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Una moneta dei BRICS basata e garantita con l’oro. La suggestione di un nuovo gold standard, che conferma la centralità dell’oro e anche la voglia di staccarsi dal dollaro e dagli Stati Uniti. Al momento si tratta soltanto di un’idea, ma potrebbe diventare realtà? Quale sarà il valore di questa moneta dei BRICS? In che modo la valuta aurea dei BRICS potrebbe avere un impatto sull’economia globale e sulla domanda di oro? Focus sul tema.

Cosa sono i BRICS?

I BRICS vogliono lanciare una moneta, probabilmente basata sull’oro (si era anche parlato di altri metalli preziosi o del bitcoin).

Ma quali sono i paesi BRICS? Procediamo con ordine: il termine BRIC è stato utilizzato per la prima volta da Jim O’Neill, asset manager presso Goldman Sachs, nel 2001. L’economista si riferiva a Brasile, Russia, India e Cina. Soltanto alcuni anni più tardi è nato un vero e proprio gruppo di paesi, con i governi che oggi si incontrano regolarmente su base annuale, concordando anche politiche multilaterali.

Da notare, poi, come nel tempo il numero di nazioni sia cresciute. Dapprima con l’aggiunta del Sudafrica e più di recente con l’adesione di Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti. Si tratta di paesi molto diversi fra loro, per ampiezza, storia ed economia. In comune, però, il desiderio di ridurre il peso del dollaro nel commercio mondiale. Ecco, quindi, l’idea di una moneta dei BRICS garantita con l’oro.

Moneta dei BRICS

Ormai da anni i BRICS stanno esplorando il progetto di una valuta ancorata all’oro (forse anche ad altri metalli preziosi). L’obiettivo è chiaro: il gruppo dei paesi BRICS vuole proseguire il processo di de-dollarizzazione, riducendo la dipendenza dal dollaro USA e dalle altre divise occidentali, come euro, yen e sterlina. Cercano di costruire una valuta solida, che riduca rischi di inflazione e slegata dalle situazioni geopolitiche locali.

Le possibili conseguenze per il commercio e la finanza

Quali conseguenze per i commerci e la finanza internazionale se il progetto andasse in porto? Partiamo da un elemento chiave: al momento non ci sono certezze né sull’eventuale lancio di questa moneta, né sul suo funzionamento e sul suo valore.

investimenti finanza

Al momento il dollaro è ancora re sul mercato delle valute, il forex market, dominando lo scenario globale e ciò probabilmente non cambierà nel prossimo futuro. Ma una valuta sostenuta dall’oro dei BRICS potrebbe progressivamente cambiare lo scenario, riducendo il potere del dollaro USA?  Forse sì, anche se ci sono molti ostacoli.

Partiamo dai punti di forza. Fra questi, possiamo annoverare il crescente peso dell’economia dei paesi BRICS. I numeri demografici sono impressionanti: nel 2023 la popolazione stimata del paese BRICS era di circa 3,3 miliardi di persone, quasi il 45% della popolazione mondiale.

Il blocco dei BRICS, poi, ha un gruppo di paesi satellite, fra i 30 ed i 40 paesi che potrebbero in qualche maniera essere interessati o quantomeno supportare l’idea di una moneta garantita con l’oro per i BRICS.

Nel frattempo, le banche centrali dei paesi BRICS hanno aumentato massicciamente le loro riserve auree negli ultimi due decenni. Nel 2000 le riserve delle banche centrali dei paesi BRICS erano per lo più in USD, mentre ora la percentuale posseduta in oro è aumentata in modo significativo.

Quali sono i rischi della nuova moneta?

Quali sono le sfide e i problemi di una nuova valuta? Lanciare una nuova valuta non è mai un processo facile, soprattutto quando la cosa rappresenterebbe una sfida agli Stati Uniti e comunque al mondo occidentale moderno. Vari economisti hanno messo in risalto le difficoltà del progetto che potrebbe non vedere mai una reale partenza.

Inoltre, al momento ci sono molte questioni irrisolte su come funzionerà la valuta, sul valore della moneta dei BRICS legata all’oro. Anzi, manca anche una conferma definitiva legata alle garanzie in oro e non in altre materie prime o criptovalute come bitcoin o ethereum. Insomma, c’è un alone di mistero che circonda il progetto. È poi chiaro che il successo dell’iniziativa richiederà un coordinamento significativo e un solido accordo tra le nazioni BRICS, spesso instabili o con piani politici divergenti.

