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Arriva da Barclays una nuova proposta per investire su oro e argento. Il codice ISIN è XS3167671414 e, nello specifico, si tratta di un certificato a capitale protetto al 90%, che replica l’andamento del worst of fra i due metalli preziosi nei prossimi cinque anni.

Il prodotto è denominato in euro, proteggendo quindi l’investitore dal rischio di cambio e prevede un rimborso minimo di 90 euro anche a fronte di cali maggiori di uno o entrambi i sottostanti, oro e argento.

Focus su oro e argento

I due metalli preziosi sono seguiti tramite l’ETF SPDR GOLD SHARES Exchange Traded Fund (GLD; ISIN: US78463V1070) e il ISHARES SILVER TRUST Exchange Traded Fund (SLV; ISIN: US46428Q1094).

È presente un cap alla partecipazione ad eventuali rialzi, che possono arrivare fino al 140% del prezzo iniziale. Pertanto, il rimborso finale di questo certificato oscillerà fra i 90 ed i 140 euro per prodotto.

Come funziona la protezione del capitale?

Vediamo alcuni semplici esempi per capire la protezione del capitale e anche il cap, ossia il tetto massimo alla partecipazione ad eventuali rialzi di oro e argento.

La data di valutazione finale è il 4 novembre 2030, con rimborso finale una settimana più tardi. Viene calcolata partendo dal prezzo di chiusura del worst of, ossia il peggiore fra l’ETF sul Gold si SPDR e quello sul Silver di IShares. A titolo esemplificativo, se il peggiore ha perso il 30%, il rimborso sarà pari a 90 euro (capitale protetto 90%). Nel caso in cui il worst of, ossia quello con la peggior performance, fra oro e argento avesse perso il 5%, il rimborso sarebbe pari a 95 euro. In caso di rialzi del 25%, si incasserebbero 125 euro per certificato (+25%).

 Di fatto, fra il -10% e il +40% si avrebbe una replica lineare, che si interromperebbe con performance superiori al +40%. Infatti, il certificato pagherebbe 1400 euro per via del cap.

Comunicazione promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, con tassazione fiscale al 26%. Questo certificato ha un grado di rischio pari a 6 in una scala da 1 a 7. L’investitore è anche soggetto al rischio emittente.

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Sotto la pari il certificato a capitale protetto per investire sull’oro https://www.investire-certificati.it/sotto-la-pari-il-certificato-a-capitale-protetto-per-investire-sulloro/ Tue, 28 Oct 2025 09:57:02 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39478 Come investire sull’oro con i certificati? La recente discesa dell’oro – dopo una lunga serie di record per il metallo prezioso – ha portato sotto quota 1000 il certificato ISIN CH1484596726. Si tratta di un prodotto emesso da Leonteq Securities a capitale protetto 100% che offre una partecipazione lineare ad eventuali rialzi dell’oro, fino al […]

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Come investire sull’oro con i certificati? La recente discesa dell’oro – dopo una lunga serie di record per il metallo prezioso – ha portato sotto quota 1000 il certificato ISIN CH1484596726. Si tratta di un prodotto emesso da Leonteq Securities a capitale protetto 100% che offre una partecipazione lineare ad eventuali rialzi dell’oro, fino al 40%.

Inoltre, qualora l’oro non perda oltre il 30% dai prezzi iniziali il certificato corrisponde un premio del 15%, permettendo all’investitore di guadagnare anche a fronte di moderati ribassi dell’oro. Da notare come il certificato sia in dollari, senza copertura del rischio di cambio.

Un certificato a capitale protetto sull’oro

Vediamo i possibili scenari alla scadenza in questo certificato legato al prezzo dell’oro LBMA:

  • Il prezzo dell’oro scende di oltre 30 punti percentuali dal livello iniziale: il certificato rimborsa mille dollari, con la protezione del capitale (salvo rischio cambio e rischio emittente)
  • Il prezzo dell’oro si trova fra il 70,01 ed il 115% del valore di strike: l’investitore riceve un rimborso pari a 1.150 dollari
  • La quotazione dell’oro sale fra il 15% ed il 40%: si ha un rimborso proporzionale, quindi fra 1.150 dollari e 1.400 dollari
  • In caso di salite superiori al 40% il certificato rimborsa 1.400 dollari (cap al 40% su eventuali rialzi).

I livelli di prezzo

Il fixing iniziale è avvenuto a 3.885,70 dollari. Il rimborso minimo a scadenza è pari a mille dollari, ma si incassa il premio del 15% se il prezzo dell’oro LBMA non è sceso di oltre 30 punti percentuali, pari a 2.719,99 dollari l’oncia. Il cap per la partecipazione a eventuali rialzi è posizionato al 140%, equivalente a 5.439,98 dollari.

