Previsioni Petrolio Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/previsioni/previsioni-petrolio/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Sun, 12 Jan 2025 22:07:14 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Previsioni Petrolio Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/previsioni/previsioni-petrolio/ 32 32 Perché il prezzo del petrolio sale? https://www.investire-certificati.it/perche-il-prezzo-del-petrolio-sale/ Mon, 13 Jan 2025 07:06:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=35888 Perché il prezzo del petrolio in questo avvio di 2025? Il WTI è salito ai massimi da tre mesi. Vediamo cosa spinge gli acquisti sul petrolio ed il prezzo a salire. I dati macroeconomici che Biden lascia in eredità all’economia americana sono solidi e i mercati si attendono una Federal Reserve in versione falco nei […]

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Perché il prezzo del petrolio in questo avvio di 2025? Il WTI è salito ai massimi da tre mesi. Vediamo cosa spinge gli acquisti sul petrolio ed il prezzo a salire.

I dati macroeconomici che Biden lascia in eredità all’economia americana sono solidi e i mercati si attendono una Federal Reserve in versione falco nei prossimi mesi. Tassi alti, dollaro forte e rendimenti ancora in salita, non necessariamente uno scenario favorevole per il greggio e il comparto degli energetici. Ma perché il prezzo del petrolio sale?

Dazi sul petrolio della Russia?

Nei giorni scorsi ha toccato i massimi degli ultimi tre mesi, con il prezzo del WTI (principale benchmark petrolifero americano), salito fino a 77 dollari al barile. Il Brent, invece, è arrivato a 80 dollari al barile. A spingere gli acquisti sul petrolio sono state le nuove sanzioni americane contro la Russia. Fra le aziende colpite troviamo  Gazprom Neft e Surgutneftegas. Viene colpita la flotta ombra di 183 petroliere gestite da società non occidentali. Le sanzioni americane, poi, mirano a colpire anche le reti che commerciano petrolio e idrocarburi.

Il tutto ha ripercussioni globali, anche su scala geopolitica. Infatti, molte petroliere sono state utilizzate per trasportare petrolio verso India e Cina in questi ultimi anni. Certamente la Russia troverà altre soluzioni per superare le sanzioni americane, ma nel frattempo ci sono timori per l’approvvigionamento globale, in particolare verso le rotte asiatiche (Cina e India in primis).

Nelle sale trading USA e non solo ecco che sono scattati gli acquisti, anche dopo la diffusione di un documento – la cui veridicità resta da verificare – che spiegava nel dettaglio le sanzioni.

Cosa muove il prezzo del petrolio

I rialzi sul petrolio potranno continuare? Per il momento il quadro tecnico sul WTI, il West Texas Intermediate, è nettamente migliorato, anche se a farla da padrone in questo caso più che analisi tecnica e grafica sono le notizie.

Previsioni sul prezzo del petrolio
Previsioni sul prezzo del petrolio

Vale poi la pena ricordare che numerose banche d’affari, fra cui Goldman Sachs e UBS, abbiano previsto ulteriori limitazioni all’export nei prossimi mesi (in particolare per l’Iran). Tutto ciò arriva mentre le previsioni per l’inverno 2025 negli USA sono gelide, con temperature previste sotto la media. Ciò sta alimentando la domanda di gas naturale e di altri combustibili utilizzati per il riscaldamento su ampia scala.

Questo scenario fa chiaramente gioco alla produzione di petrolio americana, che di fatto mette – almeno in parte – in fuorigioco un diretto concorrente. Servirà a Trump per negoziare una pace fra Russia e Ucraina o soltanto a favorire le aziende americane che operano nel settore petrolifero e nel comparto energetico?

Le previsioni per il prezzo del petrolio passano quindi da questi temi. Da un lato i tassi alti ed il rallentamento economico europeo possono essere un fattore negativo. Dall’altra i rischi per la produzione esistono e ciò potrebbe determinare uno scenario volatile anche nei prossimi mesi.

Grafico del petrolio

Ecco di seguito il grafico del prezzo del petrolio WTI negli ultimi 12 mesi tratto dalla piattaforma CFXD di Swissquote. Emerge come le quotazioni si siano mosse in un range di poco più di 20 dollari, fra i 66 e gli 87 dollari circa. Nel prossimo paragrafo ci addentriamo su alcuni spunti di analisi tecnica relativi al prezzo del petrolio.

Analisi tecnica e previsioni WTI

La recente salita ha riportato il prezzo del petrolio WTI nella parte centrale di questo canale. Una chiara conferma sopra i 77 dollari aprirebbe spazio per altri rialzi, con un potenziale target anche sopra gli 80 dollari al barile. Nel medio termine, il greggio potrebbe puntare agli 82 e successivamente verso gli 84.5-85 dollari al barile.

Negativa, invece, per il petrolio una nuova discesa sotto i 72,5 dollari ed estremamente negativa una discesa sotto i minimi dei mesi scorsi a 65-66 dollari al barile.

Questo articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria.

