Trading CFD Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/trading/trading-cfd/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Wed, 28 Sep 2022 11:21:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Trading CFD Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/trading/trading-cfd/ 32 32 Trading con i CFD https://www.investire-certificati.it/trading-con-i-cfd/ Thu, 01 Apr 2021 05:00:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=6718 In questo articolo esaminiamo i principali punti legati al Trading con i CFD. I CFD cosa sono? Quali rischi ci sono? Quali vantaggi? Alcuni esempi. Come fare trading con i CFD? Fare trading con i CFD Nel corso degli ultimi anni sempre più investitori hanno iniziato ad investire sui mercati finanziari facendo trading in Borsa […]

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In questo articolo esaminiamo i principali punti legati al Trading con i CFD. I CFD cosa sono? Quali rischi ci sono? Quali vantaggi? Alcuni esempi. Come fare trading con i CFD?

Fare trading con i CFD

Nel corso degli ultimi anni sempre più investitori hanno iniziato ad investire sui mercati finanziari facendo trading in Borsa con i CFD (Contract for difference). I CFD sono strumenti finanziari offerti da importanti broker online, il cui andamento dipende dal prezzo di un’attività finanziaria (detta sottostante) a cui sono collegati. Si tratta quindi di uno strumento “replicante”, che consente nel trading di sfruttare sia le fasi di rialzo (aprendo una posizione long sul CFD) sia quelle di ribasso (aprendo una posizione short sul CFD) dell’attività sottostante.

I CFD possono essere legati ad un titolo azionario, ad un indice di borsa, un future, un’obbligazione, una materia prima, un cambio, una cripto valuta.
E’ possibile fare trading sui CFD:
– sui principali indici azionari mondiali (Dax, Eurostoxx50, Footsie100, Ftse Mib, S&P500, Nasdaq, Dow Jones, Hang Seng,  China, etc…);
– sulle principali materie prime legate all’energia (petrolio Crude, Light crude, gas naturale), sui metalli (oro e argento) e su altre materie prime (cacao, caffè, zucchero, frumento, soia, ecc..);
– su numerose cross valutari, grazie ai CFD sul forex. Oltre ai 5 major (euro/dollaro, euro/yen, euro/sterlina, sterlina/dollaro, dollaro/yen), sono disponibili CFD che coinvolgono il franco svizzero, il dollaro australiano, il dollaro neozelandese, il rand sudafricano, il rublo russo e molte altre valute;
– sui titoli azionari di tutto il mondo.

I vantaggi offerti dai CFD


Tra i vari vantaggi offerti dall’operatività e dal trading con i CFD c’è:
– la possibilità di operare anche al ribasso (short) su una certa attività finanziaria (ad esempio un’azione) senza dove pagare il costo del prestito titoli;
– tramite la marginazione è possibile utilizzare l’effetto leva (e quindi di impiegare solo una parte della liquidità che sarebbe necessaria per l’acquisto diretto dell’attività finanziaria);
– la possibilità di operare su una moltitudine di sottostanti senza particolari criticità. I CFD non hanno infatti scadenza: questa caratteristica evita di dover effettuare il roll-over tra le varie scadenze dei contratti future (ad esempio per quelli collegati ad indici azionari).

Fra gli altri vantaggi c’è anche quello di poter frazionare il contratto future tradizionale. È possibile, infatti, fare trading con i CFD anche su un decimo di lotto (mini-lotto) o su un centesimo di lotto (micro-lotto), consentendo di realizzare un migliore money management. In altre parole, l’investitore con i CFD non acquista necessariamente un intero lotto di future per 100 once di oro o per 100.000 euro contro dollaro, ma può aprire una posizione per una frazione (ad esempio 1/10 piuttosto che 1/5 o 1/2).

Sulla maggior parte degli indici è possibile effettuare operazioni 24 ore su 24: ciò costituisce un indubbio vantaggio rispetto all’operatività tradizionale che viene effettuata durante gli orari di apertura dei mercati.

Come operare con i CFD

Il CFD è quindi un contratto privo di scadenza il cui prezzo si muove in modo lineare in base all’andamento del prezzo del sottostante. Il valore del CFD, quindi, aumenta o minuisce a seconda dell’andamento del prezzo dell’attività finanziaria a cui è collegato. Ad esempio:
– il prezzo del CFD il cui sottostante è il titolo Unicredit sale se il prezzo di Unicredit sale;
– il prezzo del CFD il cui sottostante è il titolo Unicredit scende se il prezzo di Unicredit scende.

Facciamo un esempio di una strategia long intraday con i CFD. Il trader che ha una view rialzista su Unicredit acquista 1000 CFD a 11. Nel corso della seduta il titolo sale e raggiunge quota 11,25. Il trader liquida la posizione e realizza un utile lordo (a cui di dovranno essere tolte le commissioni) di 250 euro così calcolati: (11,25-11) = 0,25 * 1000 = 250 euro.

Nel caso in cui il trader abbia una view ribassista su Unicredit può vendere short 1000 CFD a 11,30. Se nel corso della seduta il titolo dovesse scendere a 11 il trader può liquidare la posizione e realizzare un utile lordo (a cui di dovranno essere tolte le commissioni) di 300 euro così calcolati: (11,30-11) = 0,30 * 1000 = 300 euro.

