Investire sulla Cina Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/investire/investire-sulla-cina/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Wed, 08 May 2024 12:44:16 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Investire sulla Cina Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/investire/investire-sulla-cina/ 32 32 Un certificato a Capitale Protetto per Investire sulla Cina https://www.investire-certificati.it/un-certificato-a-capitale-protetto-per-investire-sulla-cina/ Wed, 08 May 2024 12:44:15 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=33214 Da Leonteq un certificato a capitale protetto per ottenere rendimento sui mercati azionari e obbligazioni cinesi onshore denominati in renmimbi. Il prodotto è denominato in dollari e a scadenza offre la piena protezione del capitale, salvo rischio di cambio. Inoltre, offre una partecipazione con moltiplicatore 250% ad eventuali rialzi dell’indice sottostante. Pertanto, un rialzo del […]

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Da Leonteq un certificato a capitale protetto per ottenere rendimento sui mercati azionari e obbligazioni cinesi onshore denominati in renmimbi. Il prodotto è denominato in dollari e a scadenza offre la piena protezione del capitale, salvo rischio di cambio. Inoltre, offre una partecipazione con moltiplicatore 250% ad eventuali rialzi dell’indice sottostante. Pertanto, un rialzo del 20% a scadenza determinerebbe un profitto del 50% sul valore nominale iniziale. Per contro, il capitale sarebbe invece garantito in caso di discese da parte dell’indice. Focus sul certificato ISIN CH1336239475.

Leonteq China Multi Asset 10% RC Index

È quotato su Borsa Italiana un prodotto per investire sulla Cina con protezione del capitale a scadenza (aprile 2029).  Il certificato ha per sottostante l’indice Leonteq China Multi Asset 10%RC Index offre infatti un’esposizione ad un paniere fisso di 2 ETF iShares®. Si tratta di iShares® MSCI China A UCITS (CNYA LN Equity, 40%) e iShares® China CNY Bond UCITS (CYBA NA Equity, 60%).

Entrambi questi ETF rappresentano classi di azioni ad accumulazione, il che significa che eventuali cedole pagate su obbligazioni/dividendi pagati dalle società all’interno dell’ETF vengono reinvestite nell’ETF.

L’esposizione variabile è dovuta al meccanismo di controllo del rischio che mira a fissare la volatilità annualizzata dell’Indice al 10%. In questo indice è presente un dividendo sintetico, che in parte viene utilizzato per finanziare il costo delle opzioni. L’ammontare del dividendo è del 2,5% su base annua.

Un certificato sulla Cina con capitale protetto 100%

Investire sulla Cina
Investire sulla Cina

Il certificato per investire sulla Cina è denominato in dollari, con vita pari a 5 anni (la scadenza è fissata per il 18 aprile 2029, con rimborso finale una settimana più tardi). In caso di apprezzamenti l’investitore ne beneficerebbe in maniera superiore, grazie al fattore moltiplicativo del 250% (ogni rialzo dell’1% determina un profitto del 2,5%).

Spicca poi il prezzo spot attuale, con una quotazione in lettera di circa 955 dollari, circa 45 dollari sotto il valore nominale. Ciò garantisce un capital gain a scadenza di circa 4,5 punti percentuali. Siccome il prodotto è denominato in dollari, l’investitore è soggetto al rischio di cambio. Un eventuale apprezzamento del dollaro permetterebbe all’investitore di ottenere un rendimento aggiuntivo. Per contro, una discesa della moneta americana potrebbe determinare una perdita per l’investitore europeo.

La liquidità è garantita da Leonteq, solida emittente svizzera, che si pone in bid e ask sul book al fine di garantire la negoziazione del certificato.

Scheda del certificato su azioni e bond cinesi

  • Codice ISIN: CH1336239475
  • Emittente: Leonteq
  • Mercato di Negoziazione: Euro TLX Exchange di Borsa Italiana
  • Valore nominale: 1000 dollari Usa (USD)
  • Protezione del capitale a scadenza: 100% (in dollari)
  • Rischio di cambio: non coperto
  • Indice sottostante: Leonteq China Multi Asset 10% RC Index
  • Moltiplicatore: 250%
  • Protezione del capitale a scadenza: 100%
  • Denominazione del certificato: USD
  • Scadenza: 18 aprile 2029.

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Conviene Investire sulla Cina? https://www.investire-certificati.it/conviene-investire-sulla-cina-2/ Mon, 27 Nov 2023 15:08:51 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=31211 Nel 2024 Conviene investire sulla Cina? Le valutazioni della borsa cinese sono basse. Ma ciò vuol dire che è il momento di investire sulla Cina? Analisi e previsioni per la borsa cinese di KraneShares. Focus sul report che analizza la nuova politica fiscale cinese. Analisi e previsioni per il 2024 sulla Cina a cura di Xiaolin […]

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Nel 2024 Conviene investire sulla Cina? Le valutazioni della borsa cinese sono basse. Ma ciò vuol dire che è il momento di investire sulla Cina? Analisi e previsioni per la borsa cinese di KraneShares. Focus sul report che analizza la nuova politica fiscale cinese. Analisi e previsioni per il 2024 sulla Cina a cura di Xiaolin Chen, Head of International di KraneShares.

Previsioni economiche per la Cina

La Cina ha compiuto un passo significativo nella propria politica fiscale. Infatti, è stata approvata per il quarto trimestre del 2023 un’emissione aggiuntiva di titoli di Stato cinesi pari a 1 miliardo di renminbi (una cifra pari a circa 140 miliardi di dollari). Questa di fatto aumenta il deficit fiscale del 2023 per il paese asiatico al 3,8%. Si tratta di un passo in avanti rispetto alla soglia del 3% che per molti anni è stata considerata dal governo una “linea rossa” da tenere in considerazione. Sebbene 1 miliardo di Renminbi possa sembrare un’aggiunta relativa, secondo le stime del Consiglio di Stato cinese essa dovrebbe fornire al PIL una spinta aggiuntiva dello 0,4% nei prossimi tre o quattro trimestri.

Una manovra fiscale per spingere l’economia cinese

ETF China
Investire sulla Cina?

Questa manovra fiscale dimostra la volontà del governo di agire a sostegno dell’economia. In passato, nel 1998, 2007 e 2020, sono state prese decisioni simili che hanno visto reazioni positive da parte del mercato dopo l’annuncio. Riteniamo che ciò avverrà anche questa volta, e questo aumento di fiducia potrebbe avere un effetto domino sui mercati finanziari cinesi. Ciò potrebbe potenzialmente offrire opportunità uniche agli investitori che desiderano capitalizzare la ripresa dell’economia e del mercato azionario cinese.

A livello macro, i tagli dei tassi effettuati dalla Banca centrale cinese, La Banca Popolare Cinese, hanno creato un ambiente monetario favorevole Questo dovrebbe stimolare la crescita economica in Cina. Una volta lasciata alle spalle la politica zero-Covid, i consumi interni in Cina sono tornati a crescere, anche se lentamente.

Questo scenario appare in parte dovuto dalla diminuzione del valore degli immobili che ha comportato a sua volta un calo della ricchezza delle famiglie cinesi. A questo proposito, il governo cinese sta intervenendo positivamente, abolendo le restrizioni fissate per l’acquisto di case e ridefinendo il concetto di “acquirente di prima casa”, al fine di sostenere i prezzi degli immobili. Ciò dovrebbe contribuire a rilanciare i consumi interni in Cina.

Conviene investire sulle azioni della borsa cinese?