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Quotazioni del Petrolio – Previsioni https://www.investire-certificati.it/quotazioni-del-petrolio-previsioni/ Mon, 18 Dec 2023 14:04:50 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=31492 Quotazioni del Petrolio: come si sta muovendo il prezzo del petrolio e quali sono le previsioni per l’oro nero? Ad ottobre le quotazioni del petrolio sono salite sopra quota 90 dollari al barile, ai massimi da un anno. Successivamente, però, il prezzo del petrolio ha mostrato un ritracciamento: i mercati temono un rallentamento della domanda […]

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Quotazioni del Petrolio: come si sta muovendo il prezzo del petrolio e quali sono le previsioni per l’oro nero?

Ad ottobre le quotazioni del petrolio sono salite sopra quota 90 dollari al barile, ai massimi da un anno. Successivamente, però, il prezzo del petrolio ha mostrato un ritracciamento: i mercati temono un rallentamento della domanda dopo i tanti rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.

Sin qui l’economia ha retto bene, ma con un costo del denaro al 4,50% in Europa e al 5,50% negli Stati Uniti è più che sensato ipotizzare di poter assistere – se non una recessione – almeno un rallentamento della crescita economica. Al momento, però, l’economia globale ha mostrato una notevole resilienza, elemento positivo per il petrolio. Inoltre, l’OPEC+, il cartello allargato dei paesi produttori di greggio, sta attuando politiche fortemente restrittive, al fine di mantenere elevate le quotazioni del petrolio.

Analisi Tecnica Petrolio

Quali sono i principali prezzi da monitorare per la quotazione del petrolio? Prendiamo in analisi l’andamento del WTI, il West Texas Intermediate, quotazione di riferimento per il petrolio americano.

Troviamo importanti supporti, zone che tendono a frenare la discesa del prezzo del petrolio, fra i 64 ed i 68,5 dollari al barile. L’area 68,5 dollari ha recentemente fermato il calo del petrolio. L’area 67,5 è stata testata per ben 4 volte dal prezzo del petrolio fra maggio e giugno, mentre a marzo e magio sono stati toccati due volte i 64,5 dollari, livelli che hanno frenato la discesa delle quotazioni del petrolio. Fra i supporti per l’oro nero vale la pena menzionare anche l’area 62 dollari al barile, anche se qui siamo già su prezzi che il petrolio non raggiunge dal 2022.

Grafico Petrolio WTI

Ecco il grafico giornaliero del petrolio WTI relativo al 2023. Il grafico a candele giapponesi e ricavato utilizzando la piattaforma di trading del broker IG.

Grafico Petrolio WTI

Per rivedere la quotazione del petrolio sotto i 50 dollari al barile dobbiamo invece andare indietro fino al 2020. Un anno al limite dell’incredibile per il petrolio, con la quotazione che è arrivata anche sotto zero, ossia in negativo, nelle prime settimane dopo lo scoppio della pandemia del Covid. Al tempo stesso, proprio da questi minimi storici e probabilmente irripetibili ha preso avvio una lunga cavalcata che ha portato il petrolio a superare i 100 dollari al barile nei primi mesi del 2022. Dopo l’avvio della guerra fra Russia e Ucraina, infatti, il petrolio è arrivato a valere anche 125 dollari al barile. Non si tratta di record storici, ma sono comunque stati livelli che hanno determinato uno shock nell’economia, con notevoli effetti anche sull’inflazione.

Prezzi da monitorare per il petrolio

Quali altri prezzi monitorare per il petrolio? Ritorniamo a spulciare l’analisi tecnica. Un eventuale ritorno delle quotazioni sopra i 78 dollari al barile offrirebbe spazio per altri rialzi. In questo caso le previsioni per il prezzo del petrolio tornerebbero positive, con maggiori possibilità di assistere ad un ritorno delle quotazioni verso i successivi livelli chiave, in area 83-83,5 dollari al barile. Decisamente più lontana la resistenza collocata a 89 dollari al barile e la seguente sui 93 dollari, relativa ai massimi toccati a ottobre dalle quotazioni del petrolio.

Grafico Prezzo petrolio
Grafico del petrolio WTI dalla Piattaforma IG. Candele settimanali con i movimenti del greggio fra il 2020 e la fine del 2023

Come investire sul petrolio?

E’ una domanda che si faranno in molti: come investire sul petrolio in borsa? Per chi vuole puntare su movimenti rialzisti o ribassisti del petrolio, il broker IG offre un’ampia gamma di strumenti. Fra questi troviamo i Turbo 24 certificates aventi per sottostante il Brent ed il WTI, i due benchmark del petrolio. Non mancano poi i CFD, da sempre punto di forza di IG, broker che vanta ormai quasi mezzo secolo di storia.

Previsioni per il prezzo del petrolio

Torniamo a parlare di prezzi, per vedere previsioni e aspettative per l’andamento delle quotazioni. Quali previsioni per il prezzo del petrolio? Se analizziamo i prezzi dei futures relativi a WTI e Brent notiamo come i prossimi mesi siano in contango, ossia con un prezzo più alto rispetto allo spot. Il trend si inverte all’incirca dai 6 mesi in poi, passando in backwardation. Segno di aspettative per una progressiva discesa, che appare però estremamente lenta. Proprio come lenta sarà la sostituzione del petrolio e dei combustibili fossili con altre energie alternative. Va poi ricordato come l’OPEC+ negli ultimi anni abbia limitato la produzione per mantenere determinati livelli di prezzo, in un percorso che difficilmente subirà ampie modifiche.