Prezzi bid e ask

Per ogni CFD il broker quota, in ogni momento della giornata, due prezzi:
– il prezzo “lettera” o “Ask” è il prezzo al quale il trader/investitore può comprare il CFD (e quindi aprire una posizione long);
– il prezzo “denaro” o “Bid” è il prezzo al quale il trader/investitore può vendere il CFD (o per chiudere una posizione long aperta in precedenza o per aprire una nuova posizione short).

La differenza/distanza tra il prezzo lettera e il prezzo denaro si chiama “bid/ask spread” ed è il costo implicito che il trader deve pagare per negoziare in CFD.
Ipotizziamo che un trader voglia operare sull’indice Dax. Nel book di negoziazione troverà visualizzato: 13.410 denaro/13.420 lettera

In questo caso il trader:
– può acquistare l’indice a 13.420;
– può vendere l’indice a 13.410
con uno spread quindi di 10 punti.

Questi 10 punti sono il costo che il trader deve pagare: se, dopo aver acquistato a 13.420, volesse uscire immediatamente dalla sua posizione potrebbe vendere a 13.410, con un costo di 10 punti. Per avere una posizione in pari è pertanto necessario che il prezzo Bid del CFD salga a 13.420.

Esempio di posizione di Bid e Ask

È opportuno evidenziare che i CFD vengono scambiati in contratti chiamati lotti. La dimensione di un singolo contratto/lotto varia a seconda dell’attività sottostante a cui il CFD è collegato. Per i CFD legati a titoli azionari, ad esempio, il numero di contratti equivale al numero di titoli che si intende comprare. Per aprire una posizione che equivale a 250 titoli Unicredit si devono pertanto acquistare 250 CFD con sottostante il titolo Unicredit. Se invece si opera su un cambio (ad esempio l’Euro/Dollaro) occorre fare riferimento alla size (ossia alla dimensione) del contratto.
I broker offrono di solito tre tipi di contratti:
– i contratti standard (con valore 100.000 euro);
– i minilotti, contratti mini (con valore 10.000 euro);
– i microlotti, contratti micro (con valore 1.000 euro).

Aspetti chiave dei CFD

Per poter operare con i contratti standard e con quelli mini non sono necessari 100.000 e 10.000 euro perché con i CFD si lavora in marginazione. Quest’ultima consente infatti di assumere posizioni al rialzo o al ribasso, sia intraday (ossia con operazioni che si aprono e si chiudono nel corso della stessa giornata) sia overnight (ossia su più giorni), impiegando solo una parte della liquidità che sarebbe necessaria per acquistare/vendere una determinata attività finanziaria.
I vantaggi che si ottengono con la marginazione sono due: si aumentano le opportunità operative e si moltiplica (in base all’effetto leva) il rendimento in base al capitale impiegato. Quando si opera con i CFD si apre automaticamente una posizione “marginata”: ciò significa che solo una parte del capitale disponibile viene impegnata. Operare con un margine del 25% significa moltiplicare per 4 (leva finanziaria) il capitale (e il rendimento) dell’operazione. Allo stesso modo una marginazione di 5 implica l’utilizzo di una leva pari a 20.

La leva offerta dai CFD viene solitamente espressa 1:X. Se si utilizza una leva 1:100 significa che per 1 euro si stanno muovendo 100 euro: con 100 euro si muovono quindi 10.000 euro mentre con 1.000 euro si muovono 100.000 euro.

I rapporti di leva più utilizzati sono:
1:4      margine richiesto = 25%
1:10    margine richiesto = 10%
1:20    margine richiesto = 5%
1:30    margine richiesto = 3,33%
1:50    margine richiesto = 2%
1:100   margine richiesto = 1%.

Trading con leva

Trading con i CFD
Esempio del margine richiesto per una posizione di trading di un micro lotto (0,01) in GBPUSD.

L’effetto leva fornito dai CFD deriva quindi dall’utilizzo della marginazione. Ipotizziamo di avere un capitale di 10.000€ e di aprire una posizione di 1 lotto sul cambio Eur/Usd il cui valore nominale è 100.000€. La leva reale (che si calcola come rapporto tra il controvalore della posizione e il capitale a disposizione) in questo caso è pari a 10 (ovvero i 100.000€ della posizione diviso i 10.000€ della liquidità disponibile).

La leva offerta dai vari broker online è legata al livello di conoscenza e di esperienza del trader e può variare in base all’asset class sulla quale si intende operare.  Si applicano i seguenti limiti alla leva:
– per i CFD sulle coppie valutarie principali la leva massima è 30:1
– nel caso di CFD su indici e altre coppie valutarie la leva massima è 20:1
– nei CFD su materie prime ed indici minori la leva massima di 10:1
– sui CFD su titoli azionari la leva massima è 5:1
– per i CFD su criptovalute la leva massima è 2:1

La scelta del broker

Nella scelta del broker per investire e fare trading con i CFD vanno considerati diversi fattori:
1) Il livello di sicurezza. È necessario che i fondi vengano depositati presso una banca depositaria (meglio se italiana o comunque in Europa) separata dal patrimonio del broker.

2) La liquidità del conto. Avere la possibilità di depositare e ritirare liquidità in ogni momento è un altro fattore importante e indica molto spesso la serietà del broker.