Al momento, il mercato azionario cinese è caratterizzato dalle valutazioni più basse da un decennio. Ciò non è dovuto ai fondamentali, ma alle preoccupazioni macroeconomiche, che nel 2022 hanno spinto gli investitori ad allontanarsi dal paese. Per questo è diventato fondamentale riconquistare la fiducia degli investitori.

In quest’ottica, la Cina ha operato su più livelli. Da un lato la Banca Popolare Cinese ha adottato una politica monetaria accomodante, ed il governo centrale ha emesso obbligazioni espandendo il bilancio e ha portato avanti riforme. Questi sforzi combinati evidenziano l’impegno della Cina nel rafforzare la fiducia degli investitori verso le prospettive di crescita del Paese. Ci aspettiamo che gli investitori abbandonino gradualmente le loro preoccupazioni di fronte a fondamentali delle società cinesi che rimangono solidi. Infatti, queste aziende stanno consolidando attivamente le loro posizioni e i segnali di crescita dei ricavi sono già evidenti.

Previsioni per la borsa cinese 2024

Conviene quindi investire sulla Cina? Quali previsioni per la borsa cinese e il mercato azionario della Cina nel 2024? Il report si chiude con un certo ottimismo.

Con il rafforzamento dell’economia nazionale cinese, riteniamo che il mercato azionario della Cina sia pronto per una fase di crescita. La performance dovrebbe essere finalmente guidata dai fondamentali. Ciò rappresenta un interessante incentivo per gli investitori globali a premiare i solidi utili delle società cinesi, che non si sono ancora riflessi pienamente nella performance azionaria.

Approfondimenti

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Conviene Investire sulla Cina? https://www.investire-certificati.it/conviene-investire-sulla-cina/ Wed, 12 Apr 2023 08:43:41 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=27971 Conviene investire sulla Cina? Qual è la situazione economica cinese? Analisi di Kraneshares sul sistema economico cinese. Focus sullo STAR market cinese: opportunità nei semiconduttori, nel clean tech e nelle biotecnologie. Report a cura di Derek Yan, CFA, Director of Investments di KraneShares Economia cinese Conviene investire sulla Cina? E’ chiaro che la Cina sta attraversando […]

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Conviene investire sulla Cina? Qual è la situazione economica cinese? Analisi di Kraneshares sul sistema economico cinese. Focus sullo STAR market cinese: opportunità nei semiconduttori, nel clean tech e nelle biotecnologie.

Report a cura di Derek Yan, CFA, Director of Investments di KraneShares

Economia cinese

Conviene investire sulla Cina? E’ chiaro che la Cina sta attraversando una lunga fase di transizione. E’ passata da un’economia basata sull’agricoltura a un’economia industriale e urbanizzata, con una classe media numerosa e in crescita. Ora il Paese asiatico punta a diventare leader globale nella scienza e nella tecnologia. Proprio per promuovere le aziende di questi settori che hanno successo grazie all’innovazione continua – ha lanciato nel 2019 lo STAR market, noto anche come il “NASDAQ cinese”.

Da allora, sono tre i fattori chiave che guidano il successo della Cina nel progresso della tecnologia e dell’innovazione. In primo luogo, un ampio bacino di talenti. Fra questi in particolare laureati nelle materie STEM (Scienza, Tecnologia, Engineering e Matematica): a partire dal 1998 si è assistito a un enorme cambiamento nel sistema educativo cinese. Da un lato si è visto un numero sempre maggiore di studenti ricevere un’istruzione superiore e dall’altro ha portato il governo a stanziare maggiori risorse nel settore.

Il numero di studenti specializzati in materie scientifiche e tecnologiche è quindi aumentato e oggi, ad esempio, il numero di PhD (Dottorati di ricerca) in materie legate a scienza, economia e matematica in Cina è superiore a quello degli Stati Uniti.

Riduzione dei costi di produzione

ETF China
Investire sulla Cina?

Conviene investire in Cina? Proseguiamo l’analisi. Un secondo fattore è la riduzione dei costi di produzione: la produzione di semiconduttori a Taiwan o in Corea del Sud costa il 20% in meno rispetto agli Stati Uniti, ma in Cina continentale si arriva al 30-40% in meno. Infine, di fondamentale importanza è anche il sostegno del governo. Questo perché sposta molti capitali, tramite incentivi fiscali e politiche favorevoli. Ciò in particolare verso settori innovativi e strategici come quelli dei semiconduttori, della clean technology, delle biotecnologie e della produzione avanzata. Sono questi i settori dell’economia cinese che possono offrire opportunità di investimento grazie alla crescita del mercato interno cinese e al sostegno del governo.

Conviene investire in Cina? I settori economici

Quali sono i principali settori economici su cui puntare in Cina? Senz’altro il mondo dei semiconduttori, ma anche l’aspetto medico farmaceutico. Le biotecnologie proseguono la loro avanzata in Cina, così come le energie rinnovabili.

Semiconduttori cinesi

investire sui semiconduttori
investire sui semiconduttori

La Cina è il più grande mercato al mondo per l’utilizzo di semiconduttori. Tuttavia, la maggior parte dei chip viene importata dall’estero, soprattutto dagli Stati Uniti. La crescente domanda di semiconduttori nel Paese ha però stimolato una maggiore ricerca dai fornitori nazionali, offrendo alle aziende locali l’opportunità di colmare il divario che si era precedentemente creato. Per questo motivo, si tratta di un mercato che offre grandi opportunità. Un’azienda che attualmente sta beneficiando della localizzazione della produzione di semiconduttori è Montage Technology, l’unico fornitore cinese di interfacce DRAM con quasi il 50% della quota di mercato a livello globale

Energia green in Cina

Per quanto riguarda la clean technology, la Cina ha già un ruolo dominante nell’industria dell’energia solare. Trina Solar, attiva nel fotovoltaico e alla ricerca di soluzioni sempre più efficienti per la promozione delle energie rinnovabili, è un’azienda leader in questo segmento.

Le biotecnologie sono un altro settore emergente a cui guardare, poiché sta crescendo rapidamente sin dai primi anni 2000. Il processo di sviluppo di nuovi farmaci in Cina avviene in modo molto più rapido ed efficiente rispetto agli altri paesi e la domanda di apparecchiature per la sperimentazione clinica sta crescendo a un ritmo molto veloce. Inoltre, le multinazionali stanno collaborando con le aziende di biotecnologie locali che possono contare sul talento di un gran numero di ricercatori nel Paese. Esiste quindi una grande opportunità nel settore delle biotecnologie e in quello delle attrezzature e dei dispositivi medici innovativi, perché gli ospedali del Paese hanno una grande necessità di aggiornare e potenziare le tecnologie che impiegano.

Investire sulla Cina conviene?

Fra i punti a favore di chi sostiene che conviene investire in Cina troviamo anche il controllo dell’inflazione

Gli investitori che si concentrano sul settore tecnologico cinese dovranno monitorare alcuni fattori nel breve termine. Fra questi, le scorte globali di semiconduttori, che potrebbero raggiungere il picco nella seconda metà dell’anno; la domanda di energia rinnovabile – soprattutto solare – in Europa, che continuerà ad essere forte.

Per quanto riguarda la ripresa dalla pandemia: la Cina ne sta uscendo con un’inflazione bassa. complessivamente un ambiente favorevole all’allentamento delle politiche monetarie che aiuterà l’economia a riprendersi.

Un contesto di tassi d’interesse più bassi in Cina aiuterà probabilmente la valutazione delle società tecnologiche e favorirà un aumento dei loro flussi di cassa futuri. Infine, l’ultimo elemento da monitorare è la concorrenza tra Stati Uniti e Cina, che potrebbe indurre il governo cinese a sostenere ancora di più le aziende domestiche.