Il prodotto è negoziabile sull’Euro TLX exchange di Borsa Italiana. Leonteq garantisce la liquidità ponendosi sul book di negoziazione con un congruo numero di proposte in acquisto e vendita.

I rischi di questo certificato sull’oro

Durante la vita il prodotto potrebbe quotare sotto la pari, anche se il capitale è garantito a scadenza. Inoltre, l’investitore è soggetto al rischio emittente. Altro tema riguarda il rischio di cambio: un apprezzamento del dollaro migliorerebbe la performance, mentre un deprezzamento del dollaro avrebbe l’effetto opposto.

Questo documento è a solo scopo promozionale e non costituisce ricerca o consulenza all’investimento. Non costituisce neppure una raccomandazione per l’acquisto di strumenti finanziari né un’offerta o una sollecitazione di un’offerta Tutti i rendimenti indicati sono lordi. Al momento dell’emissione, per i redditi derivanti dai certificates è prevista una tassazione al 26%. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. I certificates sono anche soggetti al rischio emittente. Questo certificato ha un grado di rischio pari a 3 in una scala da 1 a 7.

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Come investire sull’oro con i certificati? https://www.investire-certificati.it/come-investire-sulloro-con-i-certificati/ Fri, 10 Oct 2025 07:58:11 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39095 Focus su un certificato a capitale protetto sull’oro che potrebbe rendere fino al 40% – ISIN CH1484596726 Le quotazioni dell’oro nel 2025 hanno aggiornato i massimi storici una quarantina di volte, superando numerosi traguardi impensabili anche soltanto un paio di anni fa, quando l’oro veleggiava su ben altri prezzi. Numeri alla mano, nel 2025 l’oro […]

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Focus su un certificato a capitale protetto sull’oro che potrebbe rendere fino al 40%ISIN CH1484596726

Le quotazioni dell’oro nel 2025 hanno aggiornato i massimi storici una quarantina di volte, superando numerosi traguardi impensabili anche soltanto un paio di anni fa, quando l’oro veleggiava su ben altri prezzi.

Numeri alla mano, nel 2025 l’oro ha dapprima superato i 3.000 dollari per oncia, poi i 3.500 dollari, poi quota 100 euro al grammo ed infine anche i 4.000 dollari per oncia. In sintesi, un solido trend rialzista, che sembra avere solide basi. Ma esistono modalità per investire sull’oro in grado – al tempo stesso – di proteggere il capitale? Se analizziamo i certificati di investimento presenti su Borsa Italiana scopriremo che la risposta è sì.

Ci sono vari prodotti legati all’oro con capitale protetto. Il certificato che andiamo ad analizzare in questo articolo (ISIN CH1484596726), però, ha caratteristiche uniche. Permette infatti di incassare un maxi-premio finale del 15% lordo anche se le quotazioni dell’oro dovessero scendere fino al 30% dai prezzi iniziali. Vediamo nel dettaglio il funzionamento del prodotto, già quotato su Borsa Italiana.

Da Leonteq nuovi certificati sull’oro a capitale protetto

Come investire sull’oro con i certificati di investimento? Partiamo dagli elementi chiave. Il certificato sull’oro di Leonteq è denominato in dollari, con valore nominale pari a mille dollari ed ha una vita complessiva pari a cinque anni.

oro investire
Oro da record

Il prezzo di fixing iniziale è pari a 3.885,70 dollari e la barriera del 70% è quindi collocata a 2.719,99 dollari. Se alla scadenza (in data 1 2030) il prezzo dell’oro LBMA si troverà sopra tali livelli ecco che l’investitore avrà la certezza di ricevere un rimborso minimo pari a 1.150 dollari per certificato. Viceversa, se i cali eccedessero il 30%, il capitale sarebbe ugualmente protetto (con un rimborso pari a 1.000 dollari).

E cosa capiterebbe in caso di altri rialzi? In caso di rialzi fra lo 0,01% ed il 15% (ossia fino a 4.468,555 dollari per oncia) l’investitore avrebbe la garanzia di ricevere un rimborso pari al 115% del valore nominale, ossia 1.150 dollari. Se il rialzo del prezzo dell’oro LBMA superasse il 15% con il certificato ISIN CH1484596726 si avrebbe una partecipazione lineare fino ad un livello cap del 140% (pari all’equivalente di 5.439,98 dollari per oncia).

Quanto rimborsa questo certificato per investire sul gold alla scadenza?