3) Costi di commissioni. I costi commissionali incidono in modo importante sulla performance di portafoglio. Per questo motivo occorre prestare particolare attenzione all’entità di eventuali commissioni sia alla dimensione del Bid/Ask Spread.

4) La velocità di esecuzione. Per chi opera a livello intraday è opportuno verificare l’assenza di “slippage” ovvero la differenza tra il prezzo di mercato e quello a cui viene eseguito effettivamente il trade.

5) Le piattaforme di Trading devono essere veloce e offrire, oltre grafici e indicatori, anche notizie, calendari economici e dati macro. Servizi come Trading Central ed Autochartist possono pertanto rappresentare dei validi plus per chi fa trading sui CFD.

6) Supporto al cliente. Il customer service del broker è un fattore importante da valutare perché può aiutare a risolvere sia problemi amministrativi sia problemi tecnici legati all’operatività.

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Cos’è Metatrader 4 e Come Funziona? https://www.investire-certificati.it/cose-metatrader-4-e-come-funziona/ Tue, 23 Mar 2021 13:33:35 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=6585 Cos’è Metatrader 4 e come funziona la piattaforma Metatrader 4 ? Creata nel 2005 da Metaquotes, conosciuta anche come MT4, è una delle piattaforme di trading più utilizzate al mondo dai trader e investitori grazie alla sua semplicità ed efficienza operativa. Metatrader 4 è una piattaforma di trading molto facile da usare che non richiede […]

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Cos’è Metatrader 4 e come funziona la piattaforma Metatrader 4 ? Creata nel 2005 da Metaquotes, conosciuta anche come MT4, è una delle piattaforme di trading più utilizzate al mondo dai trader e investitori grazie alla sua semplicità ed efficienza operativa.

Metatrader 4 è una piattaforma di trading molto facile da usare che non richiede  risorse per il suo funzionamento. Il suo punto di forza è la capacità grafica che offre, oltre all’ampia varietà di indicatori a disposizione dell’utente. Chiunque sappia programmare nella lingua MetaQuotes (una delle più semplici che ci siano) può utilizzare l’indicatore che viene proposto, o anche il sistema di trading automatico che vuole. Il fatto che ci siano più di un milione di utenti MetaTrader 4 in tutto il mondo dà un’idea della popolarità di questo software.

Caratteristiche MT4

Metatrader 4 è una piattaforma ideale sia per il trader alle prime armi, che può iniziare a utilizzare la versione demo ed eseguire un periodo di trading cartaceo valido per testare i risultati delle sue strategie, sia per il trader che ha già maturato esperienza nei mercati, che può utilizzare le varie funzioni grafiche e operative presenti all’interno della piattaforma.

  1. Ha diversi tipi di esecuzione dell’ordine: esecuzione istantanea e ordine in sospeso.
  2. Ti consente di personalizzare i grafici di mercato. Questo in modo da soddisfare al meglio le esigenze specifiche di ogni trader nelle varie fasi di negoziazione.   
  3. Il linguaggio di programmazione che utilizza, MetaQuotes Language 4, è molto semplice da programmare e include l’opzione per eseguire il backtest per controllare il sistema che programmiamo.
  4. Ha una posta interna attraverso la quale è possibile comunicare con il broker.
  5. MT4 ha una sezione di aiuto integrata per risolvere qualsiasi dubbio riguardante Metatrader 4 e MetaQuotes 4 (MTQ4).
  6. Ha una gestione integrata delle banche dati storiche e una funzione di importazione/esportazione di tali dati, per fornirci una migliore misurazione dei risultati.
  7. È una piattaforma di trading totalmente gratuita.  

Come scaricare e installare MT4?

La piattaforma Metatrader 4 può essere installato sul proprio computer attivando un file eseguibile (.exe) che il broker mette a disposizione. Una versione mobile è disponibile anche per dispositivi Android e IOS, che ti consente di monitorare le tendenze del mercato ed eseguire anche operazioni di trading in movimento.

Come utilizzare i componenti MT4?

I componenti principali della piattaforma MT4 sono i seguenti:

Osservazione del mercato:

Questo componente si trova nell’angolo in alto a sinistra, nella configurazione che la piattaforma MetaTrader 4 porta per impostazione predefinita.  Qui possiamo vedere l’offerta e la domanda dei beni che seguiamo di più.

Metatrader 4 Market Watch funzionalità
Metatrader 4 Market Watch funzionalità

Navigatore:

MT4, per impostazione predefinita, inserisce il navigatore nelle osservazioni del mercato. In questo componente troveremo diverse sezioni a discesa.

Browser MT4 con sezioni account, indicatori e script
Browser MT4 con sezioni account, indicatori e script

La prima sezione è  del “Conto”, in essa troviamo le demo e i conti reali che abbiamo aperto e possiamo accedere al conto che vogliamo.

La seconda sezione è degli “Indicatori”,in cui troviamo gli indicatori che  ci sono per impostazione predefinita in MetaTrader 4.  

La terza sezione è degli “Indicatori personalizzati”,   in cui troveremo tutti gli indicatori che abbiamo installato, diversi da quelli che ci sono per impostazione predefinita.