La moneta dei BRICS e la domanda di oro

Cosa cambia per l’oro se il progetto dei BRICS si concretizza? Negli ultimi anni le banche centrali di questi paesi hanno comprato oro a mani basse incrementando le loro riserve. Cina e Russia hanno comprato ingenti quantitativi di oro e detengono ormai oltre 2.200 tonnellate di oro. I numeri reali potrebbero anche essere superiori rispetto a quelli ufficiali. La Cina, sulla carta, ha smesso di comprare oro a maggio 2024. Per molti, potrebbe essere soltanto fumo negli occhi, per riuscire a comprare a prezzi più bassi, anche se si tratta di uno scenario poco probabile visto che il prezzo dell’oro è comunque salito ai massimi storici.

E la corsa del metallo prezioso potrebbe non essere è finita: è ovvio che il successo di questo progetto aumenterebbe ulteriormente la domanda di lingotti sia da parte di quelle banche centrali, ma potenzialmente anche da parte dei privati. Al tempo stesso, la quantità di oro in circolazione è fissa e non determinabile dalle banche centrali. Insomma, l’oro, a differenza del denaro non può essere stampato. Pertanto, un’evoluzione positiva del progetto si rifletterebbe inevitabilmente sul prezzo del metallo giallo.

Cosa cambia se Brasile, Russia, Cina e India lanciano un gold standard?

Andiamo nel campo delle previsioni economiche e forse anche dell’immaginazione: quali sono i potenziali vantaggi di una valuta sostenuta dall’oro per i paesi BRICS? In questo ipotetico scenario, l’oro sarebbe il vero dominatore del nuovo sistema monetario, ma è chiaro che i paesi BRICS acquisiranno anche potere (politico, economico e finanziario), riducendo potenzialmente la forza dell’USD e di altre valute principali. Affinché ciò accada, però, è necessario che la nuova moneta sia accettata sia per gli scambi che come riserva su scala planetaria, cosa assai ardua.

Fra le possibili conseguenze, una valuta comune potrebbe anche facilitare regole e processi commerciali più efficienti tra il blocco di paesi che utilizzano questo sistema monetario. In questo scenario ipotetico, le nazioni BRICS potrebbero aumentare la loro influenza nel commercio globale e nei mercati finanziari, attraendo maggiori investimenti, a discapito delle istituzioni finanziarie occidentali. Si andrebbe verso un’economia maggiormente multipolare? Chiaramente è difficile prevederlo.

La moneta in oro dei BRICS al momento non esiste e soltanto il tempo ci dirà se il progetto avrà successo.

Approfondimenti

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Marengo d’Oro https://www.investire-certificati.it/marengo-doro/ Sun, 17 Sep 2023 19:15:20 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=29508 Il Marengo d’oro è una delle monete auree più celebri in Europa. Quanto oro c’è in un Marengo, quanto pesa e qual è il valore di queste monete d’oro? Approfondimento sulle celebri monete d’oro, fra le più famose in Europa, essendo state coniate in vari paesi, fra cui Italia, Francia, Svizzera, Belgio. La storia del […]

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Il Marengo d’oro è una delle monete auree più celebri in Europa. Quanto oro c’è in un Marengo, quanto pesa e qual è il valore di queste monete d’oro? Approfondimento sulle celebri monete d’oro, fra le più famose in Europa, essendo state coniate in vari paesi, fra cui Italia, Francia, Svizzera, Belgio.

La storia del Marengo d’oro si intreccia con quella di Napoleone Bonaparte. I primi marenghi, infatti, furono coniati per celebrare la vittoria del sovrano contro gli austriaci a Marengo, in data 14 giugno 1800. Il valore nominale era di 20 franchi. Oggi i marenghi d’oro sono una delle monete più conosciute da collezionisti e investitori.

Dopo la prima coniatura di inizio Ottocento, il nome marengo fu esteso a tutte le monete da 20 franchi emesse in Francia. Ma fu anche utilizzato per le emissioni di monete d’oro di altri paesi europei dopo l’istituzione dell’Unione monetaria latina. Si parla anche di coniature postnapoleoniche.