Altri articoli relativi all’economia mondiale e cinese

Presentiamo di seguito altre analisi e previsioni su Cina e borse per il 2023. Buona lettura!

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Investire su azioni cinesi https://www.investire-certificati.it/investire-su-azioni-cinesi/ Wed, 18 Jan 2023 14:55:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=26898 Come investire con su tre grandi azioni cinesi con i certificates? Un’opzione in tal senso arriva da Barclays, che ha strutturato un certificato su tre titoli cinesi: Bank of China, Tencent e Alibaba. Il derivato ha una durata pari a tre anni, con scadenza nel gennaio 2026. La barriera è ampia, in quanto collocata al […]

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Come investire con su tre grandi azioni cinesi con i certificates? Un’opzione in tal senso arriva da Barclays, che ha strutturato un certificato su tre titoli cinesi: Bank of China, Tencent e Alibaba. Il derivato ha una durata pari a tre anni, con scadenza nel gennaio 2026. La barriera è ampia, in quanto collocata al 60% dei prezzi di osservazione iniziale. Tale soglia rappresenta sia la barriera cedolare che la barriera capitale.

Investire su azioni cinesi: cedole

Investire sulla Cina
Investire sulla Cina

Nel certificato per investire su tre grandi azioni cinesi le cedole sono pari allo 0,84% su base mensile. Il rendimento cedolare potenziale supera, dunque, il 10% annuo. Le cedole inoltre sono a memoria. Pertanto, nel caso in cui in una o più date di rilevazione un sottostante si trovasse sotto il livello barriera cedolare, il premio del periodo non sarebbe pagato, ma non sarebbe definitivamente perso. Infatti, sarebbe portato a memoria e l’investitore avrebbe la possibilità di incassarla in una successiva data di rilevazione in aggiunta a quella del periodo, qualora tutti i sottostanti si trovassero sopra le rispettive barriere.

Possibilità di richiamo

A partire dal terzo mese di vita del prodotto è presente l’opzione del richiamo anticipato. Se le tre azioni cinesi si trovassero sopra i rispettivi prezzi di osservazione iniziale, il certificato sarebbe richiamato anticipatamente. In questo caso l’investitore otterrebbe il valore di nominale di 100 €, la cedola del periodo (0,84 euro per certificato) ed ogni coupon eventualmente portato a memoria.

Rimborso alla scadenza del certificato ISIN XS2458864035

Se non si attivasse l’opzione del richiamo anticipato, il certificato ha una naturale scadenza a tre anni, nel gennaio 2026. A tal punto, sono possibili due scenari. Nel caso in cui i tre sottostanti si troveranno sopra le rispettive barriere del 60%, l’investitore riceverebbe alla scadenza al valore nominale pari a 100 €. Sarebbero inoltre pagata l’ultima cedola ed ogni altro coupon eventualmente portato a memoria per conto se uno più sottostante avessero perso oltre il 40% dei prezzi di osservazione iniziale. L’investitore otterrebbe un rimborso lineare e proporzionale alla performance del peggiore di essi, con una potenziale perdita.

Prezzi di osservazione delle azioni cinesi

I prezzi di osservazione iniziali del certificato sono pari a 4,13 dollari di Hong Kong per le azioni di Bank of China, 362 dollari di Hong Kong per Tencent e 110,83 USD per Alibaba. Ricordiamo come le azioni di Alibaba sono seguite tramite l’ADR negoziato a Wall Street, mentre Bank of China e Tencent attraverso le azioni negoziate ad Hong Kong. Come vedremo, il rischio di cambio è coperto. Operativamente, le barriere cedolari, ossia quelle per incassare i premi mensili, sono collocate al 60%. Anche la barriera capitale è posizionata al 60%. Da notare come si tratti di barriera discreta, ossia con osservazione soltanto alla scadenza del certificato.

Rischio di cambio coperto

Due dei tre sottostanti sono prezzati in dollari di Hong Kong (HKD) ed uno in dollari americani (USD). Il certificato, però, è denominato in euro (EUR). L’investitore non è quindi soggetto al rischio di cambio acquistando questo certificato.

il valore di rimborso dipenderà unicamente dalla performance dei tre titoli azionari. Al momento il certificato naviga leggermente sopra la pari riflettendo la recente salita dei titoli sottostanti e la discesa della volatilità.

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta sollecito all’investimento in borsa né tramite azioni né tramite altri strumenti finanziari di investimento.

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Previsioni Cina 2023 https://www.investire-certificati.it/previsioni-cina-2023/ Fri, 25 Nov 2022 19:33:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=25159 Previsioni per la Cina ed i paesi emergenti nel 2023. Commento sulle prospettive economiche e di mercato di Cina e mercati emergenti. Report a cura di Anthony Sassine, Robin Zheng, Quantitative Research Analyst e Henry Greene, Investment Strategist di KraneShares. Cina e mercati emergenti: opportunità di lungo periodo Analisi e previsioni su Cina e Mercati emergenti […]

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Previsioni per la Cina ed i paesi emergenti nel 2023. Commento sulle prospettive economiche e di mercato di Cina e mercati emergenti. Report a cura di Anthony Sassine, Robin Zheng, Quantitative Research Analyst e Henry Greene, Investment Strategist di KraneShares.

Cina e mercati emergenti: opportunità di lungo periodo

Analisi e previsioni su Cina e Mercati emergenti – Negli ultimi mesi, è diventato evidente che i mercati globali stanno entrando in un nuovo regime economico. Nei nostri precedenti commenti, abbiamo messo in guardia sulla potenziale fine dell’impressionante mercato rialzista statunitense dell’ultimo decennio. E i recenti sviluppi mostrano che i mercati stanno iniziando a mettersi al passo con questa realtà. Riteniamo che la nuova normalità tornerà ad essere quella precedente alla crisi finanziaria globale del 2008. Pertanto, con cicli economici di espansione e contrazione più brevi.

Previsioni per la Cina 2023

Quali previsioni per la Cina per il 2023? In questo contesto, le prospettive per le azioni dei mercati emergenti sono contrastanti. La Cina è un caso isolato a livello globale, data la fase in cui si trova all’interno del ciclo economico, anche se la performance dei suoi mercati azionari è al momento in linea con quella degli altri mercati globali. Le altre economie emergenti sentono di più l’impatto del rialzo dei tassi statunitensi e del rallentamento dell’economia Usa. Tuttavia, a differenza degli USA, le notizie negative sembrano essere già prezzate dalla maggior parte dei mercati azionari emergenti e incorporate sulle proiezioni sugli utili. Riteniamo che gli investitori inizieranno ad apprezzare il valore rappresentato dai mercati emergenti e dalla Cina. Questo in particolare nel momento in cui i timori riguardo l’inflazione si placheranno e/o la Fed attenuerà il suo atteggiamento aggressivo.

Performance economiche – Cina e mercati emergenti

ETF China
Investire sulla Cina?

Il quadro dei mercati emergenti è eterogeneo. Nel 2022 i Paesi esportatori di materie prime come il Brasile, l’Indonesia e l’Arabia Saudita hanno continuato a brillare. Hanno beneficiato dei prezzi elevati di petrolio, metalli e altre materie prime. La Corea del Sud, che tende a essere più in sintonia con il ciclo economico e il mercato statunitense rispetto ai suoi concorrenti nell’Asia emergente, ha subito un calo del -14,5% a causa dell’inflazione. Questo ha portato a ulteriori rialzi dei tassi. Inoltre, la prospettiva di un rallentamento della crescita globale e i continui lockdown nella Cina continentale hanno pesato molto sulle esportazioni di tecnologia e sull’industria navale coreana. Anche Taiwan dipende fortemente dal commercio globale. Nel terzo trimestre ha registrato un analogo calo del mercato azionario. Infine, l’industria dei chip è stata trascinata nella disputa geopolitica tra Stati Uniti e Cina. Questo ha di fatto frenato un mercato significativo.

