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Quali previsioni per il mercato obbligazionario? Donald Trump ed il partito repubblicano hanno vinto le elezioni americane. Come muoversi sul mercato dei bond europeo ed americano? Un report degli analisti di Mirabaud vede ben impostati i bond high yield USA. Per contro, si legge nell’analisi, “in Europa serve maggiore qualità”, con uno scenario relativamente complesso. Ecco di seguito lo studio di Andrew Lake, Head of Fixed Income presso Mirabaud Asset Management.

Il settore obbligazionario dopo la vittoria di Trump

Quali previsioni per le obbligazioni dopo la vittoria di Trump? Con il successo di Donald Trump, con il controllo repubblicano del Congresso, i messaggi nella stampa finanziaria sono stati nettamente positivi per le azioni e piuttosto cupi per le obbligazioni. Questo però non significa che non si debba più guardare al reddito fisso per i prossimi quattro anni.

Fra pochi mesi sapremo se le azioni di Trump rispecchieranno la retorica portata avanti in campagna elettorale. Come muoversi sul settore obbligazionario? Al momento è fondamentale pensare agli Stati Uniti e all’Europa come a due mercati obbligazionari distinti e valutare attentamente le asset class sottostanti all’interno di ciascun mercato. Quando ci troviamo in periodi caratterizzati da incertezza, solitamente è meglio adottare un approccio diversificato e specifico per ogni regione.

Stimoli fiscali e dazi

Donald Trump

Cosa cambia per gli Stati Uniti a livello economico con la vittoria di Trump? Per quanto riguarda gli Stati Uniti, finora il messaggio del Presidente neoeletto è stato improntato agli stimoli fiscali attraverso tagli delle tasse e l’imposizione di dazi per proteggere le imprese nazionali. Ciò dovrebbe sostenere la spesa dei consumatori, la crescita degli Stati Uniti e la propensione al rischio nei mercati finanziari.

Quali altre previsioni? È anche probabile che tutto ciò porti a un aumento dell’inflazione, creando un contesto quasi perfetto per sostenere la performance del mercato azionario. Tuttavia, ci saranno molti bond che potrebbero apprezzarsi, quindi c’è spazio anche nel comparto obbligazionario, in particolare nell’high yield USA, ossia nei bond con rendimenti elevati.

Previsioni per il settore obbligazionario USA

Gli spread sono attualmente ridotti nel mercato high yield statunitense, ma c’è ancora margine per un ulteriore restringimento in risposta al miglioramento delle prospettive di crescita. Questo dovrebbe favorire migliori risultati aziendali, tassi di default più bassi e dinamiche domanda/offerta favorevoli. Inoltre, anche se gli spread non dovessero restringersi ulteriormente, gli investitori beneficerebbero comunque di cedole generose senza le preoccupazioni di una recessione imminente. Da tempo siamo positivi sull’high yield statunitense e la vittoria di Trump non fa che rafforzare ulteriormente la tesi d’investimento per questa asset class.

Proseguiamo le previsioni per il mercato obbligazionario con un focus su altri bond. Allargando lo sguardo al debito societario, il contesto che si creerà con Trump potrebbe anche far emergere alcuni vincitori nell’investment grade USA, sebbene questo sottosettore sia più sensibile ai tassi d’interesse rispetto all’high yield, a seconda di dove ci si trova lungo la curva delle scadenze. Ciononostante, ci aspettiamo di assistere a un certo restringimento degli spread che potrebbe portare a performance positive nel debito societario.

Previsioni Titoli di Stato USA – Treasury

Quali previsioni per i titoli di Stato americani? Il mercato dei Treasury potrebbe essere il principale elemento potenzialmente negativo per l’obbligazionario statunitense, in particolare alla luce di una rinnovata attenzione al deficit fiscale che potrebbe deteriorarsi ulteriormente con la presidenza Trump.

Come si muoverà la Federal Reserve? Quali sono le previsioni per i tassi USA? Dato che le politiche di Trump sono previste come tendenzialmente inflazionistiche, il numero di tagli dei tassi previsti dal mercato si sta riducendo. Solo sei settimane fa si prevedeva per novembre un taglio di 50pb, che invece è stato poi di soli 25pb. Le probabilità di un taglio a dicembre sono scese a 50/50. Ancora una volta la Federal Reserve ha continuato ad indicare un percorso verso tassi più bassi. Chiaro che ma molto dipenderà dai dati macroeconomici, la cui traiettoria è ora diventata ancora più incerta.

Previsioni per i Bond europei

La Bce e la politica monetaria.

Vediamo ora le previsioni per il mercato obbligazionario europeo. Di fatto in Europa, il crollo del governo tedesco ha incrementato il profilo di rischio già alimentato dalla Francia, e la prospettiva dei dazi statunitensi rappresenta un altro ostacolo alla crescita economica. Questo ci rende più cauti sull’high yield europeo, in particolare per via dell’elevata esposizione al settore automobilistico e ai consumi.

Preferiamo quindi concentrarci sui segmenti di qualità più elevata in Europa, in attesa di vedere i prossimi sviluppi a livello economico; alla luce di ciò, ci concentriamo sugli asset in euro di migliore qualità in un mercato caratterizzato da crescenti ostacoli economici.

Il ruolo della BCE: Tassi ancora in calo?

Vediamo lo scenario nell’Eurozona. Operativamente la Banca centrale europea avrà un ruolo importante e continuerà probabilmente a tagliare i tassi per compensare il deterioramento a cui stiamo assistendo, con dati macroeconomici più deboli. In un contesto caratterizzato da un’inflazione più bassa, potremmo assistere a un andamento diverso rispetto agli Stati Uniti e a una performance potenzialmente migliore per i titoli di Stato europei.