Il marengo d’oro fu quindi coniato dalla Francia, dal Regno d’Italia, dal Belgio, dalla Svizzera, dalla Grecia e dall’Austria. Le emissioni di questi paesi hanno in comune il peso totale, le dimensioni, il titolo e ovviamente la quantità di oro contenuta nelle monete. Il valore nominale era di 20 franchi in Francia, Svizzera e Belgio, mentre in Italia di 20 lire.

Quanto oro c’è in un Marengo?

Quanto oro c’è in un Marengo? Il Marengo classico contiene 5,8064 grammi di oro. Il peso complessivo del marengo è pari a 6,4516 grammi, con un titolo di 900 millesimi, ossia 21,6 carati. In altre parole, nei marenghi 21,6 parti su 24 sono di oro puro. Il diametro è di 21,4 millimetri. Ogni marengo contiene quindi 0,1867 once d’oro (pari a 5,8064 grammi). Oltre al 90% di oro, i marenghi sono caratterizzati dalla presenza del 10% di rame.

Valore

Qual è il valore di un marengo d’oro? Il calcolo è relativamente semplice. Occorre considerare la quantità di oro presente nelle monete e pari a 5,8064 grammi. Tale valore deve essere moltiplicato per il prezzo in euro di un grammo di oro. Se si parte dalla quotazione in dollari per oncia, il valore va diviso per 31,1, ossia il numero di grammi presenti in un’oncia e aggiustato per il cambio euro/dollaro.

Un apprezzamento del prezzo del metallo prezioso determinerà una crescita di valore della moneta. Al tempo stesso, anche un apprezzamento del dollaro – a parità del prezzo dell’oro – farebbe crescere il valore della moneta.

Va ricordato come solitamente il marengo, così come la maggioranza delle altre monete auree, si acquisti sopra la pari, ossia ad un prezzo leggermente superiore a quello dell’oro che contiene. Il discorso è spesso simile per le monete d’argento. Bravo (e fortunato) chi le trova al prezzo di mercato. Attenzione però alle monete false. Conviene sempre acquistare oro tramite OPO, ossia tramite gli operatori professionali del settore oro, autorizzati da Banca d’italia. Vediamo ora alcune particolarità delle emissioni di marenghi.

Monete d’oro – I marenghi

Marengo francese

Il marengo francese aveva un valore nominale pari a 20 franchi. A parte le prime monete di inizio Ottocento, sono numerose le coniature, fra il 1852 ed il 1915. In particolare, ricordiamo il Marengo di Napoleone III (1852-1870), quello Angel Writing (1871 – 1898) ed il Marengo Rooster Type. Quest’ultimo è il più recente, in quanto coniato dallo stato francese fra il 1899 ed il 1915.

Marengo Italiano

Il marengo italiano fu coniato fra il 1861 ed il 1897. Troviamo quindi monete con il volto del Re Vittorio Emanuele secondo ed altre con Re Umberto I. Il valore nominale del marengo italiano è pari a 20 lire.

Marengo d'oro - Investire con le monete d'oro
Marengo Italiano – Monete d’oro

Tutti i marenghi hanno lo stesso valore? Per chi li acquista come investimento aureo sì, per i numismatici no. Infatti, ci sono annate particolarmente rare. In questo caso il valore dell’oro contenuto nella moneta è minore del valore che viene dato alla moneta dai collezionisti. Fra questi ricordiamo gli esemplari di Marengo Vittorio Emanuele II fra il 1870 ed il 1872, ma anche il rarissimo Marengo Roma 1873. Non ci crederete, ma un pezzo è stato venduto ad un’asta del 2023 a 10.000 euro, un valore all’epoca quasi trenta volte superiore all’oro contenuto nella moneta! Sono poi rari anche i due anni seguenti.

Per quanto riguarda le monete d’oro coniate sotto il Regno di Umberto I, le annate rare sono il 1884, 1889, 1891, 1893, 1897.

Nulla di nuovo, anche quando si parla d’oro, ma vale la pena ricordarlo: attenzione alle monete false. Non mancano i falsi, anche d’epoca. Controllare il peso, le dimensioni precise è d’obbligo prima di acquistare queste monete, anche se il consiglio è di acquistare soltanto monete tramite gli operatori professionali riconosciuti da Bankitalia o comunque pezzi accompagnati da una valida perizia.