La quarta sezione è dello “Script”,dove  troveremo programmi che costituiscono moduli che vengono utilizzati per esegeuire azioni ripetute come l’apertura e la chiusura di posizioni, ad esempio. Costituiscono la base degli Expert Advisors e contengono strategie di trading predefinite dal programmatore.

Terminale:

Nel componente Terminal di MT4 è inoltre possibile trovare diverse sezioni come operazioni, cronologia conto, notifiche e cassette postali.

Mt4 Terminal: scambi, cronologia account, notizie, avvisi...
Mt4 Terminal: scambi, cronologia account, notizie, avvisi…

Come funziona MT4?

Metatrader 4 è una piattaforma di grande versatilità che facilita il trading grazie alle sue funzionalità avanzate. Alcune delle piu’ interessanti sono la configurazione dei grafici (indicatori, periodicità e lo stile che si vuole dare) l’incorporazione  dei sistemi di trading automatico attraverso lo strumento dell’Expert Advisors e la Prova della Strategia, la quale offre le prestazioni di un sistema simulato nel passato.

Nonostante siano funzionalità avanzate, non è troppo difficile sapere come gestirle, ma è consigliabile avere qualche esperienza precedente con altre piattaforme o simulatori per ottenere il massimo da esse. A tal fine, Metatrader 4 offre la possibilità di aprire piattaforme demo, di praticare queste funzioni in modo simulato con denaro virtuale.

Quali sono i vantaggi di MT4?

I vantaggi della piattaforma Metatrader 4 sono importanti:

  • Puoi avere due conti reali  contemporaneamente.
  • Consente di aprire tutte le demo desiderate. In questo modo, puoi testare diverse strategie di trading con denaro simulato.
  • Non è richiesta alcuna grande conoscenza del linguaggio di programmazione per utilizzare un programma di trading automatico. L’Expert Advisor mette a disposizione degli utenti MT4 molti sistemi attivabili sulla nostra piattaforma di trading in modo che gli ordini siano eseguiti automaticamente in modo relativamente semplice.
  • Include 90 indicatori tecnici che appaiono per impostazione predefinita ma, nel caso in cui ne vogliamo uno non elencato, puoi importarne o crearne di nuovi.

Tipi di ordini MT4

A differenza degli ordini di esecuzione istantanea dove l’operazione si introduce nel prezzo del mercato in quel momento, con gli ordini in sospeso è possibile impostare gli ordini che si aprono una volta che il prezzo raggiunge un livello pertinente che hai scelto in precedenza. Esistono quattro tipi di ordini in sospeso disponibili su MT4, ma possiamo raggrupparli in due grandi gruppi: ordini che aspettano di rompere un certo livello di mercato e ordini che sperano di riprendersi da un certo livello di mercato.

Inoltre, in ogni caso possiamo utilizzare sia   “buy”   che  “sell”, quindi alla fine abbiamo 4 tipi di ordini in sospeso.

Buy Stop

L’ordine Buy Stop consente di impostare un ordine di acquisto al di sopra del prezzo di mercato corrente. Ciò significa che se l’attuale prezzo di mercato è di 20 euro e il prezzo del buy stop è di 22 euro, si aprirà una posizione di acquisto o “lunga” quando il mercato raggiungerà quel prezzo.

Sell stop

L’ordine Sell Stop ti consente di impostare un ordine di vendita al di sotto del prezzo di mercato corrente. Quindi, se l’attuale prezzo di mercato è di 20 euro e il prezzo sell stop è di 18 euro, una posizione di vendita o “corta” si aprirà quando il mercato raggiungerà quel prezzo.

Buy Limit

A differenza di un Buy Stop, l’ordine Buy Limit ti consente di impostare un ordine di acquisto al di sotto del prezzo di mercato corrente. Ciò significa che se l’attuale prezzo di mercato è di 20 euro e il prezzo del buy limit è di 18 euro, ciò aprirà un ordine di acquisto quando il mercato raggiungerà il livello di prezzo di 18€.

Sell Limit

Infine, l’ordine Sell Limit ti consente di impostare un ordine di vendita al di sopra del prezzo di mercato corrente. Quindi, se l’attuale prezzo di mercato è di 20 euro e il prezzo fisso dell’ordine Sell Limit è di 22 euro, una volta che il mercato raggiungerà il livello di prezzo di 22 euro si aprirà una posizione di vendita in quel mercato.

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Come investire sul prezzo del petrolio spot? https://www.investire-certificati.it/come-investire-sul-prezzo-del-petrolio-spot/ Tue, 02 Jun 2020 14:33:53 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1311 Come investire prezzo del petrolio spot senza dover fare il rolling dei contratti futures? Ci ha pensato il broker ActivTrades, che ha lanciato due CFD, rispettivamente sul prezzo del WTI, acronimo di West Texas Intermediate, e sul Brent, il petrolio del Mare del Nord europeo. È pertanto possibile investire sul petrolio greggio senza dover fare […]

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Come investire prezzo del petrolio spot senza dover fare il rolling dei contratti futures? Ci ha pensato il broker ActivTrades, che ha lanciato due CFD, rispettivamente sul prezzo del WTI, acronimo di West Texas Intermediate, e sul Brent, il petrolio del Mare del Nord europeo. È pertanto possibile investire sul petrolio greggio senza dover fare il rolling fra le scadenze dei futures, con un uno swap per le posizioni portate in overnight proporzionale al contango presente nei vari contratti future al CME

Investire sul petrolio con i CFD

Nel dettaglio i CFD permettono all’investitore di replicare in modo lineare l’andamento di uno strumento (in questo caso rappresentata dal prezzo spot del petrolio Wti americano e del Brent), con il vantaggio di poter spezzettare la posizione rispetto ad un tradizionale futures, basato su volumi maggiori. Il tradizionale contratto al CME è infatti pari a 1.000 barili, circa 35 mila dollari ai prezzi correnti del petrolio. Con i Cfd non sono previste commissioni ma solo il “costo implicito” di bid/ask spread praticato dal broker.