Altri articoli

Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. Il trading comporta rischi sostanziali di perdita del capitale.

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Previsioni 2024: i rendimenti non sono scontati https://www.investire-certificati.it/previsioni-2024-possibili-rendimenti-ma-non-scontati/ Tue, 23 Jan 2024 17:32:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=32154 Focus sulle previsioni per il 2024, un anno in cui la disinflazione e la riduzione dei tassi di interesse potrebbero giocare un ruolo chiave. L’analisi è a cura di Michaël Lok, Group CIO e Co-CEO Asset Management di UBP . Un inizio d’anno incoraggiante Il contesto economico attuale permette di iniziare l’anno con previsioni per […]

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Focus sulle previsioni per il 2024, un anno in cui la disinflazione e la riduzione dei tassi di interesse potrebbero giocare un ruolo chiave. L’analisi è a cura di Michaël Lok, Group CIO e Co-CEO Asset Management di UBP .

Un inizio d’anno incoraggiante

previsioni 2024

Il contesto economico attuale permette di iniziare l’anno con previsioni per il 2024 sostanzialmente ancora positive. L’economia si rafforza grazie alla decrescita dell’inflazione e alla contemporanea discesa dei tassi di interesse. Questo è stato innescato dalla nuova visione della Fed che, nella riunione di dicembre 2023, non ha escluso un taglio dei tassi per il 2024.

Alla luce di questi fenomeni e di una previsione di inflazione negli Stati Uniti entro fine anno del 2-2,5% (in discesa di mezzo punto rispetto alle precedenti aspettative), Michaël Lok ipotizza una situazione favorevole agli investimenti sia nei mercati obbligazionari che in quelli azionari.

Previsioni 2024: obbligazioni

Per quanto riguarda le obbligazioni, in precedenza le previsioni della banca per il 2024 erano di rendimenti tra l’8% e il 10% (bond investment grade a 3-5 anni). Questo sulla base di un carry del 6% e plusvalenze del 4% con tassi a 2 anni al 4% e inflazione statunitense al 3%. Ora che invece le previsioni per l’inflazione sono pari al 2,5%, la banca reputa che quest’anno l’asset class potrebbe offrire rendimenti del 6-8%. Si parte dall’attuale carry del 5% e plusvalenze del 2% con tassi a 2 anni al 3,5%. Si tratta di rendimenti più interessanti rispetto al tasso per i depositi in contanti del 5%.

UBP evidenzia come l’indice obbligazionario globale aggregato sia cresciuto del 6,6% tra novembre e dicembre 2023. Questo permette di mantenere un buon posizionamento sulle obbligazioni, nonostante il rally degli ultimi mesi dello scorso anno (il secondo migliore di sempre). Questo perché i rendimenti obbligazionari continuano ad essere interessanti, anche se probabilmente si normalizzeranno nel corso del 2024. Nuovi rialzi da parte delle banche centrali non sembrano in vista.

Secondo il report della banca, gli investitori dovrebbero continuare a preferire obbligazioni investment grade a 3-5 anni di alta qualità. Questi bond, si legge nel report “rappresentano ancora la migliore opzione corretta per il rischio nell’obbligazionario. L’universo high yield e i mercati emergenti sono ulteriori fonti di carry, con un’attenzione particolare alle obbligazioni high-yield con duration breve e agli emittenti emergenti difensivi”. Le valutazioni di borsa in entrambi i comparti risultano al momento relativamente basse.

previsioni 2024

Il mercato azionario

Michaël Lok evidenzia fattori positivi anche nel mercato azionario. Anche in questo caso la decrescita dell’inflazione e dei tassi di interesse dovrebbero aiutare il mercato nella sua crescita.

Contesto

Il mercato tecnologico continua a trainare la crescita e le attuali stime prevedono un 19,5x degli utili a termine dell’S&P500 complessivo. Anche nel corso del 2024, i “Magnifici 7” (Alphabet, Apple, Amazon, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla) dovrebbero incrementare ulteriormente i loro utili del 26%. Questo nonostante un precedente aumento del 75% durante il 2023.

L’analisi di UBP giustifica quindi i valori attuali dell’S&P500 rispetto ai suoi livelli storici e sconsiglia una riduzione del rischio, nonostante l’andamento degli ultimi mesi del 2023 che potrebbe limitare i rialzi.

Previsioni 2024

Il contesto economico continua comunque ad essere favorevole al mercato azionario secondo Michaël Lok. L’economista è consapevole che il rally azionario è stato guidato soprattutto dall’espansione dei multipli di borsa (price earning salito da 18x a 19,5x) sulla base del calo dei tassi di interesse a lungo termine (il tasso decennale statunitense è sceso dal 5% al 4%). Se la prossima stagione degli utili centrasse o superasse le aspettative, le valutazioni attuali non sarebbero un catalizzatore sufficiente per una correzione. Con l’avvicinarsi della stagione degli utili del quarto trimestre, l’obiettivo sembra raggiungibile, dato il cauto consenso per previsioni di crescita degli utili (previsioni +5,2% su base annua per l’indice S&P 500).

Se gli utili dovessero essere al di sotto delle aspettative si potrebbe verificare una contrazione nel mercato. UBP consiglia di mantenere un posizionamento neutrale nei confronti dell’asset class. La banca punterebbe su una sovraesposizione alle azioni statunitensi e giapponesi. A livello di settori, continua a privilegiare la tecnologia e il comparto del software statunitense come allocazioni fondamentali del portafoglio di investimenti.

Previsioni 2024: valute

previsioni 2024

UBP evidenzia come i mercati forex siano attualmente attendisti, in quanto stanno aspettando le prossime mosse delle banche centrali di marzo 2024.