Visti i vari livelli barriera, strike e cap, alla scadenza di questo certificato sull’oro sono quindi possibili quattro scenari:

  • Il certificato offre la protezione del capitale a scadenza in caso di crolli superiori al 30%, con un rimborso minimo pari a mille dollari per certificato,
  • garantisce una maxicedola finale del 15% se la quotazione LBMA dell’oro non perde il 30% o più,
  • permette di replicare la performance dell’oro in caso di rialzi fra il 15% ed il 40% (con un rimborso in questo caso fra il 15% ed il 40% oltre al valore nominale)
  • paga 1400 dollari lordi per certificato in caso di rialzi superiori al 40% dai prezzi di osservazione iniziale (con un cap al 140% dal prezzo iniziale, valore superiore ai 5.400 dollari per oncia).

Grafico prezzo oro

La corsa del prezzo dell’oro. Basta un grafico per capire la forza rialzista mostrata dal metallo giallo in questi anni.

grafico prezzo oro

Quali sono i rischi di questi certificati?

Vediamo ora i rischi, che sono comunque limitati trattandosi di un prodotto a capitale garantito. Siccome il prodotto è quotato in dollari, troviamo il rischio di cambio. Non è presente l’opzione quanto. Eventuali discese del dollaro determinerebbero un minore profitto o una perdita per l’investitore. Attenzione però: se il dollaro dovesse apprezzarsi avremmo un extra profitto.

Va poi segnalata la durata: cinque anni. Il capitale è protetto a scadenza ma durante la vita il derivato strutturato da Leonteq potrebbe quotare sotto la pari. Come in tutti i certificati dobbiamo poi ricordare il rischio emittente (in questo caso Leonteq Securities).

Questo documento è a solo scopo promozionale e non costituisce ricerca o consulenza all’investimento. Non costituisce neppure una raccomandazione per l’acquisto di strumenti finanziari né un’offerta o una sollecitazione di un’offerta Tutti i rendimenti indicati sono lordi. Al momento dell’emissione, per i redditi derivanti dai certificates è prevista una tassazione al 26%. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. I certificates sono anche soggetti al rischio emittente. Questo certificato ha un grado di rischio pari a 3 in una scala da 1 a 7.

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100 EURO PER UN GRAMMO D’ORO https://www.investire-certificati.it/100-euro-per-un-grammo-doro/ Tue, 16 Sep 2025 15:18:46 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38685 Articolo a cura di Carlo Alberto De Casa Quanto vale l’oro dopo i nuovi record? Circa 3.680 dollari per un’oncia, o se preferite circa 3.100 euro per poco più di 31 grammi di oro. Pallottoliere alla mano, se dividiamo 3.680 dollari per 31,10 grammi, valore di un’oncia troy, otteniamo il prezzo in dollari per grammo […]

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Articolo a cura di Carlo Alberto De Casa

Quanto vale l’oro dopo i nuovi record? Circa 3.680 dollari per un’oncia, o se preferite circa 3.100 euro per poco più di 31 grammi di oro. Pallottoliere alla mano, se dividiamo 3.680 dollari per 31,10 grammi, valore di un’oncia troy, otteniamo il prezzo in dollari per grammo d’oro, circa 118,3. A questo punto, considerando che il cambio euro/dollaro è negoziato a circa 1,183 possiamo facilmente trovare il prezzo in euro al grammo: 100! Sì, proprio in questi giorni, per la prima volta nella storia il prezzo dell’oro ha raggiunto quota 100 euro per un grammo. Ecco quanto vale oggi l’oro!

grafico prezzo oro

La salita dell’oro verso i 100 euro al grammo

Perché il prezzo dell’oro sta salendo? Riavvolgiamo il nastro. La forza dell’oro in borsa non è una novità, con una salita dei prezzi che dura da un anno e mezzo. Infatti, già a inizio 2024 l’oro aveva iniziato a mostrare una forza dirompente, dopo l’ennesima rottura – ma questa volta con molta più convinzione – di quota 2.000 dollari per oncia.

Al tempo dissi che l’oro era salito sopra i 2.000 dollari per oncia per restarci. Certo, era difficile prevedere – 18 mesi fa – che l’avvento di Trump combinato con spese a deficit degli USA avrebbe portato un clima di simile sfiducia sul dollaro (in forte calo nel 2025, ma su valori storicamente non così bassi). Era invece più facile prevedere che le banche centrali avrebbero continuato a comprare oro a mani basse, cosa che puntualmente si sta verificando. Inoltre, le aspettative per tassi finalmente in calo da parte della Fed stanno facendo il resto. Non va poi dimenticato quanto le stesse banche centrali abbiano stampato cartamoneta negli ultimi anni, di fatto diluendo il valore delle valute contro il metallo prezioso.