Come accennato, se si vogliono mantenere aperte delle posizioni in overnight (ossia per uno o più giorni) con questi nuovi CFD di ActivTrades è previsto il pagamento di un tasso swap mentre se si opera nell’intraday (ossia se si aprono e chiudono le posizioni nel corso della stessa giornata) non sono previsti costi aggiuntivi. Questi contratti non hanno scadenza a differenza dei tradizionali CFD sui futures del petrolio con scadenza. Attenzione quindi al sottostante selezionato, perché i contratti CFD relativi al future hanno scadenza, mentre quelli sul prezzo spot del petrolio non hanno scadenza ed hanno invece un costo di mantenimento della posizione (che cresce in base al contango sul petrolio del momento).

Investire sul petrolio: è ancora il momento?

Analizziamo il turbolento contesto registrato negli ultimi mesi sul petrolio. Nel mese di aprile le quotazioni del petrolio hanno messo a segno un impressionante crollo, scivolando per la prima volta in territorio negativo. Alla base del collasso dei prezzi troviamo un ampio ventaglio di fattori, riconducibili al temporaneo blackout della domanda di greggio, derivante dalla frenata economica generata dal coronavirus. L’improvviso calo globale della domanda, quantificabile in circa 30 milioni di barile al giorno, ha determinato un clamoroso sold-out, nei magazzini americani e a poco è servita la riduzione della produzione da parte dell’OPEC di 9,7 milioni di barile.

investire sul petrolio

Trading sul petrolio

Il punto di riferimento per il trading sul petrolio è dato dai Contratti future su WTI e Brent scambiati al CME, che hanno appunto una scadenza, data in cui viene scambiato un certo numero di barili di petrolio ad un determinato prezzo, appunto quello cui si è acquistato il contratto. Per la scadenza di maggio, i costi di stoccaggio erano saliti spaventosamente, divenendo proibitivi in una fase in cui gran parte delle strutture erano occupate già da altre scorte petrolifere non consumate. Questa particolarissima situazione ha fatto sì che nella giornata del 20 aprile gli investitori fossero pronti a pagare pur di non doversi trovare costretti a ricevere ingenti quantitativi di petrolio, senza la possibilità di stoccarli. Le scadenze successive non sono scese in negative, generando quello che tecnicamente viene definito contango, ossia prezzi maggiori per le scadenze più lontane nel tempo.

Lo scenario è però cambiato radicalmente nel mese di maggio, quando gli investitori hanno iniziato a puntare su una progressiva riapertura dei vari paesi e, conseguentemente su una ripresa della domanda, accompagnata da una riduzione della produzione (e dalla chiusura di alcuni impianti negli Stati Uniti, non in grado di sopravvivere a prezzi troppo bassi).

Il prezzo del petrolio

Il prezzo del petrolio ha via via ripreso vigore, con il contratto WTI che ha terminato il mese di maggio in area 35 dollari al barile, mentre il Brent è arrivato oltre i 38 dollari al barile. Questo anche grazie alle aspettative per una conferma dei tagli alla produzione decisi dall’OPEC anche per i mesi estivi. Lo scenario tecnico, a questo punto, è quello di un petrolio ancora ripresa, ma le incertezze restano dietro l’angolo. Prima fra tutte il rischio di una recessione globale nei prossimi mesi, con il rischio di un calo della domanda. Ma anche un’eventuale seconda ondata del coronavirus potrebbe frenare nuovamente la domanda di greggio. La volatilità potrebbe dunque destinata a rimanere elevata sul petrolio, con numerose opportunità per investire sul petrolio, anche grazie ai cfd spot e futures offerti da ActivTrades.

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Cosa Sono i Contratti Derivati Futures? https://www.investire-certificati.it/cosa-sono-i-contratti-derivati-futures/ Thu, 07 May 2020 17:01:47 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1225 Cosa sono i contratti derivati futures e come nascono? I futures traggono il loro nome dall’inglese Future Contracts e sono dei contratti finanziari derivati a termine standardizzati, ossia con caratteristiche predefinite, come la merce negoziata, il quantitativo e la scadenza. Futures: merce, quantità, scadenza Con il contratto future due parti, il compratore ed il venditore, […]

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Cosa sono i contratti derivati futures e come nascono? I futures traggono il loro nome dall’inglese Future Contracts e sono dei contratti finanziari derivati a termine standardizzati, ossia con caratteristiche predefinite, come la merce negoziata, il quantitativo e la scadenza.