Quante monete d’oro ha emesso il Regno Italiano?

Complessivamente il numero di marenghi emessi dall’Italia supera i 20 milioni. Sotto il Regno di Vittorio Emanuele II sono stati coniati 11.743.000 pezzi, con annate 1861 – 1878. Circa 8.763.000 monete portano l’effigie di Umberto I. Per queste monete le annate sono fra il 1879 ed il 1897 inclusi.

Dal punto di vista grafico, i Marenghi italiani sono contraddistinti da Re Vittorio Emanuele II oppure Re Umberto I sul diritto, in base all’annata. Sul dorso delle monete c’è invece lo stemma sabaudo con il collare dell’Annunziata, con dei rami di alloro a completare la decorazione.

Marengo Svizzero

Marengo Svizzero Vrenelli

Il marengo svizzero è stato coniato dal 1871 al 1949. Complessivamente sono stati coniati quasi 60 milioni di pezzi, ma – come spesso capita – ci sono importanti distinzioni fra le varie annate.

I marenghi coniati nel 1871 e quelli fra il 1883 ed il 1896 hanno un valore numismatico. In altre parole, vista la loro rarità, il valore della moneta supera quello dell’oro contenuto. Le altre annate, quinti tutte le più recenti dal 1897 in poi, sono invece considerate da investimento. In altre parole, il loro valore fluttua in base all’andamento delle quotazioni dell’oro.

Nei primi anni sono stati emessi i Marenghi Libertè; successivamente (dal 1897) il Marengo Vrenelli, più comune. Entrambe le coniature avevano un valore nominale di 20 franchi svizzeri.

Marengo Belgio

Le emissioni di Marenghi da parte del Regno del Belgio, con il viso del Re Leopoldo II, sono datate 1866 – 1882. La moneta aveva un valore nominale pari a 20 franchi, così come per la Confederazione Elvetica. Su un lato presentava il volto del Re, mentre sul retro la scritta “l’unione fa la forza”.

Marengo Austriaco

Anche l’Austria ha emesso monete che rientrano sotto i cosiddetti Marenghi. Si tratta delle moneta in oro austriaca da 8 fiorini-20 franchi austriaci. Il peso è il medesimo di quelle degli altri paesi, con lo stesso titolo e caratura. Anche in questo caso, quindi, il diametro era di 21 millimetri, mentre le monete hanno un peso di 6,45 grammi, di cui 5,80 d’oro.

Monete d’oro

Fra le monete d’oro dell’epoca con peso simile (ma non uguale) troviamo i 10 Guilders Wilhelmina, coniati dall’Olanda. La moneta ha un peso di 6,729 grammi, con un quantitativo di oro pari a 6,0561 grammi (0,1947 once). Il diametro è di 22,3 millimetri e supera leggermente sia per dimensione che per peso il classico marengo italiano, svizzero e francese.

Anche le 20 corone (20 Koronas) austriache potrebbero sembrare simili al marengo. Sono però un’emissione più recente, del 1915, con un peso di 6,77 grammi e 6,096 grammi di oro puro. Numeri leggermente superiori a quelli dei tradizionali marenghini qui esaminati.

Oro fisico ed oro finanziario

Chiudiamo questo focus relativo al Marengo d’oro con un breve approfondimento sugli investimenti aure. Conviene comprare monete e lingotti oppure è meglio comprare ETF sull’oro? La risposta non è univoca, ma varia in base alle finalità di investimento.

Per chi vuole comprare e vendere in tempi rapidi o in ottica trading chiaramente investimenti in oro cartaceo, come ETF, CFD ed altri prodotti finanziari derivati sono più indicati, per via di uno spread decisamente inferiore ed una liquidità praticamente immediata.

Investire in oro

Per contro, l’oro fisico ha senz’altro un notevole fascino. Si ha inoltre la garanzia di possedere fisicamente la materia prima, senza il rischio emittente. Il difetto dell’oro fisico riguarda lo spread. Spesso si acquista ad un prezzo più elevato rispetto a quello dell’oro realmente contenuto nella moneta o nel lingotto. Il differenziale è elevato soprattutto sui tagli piccoli, come sui lingotti da 1 o 2 o 5 grammi, così come sulle monete d’oro di piccolo taglio. È decisamente meno rilevante, invece, sulle monete o sui lingotti di grandi dimensioni.