Il Grafico con il prezzo dell’oro in euro al grammo

 Grafico prezzo dell'oro in euro al grammo

Quali previsioni per il prezzo dell’oro?

La domanda, a questo punto, è un’altra. Stiamo vivendo un decennio, almeno per l’oro, che sembra simile al primo degli anni Duemila (numeri alla mano, il metallo giallo fra il 2001 ed il 2011 salì da 250 fino a sfiorare i 2.000 dollari). E in tal caso, a che punto della salita ci troviamo? Quali sono le previsioni per l’oro e fino a che livelli di prezzo ha senso acquistare il metallo giallo?

Personalmente credo che non ci troviamo ancora di fronte ad un 2010-2011 (picco), con lo scenario che per l’oro resta quindi costruttivo. Al tempo stesso, il ritmo della salita visto negli ultimi mesi è insostenibile nel lungo termine. Pertanto, salvo collassi del dollaro o scenari geopolitici ancora più complessi di quelli attuali, l’oro dovrà inevitabilmente prendere fiato. Se non con una correzione, quantomeno lateralizzando sui valori attuali prima di proseguire il movimento rialzista in essere.

Chi compra oro?

Investire in oro

Spostiamo lato fondamentale. Le banche centrali comprano ogni anno un quantitativo pari a circa un quarto dell’oro immesso sul mercato dal settore minerario, con il settore gioielleria che non è lontano da questi numeri, senza poi contare la domanda finanziaria.

Insomma, almeno nel breve termine, non si vedono grandi segnali di inversione di trend e dal lato fondamentale i presupposti per un oro forte continuano ad esserci (sostenuto anche dalla debolezza del dollaro).

Non l’ho menzionato sopra, ma oltre all’oro, tutto il settore dei metalli preziosi resta tonico, partendo dall’argento, salito oltre i 40 dollari per oncia (anzi, oltre i 42$!), sui massimi da 15 anni. In questo caso, però, a spingere la corsa del metallo prezioso è la domanda industriale, trascinata dal rally del fotovoltaico. E, sempre a proposito di metalli preziosi, da inizio anno il platino è salito di circa il 55% ed il palladio del 35% (nella denominazione in dollari).

L’oro non sale sempre

Quando comprare oro? Certo, è facile dire che nel lungo termine l’oro sale sempre. Ma è anche corretto dire che nel lungo termine saremo tutti morti. Pertanto, il timing per comprare e vendere oro è fondamentale, come per ogni altro asset finanziario.

Nel breve termine lo scenario per l’oro è ben diverso. Sul tema vale la pena ricordare che l’oro era arrivato a dei massimi storici (per l’epoca) a 1.922 dollari nell’estate 2011. A fine 2015 valeva molto meno, circa 1.060 dollari, con un calo grosso modo del 45% dai massimi. Ma soprattutto, per rivederlo sui valori superiori a quelli del 2011 sarebbe stato necessario attendere vari anni. Certo, oggi anche comprando sui massimi del 2011 la performance sarebbe positiva, ma sono passati quasi 15 anni. Medesimo discorso peri i massimi del 1980-1981, poi rivisti (e superati) soltanto 25 anni dopo. Un arco temporale decisamente lungo, soprattutto per un piccolo investitore.

Non dimentichiamoci che si tratta di uno strumento finanziario che non paga cedole o dividendi. Pertanto, anche se detenuto per un lungo tempo in portafoglio non si incassano coupon e fra bolli e costo di mantenimento della posizione qualche decimale l’anno (se va bene) lo si perde sempre. L’unica maniera per guadagnare è quella di puntare su un rialzo dei prezzi ed il timing di acquisto ha quindi un peso notevole (senza dimenticare l’effetto cambio, che comunque nel lungo termine tende ad avere un impatto minore).

Il presente articolo non è da intendersi in alcun modo come sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria – performance passate non rappresentano indicatore di performance future.

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Oro – Argento: la Gold to Silver ratio sopra quota 100! https://www.investire-certificati.it/oro-argento-la-gold-to-silver-ratio-sopra-quota-100/ Fri, 11 Apr 2025 16:40:10 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=37163 Focus sulla ratio gold silver: per la terza volta nella storia il rapporto fra oro e argento è a quota 100. Argento a buon mercato, oro troppo caro oppure siamo di fronte ad un nuovo paradigma? Cosa è la ratio gold silver ratio La Gold Silver ratio rappresenta il numero di once di argento che […]

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Focus sulla ratio gold silver: per la terza volta nella storia il rapporto fra oro e argento è a quota 100. Argento a buon mercato, oro troppo caro oppure siamo di fronte ad un nuovo paradigma?