Complessivamente, quindi, le previsioni per il petrolio nel breve termine sono per una lateralità, ossia una tenuta delle quotazioni. Allungando lo zoom, le previsioni degli analisti sono meno rosee, ma stiamo parlando veramente di previsioni di lungo termine per il petrolio. Analizzando il grafico uno scenario plausibile è quello di una lateralità nell’ampio canale fra i 65 e gli 80 dollari al barile, sempre considerando il prezzo del WTI.

Le previsioni per il prezzo del petrolio delle banche

Quali previsioni per il petrolio nel 2024? Recentemente Goldman Sachs ha abbassato di 10 dollari al barile la sua previsione di prezzo per il greggio Brent nel 2024. Pesa la forte offerta in arrivo dagli Stati Uniti, che ha spinto Goldman Sachs a vedere un prezzo nel range 70-90 dollari per il 2024/2025. Nessun movimento eclatante, quindi, per le quotazioni dell’oro nero. Le previsioni per il prezzo del Brent della banca americana sono quindi per un prezzo medio in area 80-81 dollari al barile (in calo rispetto ai precedenti 92 dollari).

Francisco Blanch, analista presso Bank of America, ha invece una previsione più ottimista, puntando su un Brent in area 90 dollari al barile ed un Brent a 86 dollari al barile.

La transizione energetica ed il consumo di greggio

La transizione energetica prosegue, ma molto lentamente. Il petrolio e gli altri combustibili fossili restano cruciali nell’economia globale e lo saranno per altri decenni. Anche al recente Cop28 tenutosi a Dubai si è parlato di petrolio e del suo abbandono. L’obbiettivo, però, è molto distante nel tempo, in quanto fissato al 2050. Quasi tre decenni dunque. In altre parole, la riduzione dell’uso del petrolio (ed anche del gas) sarà molto graduale e verosimilmente anche difficoltosa.

Ma come si è mossa la domanda di petrolio negli ultimi anni? Per capire quanto l’oro nero sia ancora cruciale nell’economia globale è sufficiente un’analisi dei dati sul consumo. Prima della pandemia, nel 2019, il consumo medio era arrivato a 100 milioni di barili al giorno. Dopo la discesa del 2020, derivante dai blocchi all’economia, la domanda è progressivamente salita. Complessivamente si stima che il consumo medio di greggio nel 2023 sia stato di 101,89 milioni di barili, circa l’1,5% in più rispetto ai massimi precedenti la pandemia. Insomma, il consumo di petrolio è ancora sui massimi.

grafico consumo mondiale di petrolio in barili al giorno

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Analisi e Previsioni Petrolio 2023 https://www.investire-certificati.it/analisi-e-previsioni-petrolio-2023/ Wed, 13 Sep 2023 05:06:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=29332 Quali Previsioni per il prezzo del petrolio? Le quotazioni sono salite dopo le ultime mosse, decisamente restrittive, dell’Arabia e della Russia. Analisi e previsioni per il prezzo di WTI e Brent, i principali prezzi di riferimento del petrolio. Analisi prezzo petrolio Per gli analisti di Leverage Shares, i tagli dell’OPEC+, il cartello allargato dei produttori […]

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Quali Previsioni per il prezzo del petrolio? Le quotazioni sono salite dopo le ultime mosse, decisamente restrittive, dell’Arabia e della Russia. Analisi e previsioni per il prezzo di WTI e Brent, i principali prezzi di riferimento del petrolio.

Analisi prezzo petrolio

Per gli analisti di Leverage Shares, i tagli dell’OPEC+, il cartello allargato dei produttori di petrolio, potrebbero spingere ancora al rialzo le quotazioni. Operativamente, il prezzo del petrolio è ai massimi del 2023. Il Brent è tornato a superare quota 90 dollari al barile, mentre il WTI vale circa 88 dollari. Potrebbe esserci spazio per altri rialzi.

“I prezzi del petrolio hanno raggiunto nei primi giorni di settembre il livello più alto da oltre sette mesi, ponendo fine a due settimane di ribassi. Questo rimbalzo è stato guidato dalle crescenti preoccupazioni per l’inasprimento delle condizioni dell’offerta globale” ha spiegato il team di Leverage Shares. Nel report si legge che l’ottimismo e la forte domanda di petrolio sono alimentati dalle aspettative che i principali paesi del gruppo OPEC+ decidano di mantenere politiche restrittive, con forti limiti alla produzione. Inoltre, sono scese le probabilità di un rialzo della Federal Reserve a settembre 2023. Ciò sostiene i prezzi petroliferi.