Per quanto riguarda l’oro fisico ci sono da considerare anche i costi di custodia ed il rischio di smarrimento o furto. Con l’oro finanziario possiamo però menzionare il conto titoli. Come conviene investire in oro? La scelta fra oro finanziario e fisico spetta quindi all’investitore.

Approfondimenti su monete d’oro

Per chi acquista oro come investimento, il valore della moneta aurea è dato dalla quantità di metallo prezioso contenuto. Pertanto, può essere interessante la lettura dell’articolo tematico: Quanto Oro c’è in una Sterlina e nelle altre monete d’oro?

Ricordiamo anche un articolo relativo alle nuove emissioni delle sterline d’oro dopo la morte della Regina Elisabetta II, riassunte nell’articolo sulla Sterlina Oro 2022.

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Monete Oro https://www.investire-certificati.it/monete-oro/ Thu, 23 Dec 2021 18:35:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=21734 Monete d’oro: qual è il loro valore? Marenghi, sterlina, Krugerrand e altre coniature: monete d’oro italiane e dal mondo, monete d’oro da collezione e da investimento. In questo articolo ci soffermiamo sull’investimento con monete antiche e moderne d’oro ed al loro valore. Monete d’oro Le monete d’oro rappresentano un’interessante modalità di investimento per chi vuole […]

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Monete d’oro: qual è il loro valore? Marenghi, sterlina, Krugerrand e altre coniature: monete d’oro italiane e dal mondo, monete d’oro da collezione e da investimento. In questo articolo ci soffermiamo sull’investimento con monete antiche e moderne d’oro ed al loro valore.

Monete d’oro

monete e lingotti d'oro

Le monete d’oro rappresentano un’interessante modalità di investimento per chi vuole iniziare ad acquistare oro in quantitativi anche modesti. Differentemente dai lingotti di grande taglia di fatto le monete d’oro permettono di investire frazionando o diluendo nel tempo i propri investimenti.

Al tempo stesso, tanto più la moneta è di piccola taglia, tanto più tenderà ad essere grande lo spread in acquisto e vendita. Per chi vuole acquistare una moneta d’oro sarà molto difficile – se non impossibile – trovarla in vendita ad un prezzo pari al metallo prezioso contenuto, in quanto il venditore tenderà ad applicare uno spread, ossia un costo aggiuntivo, rispetto al valore spot della moneta d’oro stessa.

Monete da Investimento e collezione

Dobbiamo fare un’ulteriore distinzione per quanto riguarda le monete. Infatti, le monete d’oro, così come le monete d’argento, possono ricadere nella categoria degli investimenti in oro, ma potrebbero anche assumere un valore da collezione, quindi sotto il punto di vista numismatico.

In sintesi, il valore delle monete auree solitamente dipende dalla quantità di metallo prezioso contenuta, da cui calcola appunto il valore dello stesso. In alcuni casi, potrebbero esserci rarità numismatiche o monete emesse in quantità limitata, diventando quindi monete da collezione. Queste sono in grado, in alcuni casi, di acquisire nel tempo un valore potenzialmente anche ampiamente superiore a quello dell’oro in esse contenute. In questa analisi ci soffermeremo soprattutto sull’aspetto delle monete da investimento, ossia sulla quantità di oro che contengono.

Il valore di una moneta d’oro

Il valore di una moneta d’oro – salvo rarità numismatiche – è calcolato moltiplicando il prezzo a pronti dell’oro per grammo per il numero di grammi di oro contenuti nella moneta stessa.

Ricordiamoci che la quotazione standard dell’oro è in dollari per oncia. Pertanto, l’investitore europeo dovrà convertire tale valore in euro, in base al tasso di cambio fra euro e dollari sul mercato valutario. Quanto vale un’oncia? Nel dettaglio l’oncia troy è pari a poco più di 31 grammi. Nel dettaglio esattamente a 31,103476 grammi.

Quanto oro c’è in una moneta

Come si calcola l’oro in una moneta? Quanto oro c’è in una sterlina? Per calcolarlo sarà sufficiente moltiplicare il peso complessivo per i millesimi di oro contenuti nella sterlina d’oro.