Cosa è la ratio gold silver ratio

La Gold Silver ratio rappresenta il numero di once di argento che possono essere acquistate con un’oncia d’oro. In altre parole, la Gold to Silver ratio è un numero che si ottiene semplicemente dividendo il prezzo dell’oro per quello dell’argento.

Il grafico del rapporto fra oro e argento

Se analizziamo il grafico di lungo termine della Gold to Silver ratio vediamo che si è perlopiù mossa fra 40-50 e 100, arrivando nel 2020, durante la pandemia, anche a 120. In quel frangente, infatti, l’argento fu oggetto di una vera e propria “svendita”, con la quotazione che arrivò a dei minimi di circa 12 dollari per oncia. Successivamente, però, il prezzo dell’argento è rimbalzato, tornando nei range “storici”, fra 65 e 95.

gold to silver ratio - oro argento
L’oro corre più dell’argento. Grafico da Tradingview relativo al rapporto fra oro e argento.

Con un’oncia d’oro se ne comprano 100 di argento

Nelle ultime settimane, complici i timori per i dazi, l’argento è sceso verso i 30 dollari, mentre l’oro è rimasto sopra quota 3.000 dollari per oncia. Dopo una breve incertezza l’oro ha ripreso la sua corsa, arrivando oltre i 3.200 dollari per oncia, mentre l’argento è negoziato poco sotto quota 32$. In altre parole, siamo sopra quota 100, nella parte alta – o anche oltre – del tradizionale range di oscillazione della gold to silver ratio.

Certo, il clima di risk off, la scarsa fiducia nel dollaro e la domanda delle banche centrali di lingotti per le loro riserve auree hanno spinto le quotazioni del metallo giallo. Nei mesi scorsi i BRICS hanno ancora parlato di una moneta legata all’oro (alternativa al dollaro?). Un’ipotesi forse suggestiva, ma estremamente difficile da mettere in piedi.

Non dimentichiamo, però, che la produzione di argento è “soltanto” sette volte superiore rispetto a quella dell’oro, con una domanda che negli ultimi anni tende stabilmente a superare l’offerta.

L’argento costa poco? Non è detto…

L’argento, sotto vari punti di vista, appare quindi relativamente economico rispetto all’oro. A patto che l’economia regga. Infatti – in caso di recessione – è molto più esposto a rischi di ribasso rispetto all’oro. La domanda di argento in arrivo dall’industria sfiora il 50%, contro quella del metallo giallo, che è inferiore al 10%. Pertanto, anche in caso di storni non è assolutamente detto che l’argento sia più resiliente rispetto all’oro. Anzi, tradizionalmente la volatilità di questo metallo è nettamente superiore.

La domanda di argento è legata al settore fotovoltaico, alla tecnologia 5G ed alle auto elettriche. Qualora vi fosse un rallentamento in queste nicchie – in particolare il fotovoltaico – il prezzo spot dell’argento ne risentirebbe notevolmente. La domanda da gioielleria e da investimento non sarebbe sufficiente a coprire l’offerta.

Al tempo stesso, visto che i dati storici hanno un loro peso, la corsa dell’oro appare notevole se confrontata con quella dell’argento. A patto di credere ancora nel dollaro.

domanda di argento grafico
La domanda di argento in questi ultimi anni. Fonte: Silver Institute e Metal Focus.

Articolo a cura di Carlo Alberto De Casa

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Tassazione Oro Ereditato https://www.investire-certificati.it/tassazione-oro-ereditato/ Sat, 31 Aug 2024 10:46:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=34391 Come funziona la tassazione sull’oro ereditato? È vero che le tasse sull’oro sono salite? Temi importanti da capire, in una fase in cui il prezzo dell’oro è arrivato ai massimi storici, oltre i 2.500 dollari per oncia. Le tasse da valutare sono diverse, fra queste la tassa di successione (che interviene con il passaggio di […]

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Come funziona la tassazione sull’oro ereditato? È vero che le tasse sull’oro sono salite? Temi importanti da capire, in una fase in cui il prezzo dell’oro è arrivato ai massimi storici, oltre i 2.500 dollari per oncia.

Le tasse da valutare sono diverse, fra queste la tassa di successione (che interviene con il passaggio di proprietà dal defunto a chi eredita), ma anche la tassa sulla vendita di oro ereditato. Focus sugli aspetti fiscali nel mondo di monete d’oro, lingotti e metalli preziosi.