Economia India

L’economia indiana è andata meglio. Nel terzo trimestre il mercato indiano è stata invece l’eccezione alla regola, con un aumento del 6,50% in dollari, favorito da una solida crescita del PIL del 13,50% nel secondo trimestre. L’impressionante crescita è stata in parte dovuta a un effetto base rispetto al 2021, quando il PIL, ossia il prodotto interno lordo, si era contratto di oltre il 20% nel primo trimestre a causa della chiusura delle imprese in risposta a un’ondata di infezioni COVID.

Analisi economica sulla Cina

Economia cinese

Quali sono le previsioni per l’economia cinese per il 2023? Vediamo lo scenario. La Cina si trova attualmente in una posizione unica a livello globale per quanto riguarda il ciclo economico: mentre la maggior parte delle principali economie stanno alzando i tassi d’interesse per combattere l’inflazione, la Cina continua a ridurre i tassi e a incentivare la crescita. Questo rafforza l’opinione che gli utili societari abbiano toccato il fondo. La Cina ha compiuto qualche progresso grazie alla riapertura di maggio e alle misure di stimolo adottate dall’inizio dell’anno. Poi, però, il mercato azionario cinese ha perso vigore a causa dei rinnovati timori sul calo dei prezzi degli immobili, delle continue tensioni geopolitiche e, più recentemente, dei lockdown. Stanno però iniziando ad apparire segnali di ripresa, che aprono potenzialmente la strada alla realizzazione degli obiettivi a lungo termine del governo.

Previsioni per la Cina e altri paesi

Al momento il mercato sembra essere in “modalità panico”, dopo l’ultimo rialzo da 75 punti base effettuato dalla Fed. Nel frattempo, la probabilità di una grave recessione negli Usa continua ad aumentare. All’apparenza, le valutazioni statunitensi appaiono più equilibrate rispetto a qualche mese fa. Tuttavia, il quadro cambia se si tiene conto delle revisioni al ribasso degli utili previsti per il futuro. Le previsioni sugli utili societari dei mercati emergenti sono state ridotte in modo aggressivo, soprattutto in Cina, mentre quelle degli Stati Uniti stanno iniziando ad essere riviste solo ora.

Conclusioni

Conviene investire sulla borsa cinese e sui paesi emergenti nel 2023? Riteniamo che i mercati emergenti e la Cina possano offrire agli investitori la diversificazione e la crescita necessarie nei prossimi cinque anni. Inoltre, con questo nuovo regime economico, i mercati sviluppati, altamente correlati ai tassi statunitensi, potrebbero continuare a soffrire.

I mercati emergenti, invece, sembrano aver già scontato lo scenario peggiore. Gli investitori globali possono trarre vantaggio da un’esposizione intelligente alla Cina. Infatti, la Cina si trova in una fase nettamente diversa del ciclo economico.

Approfondimenti

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Investire su Cina e Asia? https://www.investire-certificati.it/investire-su-cina-e-asia/ Wed, 23 Mar 2022 14:40:13 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=22681 Investire su Cina e Asia? Previsioni per borse, dollaro e politiche monetarie delle banche centrali. Analisi di Bissat, Senior Economist di Mirabaud Asset Management dal titolo: “Bond emergenti: tassi d’interesse bassi e inflazione moderata premiano l’Asia”. Investitori obbligazionari: Un inizio d’anno difficile Dall’inizio dell’anno, gli investitori obbligazionari si sono trovati a fronteggiare una situazione complessa […]

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Investire su Cina e Asia? Previsioni per borse, dollaro e politiche monetarie delle banche centrali. Analisi di Bissat, Senior Economist di Mirabaud Asset Management dal titolo: “Bond emergenti: tassi d’interesse bassi e inflazione moderata premiano l’Asia”.

Investitori obbligazionari: Un inizio d’anno difficile

Dall’inizio dell’anno, gli investitori obbligazionari si sono trovati a fronteggiare una situazione complessa sui mercati finanziari. Negli Stati Uniti, il tightening della Federal Reserve ha portato a un rapido aumento dei rendimenti dei Treasury. Ma anche ad un riposizionamento degli investitori sui mercati sviluppati, perlopiù in dollari. I bond sovrani di alcuni Paesi asiatici come l’Indonesia e le Filippine hanno fatto registrare maggiori oscillazioni.

L’aumento della volatilità sui mercati azionari ha ridotto la disponibilità ad assumersi dei rischi e ha allargato gli spread creditizi. I rischi geopolitici e l’aumento dei prezzi dell’energia hanno peggiorato ulteriormente la situazione.

Così, nel 2021 i deflussi dai fondi sui bond emergenti hanno raggiunto i 9 miliardi di dollari; tuttavia, va registrata una significativa divergenza tra le obbligazioni in valuta locale, in forte calo ad eccezione della Cina, e quelle in valuta forte, in leggera crescita. Questa tendenza è proseguita a inizio 2022.

Vediamo altri dettagli per chi vuole investire su Cina e Asia, partendo dalle politiche monetarie della Federal Reserve.

Federal Reserve ed investimenti in Cina

Investire sulla Cina e sui paesi emergenti
Investire sulla Cina

Sebbene la Federal Reserve stia solo iniziando ad aumentare i tassi d’interesse chiave, le Banche centrali di molti Paesi emergenti hanno già iniziato a farlo da diversi trimestri. La combinazione di tassi d’interesse alti e inflazione moderata nei Paesi asiatici rappresenta un’opportunità per chi investe in obbligazioni. Nonostante le incertezze, che restano alte, e la politica di tolleranza zero per i casi di Covid-19, che continua a pesare sulla crescita della Cina e dei Paesi vicini, qualsiasi ulteriore aumento dei rendimenti potrebbe rappresentare un’opportunità.

Previsioni per il dollaro

Si prevede che nel secondo trimestre, con il picco dell’inflazione negli Stati Uniti, il dollaro comincerà a deprezzarsi: questo sviluppo coinciderà con il minimo della crescita in Cina. Inoltre, anche se la curva dei rendimenti si sta appiattendo negli Stati Uniti, la parte lunga della curva – quella che influenza maggiormente i bond emergenti – rimarrà bassa poiché il tasso d’interesse di equilibrio non è cambiato. La minore performance che osserviamo attualmente potrebbe invertirsi nei prossimi mesi, soprattutto per quanto riguarda le obbligazioni emergenti sovrane e quasi-sovrane, contraddistinte da una maggiore liquidità sul mercato secondario e relativamente resistenti alle incertezze sui mercati.

Politica monetaria cinese

Quali previsioni per la politica monetaria cinese? Come si muoverà la banca centrale cinese? Vediamo il tema nel dettaglio.

In Cina, la Banca centrale ha sempre affermato di parametrare la propria politica monetaria in base a considerazioni legate alla crescita interna e all’evoluzione dei prezzi. La decisione di abbassare i tassi di interesse a gennaio va in questa direzione. È inoltre importante osservare come le performance relativamente forti del renminbi forniscano ampia copertura per un ulteriore allentamento della politica monetaria.