In particolare, in attesa delle direttive delle banche centrali, UBP immagina un cambio USD/JPY stabilmente maggiore di quota 145 e che il cambio EUR/USD rimanga inferiore ad 1,10. Invece, una volta che le banche centrali si saranno pronunciate probabilmente si delineeranno variazioni più significative, al ribasso per l’USD/JPY e al rialzo per l’EUR/USD.

Previsioni 2024: oro e hedge fund

Quali previsioni per il prezzo dell’oro nel 2024? UBP consiglia di mantenere un’esposizione neutrale agli hedge fund e all’oro. Questo perché, come da tradizione, queste categorie di investimento sono un valido modo di diversificare il portafoglio, soprattutto nei momenti in cui sia le obbligazioni che le azioni stanno perdendo terreno. Il ruolo di bene rifugio dell’oro non è quindi in discussione.

Conclusioni

Come spiegato in precedenza, l’analisi a cura dell’Asset Manager di UBP, ha evidenziato come le previsioni per il 2024 siano positive anche se ci sono alcuni fattori di rischio. La discesa dei tassi di interesse e dell’inflazione potrebbero spingere ancora l’economia, ma le decisioni delle banche centrali, le tematiche politiche e macroeconomiche (bisogna ricordare che nel 2024 ci saranno le elezioni negli USA) potrebbero rappresentare fattori di incertezza sui mercati.

Per approfondire

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Previsioni per le Obbligazioni Convertibili https://www.investire-certificati.it/previsioni-per-le-obbligazioni-convertibili/ Wed, 19 Jul 2023 07:33:48 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28817 Quali previsioni per le obbligazioni convertibili? Focus su questa tipologia di bond. La sovraperformance nelle fasi di ribasso supera il ritardo delle obbligazioni convertibili nelle fasi di rialzo dei mercati. Ecco perché le obbligazioni convertibili potrebbero essere interessanti in un’analisi di Mirabaud AM. Titolo delle previsioni sui bond “Obbligazioni convertibili, una nicchia di valore nell’attuale […]

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Quali previsioni per le obbligazioni convertibili? Focus su questa tipologia di bond. La sovraperformance nelle fasi di ribasso supera il ritardo delle obbligazioni convertibili nelle fasi di rialzo dei mercati. Ecco perché le obbligazioni convertibili potrebbero essere interessanti in un’analisi di Mirabaud AM. Titolo delle previsioni sui bond “Obbligazioni convertibili, una nicchia di valore nell’attuale fase di incertezza”.Report a cura di Nicolas Crémieux, Head of Convertible Bonds di Mirabaud.

Previsioni per le obbligazioni convertibili

Quali previsioni per le obbligazioni convertibili? Chiaramente quello che accadrà nelle prossime settimane non può essere previsto, ma riteniamo che le obbligazioni convertibili restino un’opportunità d’investimento interessante nell’attuale contesto di incertezza. La sovraperformance durante le fasi di ribasso dei mercati (13,57%) è maggiore rispetto alla sottoperformance durante le fasi di rialzo dei mercati (7,73%).

Dopo due anni e mezzo di relativa sottoperformance rispetto ad altri asset di rischio, tra cui le azioni e il credito, riteniamo esistano diversi fattori a supporto per le obbligazioni convertibili:

  • Il 72% delle obbligazioni convertibili ha attualmente un rendimento positivo. Ci aspettiamo che questo sia un fattore a supporto se aumentano i timori di recessione, in quanto i tassi d’interesse potrebbero diminuire, portando a un aumento del valore delle obbligazioni ed eventualmente a un rialzo dei prezzi.
  • A nostro avviso, le obbligazioni convertibili sono ben collocate per offrire un rischio di ribasso inferiore a quello delle azioni in caso di ritorno della volatilità. Operativamente il delta medio dell’universo di investimento è al 45%.

Nuove emissioni di bond

Quale scenario per le nuove emissioni di obbligazioni convertibili? Il mercato primario è tornato ad essere interessante nel 2023. Nella prima metà dell’anno abbiamo assistito a 78 nuove emissioni di obbligazioni per 39,2 miliardi di dollari. Per quanto riguarda le cedole, si sono registrati coupon medi superiori al 3% da parte di società finanziariamente più solide e consolidate, che tendono ad avere un rischio di credito inferiore.

Previsioni Obbligazioni

Di fatto ci troviamo di fronte ad innovazione e rinnovamento nel mercato. Il settore dei bond convertibili si sta quindi rinnovando con caratteristiche che possono migliorare il profilo di rischio-rendimento complessivo dell’asset class. Questa tendenza dovrebbe accelerare, a nostro avviso, con un’enfasi sulla gestione delle passività e sulla riduzione del costo del debito.

Merger & Acquisition e Bond

Merger & Acquisition – M&A resta un tema di primo piano nel mondo obbligazionario. Ci aspettiamo che l’attività degli emittenti di obbligazioni convertibili rimanga robusta, perché l’innovazione incoraggia il consolidamento del settore. È importante ricordare che i detentori di obbligazioni convertibili beneficiano generalmente di una forma di protezione contro le acquisizioni attraverso la “clausola di riscatto alla pari”. Una semplice voce di corridoio può far salire il prezzo delle obbligazioni convertibili a livelli che riflettono una maggiore probabilità di cambio di proprietà.

Riacquisto di azioni proprie tramite bond

Spesso si parla di riacquisto di azioni proprie. Il riacquisto di titoli convertibili da parte degli emittenti a un premio rispetto al prezzo di mercato corrente, ma al di sotto del valore nominale e prima della data di scadenza, è un vento di coda in aumento per l’asset class. Prevediamo che le aziende che si impegnano in riacquisti di debito vedranno anche un miglioramento delle loro metriche finanziarie. Operativamente questo potrebbe aumentare la fiducia degli investitori nelle società e nel settore dei bond convertibili. 