Tassazione di successione su oro ricevuto come eredità

La tassazione e l’aspetto fiscale sono senz’altro un punto chiave quado si parla di eredità. Infatti, anche l’oro fisico, come lingotti, gioielli o monete sono considerati parte dell’attivo ereditario. C’è però una franchigia, pari ad un milione di euro per gli eredi in linea diretta, come figli o genitori. Tale soglia scende a 100.000 euro per fratelli e sorelle.

La tassazione dipende quindi dal valore complessivo dell’oro (e dei beni) ricevuti in eredità in base alle franchigie da applicare. Il valore complessivo dell’oro deve essere inserito nella denuncia di successione.

Ecco di seguito le franchigie per la tassazione su oro ricevuto in eredità

  • Coniuge, figli e parenti in linea retta – Aliquota al 4% per somme superiori ad 1 milione per ogni beneficiario
  • Fratelli e sorelle – Aliquota al 6% per somme superiori a 100.000 € per ogni beneficiario;
  • Parenti ed affini – Nessuna franchigia ed Aliquota al 6%
  • Altri Soggetti – Nessuna franchigia ed Aliquota fiscale al  8%

Tassazione sulla vendita di oro ereditato

Quanto pago di tasse se vendo oro ereditato? Un discorso diverso e slegato da quello sin qui fatto va applicato nel caso in cui si voglia vendere l’oro ereditato. Qui la normativa è recentemente cambiata, non in meglio. La tassazione, infatti, è salita per chi non può provare il prezzo di acquisto dell’oro, scenario molto frequente quando si parla di eredità.

Investire in oro

Nel dettaglio, fino a fine 2023 la tassazione sull’oro fisico venduto (in assenza di documentazione comprovante prezzo di acquisto) era pari al 26% sul 25% del valore del metallo prezioso. Di fatto si pagava una tassazione del 6,5%.

Con la nuova tassazione, se non si ha documentazione con prezzo di acquisto, si paga il 26% sull’intero valore dell’oro venduto. Una scelta che ha fatto discutere e che in molti casi penalizza chi ha ricevuto oro in eredità. Pensiamo all’oro ricevuto come regalo per un Battesimo o una Cresima, ma anche sterline d’oro, o un Marengo piuttosto che altre coniature in oro o monete di argento, pazientemente accumulati in passato. Spesso ciò avveniva con transazioni fra privati o comunque senza ricevuta. In questo caso chi vende deve pagare una tassazione del 26% allo Stato.

Tutto ciò, sulla carta, è fatto per aumentare il gettito fiscale, sfavorendo canali non regolamentati. L’aspetto positivo vorrebbe essere quello di incentivare l’utilizzo di aziende registrate, i cosiddetti Operatori Professionali del settore Oro, registrati presso Banca d’Italia. Il rischio, però, è quello di ottenere un effetto opposto, spingendo un mercato meno trasparente fra privati, potenzialmente a sconto. Inoltre, chi non ha i documenti con il prezzo di acquisto si trova di fronte a una tassazione che non è soltanto salita, ma è quadruplicata.

Da notare come l’imposizione del 26% valga anche per argento, platino e palladio e non soltanto per l’oro.

Vendita di oro con documentazione

Sulla carta non cambia invece nulla per chi ha la documentazione relativa all’acquisto. Ma soltanto sulla carta, infatti viene meno la possibilità di pagare solo il 6,5% di tassazione, molto interessante per chi aveva comprato l’oro a prezzi più bassi di quelli attuali anche del 70-80-90%.

Per esempio, se un investitore avesse acquistato oro nel 2000 a 250 dollari per oncia e volesse rivenderlo oggi a un prezzo di 2500 dollari per oncia, non potrebbe pagare soltanto il 6,5% sul valore della vendita. Pagherebbe il 26% sulla plusvalenza, quindi su 2250 dollari (585 dollari, pari a oltre il 23% di tassazione). In questo esempio anche con la presenza di documentazione la tassazione sull’oro ereditato sarebbe salita notevolmente.

Non cambierebbe invece nulla se l’oro fosse stato acquistato a 2000 dollari per oncia e rivenduto a 2500, in quanto si pagherebbe sempre il 26% sulla plusvalenza, a patto di avere i documenti comprovanti il prezzo di acquisto. Altrimenti la tassazione sarebbe del 26% sul totale, una vera beffa!

Tassa per la detenzione di oro

Non sono previste tasse per la detenzione di oro. Occorre però registrare tutti i movimenti di oro superiori ai 12.500 euro di controvalore (parliamo quindi di 180 grammi o più di oro, considerando un prezzo di circa 70 euro per grammo).

Da notare, poi, come sull’oro da investimento non ci sia IVA. L’imposta sul valore aggiunto è invece presente quando si parla di gioielli.

Come si registra una plusvalenza su vendita di oro?