Alcuni fattori da tenere in considerazione

Quando si prende esposizione ai mercati emergenti ci sono diversi fattori che dovrebbero essere tenuti in considerazione. Anzitutto, negli ultimi 10 anni la tendenza al ribasso dei costi di finanziamento ha spinto molti governi a emettere debito con scadenze sempre più lunghe. Nel 2022 il 23% dell’indice dedicato al debito emergente in valuta forte presenta scadenze pari o superiori a 15 anni. Questo elemento rappresenta una sfida per gli investitori che, oltre ai consueti fattori di rischio a breve termine (come il ciclo economico e delle materie prime, il contesto politico, il mercato valutario) devono fare i conti con tendenze di più lungo periodo. Fra questi il cambiamento climatico (clicca qui per scoprire di più su investimenti ESG), il cui impatto sulla solvibilità e sugli spread creditizi di alcuni Paesi sarà sempre maggiore.

Inoltre, l’aumento della popolazione mondiale sarà un catalizzatore per la crescita economica in molti Paesi emergenti. A questo effetto positivo corrisponderanno anche alcune sfide: rischi ambientali e sociali legati all’urbanizzazione, mancanza di risorse e infrastrutture.

Investimenti ESG

Ricerche recenti suggeriscono che i criteri ESG contribuiscano a spiegare tra il 24% e il 40% delle fluttuazioni degli spread creditizi dei Paesi emergenti. Le principali variabili sono relative a indicatori di governance, come la stabilità politica, l’efficacia delle politiche pubbliche, lo stato di diritto, che consentono una migliore performance in termini di crescita economica.

Investimenti ESG
Gli Investimenti ESG

Anche i fattori sociali sono importanti. Rappresentano però maggiormente l’effetto di una correlazione piuttosto che di una casualità, perché le variabili sociali sono conseguenze di altri effetti. Infine, le variabili ambientali avranno maggiore importanza nei prossimi anni.

I cambiamenti correlati al clima, come l’innalzamento del livello del mare, le inondazioni, le siccità e gli uragani possono causare insicurezza alimentare e migrazioni. Questo pesa ovviamente sulla crescita economica e sulla ricchezza. Questi fattori possono anche incidere sull’instabilità geopolitica. I Paesi dell’Asia meridionale, in particolare, sono particolarmente vulnerabili a condizioni meteorologiche estreme legate al cambiamento climatico.

Qui sono riportate previsioni su inflazione e borse, mentre per investire con ETF sulla Cina segnaliamo questo articolo.

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Obbligazioni in Renminbi https://www.investire-certificati.it/obbligazioni-in-renminbi/ Mon, 03 May 2021 13:25:19 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=9782 Obbligazioni internazionali – Nuove obbligazioni in Renminbi con cedole annuali al 2,75%. Ecco i dettagli della nuova emissione obbligazionaria di bond di Goldman Sachs Obbligazioni in Renminbi con cedole al 2,75% Nuovi bonds internazionali in valuta cinese, con codice ISIN XS1970501794. Goldman Sachs ha emesso nuove obbligazioni in renminbi con tasso fisso al 2,75%. Le […]

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Obbligazioni internazionali – Nuove obbligazioni in Renminbi con cedole annuali al 2,75%. Ecco i dettagli della nuova emissione obbligazionaria di bond di Goldman Sachs

Obbligazioni in Renminbi con cedole al 2,75%

Nuovi bonds internazionali in valuta cinese, con codice ISIN XS1970501794. Goldman Sachs ha emesso nuove obbligazioni in renminbi con tasso fisso al 2,75%. Le obbligazioni hanno una durata pari a tre anni e sono negoziabili sul Mot. È garantito il rimborso del valore nominale, cui si sommeranno le cedole, pagate in renminbi.

Rischi delle obbligazioni denominate in Renminbi

Le obbligazioni ISIN XS1970501794 sono denominate in renminbi. Pertanto, l’investitore europeo è soggetto al rischio di cambio. Con queste obbligazioni, si otterrà un extra rendimento nel caso in cui la valuta cinese si apprezzasse durante la vita del prodotto. Viceversa, una discesa del renminbi genererebbe una perdita una volta convertito il valore di rimborso dai renminbi all’euro.

Il rendimento finale delle obbligazioni sarà quindi anche determinato dall’andamento del cambio fra euro e renminbi nei prossimi tre anni

Cedole in Renminbi

Le obbligazioni hanno un valore nominale pari a 20.000 yuan. Questi bonds di Goldman Sachs pagano cedole pari al 2,75% in renminbi. Le cedole non sono condizionate al verificarsi di nessun evento e sono pertanto garantite. Il rendimento in valuta cinese di queste obbligazioni è pari al 2,75% annuo, con un flusso cedolare complessivo dell’8,25%.

Al lordo della tassazione del 26%, il rendimento netto cedolare di questi bond in renmimbi è pertanto pari al 2,035% netto.

Obbligazioni sulla Cina

Obbligazioni Goldman Sachs in valuta cinese

Un secondo fattore di rischio è legato all’emittente delle obbligazioni. In questo caso Goldman Sachs, che ha elevati rating con tutte le maggiori agenzie.

Le obbligazioni sono negoziabili sul Mercato Telematico delle Obbligazioni di Borsa Italiana (MOT), segmento EuroMOT. Con questi bonds non è garantito che si sviluppi un mercato secondario liquido.

 Il prezzo spot dei bond emessi da Goldman Sachs in valuta cinese potrebbe variare nel tempo in base a numerosi fattori. Fra questi, i tassi di interesse del mercato, così come la liquidità ed il rating dell’emittente. Le Condizioni Definitive e il Prospetto di Base sono disponibili sul sito www.goldman-sachs.it.

Investire sulla Cina e sui paesi emergenti
Investire sulla Cina

Caratteristiche delle obbligazioni di Goldman Sachs in renminbi

  • CODICE ISIN: XS1970501794
  • Emittente: Goldman Sachs
  • Rating dell’Emittente: A2 (Moody’s) / BBB+ (S&P) / A (Fitch)
  • Valuta: renmimbi
  • Cedole: 2,75% lordo (in valuta nominale)
  • Cedole nette: 2,035%
  • Valore nominale: 20.000 yuan
  • Durata: 3 anni
  • Scadenza: 23 aprile 2024

Altri prodotti di investimento legati alla Cina

Sono numerosi i prodotti finanziari legati alla Cina. Fra questi troviamo vari ETF sulla Cina, riassunti nell’articolo ETF China, ma anche un ETF sul settore tecnologico cinese. Non mancano poi i certificates per investire sulla Cina.

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Nuovi Turbo Unlimited Certificates https://www.investire-certificati.it/nuovi-turbo-unlimited-certificates/ Tue, 27 Apr 2021 10:33:57 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=9145 Nuovi Turbo Unlimited Certificates su Azioni Cinesi. Come investire su azioni asiatiche con i certificates? Per chi vuole investire sull’Asia sono negoziabili i nuovi Turbo Unlimited Certificates di BNP Paribas. In questo articolo ci soffermeremo dapprima sui turbo unlimited, per poi esaminare alcune azioni cinesi sottostanti di questi certificati turbo. Turbo Unlimited Certificates su Azioni […]

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Nuovi Turbo Unlimited Certificates su Azioni Cinesi. Come investire su azioni asiatiche con i certificates? Per chi vuole investire sull’Asia sono negoziabili i nuovi Turbo Unlimited Certificates di BNP Paribas.

In questo articolo ci soffermeremo dapprima sui turbo unlimited, per poi esaminare alcune azioni cinesi sottostanti di questi certificati turbo.

Turbo Unlimited Certificates su Azioni Cinesi

BNP Paribas allarga lo sguardo verso l’Asia, con nuovi prodotti per chi vuole investire su azioni Cinesi. La Banca francese ha nuovamente ampliato la gamma di Turbo Unlimited Certificates. Si tratta di una nuova emissione sulle principali Big Tech Cinesi, fra cui Baidu, Alibaba, Tencent, Xiaomi. Fra i sottostanti dei nuovi certificates troviamo anche il maggiore produttore di chip in Asia, Taiwan Semiconductor Manifacturing.