Perché investire sulle obbligazioni convertibili?

Perché vale quindi la pena investire sulle obbligazioni convertibili? I titoli azionari sottostanti ai bond convertibili offrono un certo potenziale di recupero e vantaggi di diversificazione. Questo perchè un’ampia percentuale di emittenti spesso non ha altri strumenti di debito. Inoltre questi bond forniscono un’esposizione a importanti trend secolari.

L’analisi si focalizza poi sulle previsioni per il settore dei bond convertibili, partendo dai prezzi di mercato.  “Le valutazioni sono attualmente a livelli assoluti interessanti e rappresentano, a nostro avviso, un punto di ingresso per capitalizzare sulla convessità. Partendo da questi elementi, riteniamo che le obbligazioni convertibili rappresentino attualmente un’alternativa difensiva naturale alle azioni, in grado di catturare la sovraperformance rispetto a eventuali ribassi”.

Ecco, quindi, le previsioni per le obbligazioni convertibili di Mirabaud e più in generale per l’intero mondo borsistico. Per un focus sulle nuove obbligazioni in euro e dollari di BNP Paribas rimandiamo all’articolo tematico.

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Focus – Obbligazioni ESG https://www.investire-certificati.it/focus-obbligazioni-esg/ Tue, 23 May 2023 08:19:42 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28349 Obbligazioni convertibili ed investimenti ESG Analisi e previsioni per le obbligazioni ESG. Il mercato delle obbligazioni convertibili è un terreno fertile per gli investitori ESG, spiega Nicolas Crémieux, Head of Convertible Bonds di Mirabaud nel report che pubblichiamo di seguito. Investimenti ESG su Obbligazioni Focus sulle obbligazioni ESG. Approcciare l’universo delle obbligazioni convertibili con una mentalità […]

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Obbligazioni convertibili ed investimenti ESG

Analisi e previsioni per le obbligazioni ESG. Il mercato delle obbligazioni convertibili è un terreno fertile per gli investitori ESG, spiega Nicolas Crémieux, Head of Convertible Bonds di Mirabaud nel report che pubblichiamo di seguito.

Investimenti ESG su Obbligazioni

Focus sulle obbligazioni ESG. Approcciare l’universo delle obbligazioni convertibili con una mentalità ESG può portare a una migliore gestione del rischio e a far confluire capitali verso le imprese meritevoli.

Sebbene tra gli investitori convertibili globali la crescita degli investimenti ESG sia aumentata notevolmente, spesso si sente dire che l’esclusione di determinate società o settori può ridurre la diversificazione del portafoglio. In altre parole, l’esclusione può rivelarsi una strategia limitante per i portafogli convertibili. Questo considerando che l’universo investibile globale è di 373 miliardi di dollari. Come muoversi dunque con le obbligazioni? A nostro avviso, l’implementazione efficace dell’analisi ESG dovrebbe sia massimizzare la gestione del rischio, sia focalizzarsi sulle imprese più virtuose.

Escludere le obbligazioni di aziende che non rispettano i criteri ESG

L’esclusione di società coinvolte in gravi controversie o che producono prodotti come armi, tabacco, estrazione di carbone termico, petrolio e gas non convenzionali e intrattenimento per adulti, ci aiuta a fare una selezione. Va ricordato però che questi settori rappresentano attualmente solo una porzione molto piccola del mercato obbligazionario. Servono altri parametri oltre al focus ESG anche sulle obbligazioni.

Focus sulle regioni di investimento

Più importante, invece, lo screening positivo per regione. Ciò offre il potenziale per incrementare la diversificazione del portafoglio semplicemente perché gli emittenti di titoli convertibili in Europa sarebbero altrimenti predominanti. Questo considerato che hanno in media i migliori rating ESG.

Abbiamo inoltre riscontrato che le obbligazioni convertibili di emittenti con una migliore performance ESG sono meno volatili e hanno un floor obbligazionario più elevato. Il che suggerisce che un approccio SRI può contribuire a rafforzare la naturale convessità delle obbligazioni convertibili. Tuttavia, la mancanza di standard comuni di riferimento può rendere difficile l’investimento ESG, e il desiderio di ridurre un’azienda al suo mero punteggio ESG – e di investire in base a questo – distrae da ciò che l’ESG dovrebbe essere: un metodo di ricerca.

Giudizi delle agenzie di rating

I rating possono essere di dubbia qualità. Inoltre, quando vengono pubblicati, potrebbero non riflettere accuratamente lo stato attuale della società. Questo soprattutto per i nomi a piccola e media capitalizzazione. Vale la pena ricordare che il 61% degli emittenti convertibili ha una capitalizzazione di mercato inferiore a 5 miliardi di dollari.

Riteniamo che incoraggiare la trasparenza e promuovere le buone prassi richieda un engagement consapevole, che ci permetta di essere un passo avanti rispetto alle agenzie di rating. Va ricordato che alcune aggiornano i loro punteggi con una frequenza di 18 mesi. L’anno scorso ci siamo impegnati direttamente con 49 aziende su oltre 179 questioni, con un aumento significativo rispetto all’inizio del 2019.

Sostenibilità ed investimenti ESG

Per questo motivo consideriamo il nostro approccio più pragmatico che dogmatico: nell’esaminare le credenziali ESG di una società guardiamo più al suo percorso che al rating in assoluto. Gli investitori che si basano esclusivamente sui rating possono trascurare quelle società che stanno migliorando il loro posizionamento, la cui domanda può crescere insieme al rating. Investire in aziende che mostrano questo slancio può portare a rendimenti finanziari più elevati.

Come investire con le obbligazioni ESG?

Come investitori obbligazionari, adottiamo un approccio simile a quello degli azionisti, che favorisce un dialogo proficuo e influenza la società. L’utilizzo di uno screening esclusivamente negativo eliminerebbe questa opportunità.