Quando si vende oro fisico ottenendo una plusvalenza occorre inserirla nel quadro RT nella sezione II del modello “Reddito delle persone fisiche”.  Se l’investimento su oro o argento è stato effettuato all’estero, dovrà essere specificato nel quadro RW della stessa cartella.

I segreti per investire con l'oro
Libro Investire sull’oro. Autore del libro: Carlo Alberto De Casa.

Un libro per investire in oro

Fra le migliori pubblicazioni legate al tema investire in oro troviamo I segreti per investire sull’oro, libro scritto da Carlo Alberto De Casa e pubblicato da Hoepli che analizza molti aspetti chiave legati agli investimenti con il metallo prezioso.

Una guida sul tema che parte da temi basilari, legati alla storia dell’oro e all’utilizzo dell’oro nel mondo comune e nel mondo finanziario, per arrivare a domanda e offerta di oro. Si passa poi al ruolo delle banche centrali per addentrarsi su tematiche più tecniche legate alle correlazioni dell’oro e agli investimenti con i metalli preziosi.

Approfondimenti

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Oro da record: nuovi massimi storici! https://www.investire-certificati.it/oro-da-record-nuovi-massimi-storici/ Sun, 18 Aug 2024 12:18:39 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=34330 Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo record storico, con le quotazioni che sono salite oltre i 2.500 dollari per oncia. Nei primi sei mesi dell’anno il metallo giallo ha guadagnato circa 20 punti percentuali, aggiornando una serie di record. Il contratto future legato al prezzo del gold aveva già superato da alcuni giorni i […]

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Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo record storico, con le quotazioni che sono salite oltre i 2.500 dollari per oncia. Nei primi sei mesi dell’anno il metallo giallo ha guadagnato circa 20 punti percentuali, aggiornando una serie di record. Il contratto future legato al prezzo del gold aveva già superato da alcuni giorni i 2.500 dollari per oncia, livello raggiunto per la prima volta nella storia anche dal prezzo spot, quello “a pronti”. In sintesi, nuovo record storico per l’oro, mentre, fra i metalli preziosi, va segnalato anche il rally dell’argento, arrivato a sfiorare i 29 dollari. In questo caso, però, i massimi storici (in area 50 dollari per oncia) sono ancora molto lontani.

Quanto vale un’oncia d’oro?

L’oro è ai massimi, ma quanto vale un’oncia d’oro? Quando si parla di oro, l’unità di misura è l’oncia troy, utilizzata per metalli preziosi e polvere da sparo, circa 31,1 grammi. L’oro vale quindi oltre 80 dollari al grammo. Se volessimo convertire il prezzo in euro al grammo siamo sopra i 73 euro, anche in questo caso su valori record. L’argento, con una quotazione in area 29 dollari per oncia, vale poco meno di un dollaro al grammo, circa 0,95 dollari per grammi.

Cosa spinge al rialzo le quotazioni dell’oro?

Se volessimo riassumere il tutto, le banche centrali sono le grandi protagoniste, insieme all’incertezza geopolitica. “Le banche centrali nel 2022 e 2023 hanno comprato oro a mani basse, oltre mille tonnellate l’anno – ha spiegato Carlo Alberto De Casa, autore del libro “I Segreti per investire sull’oro” – Si tratta di un trend destinato a proseguire nel 2024 (e probabilmente non solo). Stando ai dati ufficiali in arrivo dalla Cina, la Banca Popolare cinese avrebbe interrotto gli acquisti aurei per le proprie riserve a maggio, senza poi comprare oro nemmeno a giugno e luglio. Per molti analisti, però, si tratta puramente di una tattica per comprare oro a prezzi più bassi e la salita del prezzo delle ultime settimane lo certificherebbe”.

Grafico del prezzo oro spot da piattaforma CFXD di Swissquote

Si vede nel grafico il continuo apprezzamento degli ultimi mesi, con una fase laterale fra 2.300 e 2.450 dollari fra aprile e luglio 2024, che ha permesso all’oro di accelerare al rialzo.

grafico prezzo oro

Oro e banche centrali

Cosa spinge l’oro verso nuove record? Le banche centrali sono protagoniste anche per le aspettative di politiche monetarie più accomodanti. Manca un mese al prossimo meeting della Federal Reserve. Nelle ultime settimane, però, la domanda che si pongono gli operatori è radicalmente mutata. Prima i dubbi riguardavano la tempistica del primo taglio ai tassi, ora invece si è ormai certi che arriverà nel meeting di settembre. Gli investitori si chiedono se sarà dello 0,25% o dello 0,50%.