Nuovi Turbo Unlimited Certificates di BNP

ISINSOTTOSTANTETIPOSTRIKE = KNOCK-OUT*LEVA*
NLBNPIT12B74AlibabaLong164,9195 USD2,91
NLBNPIT12B66AlibabaLong180,9534 USD3,57
NLBNPIT12B58AlibabaLong196,9873 USD4,63
NLBNPIT12B41AlibabaLong213,0211 USD6,59
NLBNPIT12B82AlibabaShort244,8164 USD7,20
NLBNPIT12B90AlibabaShort267,6964 USD4,10
NLBNPIT12BA6AlibabaShort290,5765 USD2,86
NLBNPIT12BE8BaiduLong149,1112 USD2,66
NLBNPIT12BD0BaiduLong163,6081 USD3,17
NLBNPIT12BC2BaiduLong178,105 USD3,93
NLBNPIT12BB4BaiduLong192,6019 USD5,17
NLBNPIT12BG3BaiduShort242,0362 USD5,33
NLBNPIT12BH1BaiduShort262,7231 USD3,48
NLBNPIT12CY4BaiduShort284,8791 USD4
NLBNPIT12CG1Taiwan Semiconductor ManufacturingLong84,2525 USD2,85
NLBNPIT12CF3Taiwan Semiconductor ManufacturingLong92,4438 USD3,48
NLBNPIT12CE6Taiwan Semiconductor ManufacturingLong100,6351 USD4,48
NLBNPIT12CD8Taiwan Semiconductor ManufacturingLong108,8264 USD6,30
NLBNPIT12CH9Taiwan Semiconductor ManufacturingShort125,1045 USD7,99
NLBNPIT12CI7Taiwan Semiconductor ManufacturingShort136,7965 USD4,34
NLBNPIT12CJ5Taiwan Semiconductor ManufacturingShort148,4885 USD2,98
NLBNPIT12DA2TencentLong452,52 HKD4
NLBNPIT12D98TencentLong496,515 HKD5
NLBNPIT12D80TencentLong540,51 HKD7
NLBNPIT12D72TencentLong584,505 HKD14
NLBNPIT12DB0TencentShort672,495 HKD14
NLBNPIT12DC8TencentShort735,345 HKD6
NLBNPIT12DD6TencentShort798,195 HKD4
NLBNPIT12DH7XiaomiLong19,008 HKD4
NLBNPIT12DG9XiaomiLong20,856 HKD5
NLBNPIT12DF1XiaomiLong22,704 HKD7
NLBNPIT12DE4XiaomiLong24,552 HKD14
NLBNPIT12DI5XiaomiShort28,248 HKD14
NLBNPIT12DJ3XiaomiShort30,888 HKD6
NLBNPIT12DK1XiaomiShort33,528 HKD4

*Le leve e i livelli di strike indicati in tabella sono stati rilevati il giorno 26/04/2021 alle ore 14:30. I valori aggiornati sono disponibili sul sito di BNP Paribas

Turbo Unlimited Certificates

Investire sui Turbo Unlimited Certificates consente agli investitori di accedere al mercato asiatico senza necessità di avere un intermediario che offra l’accesso alle borse del Paese ed evitando i relativi costi di negoziazione. Va poi ricordato come non sia necessario avere un conto in valuta: i prodotti, infatti, vengono automaticamente convertiti in euro.

Cosa vuol dire Turbo Unlimited Certificates? In questi prodotti la denominazione “Unlimited” deriva dall’essere “open end”. Non è infatti prevista alcuna scadenza in questi certificati. In questo modo l’investitore può utilizzare a pieno la potenzialità della leva dinamica, evitando così il compounding effect tipico dei prodotti a leva fissa. Pertanto può sfruttare una Leva Finanziaria senza vincoli.

I Turbo Unlimited Certificates, negoziabili sul mercato SeDeX di Borsa Italiana, sono adatti a strategie di trading e di copertura del portafoglio. Consentono di investire a leva con la possibilità di prendere posizione al rialzo (Turbo Unlimited Long). Ma è anche possibile fare trading puntando su un ribasso delle azioni sottostanti (Turbo Unlimited Short), con un minor impiego di capitale.

tubo unlimited certificates

Come funzionano i Turbo Unlimited Certificates?

I Turbo Unlimited Certificates, inoltre, permettono di amplificare i movimenti del sottostante grazie all’utilizzo della leva finanziaria e, a differenza dei Certificate o ETF a leva fissa, non risentono dell’effetto dell’interesse composto: l’investitore decide infatti al momento dell’investimento la leva finanziaria, che resta invariata fino alla chiusura della posizione, e non solo nella singola giornata di negoziazione. Nei Leva Fissa infatti, la leva finanziaria è fissa soltanto su base giornaliera e la performance viene ricalcolata ogni giorno sulla base del livello di chiusura del sottostante di riferimento del giorno lavorativo precedente.

Il prezzo teorico del Turbo Unlimited Long riflette la differenza tra la quotazione del sottostante e il livello dello strike, ossia il valore del sottostante stabilito all’inizio della vita del prodotto che determina l’effetto leva. In maniera speculare, per calcolare il prezzo teorico dei Turbo Unlimited Short si considera la differenza tra lo strike e la quotazione del sottostante.

Lo strike nei Certificati Turbo senza scadenza

Nei Turbo Unlimited lo strike corrisponde con la barriera disattivante, valore che viene aggiornato giornalmente in base al costo del finanziamento: una volta raggiunta, il valore del Certificate si azzera. Questa barriera può però essere anche considerata come uno “stop loss automatico” per quegli investitori che non riescano ad imporsi una rigorosa strategia di taglio alle perdite, indispensabile nel trading.

La liquidità dei Turbo Unlimited Certificate è garantita dalla presenza di BNP Paribas in qualità di Market Maker: in ogni momento è possibile comprare e rivendere il Certificate senza attendere la data di scadenza da qualsiasi banca o intermediario finanziario.

Investire sulla Cina
Investire sulla Cina

Investire sulla Cina

E’ il momento di investire sulla Cina? Vediamo nel dettaglio alcuni punti legati alle azioni di queste aziende cinesi che fungono da sottostante nella nuova emissione di BNP Paribas.

Taiwan Semiconductor Manufacturing controlla più della metà del mercato globale dei chip “made to order”. Taiwan Semiconductor Manufacturing ha da poco ulteriormente alzato i propri target di crescita per il 2021 grazie ad un’impennata della domanda di semiconduttori legata all’avvento dell’home working e al deterioramento delle relazioni tra America e Cina.

Quali altre azioni troviamo in questi turbo unlimited certificates per investire sulla Cina? Fra le “Big Tech Cinesi” figurano Baidu, Alibaba, Tencent e Xiaomi. Si tratta di veri e propri conglomerati attivi in diversi settori dell’economia cinese e non solo. Queste aziende cinesi spaziano dalle ricerche online, all’e-commerce, passando per i video game, i pagamenti digitali e la produzione di smartphone. Le Big Tech cinesi sono lontane dai massimi storici e sono cresciute meno delle principali azioni tech americane negli ultimi mesi. Questo soprattutto in seguito ad una serie di iniziative del governo cinese che ha voluto limitarne il potere monopolistico e definire maggiormente un framework regolamentare.

Spetterà chiaramente all’investitore valutare se sia il momento di investire sulle azioni cinesi e sulla Cina. Ma anche se convengano azioni o certificati. Ed ancora, se i turbo unlimited certificates siano lo strumento più indicato a farlo per le sue strategie di investmento.