Pertanto, nell’esaminare una società, valutiamo le sue pratiche di responsabilità sociale d’impresa (CSR), la rilevanza finanziaria dei rischi ESG e l’efficacia con cui il management li affronta.

Analizziamo il modo in cui l’azienda contribuisce al programma di sviluppo sostenibile e alla transizione verso un’economia a basse emissioni attraverso le sue operazioni, i suoi servizi o i suoi prodotti. Per esempio, le spingiamo a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni in un determinato orizzonte temporale. Ciò aderendo alle iniziative di obiettivi basati sulla scienza o le incoraggiamo a completare un questionario del Carbon Disclosure Project (CDP). Ma anche richiedendo di firmare il Global Compact delle Nazioni Unite.

Obbligazioni con criteri ESG e non solo

Focus sui criteri ESG per gli investimenti in obbligazioni… ma non solo. Il report di Mirabaud spiega come l’approccio agli investimenti sia più olistico. Questo grazie all’integrazione dei fattori ESG accanto all’analisi finanziaria tradizionale. “Il mantenimento e il monitoraggio di questo dialogo continuo è fondamentale per l’attuazione delle nostre responsabilità e sensibilizza le decisioni di investimento che prendiamo per conto dei nostri clienti”. spiega ancora Mirabaud nelle sue previsioni su obbligazioni ESG.

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Previsioni Mercato obbligazionario https://www.investire-certificati.it/previsioni-mercato-obbligazionario/ Wed, 26 Apr 2023 09:07:47 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28082 Focus: analisi e previsioni sul mercato obbligazionario. Secondo UBP nel mercato dei bond occorre guardare al credito di qualità. Analisi sul mercato obbligazionario a cura di Norman Villamin, Chief Investment Officer Wealth Management di UBP Previsioni mercato obbligazionario I rendimenti dei titoli di Stato sono stati molto volatili nell’ultimo mese. La crisi delle piccole banche statunitensi […]

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Focus: analisi e previsioni sul mercato obbligazionario. Secondo UBP nel mercato dei bond occorre guardare al credito di qualità. Analisi sul mercato obbligazionario a cura di Norman Villamin, Chief Investment Officer Wealth Management di UBP

Previsioni mercato obbligazionario

I rendimenti dei titoli di Stato sono stati molto volatili nell’ultimo mese. La crisi delle piccole banche statunitensi e il crollo di Credit Suisse hanno alimentato i timori di una crisi finanziaria sistemica. Inoltre, i flussi sui mercati hanno favorito gli asset risk-off e i rendimenti dei titoli di Stato sono scesi bruscamente, con tagli aggressivi dei tassi da parte delle banche centrali prezzati parallelamente dai mercati monetari.

Bond e banche centrali

obbligazioni

Le banche centrali hanno reagito rapidamente, aprendo vari canali di liquidità per le banche sottoposte a stress con deflussi di depositi. In Svizzera e nel caso di una delle banche regionali negli USA si è proceduto a una rapida operazione di fusione nel tentativo di evitare un contagio simile a quello avvenuto nel 2008-2009.

Rendimenti obbligazioni statali

I rendimenti dei titoli di Stato si sono stabilizzati appena al di sotto dei minimi di marzo, evidenziando le continue incertezze economiche prezzate dalle obbligazioni. La Banca d’Inghilterra, la Banca Nazionale Svizzera e la Federal Reserve stanno inquadrando le recenti iniezioni di liquidità come qualcosa di sostanzialmente diverso dai precedenti programmi di quantitative easing. Ciò dato il loro impiego temporaneo e più mirato. In effetti, poiché l’inflazione core resta un problema, ci aspettiamo che la Fed decida un ultimo rialzo dei tassi a maggio, mentre la BCE potrebbe andare avanti sui rialzi.

Previsioni tassi di interesse

Proseguiamo l’analisi sul mercato obbligazionario con un focus sulle previsioni per i tassi di interesse delle banche centrali.

I tagli dei tassi previsti dai mercati monetari appaiono troppo aggressivi in assenza di una recessione globale. Il dibattito sul tetto del debito degli Stati Uniti continua a pesare sui mercati dei titoli governativi USA. I rendimenti delle obbligazioni a lungo termine potrebbero restare volatili con l’accelerazione delle trattative nei prossimi mesi. Continuiamo a preferire obbligazioni societarie investment grade, con una maggiore attenzione alla qualità del credito.

Le turbolenze di marzo hanno spinto gli spread a livelli vicini a quelli delle recessioni del 1990 e del 2001, creando opportunità sui bond anche per gli investitori avversi al rischio. Gli spread nei titoli high yield sono aumentati. Rimangono ancora al di sotto dei livelli visti nelle grandi crisi del passato. Di fatto non offrono quindi un premio per il rischio interessante alla luce dei continui rischi di recessione e delle condizioni finanziarie più rigide. Di conseguenza, riteniamo che le strategie di hedge fund possano beneficiare di questo contesto di volatilità dei tassi d’interesse e della maggiore dispersione delle performance che ci aspettiamo tra i settori e i segmenti del credito.

Focus e approfondimenti

Oltre alle previsioni sul mercato obbligazionario, segnaliamo altri approfondimenti finanziari nel sito.