Arabia e la produzione petrolifera

Gli analisti sono concordi nel ritenere che l’Arabia Saudita estenderà ad ottobre la riduzione volontaria della produzione di petrolio di 1 milione di barili al giorno. I tagli alla produzione petrolifera potrebbero durare fino a fine 2023, almeno. La conseguenza? Non è da escludere una nuova salita dei prezzi del petrolio, come risultato delle restrizioni coordinate dell’offerta condotte dall’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) e dai suoi alleati, molto spesso denominati OPEC+.

Domanda di petrolio americana

Il report di Leverage Shares si focalizza poi sulla domanda di greggio americana, uno degli elementi chiave per capire come si muove il prezzo del petrolio. Al momento non si vedono segnali di frenata. La domanda di petrolio americana resta robusta, basti vedere il consistente calo delle scorte commerciali di greggio in cinque delle ultime sei settimane, secondo i dati della U.S. Energy Information Administration. “La recente attività sui mercati delle opzioni ha visto un’impennata del sentiment rialzista, con i volumi delle opzioni call sui futures petroliferi statunitensi che hanno raggiunto i livelli più alti da maggio”.

Le principali forze trainanti dell’ultimo movimento dei prezzi del greggio sono le previsioni per ulteriori tagli alla produzione da parte dei principali paesi produttori di petrolio. In particolare Russia e Arabia Saudita. La Russia ha già attuato una riduzione di 300.000 barili di petrolio al giorno nel mese di settembre, dopo un taglio di 500.000 barili di petrolio al giorno in agosto. Inoltre, i prezzi del greggio hanno trovato sostegno nelle crescenti aspettative che la Federal Reserve statunitense possa essere vicina alla conclusione della sua campagna di rialzo dei tassi di interesse e nelle indicazioni che gli sforzi della Cina per stimolare la crescita economica stiano prendendo slancio” spiega il report di Leverage Shares.

“In Cina, l’inaspettata espansione dell’attività manifatturiera ad agosto ha attenuato alcune preoccupazioni sulla salute economica del maggior importatore di petrolio al mondo. L’economia cinese era stata appesantita dalle difficoltà del settore immobiliare dopo l’uscita dalla pandemia di COVID-19. Gli investitori hanno risposto positivamente alle recenti misure di sostegno all’economia adottate da Pechino, come la riduzione dei tassi di deposito presso le principali banche statali e l’allentamento delle regole per gli acquirenti di case.

Analisi prezzo petrolio WTI e Brent

Nel report, si legge come “L’azione sui prezzi del petrolio delle scorse settimana ha rotto con decisione la resistenza tecnica chiave a quota 83,53 dollari, confermando che il trend ribassista dai massimi di marzo 2022 è terminato. E’ è probabile che nei prossimi mesi si raggiungano livelli di prezzo più elevati. Il potenziale obiettivo al rialzo per i prezzi del WTI è compreso tra 90 e 93 dollari. Spazio quindi per vedere il Brent in area 100 dollari?

Ecco di seguito il grafico del Petrolio – WTI.

Grafico Petrolio - WTI

Quali rischi per il petrolio?

Quali sono i fattori che potrebbero far scendere il prezzo del petrolio? Senz’altro la recessione sarebbe un fattore limitante per le quotazioni del WTI e del Brent. Di fatto, una frenata economica globale limiterebbe la domanda di petrolio. Ed un calo della richiesta si ripercuoterebbe sul prezzo.

Al tempo stesso, anche “La persistente crescita della produzione petrolifera statunitense potrebbe rappresentare un fattore limitante per ulteriori rialzi di prezzo nel medio termine” hanno spiegato dal team di Leverage Shares. “Nel brevissimo termine si potrebbe assistere a un lieve ripiegamento per ridurre l’attuale situazione di ipercomprato. In seguito si prevede una ripresa del rally”. Sostanzialmente previsioni ancora positive per il petrolio, quindi. Non una buona notizia per le banche centrali, ancora impegnate in politiche monetarie restrittive al fine di frenare l’inflazione.

Altri approfondimenti

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Previsioni Gas e Petrolio https://www.investire-certificati.it/previsioni-gas-e-petrolio/ Wed, 07 Sep 2022 10:27:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=24075 Quali previsioni su gas, petrolio e settore energetico? Analisi e previsioni su gas, petrolio, energia rinnovabili, energia nucleare e carbone a cura di S&P. Previsioni gas, petrolio Dopo la salita del prezzo del gas e dopo il rally del petrolio, c’è grande attenzione sul settore energetico. Ecco alcune previsioni per gas, petrolio e materie prime […]

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Quali previsioni su gas, petrolio e settore energetico? Analisi e previsioni su gas, petrolio, energia rinnovabili, energia nucleare e carbone a cura di S&P.

Previsioni gas, petrolio

Dopo la salita del prezzo del gas e dopo il rally del petrolio, c’è grande attenzione sul settore energetico. Ecco alcune previsioni per gas, petrolio e materie prime energetiche.