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Investire su Nio https://www.investire-certificati.it/investire-su-nio/ Sat, 24 Apr 2021 07:21:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=7989 Cosa è Nio? Conviene investire e comprare le azioni di Nio in Borsa? Le auto elettriche di Nio dove sono vendute? Perché è spesso definita come la Tesla cinese? Ecco alcune tematiche che abbiamo studiato in questo articolo. Che cosa è Nio? Nio è una start-up cinese quotata in Borsa nel mercato americano NYSE. Nio è […]

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Cosa è Nio? Conviene investire e comprare le azioni di Nio in Borsa? Le auto elettriche di Nio dove sono vendute? Perché è spesso definita come la Tesla cinese? Ecco alcune tematiche che abbiamo studiato in questo articolo.

Che cosa è Nio?

Nio è una start-up cinese quotata in Borsa nel mercato americano NYSE. Nio è un’azienda operativa nel settore delle auto elettriche, come Tesla.

Cosa la rende famosa?

Senz’altro Nio è una delle più note start-up di auto elettriche al mondo, soprattutto tra gli investitori. Questo anche grazie ad una performance incredibile durante il 2020, segnando addirittura il +1500% in un anno. Anche in questo caso il grande interesse di investitori e trader sulle azioni Tesla ha favorito il rialzo delle azioni di Nio.

Proseguiamo l’analisi di questa azienda cinese operativa nel settore delle auto elettriche

Investire su azioni Nio
Investire su azioni Nio

Quando è stata fondata NIO?

Nio è stata fondata a Shanghai (Cina) nel 2014, ben 7 anni dopo Tesla. Si è fatta largo in mezzo alle molte altre concorrenti cinesi in un ambiente molto favorevole alla mobilità elettrica come il mercato cinese, ma anche molto competitivo. Basti pensare che il prezzo medio di acquisto di una automobile elettrica in Cina si aggira intorno ai 20,000$, mentre in Europa e negli States questo prezzo raddoppia. Questo sia per una questione di incentivi statali, sia per una questione qualitativa. Soltanto a partire dal 2021 i mercati occidentali sono diventati più competitivi, grazie ad una accelerata sull’elettrico da parte di colossi come Volkswagen.

Nell’ambiente competitivo cinese, Nio è riuscita ad attirare fin da subito l’interesse di investitori molto importanti. Il settore delle auto elettriche, soprattutto in Cina, è destinato a crescere ancora fortemente.

NIO - logo azienda auto elettriche Nio
Logo di Nio

Gli azionisti

Chi sono gli azionisti di Nio?  Nel 2015 raccoglie un investimento di mezzo miliardo di dollari, a cui partecipa la multinazionale tecnologica cinese Tencent.

Nei due anni successivi (2016-2017) riesce a superare i 2 miliardi di dollari di funding in tre differenti round aggiuntivi (100M, 600M, 1B), vedendo un ripetuto interesse di Tencent. Va anche segnalato l’ingresso fra gli azionisti di Nio di altri nomi altisonanti nel mondo cinese, come Lenovo (famosa in Occidente per aver comprato IBM).

Nel mondo dell’automobile, proiettato al giorno d’oggi non solo verso i motori elettrici, ma anche verso la guida autonoma e la connettività, a fare scalpore fu l’entrata tra gli investitori di Baidu Inc. Si tratta della “Google” cinese, proprietaria del motore di ricerca più utilizzato in Cina, molto attivo sugli sviluppi della guida autonoma.

Conviene investire su azioni Nio? Vediamo come si è comportato il titolo in borsa.

Nio in borsa

Nio si è quotata in borsa in America al NYSE nell’ultimo trimestre del 2018. In quello stesso anno ha raggiunto un fatturato superiore ai 700 milioni di dollari (circa 600 milioni di euro)
Al momento NIO vende auto elettriche soltanto in Cina, ma presto potrebbe iniziare ad esportare automobili elettriche anche negli Stati Uniti.

Il prezzo delle azioni NIO scende?

Ci sono delle voci a proposito del fatto che Nio potrebbe optare per una seconda offerta di azioni (SEO) sul mercato cinese (Shanghai STAR Market), il cui annuncio potrebbe far scendere il prezzo delle azioni.

Questa seconda offerta sul mercato servirebbe per cavalcare l’onda dell’euforia che ha investito le azioni di tutte le compagnie che producono auto elettriche degli ultimi mesi, per risanare un bilancio pesantemente colpito negli anni passati dalle enormi spese richieste per entrare nel mercato dell’automobile. Negli anni passati, NIO avrebbe speso circa 6 miliardi di dollari (5 miliardi di euro) in CAPEX e OPEX.

Per risanare questi debiti sono già stati raccolti circa 900 milioni di dollari nel 2020, da alcune società cinesi.

Il prezzo delle azioni NIO sale?

Ci sono anche delle buone notizie. Infatti, in modo simile a NIO, anche Tesla negli ultimi mesi ha rilasciato più volte nuove azioni, andando a diluire il capitale sociale, per raccogliere più capitale in modo da finanziare ricerche innovative, senza avere impatti sul prezzo delle azioni.

Nio sta inoltre registrando un numero di consegne di automobili ai clienti molto alto, che fanno sembrare l’azienda sulla scia di Tesla. Se l’azienda di Elon Musk ha venduto quasi 125 mila veicoli per trimestre nel 2020, ne aveva però venduti soltanto 60mila per trimestre nel 2018. Nel primo trimestre del 2021 Nio ha venduto quasi 25mila veicoli, con una forte crescita rispetto al 2020. Infatti, Nio ne aveva venduti 36 mila nell’intero anno. 

Sicuramente i numeri di Nio sono impressionati, benché supportati dalle politiche Cinesi di incentivi sull’acquisto di auto elettriche. Come Tesla sta sbarcando in Cina, pronta a veder esplodere la sua domanda, anche Nio potrebbe incrementare rapidamente le proprie vendite. Come? Semplicemente allargando i propri orizzonti verso l’America o il Vecchio Continente. In questi scenari il prezzo competitivo e l’alto contenuto tecnologico dei propri veicoli elettrici potrebbe dare del filo da torcere a molti rivali.

Inoltre, a supporto delle sue operazioni, Nio ha firmato una lettera di intenti con JAC, uno degli storici produttori di automobili cinesi, i cui dettagli non sono stati diramati.

Conviene investire nelle Azioni Nio?

Conviene investire su azioni Nio? Con un prezzo in area 40 dollari per azione, la capitalizzazione di mercato si aggira sui 60 miliardi di dollari.

Dopo essere arrivate a superare quota 60 dollari le azioni di Nio sono scese verso i 35-36 dollari, per poi risalire a 40. Una volta ultimata la correzione, il titolo Nio potrebbe tornare interessante. Senz’altro gli investitori vorranno vedere anche solidi numeri di bilancio e buoni dati sulle vendite di auto elettriche per far salire ulteriormente le azioni di Nio.

Grafico Azioni Nio 2020 - 2021
Grafico Azioni Nio 2020 – 2021

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Borsa: ETF China Technology https://www.investire-certificati.it/un-etf-sul-nasdaq-cinese/ Tue, 20 Apr 2021 12:04:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=7596 Borsa Italiana ha lanciato l’ETF UBS Solactive China Technology con ISIN 𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰𝟮𝟳𝟲 in dollari, oppure in Euro con ISIN 𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰946. Si tratta di un ETF sul “Nasdaq cinese”. Ora in Borsa troviamo le quotazioni in tempo reale di un ETF che replica l’indice Tecnologico cinese; indice ponderato che contiene le 100 maggiori società tecnologiche cinesi […]

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Borsa Italiana ha lanciato l’ETF UBS Solactive China Technology con ISIN 𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰𝟮𝟳𝟲 in dollari, oppure in Euro con ISIN 𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰946. Si tratta di un ETF sul “Nasdaq cinese”. Ora in Borsa troviamo le quotazioni in tempo reale di un ETF che replica l’indice Tecnologico cinese; indice ponderato che contiene le 100 maggiori società tecnologiche cinesi (fra cui Alibaba, Nio, Badoo, Tencent, Meituan, Xiaomied). E subito l’ETF Solactive China Technology ha riscosso in Borsa molto interesse presso gli investitori.