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Previsioni Borse e Obbligazioni https://www.investire-certificati.it/previsioni-borse-e-obbligazioni/ Wed, 22 Mar 2023 16:38:14 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=27805 Previsioni per le borse e obbligazioni: l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS determina una serie di conseguenze. Il team di analisti di Candriam si è soffermato sul tema, analizzando le ripercussioni sulla crescita economica e sull’asset allocation.Partiamo da un dato di fatto. UBS ha comprato per 3 miliardi i cocci di Credit Suisse, […]

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Previsioni per le borse e obbligazioni: l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS determina una serie di conseguenze. Il team di analisti di Candriam si è soffermato sul tema, analizzando le ripercussioni sulla crescita economica e sull’asset allocation.
Partiamo da un dato di fatto. UBS ha comprato per 3 miliardi i cocci di Credit Suisse, con il valore dell’azione ulteriormente decurtato del 60%, a 0,76 franchi. Il tutto dopo i recenti crolli di borsa, che avevano visto le azioni di Credit Suisse perdere il 90%.

Credit Suisse-UBS – Analisi

In merito alla vicenda che ha portato all’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, l’azione delle autorità per mantenere la fiducia del pubblico nel sistema bancario e la velocità di risoluzione della crisi sono fondamentali. Secondo l’analisi di Candriam, pur continuando a ritenere che il quadro principale (crescita lenta sia negli Stati Uniti che nell’Eurozona) rimanga il più probabile, il rischio di uno contesto più avverso è aumentato. In ogni caso, è probabile che gli eventi degli ultimi giorni portino a un ulteriore inasprimento delle condizioni finanziarie. Se queste persisteranno, probabilmente vi saranno tassi terminali più bassi.

Considerando i recenti eventi finanziari negli Stati Uniti, ciò potrebbe portare a un ulteriore calo del 5%-10% dei prestiti commerciali e industriali. Questo si traduce con una diminuzione del credito bancario di 140-280 miliardi di dollari, pari allo 0,5%-1% del PIL, il prodotto interno lordo. L’impatto sull’economia dipenderà ovviamente dalla profondità e dalla durata dello shock.

Previsioni Borsa area euro

Anche nell’area dell’euro si è verificato un inasprimento delle condizioni di credito. Candriam si attende una contrazione del 5% degli investimenti residenziali (-0,3% del PIL). Questo impatto potrebbe essere più importante se le condizioni creditizie dovessero inasprirsi ulteriormente.
Le banche centrali adegueranno la loro stretta monetaria agli sviluppi nel settore finanziario. Sebbene la loro determinazione a combattere l’inflazione rimanga intatta, l’attuale scelta tra inflazione e stabilità finanziaria dovrebbe indurle a rallentare il ritmo della stretta. In alcuni casi, addirittura a interromperla, fino a quando le turbolenze finanziarie saranno in corso.

Analisi banche Usa e banche europee

investire su azioni banche
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Dal punto di vista del mercato, i rischi sono ancora presenti, seppur non della stessa natura negli Stati Uniti e in Europa, con previsioni di borsa diverse. Qual è la situazione delle banche in Europa ed America? Le tensioni sulle piccole banche negli Stati Uniti aumentano il rischio di recessione ma non appaiono ancora sistemiche, mentre in Europa abbiamo dovuto affrontare un rischio più sistemico.

Previsioni per le borse

Ci vorranno alcuni giorni per capire se il rischio è davvero contenuto, come ipotizzato, e per far sì che la polvere si depositi. In altre parole, occorre una certa pazienza per comprendere il reale impatto della crisi determinata dal fallimento di Silicon Valley Bank in America, di Silvergate e soprattutto dal salvataggio di Credit Suisse. I mercati, infatti, stanno ancora digerendo l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Quante altre banche però hanno in pancia titoli di Stato al momento decisamente sotto la pari? Cosa potrebbe capitare in caso di altre cose agli sportelli: Vediamo quindi le previsioni per le borse e per i mercati obbligazionari.

Previsione per il settore azionario

In merito alla situazione sul mercato azionario, Candriam spiega come “Nella nostra asset allocation manteniamo una visione neutrale sulle azioni. Consideriamo sia rischi di rialzo sia di ribasso in una situazione ancora piuttosto binaria”. Una previsione sulle azioni quindi che non chiarisce affatto lo scenario, aperto ad ogni soluzione ed in balia dei prossimi eventi.

Previsioni sui mercati obbligazionari

Per quanto riguarda le previsioni sul mercato obbligazionario, la view è più delineata. Gli operatori di Candriam hanno aumentato la duration dei portafogli di investimento. Gli analisti spiegano: “Manteniamo una preferenza per il credito investment grade, ma siamo più cauti nei confronti delle obbligazioni high yield. In particolare, a seguito di questa mossa, i mercati degli strumenti bancari Additional Tier 1 potrebbero subire notevoli tensioni. Inoltre, anche le tranche senior del credito bancario potrebbero subire un impatto negativo a causa di un effetto a catena.

Un altro sviluppo molto importante è stata la dichiarazione rilasciata dall’Autorità bancaria europea, secondo la quale “gli strumenti di common equity sono i primi ad assorbire le perdite e solo dopo il loro pieno utilizzo sarà necessario svalutare gli Additional Tier 1”. Come nota di redazione, ricordiamo che le obbligazioni AT1 di Credit Suisse sono state annullate, con perdita di circa 16 miliardi per i fondi che ci avevano investito.

Quali previsioni sui mercati di borsa? Candriam ha spiegato come nella sua allocazione dia maggiore peso allo stile qualitativo dei titoli. “Gli investitori preferiranno per ora la crescita strutturale alla ciclicità, visti i rischi che la vulnerabilità finanziaria pone alla crescita. Pertanto, ritengono di privilegiare i seguenti settori: Healthcare (a livello globale e in particolare negli Stati Uniti), e prodotti di base (con i leader europei). Focus, inoltre sulle aziende innovative e di qualità (redditività, visibilità e solvibilità solida)”.

previsioni di borsa

Previsione sul settore bancario

Dopo il focus su previsioni borse e obbligazioni, quali previsioni sulle banche? Candriam spiega che continua a preferire le banche con una solvibilità e una redditività molto elevate. Questi due ammortizzatori permettono loro di resistere a shock maggiori. Si concentra poi sulle banche retail. Questo perché una percentuale più elevata di depositi retail offre una migliore stabilità e una maggiore liquidità rispetto ai modelli di investment banking. Notiamo che i tassi a breve termine più elevati garantiscono al settore una maggiore redditività. Ciò anche quando teniamo conto di potenziali requisiti di solvibilità più elevati.
Ecco questo focus di Candriam con previsioni su borse e obbligazioni, dopo la recente crisi di Credit Suisse, conclusasi con acquisizione della banca da parte di UBS.