Analisi e Previsioni sul  Gas

prezzo gas
  • Secondo S&P Global Commodity Insights (Platts), la domanda di gas dovrebbe continuare a crescere fino al 2030. Ad alimentarla l’Asia, con una crescita stabile negli Stati Uniti e ancora incerta in Europa.
  • La sicurezza dell’approvvigionamento e lo svantaggio di prezzo del gas rispetto al carbone e alla produzione di energia nucleare in Cina fanno sì che, sebbene il suo utilizzo sia in aumento, il gas rappresenterà solo il 9% del mix energetico primario cinese entro il 2030, rispetto al 30% degli Stati Uniti.
  • L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le conseguenti preoccupazioni relative alla fornitura di gas e al rischio di interruzione stanno accelerando la transizione dell’Europa alle energie rinnovabili e ai gas più ecologici. Essi potrebbero rappresentare il 20% della domanda europea di gas entro il 2030 se l’UE raggiungerà gli obiettivi di REPowerEU.

Qui un’analisi sul prezzo del gas

Analisi e previsioni: Energie Rinnovabili

  • Proseguiamo con analisi e previsioni su gas, petrolio e settore energia di S&P, focalizzandoci sulle energie rinnovabili. Secondo le previsioni, le energie rinnovabili dovrebbero raggiungere il 60% della produzione di energia elettrica in Europa entro il 2030. Probabilmente anche il 40% negli Stati Uniti e in Cina, ma rappresentano ancora solo il 18% della domanda globale di energia.
  • Il continuo sostegno politico rimane importante per ridurre i rischi di credito derivanti dalla volatilità e dal potenziale calo dei prezzi dell’energia a lungo termine.
  • Le considerazioni sulla sicurezza dell’approvvigionamento sostengono ulteriormente l’accelerazione dell’introduzione delle rinnovabili.. Questo in particolare in Europa, mentre le strutture di back-up, comprese le centrali elettriche alimentate a gas naturale, potrebbero svolgere un ruolo sempre più importante nei prossimi decenni, con l’aumento della quota di produzione di energia rinnovabile intermittente.

Previsioni Energia Nucleare

Quali previsioni per il settore energia nucleare nei prossimi anni?

investire su nucleare e uranio
  • Secondo S&P Global Commodity, la Cina prevede di raddoppiare la quota del nucleare nel suo mix energetico entro il 2035. Dovrebbe portarla a quasi il 10% della produzione, mentre negli Stati Uniti e in Europa la quota di energia nucleare si ridurrà probabilmente al 15% da quasi il 20%.
  • La crisi del gas e dell’energia in Europa ha aumentato l’attenzione sul tema della sicurezza dell’approvvigionamento energetico. Potrebbe esserci forse un maggiore sostegno per il nucleare. Negli USA, diversi Stati hanno considerato incentivi per estendere la durata di vita delle centrali nucleari a sostegno della rete elettrica.
  • Dal punto di vista del credito, S&P Global Ratings considera in generale i nuovi investimenti nucleari ad alto rischio. Ciò non solo per l’incertezza dei rendimenti quando le nuove costruzioni sono esposte ai prezzi di mercato dell’energia elettrica nel lungo periodo, ma anche per gli elevati rischi di costruzione. Vanno poi considerati gli obblighi di dismissione degli asset nucleari, difficili da quantificare.
  • Riteniamo che gli investitori e gli operatori privati continueranno ad essere generalmente restii ad assumere tali rischi. Questo a meno che non siano mitigati da un esplicito sostegno statale e/o da meccanismi di supporto normativo o contrattuale.

Previsioni Petrolio

Un’altra tematica centrale riguarda le previsioni per il prezzo di petrolio. Come si muoverà la domanda di petrolio e cosa attendersi sulle quotazioni di Brent e WTI?

  • Le previsioni sul prezzo del petrolio sono ottimiste. L’agenzia di rating prevede che la crescita della domanda globale di petrolio continuerà nel prossimo decennio. La richiesta di petrolio potrebbe raggiungere un picco di 112 milioni di barili al giorno, rispetto ai 101 milioni di quest’anno, grazie alla continua espansione dei mercati in via di sviluppo.
  • In uno scenario in cui il mondo sia in grado di limitare il riscaldamento globale entro i 2 gradi, probabilità che S&P ritiene bassa, la domanda di petrolio supererà comunque gli 87 milioni di barili al giorno entro il 2040. Questo che corrisponde a un calo medio dell’1,5% all’anno, secondo le previsioni di S&P Global Commodity Insights (Platts).
  • Se la domanda di energia tramite petrolio dovesse diminuire più bruscamente, S&P ritiene che i rischi di credito per il settore petrolifero saranno in parte mitigati dall’OPEC. Ciò grazie alla capacità dell’OPEC di regolare le forniture e dal tipico declino naturale annuo del 4%-5% dei giacimenti.
  • Gli analisti considerano l’accesso e il costo dei finanziamenti come un nuovo importante rischio di credito per il settore. Questo in particolare per la crescente attenzione degli investitori al cambiamento climatico.