Futures: merce, quantità, scadenza

Con il contratto future due parti, il compratore ed il venditore, si impegnano a scambiarsi una predeterminata quantità di un bene (come petrolio oppure oro) oppure un indice (come il Ftse Mib o il Dax, in questo caso con regolazione in contanti) ad un prezzo prefissato. La liquidazione del contratto è differita in una data futura, anch’essa definita all’origine del future.

Durante la loro vita i contratti future vengono negoziati esattamente come dei titoli azionari. Il loro prezzo deriva da quello che è l’andamento del sottostante cui fanno riferimento, ecco quindi il nome di “derivato finanziario“. Per esempio, il valore del contrato future relativo al petrolio salirà contestualmente ad una salita del prezzo del greggio, scendendo nel caso opposto.

L’operatore che compra il future si impegna ad acquistare alla scadenza del contratto il bene in questione. Di fatto l’acquirente assume una posizione lunga, ossia rialzista, sul bene acquistato. Al tempo medesimo, il venditore del future assume una posizione corta (ossia trae un vantaggio da un eventuale discesa dei prezzi).

Future per fare trading ed hedging

I contratti futures permettono di trasferire il rischio da un produttore di materie prime ai mercati finanziari, ossia agli speculatori, garantendo al produttore un flusso di cassa predeterminato in una data futura. Il produttore potrà quindi fare hedging, ossia coprirsi dal rischio di un deprezzamento della materia prima prodotta (rinunciando in tal caso ad un eventuale apprezzamento della medesima).

L’investitore farà invece trading sul sottostante. In base a come il contratto future è stato impostato, la risoluzione finale del medesimo può avvenire con una consegna fisica (quindi con la consegna di un certo numero di barili di petrolio o lingotti di oro, in base ai termini prestabiliti) oppure con una risoluzione in contanti del contratto.

Trading e investimenti

Il contratto future – la dimensione

Il contratto future può avere varie “sizes”, ossia dimensioni, anch’esse prestabilite all’origine del contratto, che variano in base al sottostante. Per esempio, tradizionalmente il future sull’oro aveva una dimensione di 100 once, anche se negli ultimi anni sono stati inseriti nuovi contratti da 50 e 10 once, rendendo quindi questo mercato accessibile ad un più ampio pubblico.

Il futures sul petrolio fa di norma riferimento ad una size di 100 barili, quello sull’argento a 5000 once. Per quanto riguarda gli indici, per il FTSE Mib italiano il moltiplicatore è 1 per il contratto mini e 5 per il contratto standard future. In altre parole, sul mini future un movimento di un punto equivale ad un euro, mentre un movimento di un punto equivale a 5 euro.

Trading sui futures con i CFD

Il trading con i CFD può rappresentare un’alternativa al trading con i futures. Infatti, tramite i contratti per differenza (dal cui nome inglese contract for difference arriva l’acronimo CFD) è possibile scambiare prodotti che replicano l’andamento del future. Fra i principali vantaggi vi è quello di poter spezzettare i contratti, assumendo quindi posizioni anche di dimensioni minori (fino a un centesimo del contratto future standard), elemento utile anche nella gestione del money management.

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Il Trading con i CFD https://www.investire-certificati.it/il-trading-con-i-cfd/ Wed, 27 Nov 2019 20:16:10 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=745 I vantaggi del trading con i CFD Un altro vantaggio per chi fa trading o investe nei CFD è legato alla possibilità di poter fare trading sia al rialzo (operazioni long) che al ribasso (operazioni short), investendo su ribassi del sottostante. Va poi ricordato come tramite i CFD non si acquisti fisicamente il sottostante, ma […]

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Cosa sono i CFD? Come funzionano i CFD, ossia i contratti per differenza? Conviene investire in borsa con questi prodotti?

Fra gli strumenti più utilizzati per il trading online troviamo i CFD, ossia i contratti per differenza. Si tratta di strumenti finanziari derivati, che permettono all’investitore di speculare sui movimenti ottenuti dai sottostanti rappresentati da ciascun CFD.  È possibile investire sia al rialzo che al ribasso con i CFD, mentre è molteplice il range di strumenti finanziari (sottostanti) coperti dai CFD. Si parte dal Forex, ossia il mercato valutario, per proseguire con indici azionari, ma anche singoli titoli azionari, materie prime (commodities) e tassi di interesse.

I vantaggi del trading con i CFD

Fra i principali vantaggi del trading sui CFD vi è quello di poter spezzettare il contratto future tradizionale. È infatti possibile negoziare CFD anche su un decimo di lotto (mini-lotto) o su un centesimo di lotto (micro-lotto), fattore che permette una migliore gestione del rischio nella propria operatività sia nel trading su valute che su indici e Forex. In altre parole, l’investitore con i CFD non acquista necessariamente un intero lotto di future per 100 once di oro o per 100.000 euro contro dollari, ma potenzialmente anche soltanto una frazione.

Un altro vantaggio per chi fa trading o investe nei CFD è legato alla possibilità di poter fare trading sia al rialzo (operazioni long) che al ribasso (operazioni short), investendo su ribassi del sottostante. Va poi ricordato come tramite i CFD non si acquisti fisicamente il sottostante, ma soltanto il beneficio di poter ottenere profitti dai movimenti di un’azione o un indice o una materia prima.