Un ETF sul NASDAQ cinese

È negoziabile su Borsa Italiana un ETF di UBS legato alle aziende tecnologiche cinesi. Si tratta di un ETF che replica il benchmark 𝑆𝑂𝐿𝐴𝐶𝑇𝐼𝑉𝐸 𝐶𝐻𝐼𝑁𝐴 𝑇𝐸𝐶𝐻𝑁𝑂𝐿𝑂𝐺𝑌 𝑇𝑂𝑇𝐴𝐿 𝑁𝐸𝑇 𝑅𝐸𝑇𝑈𝑅𝑁. L’indice è composto dalle 100 più grandi società cinesi tecnologiche che sono attive principalmente nei settori di business innovativi come cloud computing, ma anche tecnologie mediche, mobilità futura, veicoli elettrici ed intrattenimento digitale. In sintesi, una sorta di Nasdaq cinese.

Il nuovo fondo passivo in dollari ha codice 𝗜𝗦𝗜𝗡: 𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰𝟮𝟳𝟲. E’ stato emesso da UBS ed è negoziabile su Borsa Italiana nel segmento ETFPlus.

Si pone come obiettivo quello di replicare l’indice azionario tematico 𝑆𝑂𝐿𝐴𝐶𝑇𝐼𝑉𝐸 𝐶𝐻𝐼𝑁𝐴 𝑇𝐸𝐶𝐻𝑁𝑂𝐿𝑂𝐺𝑌 𝑇𝑂𝑇𝐴𝐿 𝑁𝐸𝑇 𝑅𝐸𝑇𝑈𝑅𝑁. Il TER (ossia il total expenses ratio, il dato relativo ai costi gestionali) di questo ETF è pari allo 0,47% annuo.

ETF con rischio cambio o senza

Il prodotto è denominato in dollari. Pertanto, l’investitore dovrebbe essere soggetto al rischio di cambio relativo all’euro/dollaro. Va inoltre ricordato che apprezzamenti e svalutazioni della moneta cinese incidono comunque sulle performance delle grandi aziende cinesi comprese nell’indice.

Quale è quindi la novità di questo ETF? L’ETF di UBS Solactive China Technology UCITS è disponibile in due classi di azioni. Oltre a una classe di azioni denominata in dollari (𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰𝟮𝟳𝟲) è disponibile anche una classe di azioni con copertura in euro e con diverso ISIN 𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰946.

ETF Solactive China Euro hedged

Cioè la quotazione dell’ETF Solactive China Technology UCITS ETF prevede due versioni: sia a cambio aperto che la versione euro hedged. Quindi questo ETF rappresenta in Europa il primo ETF UCITS con copertura valutaria sviluppato per fornire accesso al settore tecnologico cinese senza rischi sul cambio.

Questo è uno dei motivi del grande interesse suscitato da questo nuovo ETF sul Nasdaq cinese presente ora in Borsa Italiana.

Va detto che al momento la capitalizzazione dell’ETF è ancora estremamente modesta. Ma con il passare del tempo e con il grande interesse sull’economia cinese potrebbe crescere anche celermente.

ETF China
Investire sulla Cina?

In Borsa ETF su azioni Nasdaq cinese

Questo ETF China contiene le maggiori aziende cinesi del settore tecnologico, fra cui Tencent, Alibaba, Meituan, Baidu. È presente anche Nio, il colosso del settore delle auto elettriche, da molti visto come l’equivalente di Tesla per la Cina. Ecco perché da molti è stato definito come un ETF sul Nasdaq cinese.

Le prime cinque sono Tencent, Alibaba, Meituan, baidu e Nio e pesano complessivamente per circa il 45% del totale del fondo passivo.

Nel dettaglio il peso delle principali azioni cinesi di questo ETF di UBS è così suddiviso:

  • TENCENT 11,12%
  • ALIBABA 10,77%
  • MEITUAN 10,46%
  • BAIDU 6,27%
  • NIO 5,11%
  • KE HOLDINGS 5,09%
  • WUXI BIOLOGICS 4,42%
  • NETEASE INC 4,12%
  • LUFAX HOLDING 3,64%
  • BEIGENE 2,33%.

Solactive China Technology 

Conviene investire in Borsa su un ETF China Technology? Oppure i grandi rialzi sono ormai alle spalle? E quale scenario per il settore tecnologico in Asia?

Dopo il grande rally del 2020, i primi mesi del 2021 hanno visto il NASDAQ ed il settore tecnologico mondiale entrare in una fase correttiva. Anche l’indice tecnologico cinese ha ritracciato oltre il 25% dai massimi. L’indice resta però in rialzo di oltre 80 punti percentuali nell’ultimo anno.

La domanda centrale riguarda le reali possibilità di ulteriori crescite per il settore China Technology e per le aziende del Dragone. Inoltre, sono in molti a chiedersi se le aziende tecnologiche abbiano corso troppo. Non soltanto in Cina, ma anche negli Stati Uniti, arrivando a dei multipli talvolta spropositati. Non mancano pertanto anche i rischi in un investimento di questo genere.

Nel complesso le previsioni di borsa per la Cina restano comunque relativamente positive. Anche il quadro macroeconomico per l’Asia e la Cina sembra ancora interessante. Negli ultimi 12 mesi l’indice replicato da questo ETF segna +87% circa. Ora sta smaltendo gli eccessi dopo aver addirittura raddoppiato il proprio valore. Infatti da metà febbraio in avanti ha subito un profondo, ma comprensibile ritracciamento.

Caratteristiche dell’ETF 𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰𝟮𝟳𝟲

Questo ETF replica in Borsa l’indice cinese Solactive China Technology Total Return Net. La valuta di negoziazione è in Euro, mentre la denominazione è in dollari.

ETF: long (posizione rialzista sui sottostanti, le azioni tecnologiche cinesi).

Caratteristiche del ETF LU2265794946

Invece l’UBS Solactive China Tec UCITS ETF EURH A replica in Borsa l’indice Solactive China Technology Total Return Net hedged to EUR

  • Nomenclatura ETF: 𝗨𝗯𝘀 𝗦𝗼𝗹𝗮𝗰𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗖𝗵𝗶𝗻𝗮 𝗧𝗲𝗰𝗵 𝗨𝗰𝗶𝘁𝘀 𝗘𝘁𝗳 EURH A
  • Codice ISIN: 𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰946
  • Valuta: Euro
  • Ter: 0,52% annuo
  • Tipologia di ETF: accumulazione. Dividendi sono reinvestiti nell’ETF dai gestori.
  • Copertura: replica fisica dei sottostanti.

Come Investire in Borsa con un ETF sulla China Technology? Ecco dunque, grazie a UBS, che ha lanciato questi due nuovi ETF, ora si può investire sul Nasdaq cinese, Solactive China Tec UCITS ETF, con ben due ETF; uno in dollari con ISIN 𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰𝟮𝟳𝟲, e l’altro in euro con ISIN 𝗟𝗨𝟮𝟮𝟲𝟱𝟳𝟵𝟰946.

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