Ooutlook e previsioni per il Carbone

  • La domanda di carbone termico è destinata a diminuire dopo il picco raggiunto nel 2024. L’energia elettrica alimentata a carbone viene sempre più sostituita dalle energie rinnovabili in Europa e negli Stati Uniti.
  • Tuttavia, la transizione dal carbone è complessa e lenta per Paesi come la Cina e l’India, che rappresentano il 70% della domanda globale di carbone. Queste nazioni stanno affrontando un forte aumento della domanda di energia elettrica, con un bacino di carbone piuttosto nuovo che garantisce energia a prezzi accessibili.
  • Il successo del raggiungimento degli obiettivi zero per Paesi come Cina, India e Indonesia dipende in modo significativo dalla futura fattibilità economica e tecnica della tecnologia di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio.

Ecco dunque le previsioni su gas e petrolio, ma anche su altre materie energetiche a cura di S&P. Per leggere un’approfondimento sulla borsa dell’energia è possibile visionare questo articolo.

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Previsioni di Borsa 2022 https://www.investire-certificati.it/previsioni-di-borsa-2022/ Thu, 09 Dec 2021 09:04:08 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=21656 Quali previsioni di borsa per il 2022? Previsioni per mercati azionari, petrolio e titoli di Stato obbligazionari. Analisi e previsioni di borsa realizzate dagli analisti della banca di investimento Morgan Stanley. Previsioni di borsa per il 2022 Il quadro che emerge dall’analisi di Morgan Stanley è relativamente ottimista anche per il 2022. Partiamo dalle previsioni […]

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Quali previsioni di borsa per il 2022? Previsioni per mercati azionari, petrolio e titoli di Stato obbligazionari. Analisi e previsioni di borsa realizzate dagli analisti della banca di investimento Morgan Stanley.

Previsioni di borsa per il 2022

Il quadro che emerge dall’analisi di Morgan Stanley è relativamente ottimista anche per il 2022. Partiamo dalle previsioni per le borse e gli indici azionari.

La banca americana prevede che l’indice Msci Europe possa superare i 2.000 punti, arrivando in area 2.080. Al tempo stesso il Topix, secondo indice giapponese dopo l’indice Nikkei, è previsto a 2.250 punti, anch’esso in rialzo.

Per contro le previsioni sull’azionario americano sono meno ottimiste, con l’indice S&P 500 atteso in calo a 4.400 punti.

Le previsioni per il 2022 sulle borse americane sono meno rosee per via del rafforzamento del dollaro, ma anche per una possibile salita dei rendimenti dei titoli di Stato decennali (che secondo la banca americana potrebbero caratterizzare i primi trimestri dell’anno nuovo). Inoltre, la ripresa economica negli Usa è in una fase più avanzata rispetto a quella dell’Eurozona o di altre aree.

Per quanto riguarda le borse americane va anche ricordato come le valutazioni e gli indicatori di redditività siano nettamente più elevate rispetto a quelli europei, con dei multipli in molti casi arrivati su valori particolarmente elevati. Il tutto in uno scenario in cui la Federal Reserve si sta muovendo verso una direzione di politica monetaria restrittiva.

Analisi settoriale

Da notare come gli analisti di Morgan Stanley ritengano che convenga puntare su titoli del settore energetico e finanziario, settori che potrebbero trarre beneficio anche da un ipotetico scenario inflattivo. In particolare, le previsioni di borsa sono positive per gli energetici in Europa e nei paesi emergenti, mentre le prospettive per il settore finanziario sono positive su scala generale.

Fra i comparti da sottopesare, sempre secondo le previsioni di Morgan Stanley, troviamo quello del consumo discrezionale Usa. Il settore, infatti, secondo questa analisi potrebbe trovarsi di fronte ad un calo della domanda.

Previsioni di Borsa – Outlook 2022

La ripresa globale potrebbe proseguire anche nel 2022 e 2023, anche se la previsione è quella di un progressivo, quanto fisiologico, rallentamento della crescita. Al tempo stesso la crescita europea potrebbe arrivare al 4,7%, con un buon 4,6% per l’Eurozona, ossia la zona Euro.

Si è parlato molto dell’inflazione e dei rischi rappresentati dalla crescita dei prezzi. Quali sono le previsioni per l’inflazione? Per Morgan Stanley l’inflazione potrebbe tornare nei ranghi già sul finire del 2022, con una previsione di valori in area 3% su scala globale ed in area 1,5% per l’area euro.

Previsioni per l’euro/dollaro

Quali previsioni per l’euro dollaro?

previsioni di borsa europa
Una foto del simbolo dell’euro presente a Francoforte, davanti la sede della BCE

Per quanto riguarda il cambio EUR/USD la banca d’affari prevede dei minimi in area 1,12 nella prima parte dell’anno. Il cambio, anche per via della ripresa dei listini europei e di un modesto calo stimato per l’indice S&P 500 potrebbe risalire superando dapprima 1,15, per poi arrivare in area 1,18 verso fine anno.

Anche questa volta, dunque, le previsioni di borsa rilasciate da Morgan Stanley non vedono probabile un ritorno del cambio euro/dollaro verso la parità.

Oltre alle previsioni sul cambio euro/dollaro, interessanti anche quelle per il mercato dei titoli di Stato. Qui la banca di investimento prevede una risalita dei rendimenti oltre il 2%. Dall’attuale 1,50% il bond decennale americano potrebbe salire verso il 2,10%. Lo spread fra BTP e bund rimarrebbe in area 150 punti.