TRADING ONLINE

Gli svantaggi del trading con i CFD

I CFD presentano anche alcuni fattori di criticità. O meglio, non tanto lo strumento in quanto tale, quanto piuttosto i rischi legati ad alcune aziende non regolamentate o basate nei paradisi fiscali. Attenzione dunque alla scelta dell’intermediario. Spesso si ricorre a broker basati fuori dall’Europa per ottenere una leva più elevata (visto che lì non vi sono i limiti imposti dall’ESMA, che ha messo un massimo alla leva finanziaria sul Forex a 1:30), ma attenzione dunque alla scelta del broker per il proprio trading online. Non sono mancati in passato casi di truffe da parte di broker basati fuori dall’Europa in paradisi fiscali che hanno reso difficoltosi o impossibili i prelievi da parte degli investitori che avevano depositato denaro su conti CFD.

Da segnalare poi il fattore leva, che di per sé non è certamente uno svantaggio nel trading con CFD, ma lo può diventare se impropriamente utilizzato da trader retail non consci dei rischi presenti. La tematica relativa alla leva finanziaria nei CFD è comunque esaminata più dettagliatamente nel prossimo paragrafo.

I CFD e la leva finanziaria

La leva finanziaria è presente nei CFD ed è uno degli elementi chiave. Tramite l’utilizzo della leva è possibile negoziare strumenti finanziari per un controvalore superiore al proprio capitale, depositando a garanzia soltanto una quota dell’intero ammontare. Per esempio, con l’utilizzo di una leva 1:400, per l’apertura di una posizione di 100.000 dollari saranno sufficienti 250 dollari. Con una leva 1;30 saranno invece necessari 3.333,33 dollari come margine per l’operazione di trading. Portando invece la leva a 1:10, il margine richiesto è invece di 10.000 dollari. Sostanzialmente al decrescere della leva finanziaria cresce il margine richiesto. I limiti dell’ESMA alle leve spropositate (che talvolta eccedevano anche 1:400, arrivando a 1:500 o 1:888) sono appunto stati decisi nell’ottica di ridurre i rischi di sovraesposizione del cliente.

Leva e margine nel trading con i CFD

Ecco i rapporti relativi alla leva finanziaria maggiormente utilizzati per il trading sui CFD, con i rispettivi margini richiesti all’investitore dal broker.

  • 1:4      margine = 25%
  • 1:10    margine = 10%
  • 1:20    margine = 5%
  • 1:30    margine = 3,33%
  • 1:50    margine = 2%
  • 1:100   margine = 1%
  • 1:400   margine = 0,25% .

Libri sul trading

Altri aspetti relativi agli investimenti con i CFD ed al trading online sono trattati in questo articolo.

Per chi si avvicina al trading con i CFD troviamo il libro “Guida pratica al Trading“, così come “Strategie Operative per i Mercati Finanziari”, due libri sul trading di Gianluca Defendi. Fra le guide per imparare a fare trading sul Forex spicca una pubblicazione di Giacomo Probo. Il libro si intitola Trading Operativo sul Forex ed è stato uno fra i più venduti in ambito finanziario negli ultimi anni.

Per chi volesse approfondire i certificati di investimento, su investire-certificati.it è disponibile un’ebook sugli investment certificates, con una guida per conoscere questi strumenti finanziari.

Ancora in merito alla tematica investimento, ma con focus sull’oro, segnaliamo invece il libro “I segreti per Investire con l’oro” di De Casa (Hoepli).

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Come Investire sui CFD? https://www.investire-certificati.it/come-investire-sui-cfd/ Wed, 21 Aug 2019 22:52:03 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=254 Come investire sui CFD? come funzionano i CFD? Guida CFD Investire in CFD. Come funzionano gli investimenti in CFD (contract for difference)? In questa analisi descriviamo alcuni concetti chiave che riguardano gli investimenti con i CFD: lo spread, le commissioni, la marginazione, il numero di contratti e il calcolo dei profitti e delle perdite. Come fare […]

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Come investire sui CFD? come funzionano i CFD? Guida CFD

Investire in CFD. Come funzionano gli investimenti in CFD (contract for difference)? In questa analisi descriviamo alcuni concetti chiave che riguardano gli investimenti con i CFD: lo spread, le commissioni, la marginazione, il numero di contratti e il calcolo dei profitti e delle perdite. Come fare trading con i CFD?
In ogni istante della giornata il broker quota due prezzi: 
– il prezzo “lettera” o “Ask” è il prezzo al quale il trader/investitore può comprare il CFD (e quindi aprire una posizione long); 
– il prezzo “denaro” o “Bid” è il prezzo al quale il trader/investitore può vendere il CFD (o per chiudere una posizione long aperta in precedenza o per aprire una nuova posizione short).

La differenza/distanza tra il prezzo lettera e il prezzo denaro si chiama “bid/ask spread” ed è il costo implicito che il trader deve pagare per negoziare in CFD
Ipotizziamo che un trader voglia fare trading sull’indice Ftse Mib. Nel book di negoziazione troverà visualizzato: 19.710 denaro/19.720 lettera.

In questo caso l’investitore: 
– può acquistare l’indice con il CFD a 19.720 e lo può vendere a 19.710 con uno spread di 10 punti. Se volesse uscire immediatamente dalla sua posizione potrebbe vendere a 19.710. Per avere una posizione in pari è pertanto necessario che il prezzo Bid del CFD salga a 19.720.