La quantità di oro presente in una moneta è espressa in millesimi. Pertanto, una moneta con 900‰ di oro ed un peso di 10 grammi conterrà 9 grammi di oro. Se il titolo relativo alla purezza fosse stato del 99% l’oro contenuto nella moneta sarebbe stato pari a 9,9 grammi.

Monete d’oro antiche e moderne

La monetazione aurea ha una storia antica, nonché millenaria. Le prime furono coniate già prima della nascita di Cristo, intorno al 500 avanti Cristo. Il nome di queste antiche monete d’oro era Darico, dal nome del sovrano dell’epoca (Dario I).

Anche greci e romani coniarono monete d’oro. In epoca moderna la coniazione riprese in modo massiccio dopo la scoperta dell’America, con l’arrivo di nuovo oro in Europa. Sul finire del Quattrocento vennero coniate le prime sterline d’oro, mentre bisogna attendere il 1800 per il Napoleone d’oro (Marengo) francese.

Da notare come in Italia sulle monete antiche si paghi IVA, precisamente su quelle precedenti al 1800 (ossia precedenti ai Marenghi) e con un titolo aureo inferiore a 900 millesimi. Sono invece esenti da Iva quelle più recenti e con titolo superiore ai 900 millesimi di oro.

Quali sono le monete d’oro più famose?

Senz’altro la sterlina d’oro, anche detta la Sovrana, nonché il Krugerrand sudafricano e l’Eagle americano. La moneta d’oro emesse dal Canada è la Foglia d’Acero (Maple Leaf).

In Europa i marenghi sono stati emessi da numerosi paesi. Per primo il Napoleone d’oro, seguito poi dai marenghi del Regno d’Italia, Belgio e Austria.

Sterlina d’oro

La sterlina d’oro è una moneta inglese che viene emessa da oltre cinquecento anni. Viene spesso definito come Sovrana in quanto presenta l’effigie del monarca britannico.

Ha un valore nominale pari ad una sterlina, ma ovviamente il suo valore intrinseco è nettamente superiore. Una sterlina d’oro vale infatti circa 350 – 400 euro, in base ai movimenti di prezzo del metallo giallo.

Il titolo della sterlina è di 22 carati, ha quindi una purezza di 916‰. Il suo peso è pari a 7,988 grammi, con un diametro di 22,05 millimetri ed uno spessore di 1,52 mm. Pertanto, in ogni sterlina troviamo 7,32 grammi di oro, equivalenti a circa 0,23 once d’oro.

Sterlina d'oro
Sterlina d’oro

100 sterline d’oro – Queen’s Beasts

Dal 2016 in poi la Zecca britannica ha emesso monete con titolo 999,9‰ di oro e peso pari ad un’oncia. Stiamo parlando delle Queen’s Beast, sfarzose monete britanniche contenenti un’oncia d’oro. Il loro valore nominale è pari a 100 sterline, ma il prezzo di mercato è pari o superiore a quello di un’oncia d’oro, pertanto è nettamente superiore.

Krugerrand

Il Krugerrand è una delle monete d’oro più famose al mondo. La percentuale di oro in esso contenuto è del 91,7%, ossia 917 ‰. Pesa 33,93 grammi e contiene 31,10 grammi di oro, ossia un’oncia. Il Krugerrand è stato coniato dal 1967 in poi sino ai giorni nostri dal Sudafrica.

Il suo diametro è pari a 32,61 millimetri. Sul dritto della moneta è presente Paul Kruger, primo presidente della Repubblica Sudraficana. Il Krugerrand prende il nome proprio da lui (mentre il rand è la moneta di riferimento del paese). Sul retro della moneta troviamo invece l’antilope, simbolo del Sudafrica, paese da sempre legato all’oro (anche se oggi non è più il primo paese produttore al mondo).

Maple Leaf – Foglia d’Acero

Il Maple Leaf è una sontuosa moneta d’oro canadese. Rappresenta la foglia d’acero e l’effigie della Sovrana inglese, a capo della monarchia costituzionale canadese.

Monete d'oro - Canada - Foglia d'Acero

È in oro puro al 99,99%, risultando una delle monete d’oro con la maggiore purezza su scala mondiale. La Maple Leaf tradizionale ha un peso di 31,11 grammi, un valore nominale di 50 dollari canadesi e contiene un’oncia di oro puro. Sono state emesse monete con una purezza d’oro record pare al 99,999%. Queste monete sono particolarmente morbide per via dell’elevata purezza aurea e possono danneggiarsi con relativa facilità.