Previsioni Petrolio 2022

Anche per il petrolio non sono previsti scossoni. Il brent, ossia il petrolio nordeuropeo, secondo la previsione della banca americana salirebbe in area 85 dollari al barile ad inizio 2023, recuperando quindi il terreno perso con lo scossone di fine novembre. I movimenti degli ultimi giorni sembrano comunque indicare un certo assestamento anche sul greggio.

Va tuttavia segnalato come la banca d’affari abbia rivisto al ribasso le previsioni per il prezzo del petrolio nel primo trimestre 2022. Il WTI, ossia il petrolio americano, potrebbe navigare in area 82 dollari al barile, oltre il 10% in meno di quanto originariamente previsto. A frenare, almeno temporaneamente la domanda di petrolio potrebbero essere i lockdown derivanti dalle nuove varianti del Covid.

Ecco, dunque un estratto delle previsioni di borsa per il 2022 e 2023 di Morgan Stanley.

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Previsioni per il Prezzo del Petrolio nel 2021 e 2022 https://www.investire-certificati.it/analisi-e-previsioni-per-il-prezzo-del-petrolio-nel-2021-e-2022/ Sun, 07 Feb 2021 10:50:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=3928 Cosa attendersi dal Petrolio? Quali previsioni per il prezzo del petrolio? Nel 2020 le quotazioni del petrolio hanno fatto registrare una volatilità record, crollando sotto zero sul finire di aprile. Nei mesi seguenti, però, si è registrata una progressiva ripresa che ha riportato le quotazioni del greggio in area 50 dollari. Complessivamente, però, l’oro nero […]

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Cosa attendersi dal Petrolio? Quali previsioni per il prezzo del petrolio?

Nel 2020 le quotazioni del petrolio hanno fatto registrare una volatilità record, crollando sotto zero sul finire di aprile. Nei mesi seguenti, però, si è registrata una progressiva ripresa che ha riportato le quotazioni del greggio in area 50 dollari. Complessivamente, però, l’oro nero ha chiuso il 2020 in ribasso di circa il 20%.

Il West Texas Intermediate (WTI), punto di riferimento per il petrolio americano, veniva scambiato a fine 2020 in area 50 dollari. Invece il Brent (petrolio del Nord Europa) navigava sui 51-52 dollari. I movimenti, però, sono stati ampissimi, portando le quotazioni del future sul WTI per qualche ora in territorio negativo, arrivando a sfiorare i -40 dollari. Sempre in quei giorni, il contratto derivato futures del Brent toccò dei minimi poco sotto i 10 dollari al barile.

Analisi prezzo del petrolio

Ripercorriamo i movimenti delle quotazioni del petrolio. Il 2020 era iniziato in positivo, prima che i prezzi a marzo crollassero, quando si verificò un eccesso produttivo, per via del primo lockdown causato dal coronavirus.

Da aprile in poi, però, contestualmente alla progressiva ripresa delle borse, i prezzi hanno intrapreso un costante cammino rialzista. Le quotazioni del greggio hanno archiviato il “cigno nero” della caduta dei prezzi in negativo, ossia un evento improvviso negativo, statisticamente non prevedibile. Il Brent dai minimi di aprile ha messo a segno una performance superiore al 500%.

Operativamente, le quotazioni hanno dapprima recuperato i 20 dollari al barile, per poi accelerare al rialzo in estate e confermarsi ulteriormente in ripresa a novembre dopo la news relativa ai vaccini. Il 2021 si è aperto con WTI e Brent in consolidamento sopra i 50 dollari al barile, mentre il Brent è arrivato vicino a quota 60 dollari al barile. Nel complesso il petrolio Brent ha mantenuto il consueto “premio”, ossia è rimasto costantemente su valori più alti rispetto al WTI, anche denominato crude oil.

Quali previsioni ora per il prezzo del petrolio?

Quali sono le previsioni per il petrolio per il 2021 e 2022?

Cosa si possono aspettare gli investitori dall’oro nero? Lo scenario per il petrolio appare al momento meno burrascoso. La volatilità dovrebbe rimanere relativamente elevata, ma in calo rispetto ai picchi del 2020.

A tal proposito va ricordato l’intervento coordinato da parte di tutte le maggiori banche centrali mondiali, che continuano ad iniettare immense quantità di liquidità nel sistema.

Un secondo elemento che emerge, sbirciando le previsioni delle banche d’affari, sembrerebbe un corollario di quanto appena menzionato. Infatti, una discreta fetta di analisti si attende un leggero recupero delle quotazioni o quantomeno un consolidamento sui valori attuali. In altre parole, dopo lo shock di marzo ed aprile 2020, con un drastico crollo della domanda, il mercato potrebbe non essere distante da un nuovo equilibrio, su valori più bassi rispetto a quelli di inizio 2020, ma comunque sostenibili per una larga fetta di aziende del settore.

Previsioni sul prezzo del petrolio

Cosa hanno previsto gli analisti per il prezzo del petrolio? Vediamo alcune previsioni sul prezzo del petrolio.

