 400 dollari, prima del recente crollo verso i 220 dollari. Al momento il trend è ancora ribassista, con una forte debolezza sul titolo. Avremo un primo segnale di possibile tentativo di inversione con un recupero dei 240 euro per azione, viceversa lo scenario resta estremamente precario.

Da notare come Netflix si trovi su valori più bassi rispetto a quelli precedenti la pandemia a differenza di numerosi altri colossi del Nasdaq e delle altre storiche azioni FANG.

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Azioni Netflix: analisi di mercato

Netflix, suo malgrado, è il titolo del momento. Le azioni di Netflix, infatti, dopo il calo degli abbonati, hanno perso oltre il 20% in una sola seduta.

Il valore delle azioni è crollato da 500 dollari per titolo fin sotto quota 400 dollari. Le prossime settimane ci diranno di più sulla profondità della discesa e su quanto essa sia destinata a durare. Potremmo infatti assistere ad un assestamento o una ripresa, così come ad ulteriori affondi ribassisti.

Al momento, con le azioni negoziate in area 400 dollari, la capitalizzazione di mercato di Netflix è di circa 170 miliardi di dollari, pari a circa 150 miliardi di euro. Dai massimi del novembre scorso a 700,99 dollari per azione, si è registrato un calo del 38%. Il price/earning ratio naviga al momento in area 35.

Per chi volesse puntare su Netflix con un certo margine di protezione siamo andati a scovare certificates su Netflix, in grado di offrire interessanti opportunità di investimento sull’azienda americana operativa nella produzione di film e serie televisive

Certificates su Netflix

Quali certificates per chi vuole investire su Netflix. Presentiamo di seguito alcune emissioni di Unicredit legate a Netflix, con vari profili di rischio e rendimento

Cedole fisse garantite al 7% su Neflix – ISIN DE000HV4G9U4

Il certificato ISIN DE000HV4G9U4 offre cedole fisse garantite del 7% su Netflix ed ha una vita residua inferiore ai due anni. L’investitore incassa l’1,75% su base trimestrale, con un rendimento garantito del 7% annuo. L’unica cedola condizionata è quella che sarà staccata a scadenza (osservazione 14 dicembre 2023, con una barriera collocata a 314,509 dollari per azione.

Il prezzo di osservazione iniziale è collocato a 483,86 dollari, pertanto su valori prossimi ai prezzi attuali. Il certificato, grazie al picco di volatilità registrato in questi giorni, è sceso sotto la pari. Sostanzialmente nei prossimi 23 mesi sono previste 7 cedole garantite per un totale del 12,25%. A questi valori si somma una cedola finale condizionata ad una barriera del 65% dello strike, appunto 314,509 dollari per azione, pari all’1,75%.

Il valore nominale di questi certificates è pari a 100 euro. L’investitore non è quindi soggetto al rischio di cambio, in quanto è presente l’effetto quanto.

Quali sono i possibili scenari alla scadenza del certificato ISIN DE000HV4G9U4 su Netflix? Nel caso in cui le azioni di Netflix si troveranno sopra la barriera di 314,509 dollari per azione, gli investitori incasseranno l’ultima cedola (pari a 1,75 euro per certificato) e riceveranno il rimborso dell’intero valore nominale di 100 euro. Viceversa, se Neftflix si trovasse sotto barriera, l’ultima cedola non sarebbe corrisposta (mentre tutte le altre sono invece garantite) ed il rimborso sarebbe pari al valore nominale di 100 euro decurtato della perdita percentuale fatta registrare dal titolo.

Certificato DE000HV4MMH2 su Netflix, Amazon e Tesla

Troviamo cedole fisse garantite anche nel certificato DE000HV4MMH2 che ha per sottostanti le azioni di Netflix, Amazon e Tesla. Dai prezzi di osservazione iniziale tesla ha guadagnato il 60%, mentre Amazon è scesa del 10% e Netflix del 19%. Restano tuttavia altri 100 dollari di margine su Netflix, che in questo certificato ha una barriera collocata sotto i 300 dollari per azione a 296,022$.

Anche in questo caso l’investitore non è soggetto al rischio di cambio. I coupon, però, sono pagati su base mensile ed hanno un ammontare dell’1,15%. In ciascun mese, fino a maggio 2023, l’investitore incassa una cedola mensile garantita pari ad 1,15 euro per certificato. Se il 15 giugno 2023 i tre sottostanti si troveranno sopra il 60% dei prezzi di osservazione, l’investitore riceverà un’ultima cedola pari a 1,15 euro ed il rimborso dell’intero valore nominale. Viceversa, il rimborso sarebbe pari al nominale decurtato della perdita fatta registrare dal worst of, ossia il sottostante con la peggior performance a scadenza, risultando in questo caso inferiore a 60 euro per certificato.

In sintesi, il derivato strutturato da Unicredit garantisce da febbraio 2022 a maggio 2023 ben 16 cedole da 1,15% euro cadauna, pari ad un rendimento sicuro del 18,4%. Come detto, l’unica cedola non garantita è quella a scadenza, così come potrebbe variare il valore di rimborso finale del prodotto.

Top Bonus Certificates con doppia barriera – DE000HV4JRP0

Ancora fra i certificates su Netflix segnaliamo quello con codice ISIN DE000HV4JRP0. La struttura è completamente diversa rispetto ai precedenti due, in quanto si tratta di un top bonus con doppia barriera.

In questo caso troviamo un primo livello barriera al 90%, con bonus del 24,5% ed un secondo livello a 345,975 dollari per azione, con bonus del 5%.

Ricordiamo come i top bonus doppia barriera siano un’interessante evoluzione dei certificati top bonus. Sono infatti presenti due livelli barriera, con protezione del capitale a patto che non sia infranto il livello barriera più basso fra i due del certificato (in questo caso il 70% dei prezzi di osservazione iniziale su Netflix, pari a 345,975 dollari). La barriera, inoltre, è osservata soltanto alla scadenza dei certificates. La scadenza di questo certificato su Netflix è collocata in data 19 gennaio 2023.

Ecco dunque tre interessanti emissioni di certificates su Netflix targati Unicredit, con differenti payoff e livelli di rischio e rendimento.

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