La Royal Mint of Canada ha iniziato a coniare questa moneta nel 1979, proseguendo negli anni anche con tagli inferiori, contenenti mezza oncia di oro, un quarto di oncia, un decimo di oncia, 1/20, 1/25 di oncia, per finire con le monete da un grammo d’oro. La purezza resta la medesima, cresce tuttavia il costo in proporzione per via dei costi di conio delle monete più piccole.

Monete d’oro americane – Aquila d’oro

Qual è la moneta d’oro americana più nota? Senz’altro l’Aquila americana d’oro. L’Eagle americana, ossia l’aquila americana è una celebre moneta emessa dalla Zecca americana e garantita dal governo degli Stati Uniti.

Hanno un titolo pari a 22 carati, contenendo quindi 916‰ di oro. La versione tradizionale pesa 33,93 grammi e contiene un’oncia di oro. Sono state emessi anche tagli inferiori, come l’Eagle contenente mezza oncia di oro o un decimo di oncia. Il nome deriva dalla celebre aquila americana, presente sul retro delle monete auree. Fra le monete d’oro americane troviamo anche i 50 dollari bufalo d’oro.

Marenghi d’oro

Il Marengo trae il suo nome dalla moneta coniata ad inizio Ottocento dalla Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone contro gli Austriaci del 14 giugno 1800.

Il nome Marenghi d’oro venne poi esteso a tutte le monete d’oro francesi ed a quelle coniate in Europa nella seconda metà dell’Ottocento e nel primo Novecento da Belgio, Austria Svizzera ed Italia, con peso e dimensioni prefissate.

Hanno un diametro di 21 millimetri ed un peso di 6,45 grammi. Siccome il titolo dell’oro è 900‰, i marenghi contengono 5,80 grammi di Oro, pari a 0,1867 once di metallo prezioso. L’emissione dei marenghi si è conclusa con l’inizio della Prima Guerra Mondiale per la maggior parte dei paesi, anche se alcuni – come la Svizzera – hanno proseguito fino al secondo conflitto mondiale.

Monete d’oro italiane

I marenghi italiani

I marenghi italiani, così come gli altri europei, contengono 5,80 grammi di oro ed hanno un valore di mercato nell’ordine dei 250 – 300 euro. Il valore di queste monete d’oro varia ovviamente in base alle fluttuazioni del prezzo del mercato giallo. Sono senz’altro la moneta d’oro italiana più famosa.

Per quanto riguarda i marenghi italiani, vale la pena ricordare come siano stati emessi circa 11.743.000 marenghi sotto il Regno di Vittorio Emanuele II (1861-1878). Sono invece circa 8.763.000 i marenghi d’oro emessi durante il regno di Umberto I (1879-1897).

Monete d'oro italiane - Marengo d'oro
Marengo d’oro raffigurante il volto di Vittorio Emanuele II

Da segnalare come vi siano numerose annate di marenghi rari, come il Marengo Roma 1873 e Roma 1874 e 1875. In questo caso si passa da investimento a numismatica (o quantomeno investimento numismatico), con un valore delle monete nettamente superiore alla quantità di oro contenuto nelle monete stesse. Sono presenti anche numerosi falsi, alcuni anche d’epoca.

Cosa troviamo sui marenghi italiani? Sul dritto vi è la figura del Sovrano del tempo (i marenghi italiani presentano quindi Re Vittorio Emanuele II o Re Umberto I). Sul retro, invece, i marenghi italiano hanno lo stemma sabaudo contornato dal collare dell’Annunziata e da rami di alloro.

L’investimento in monete d’oro in Italia con purezza superiore a 900‰ e coniate dopo il 1800 sono esenti da IVA. Comprare marenghi d’oro è quindi esente da IVA.

Altre monete d’oro italiane sono state il mezzo marengo d’oro, il doppio marengo, il 20 lire d’oro, il 50 lire, il 100 lire, oltre a numerose coniature da collezione che si sono succedute nell’ultimo secolo.

Altri approfondimenti sul tema sono presenti nell’articolo relativo alle monete d’argento. Segnaliamo anche un libro sull’oro per chi volesse analizzare a tutto tondo il tema degli investimenti nei metalli preziosi.

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