Sul finire dello scorso dicembre un sondaggio di Reuters che ha coinvolto una quarantina di analisti del settore, ha chiesto una previsione sul prezzo del petrolio per il 2021. Ne è uscito un prezzo medio di 50,67$ al barile per il Brent. A novembre lo stesso sondaggio aveva generato un risultato oltre due punti percentuali più bassi, a 49,35$. Per il WTI l’attesa è di un prezzo fra i 47 ed i 48$, insomma appena al di sotto dei valori del momento.

Quando ripartirà la domanda di petrolio? Quali previsioni per il petrolio? Senz’altro ulteriore incertezza deriva dalle tempistiche della completa ripresa del sistema economico. L’efficacia dei vaccini potrebbe essere la chiave di volta in tal senso, agevolando il calo dei contagi.

Numerosi analisti intervistati da Reuters hanno previsto che le nuove varianti del Coronavirus potrebbero essere l’elemento di maggior rischio per le quotazioni del petrolio. Il rischio è legato ad eventuali nuovi lockdown.

previsioni sul prezzo del petrolio

Altre previsioni per il prezzo del petrolio

Anche la Federal Reserve di Dallas ha realizzato un sondaggio sulle previsioni del prezzo del petrolio. Sono emersi risultati simili. Le 146 aziende del settore intervistate hanno messo a bilancio un prezzo medio di 44$ (WTI) per il 2021. Il 35% degli operatori si attende una moderata ripresa dei consumi, mentre un altro 14% una netta ripresa, a fronte del 23% che si attende una domanda sostanzialmente simile a quella attuale.

Nel commento la Federal Reserve di Dallas ha spiegato come “l’outlook nel secondo semestre del 2020 sia migliorato notevolmente dopo le letture negative dei primi due trimestri del 2020 che hanno creato una notevole incertezza nella domanda globale del petrolio che si è riflessa nei prezzi del greggio”. Il report, inoltre, evidenzia un ulteriore miglioramento delle attese dal terzo al quarto trimestre 2020, confermando come le aziende si attendano una minore incertezza per il futuro.

La domanda di petrolio

Sempre per quanto riguarda l’aspetto fondamentale, va ricordato come ormai dal 2017 la domanda globale di greggio sia in calo, anche per via dell’avanzata del settore dell’energia rinnovabile. Seppur in un contesto di lungo termine ribassista, il progressivo allentamento delle misure restrittive portate avanti dai vari governi per contenere il Coronavirus dovrebbe tuttavia generare una ripresa della domanda di petrolio e dei suoi raffinati.

Fra gli elementi da monitorare per il 2021, troviamo senz’altro le politiche che saranno attuate da Joe Biden nei prossimi anni. Rispetto al suo predecessore, il nuovo Presidente americano vuole porre una maggiore attenzione sull’aspetto ambientale. Questo potrebbe essere un elemento destinato a favorire le aziende operanti nel settore delle energie rinnovabili a discapito del petrolio. Bisognerà però vedere se il Governo americano deciderà di sovvenzionare in qualche maniera le aziende operanti nello shale oil. Viceversa, potrebbe continuare la discesa del numero di aziende del settore, bilanciando il punto precedente.

OPEC e petrolio

Passano gli anni e per molti è ormai una sigla obsoleta, ma quando si parla di petrolio non si può non menzionare l’OPEC – il cartello dei paesi produttori di petrolio – nonché l’OPEC+, il nuovo cartello allargato. Negli ultimi anni la sua azione per il contenimento della produzione ha svolto un ruolo significativo per calmierare le quotazioni. Il blocco dei paesi OPEC prima del Covid-19 produceva circa 29 milioni di barili al giorno, un valore che è crollato a 22,27 nel giugno 2020, dopo la decisione di tagliare la produzione di oltre 7 milioni di barili al giorno per sostenere i prezzi. Nei mesi seguenti tale valore è progressivamente risalito in area 25 milioni, seguendo di fatto le aspettative per una ripresa della domanda mondiale di greggio.

Nell’ultima riunione dell’OPEC del 2020 sono emerse divergenze fra i vari paesi. Le questioni riguardavano il mantenimento dei tagli precedentemente concordati. Lo scenario di fatto è stato confermato nel meeting telematico del 4 gennaio 2021. La pressione di alcuni paesi membri per tornare ad incrementare la produzione di greggio, in particolare della Russia, è dunque un altro elemento da monitorare per le previsioni sul prezzo del petrolio nel 2021 e 2022.

Fra le sorprese di inizio anno, va segnalata la decisione dell’Arabia, leader del cartello, di incrementare i propri tagli di un milione di barili al giorno per i mesi di febbraio e marzo. Una mossa che ha spinto le quotazioni ulteriormente al rialzo, anche se l’incertezza resta dietro l’angolo.

Possiamo comunque concludere notando che il quadro complessivo sia migliorato notevolmente, portando le quotazioni nel febbraio 2021 a ridosso dei 60 dollari al barile, mentre gli analisti hanno migliorato le loro aspettative sul prezzo del petrolio.

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