Approfondimenti

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Come investire nel 2023 sulle obbligazioni? https://www.investire-certificati.it/come-investire-nel-2023-sulle-obbligazioni/ Thu, 12 Jan 2023 10:40:30 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=26763 Come investire sulle obbligazioni nel 2023? Quali previsioni per i rendimenti obbligazionari? Candriam ha presentato un report relativo ai tassi d’interesse, dove si esamina il ritorno del rendimento sull’obbligazionario.  Analisi e previsioni a cura di Philippe Noyard, analista su Credito e Fixed Income presso Candriam. Previsioni obbligazioni: come investire nel 2023? Dove investire nel 2023? I […]

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Come investire sulle obbligazioni nel 2023? Quali previsioni per i rendimenti obbligazionari? Candriam ha presentato un report relativo ai tassi d’interesse, dove si esamina il ritorno del rendimento sull’obbligazionario.  Analisi e previsioni a cura di Philippe Noyard, analista su Credito e Fixed Income presso Candriam.

Previsioni obbligazioni: come investire nel 2023?

Dove investire nel 2023? I rendimenti obbligazionari sono tornati, ma con una differenza. Se l’aumento dei tassi è un tema che i mercati hanno già visto, questa volta il ritmo differente potrebbe cambiare completamente il risultato. La selettività sarà cruciale. 

Previsioni Mercati

Necessari a combattere l’inflazione, gli aumenti dei tassi delle banche centrali hanno scosso i mercati obbligazionari. Al tempo stesso hanno sollevato timori sui rischi di recessione economica in caso di rialzi eccessivi. La combinazione di tassi d’interesse positivi e premi di rischio storicamente elevati nel credito europeo offre cedole interessanti agli investitori alla ricerca di un carry.

Rendimenti negativi nel 2022

Il credito Investment Grade non ha mai registrato, in tutta la sua storia, rendimenti così negativi: dal -12,53% nei primi 11 mesi dell’anno (2022) per l’indice BoFa IG Euro Corporates. L’inasprimento della politica monetaria è il principale fattore alla base di questa situazione. 

Era impossibile passare da rendimenti negativi a rendimenti al 2%, sui titoli di Stato tedeschi, senza perdite. Solo il 20% della perdita di valore è attribuibile al rischio di credito. La normalizzazione dei tassi di riferimento dovrebbe proseguire nel 2023, ma a un ritmo molto meno aggressivo, poiché l’inflazione sembra aver raggiunto il suo massimo. La questione principale sarà la rapidità del suo declino, escludendo nuovi shock esogeni, in particolare in Europa.

Rendimenti obbligazioni e previsioni

I premi di rischio sono saliti dall’1% a inizio gennaio all’1,8% a fine novembre, per il credito Investment Grade in euro. I rendimenti delle obbligazioni  ad alto rendimento, invece, sono saliti dal 3,3% al 5%. Questi livelli di valutazione superano le medie storiche degli ultimi 10 anni. Implicano probabilità di default prossime all’8% per l’High Yield, ben al di sopra del 4,5% storico in quel periodo. Anche se è probabile che l’inizio del 2023 sarà complicato, con un rendimento oggi del 4% sull’Investment Grade in euro, riteniamo che questa asset class offra una performance interessante nell’attuale contesto.

Selezionare gli investimenti

tassi obbligazionari

Dove investire nel 2023? Grande focus nella selezione degli investimenti: la selettività rimane all’ordine del giorno.L’analisi fondamentale resterà pertanto essenziale nel 2023. Nei prossimi mesi, è probabile che i rating di credito subiscano un notevole peggioramento. In tutto il mondo, la crescita economica sta rallentando e le prospettive di crescita degli utili stanno diminuendo.

Sembra un anno difficile per le società più indebitate e cicliche. Quali previsioni per le obbligazioni? Nel 2023 prevediamo più declassamenti del rating del credito che miglioramenti. I margini di profitto dovrebbero diminuire e la leva finanziaria dovrebbe crescere. I profili più difensivi, o le società in grado di trasferire gli aumenti di prezzo ai loro clienti finali, saranno i vincitori.

Per molti anni, le aziende hanno beneficiato di bassi tassi di finanziamento e hanno così esteso la scadenza media del loro debito.

L’aumento degli interessi passivi sembra gestibile per le società Investment Grade. Solo l’11% del debito totale dovrebbe essere rifinanziato nel 2023, con una cedola media del 4,20% rispetto all’1,90% del 2021. In media, gli emittenti High Yield non hanno grandi scadenze a breve termine. Tuttavia, una prolungata stretta dei mercati dei capitali potrebbe rivelarsi problematica per alcune società. Anche se la qualità media del credito è notevolmente migliorata rispetto al passato, ci aspettiamo che il tasso di default raddoppi a un livello compreso fra il 4% e il 5% nel 2023.

Come investire nel 2023 sulle obbligazioni?

Come investire nel 2023 sulle obbligazioni? Con cautela sugli emittenti più rischiosi. Grande attenzione, dunque, ai giudizi delle agenzie di rating ed ai bilanci. L’affidabilità creditizia degli emittenti con i rating più bassi, da B a tripla C, è a rischio.