È opportuno evidenziare che quando il sottostante del CFD è un titolo azionario non si paga lo spread (i prezzi in denaro e lettera corrispondono infatti ai prezzi presenti nel book del sottostante), ma si paga al proprio broker una commissione (fissa o percentuale).

I CFD vengono scambiati in contratti chiamati lotti. La dimensione di un singolo contratto/lotto varia a seconda dell’attività sottostante a cui il CFD è collegato. Per i CFD legati a titoli azionari, ad esempio, il numero di contratti equivale al numero di titoli che si intende comprare. Per aprire una posizione che equivale a 250 azioni Enel si devono pertanto acquistare 250 CFD con sottostante il titolo Enel. Se invece si opera su un cambio (ad esempio l’Euro/Dollaro) occorre fare riferimento alla size (ossia alla dimensione) del contratto. 
I CFD broker offrono vari tipi di contratti: 
– i contratti standard (con valore 100.000 euro); 
– i contratti mini (con valore 10.000 euro); 
– i contratti micro (con valore 1.000 euro).

Nel primo caso il valore di un pip è di 10$, nel secondo caso di 1$ e nel terzo di 0,1$. * Pip, acronimo di “Points In Percentage”, rappresenta il punto base di variazione minima di prezzo nel Forex. Nel trading, per gli altri strumenti finanziari si utilizza invece il termine Tick. 

investire con CFD

Margini

Va inoltre evidenziato come con i CFD sia necessario un margine ampiamente inferiore al capitale movimentato, perché con i CFD si lavora in marginazione o leva finanziaria. Quest’ultima consente infatti a chi fa trading di assumere posizioni al rialzo o al ribasso, sia intraday sia overnight (ossia su più giorni), impiegando solo una parte della liquidità che sarebbe necessaria per acquistare/vendere una determinata attività finanziaria. 
I vantaggi che si ottengono nel trading con la marginazione sono due: si aumentano le opportunità operative e si moltiplica (con l’effetto leva) il rendimento in base al capitale impiegato. Quando si fa trading e si investe con i CFD si apre automaticamente una posizione “marginata”: ciò significa che solo una parte del capitale disponibile viene impegnata. Operare con un margine del 25% significa moltiplicare per 4 (leva finanziaria) il capitale (e il rendimento dell’operazione).

La leva

Se nel trading si utilizza una leva 1:100 significa che con 100 euro si muovono quindi 10.000 euro, mentre con 1.000 euro si muovono 100.000 euro.

I rapporti di leva più utilizzati sono: 
1:4      margine = 25% 
1:10    margine = 10% 
1:20    margine = 5% 
1:30    margine = 3,33% 
1:50    margine = 2% 
1:100   margine = 1%

Quindi: se si utilizza una leva 1:5 significa che per ogni euro si muovono 5 euro; se si utilizza una leva 1:30 per ogni euro si muovono 30 euro.

Effetto leva e controvalore

L’effetto leva fornito dai CFD deriva quindi dall’utilizzo della marginazione. Ipotizziamo di avere un capitale di 10.000€ e di aprire una posizione di 1 lotto sul cambio Eur/Usd il cui valore nominale è 100.000€. La leva reale (che si calcola come rapporto tra il controvalore della posizione e il capitale a disposizione) in questo caso è pari a 10 (ovvero i 100.000€ della posizione diviso i 10.000€ della liquidità disponibile). 
Se simuleremo questa operazione con una leva a 20 si farà invece riferimento alla leva operativa che esprime invece il rapporto tra il controvalore e il margine richiesto dal broker. Se utilizziamo un broker con leva 1:20, vuol dire che il broker impegnerà 1/20 del valore nominale (cioè 5.000€) come margine per consentirci di aprire l’operazione. 
Il margine non viene effettivamente prelevato del broker ma viene semplicemente impegnato a livello contabile, riducendo quindi la liquidità disponibile per aprire altre posizioni. Il trader deve sempre mantenere il livello di margine minimo: nel caso in cui la somma di denaro disponibile nella piattaforma di trading dovesse scendere sotto il margine minimo, il broker effettuerà una margin call con la quale chiederà al trader di ripristinare tale margine o tramite il versamento di nuova liquidità o con la chiusura di altre posizioni.

Il trading

Ciò che va sottolineato è che la dimensione dell’operazione di trading è sempre la stessa (nel nostro esempio di 1 lotto di Euro/Dollaro è di 100.000€). Non ha importanza quindi se la leva con gli investimenti nei CFD sia 100, 200 oppure 400: il nostro trade avrà sempre lo stesso valore sul mercato. I profitti e le perdite per ogni movimento di prezzo saranno sempre gli stessi, qualunque sia la leva impiegata. La differenza sta nella incidenza percentuale che questi profitti/perdite hanno sul capitale utilizzato dall’investitore. Ad esempio, un utile di 250 euro rispetto al margine di 500 euro (leva 200) costituisce un rendimento del 50% per l’investitore che ha usato CFD o altri strumenti derivati, mentre su un margine di 5.000 euro (leva 20), rappresenta un rendimento del 5%. Ecco quindi un primo elenco non esaustivo di nozioni da conoscere per il trader che si avvicina agli investimenti ed al trading con i CFD.

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