Questi segmenti includono molte società acquisite da fondi di private equity attraverso operazioni di leveraged buy-out. Questi ultimi hanno utilizzato un effetto leva molto elevato, spesso a tassi variabili, per raggiungere i loro obiettivi di rendimento in un contesto di finanziamento a basso costo. Queste società devono ora affrontare un calo del margine operativo. Il tutto contemporaneamente a una pressione ancora maggiore dovuta ad aumenti significativi dei pagamenti di interessi. Alcune società subiranno significativi declassamenti dei rating, con conseguente sottoperformance. Non mancheranno anche i default (fallimenti aziendali).

Quali previsioni per gli investimenti obbligazionari nel 2023? Riteniamo, inoltre, che il 2023 offrirà opportunità di investimento reali, con rendimenti interessanti. Siamo inoltre convinti che alcuni segmenti del mercato del credito rimarranno particolarmente vulnerabili e che la loro probabilità di insolvenza non si riflette ancora pienamente negli spread del credito.

Approfondimenti

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Previsioni Obbligazioni 2023 https://www.investire-certificati.it/previsioni-obbligazioni-2023/ Wed, 21 Dec 2022 09:30:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=26297 Analisi e previsioni su obbligazioni e mercato del credito nel 2023. Quali previsioni dopo le storiche perdite del 2022? Report sui bond a cura di Norman Villamin, Chief Investment Officer Wealth Management di UBP. Previsioni per i mercati obbligazionari Con i mercati obbligazionari destinati a chiudere il 2022 con le perdite peggiori degli ultimi 50 […]

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Analisi e previsioni su obbligazioni e mercato del credito nel 2023. Quali previsioni dopo le storiche perdite del 2022? Report sui bond a cura di Norman Villamin, Chief Investment Officer Wealth Management di UBP.

Previsioni per i mercati obbligazionari

Con i mercati obbligazionari destinati a chiudere il 2022 con le perdite peggiori degli ultimi 50 anni, i bond USA hanno vanificato la performance total return accumulata dal 2017. Inoltre, hanno invertito il calo sequenziale dei rendimenti dall’inizio della crisi finanziaria globale del 2008-2009. Fortunatamente, la forte ripresa dei rendimenti dei Treasury nel 2022 lascia i rendimenti a cinque anni, corretti per le aspettative di inflazione, vicini ai livelli elevati raggiunti prima della Grande Crisi Finanziaria. Ciò suggerisce che le opportunità di passare dalle obbligazioni a tasso variabile con scadenza più breve a quelle con scadenza più lunga dovrebbero iniziare a emergere nel nuovo anno. In particolare, quando i rendimenti dei Treasury a cinque e dieci anni saranno tra il 4% e il 4,5%.

Quali previsioni per le obbligazioni nel 2023? Il rischio relativo ai tassi d’interesse è stato il freno principale ai rendimenti nel 2022, ci aspettiamo che il peggioramento della qualità del credito e l’ampliamento dello spread rappresentino il rischio principale nel 2023. In effetti, storicamente, il deterioramento della qualità del credito ha sempre subito un’accelerazione nei tre-quattro trimestri successivi al primo rialzo dei tassi da parte della Fed. Ecco quindi ciò che gli investitori dovrebbero aspettarsi per il nuovo anno.

Mercato dei bond

Come si sta muovendo il mercato obbligazionario? Fortunatamente, le cedole basse offerte dai Treasury e dai titoli corporate USA nell’ultimo decennio, che offrivano poca protezione contro il peggioramento della qualità del credito, hanno lasciato il posto ai rendimenti più alti dal 2006-2007. Riteniamo pertanto che una strategia sul credito USA in dollari di tipo hold-to-maturity e incentrata sulla qualità possa offrire opportunità interessanti all’inizio del 2023. Questo in particolare quando il mercato sposterà l’attenzione dai rischi di inflazione a quelli di recessione.

Previsioni Mercati

Potrebbe anche svilupparsi un’opportunità nei segmenti più rischiosi dei mercati del credito. Troviamo vari comparti con i rendimenti più elevati che superano il 10% in prossimità della fine dell’anno. Tuttavia, con spread che sono solo vicini alle medie storiche, preferiremmo che le obbligazioni rischiose prezzassero meglio un prossimo ciclo di default. Ciò per far pendere l’equilibrio rischio-rendimento in netto favore degli investitori.

Anche se la stabilizzazione dei rendimenti e degli spread dei Bund – che si stanno avvicinando ai massimi del 2020 – dovrebbe normalmente creare un’opportunità per gli investitori obbligazionari in euro, l’eurozona è alle prese con sfide strutturali. Tra queste, i costi elevati dell’energia e la dipendenza delle imprese e delle famiglie dal sostegno fiscale. Ciò almeno fino alla fine dell’inverno e potenzialmente anche oltre. Questi fattori aumentano così il rischio di coda di un’ondata di default che potrebbe essere più che ciclica.

Mercato Obbligazioni 2023

Gli investitori dovranno attuare una selezione proattiva sul mercato del credito. Questo aspetto nel mercato obbligazionario risulterà un fattore chiave per la performance nei normali rallentamenti ciclici, che nel 2023 sarà ancora più critica per l’eurozona. Gli investitori in grado di adottare una prospettiva di medio termine possono guardare agli investimenti nel credito più rischioso per cercare di capitalizzare le potenziali sfide di questo ciclo del credito.

Quali previsioni per il mercato obbligazionario nel 2023? Nel complesso dopo un 2022 tumultuoso per gli investitori obbligazionari le nubi non si sono del tutto diradate. Le aspettative di inflazione in calo e le cedole elevate in termini assoluti stanno convergendo per offrire loro opportunità di rendimenti moderati nel 2023.

Altre analisi e previsioni sui mercati

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