“Di fatto l’oro ha retto decisamente bene nei mesi scorsi con tassi alti ed un continuo procastinare l’avvio dei tagli al costo del denaro, una salita nell’attuale scenario sembra avere solide basi” ha spiegato De Casa “Da notare, poi, come la domanda di ETF aurei nell’ultimo trimestre sia tornata positiva, dopo circa un anno di fuoriuscita di denaro. Chiaramente la salita di queste ultime settimane può anche determinare delle vendite, le classiche prese di profitto, ma il trend di fondo resta positivo”.

Oro e geopolitica

Come investire in tempo di guerra? L’oro è da sempre un bene rifugio sia nelle tempeste dei mercati che nelle fasi di incertezza geopolitica e non soltanto. Su questo tema vale la pena focalizzarsi sull’attuale scenario. Infatti, le tensioni geopolitiche, dal Medio Oriente, alla guerra fra Russia e Ucraina, spingono gli investitori ad aumentare la quota di oro in portafoglio. Non dimentichiamo poi l’avvicinarsi delle elezioni americane, altro potenziale elemento di incertezza.

Fa invece meno paura l’inflazione, visti i dati degli ultimi mesi che – con la sola eccezione del Giappone dove già era bassa – hanno confermato trend in calo. In sintesi, dietro ai recenti record storici dell’oro, ci sono – purtroppo – anche timori per una possibile escalation dei rischi geopolitici. Per molti analisti le previsioni per l’oro nel 2025 restano positive. La parola, come sempre, spetta ai mercati.

Come acquistare metalli preziosi? Quali sono i rischi?

previsioni prezzo oro

L’investitore – qualora decidesse di puntare sul metallo giallo – ha molte possibilità. Può puntare sull’oro fisico (lingotti, barre, monete e gioielli): un’opportunità senz’altro affascinante, ma con spread spesso elevati. Soprattutto per chi mira ad operazioni di breve termine l’oro finanziario è la scelta giusta. Quindi ETF, ossia fondi passivi a replica, o CFD (contratti per differenza) possono rappresentare uno strumento più indicato.

L’oro viene da sempre visto come un bene rifugio per eccellenza, ma anche in questo caso non mancano i rischi. Il primo, chiaramente, è quello di una discesa del prezzo dopo i recenti record dell’oro. Nel caso in cui il rally si esaurisse a breve, chi acquista ora rischia di trovarsi con il cerino in mano (e con un asset che non paga cedole o dividendi).

Come detto, per chi punta sull’oro fisico, gli spread possono essere importanti (anche superiori al 5% nelle monete d’oro e ancora più alti sui gioielli, rendendo l’operazione decisamente costosa e adatta solo ad un arco temporale molto ampio). Se si compra oro fisico, attenzione a conservare le ricevute di acquisto. L’aspetto legato alla tassazione sull’oro è importante. Infatti, il Governo a fine 2023 ha cambiato le regole, quadruplicando le tasse per chi non ha materiale che prova il prezzo di acquisto, con una tassazione in questo caso salita dal 6,5% al 26%.

Con i CFD, ossia i contratti per differenza, infine, non va dimenticata la leva finanziaria. Un elemento che può amplificare eventuali profitti, ma che ha ovviamente anche il medesimo effetto in caso di perdite.

Il presente articolo è redatto a fine informativo. Non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in oro, argento o altri prodotti finanziari.

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Il Mercato dell’Oro Oggi https://www.investire-certificati.it/il-mercato-delloro/ Sun, 23 Jun 2024 08:16:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=33696 Il mercato dell’oro: quali sono oggi le principali borse per il trading dell’oro? Su quali mercati si compra e si vende oro? E come sta cambiando il mercato mondiale? Dove avvengono i maggiori scambi di lingotti fisici, ETF aurei, futures e monete d’oro? Partiamo da un presupposto: quello dell’oro è un mercato complesso ed in […]

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Il mercato dell’oro: quali sono oggi le principali borse per il trading dell’oro? Su quali mercati si compra e si vende oro? E come sta cambiando il mercato mondiale? Dove avvengono i maggiori scambi di lingotti fisici, ETF aurei, futures e monete d’oro?

Partiamo da un presupposto: quello dell’oro è un mercato complesso ed in continua evoluzione. E’ quello quello di una materia prima negoziata in tutto il mondo, che da secoli catalizza l’attenzione del settore gioielleria ma anche del mondo degli investimenti.

Il prezzo dell’oro oggi, come quello delle altre materie prime, varia in funzione di domanda e offerta. Come vedremo, in questi ultimi anni la crescita demografica dell’Asia, la forte richiesta di oro delle banche centrali e l’evoluzione della regolamentazione nel settore hanno determinato notevoli cambiamenti nel settore.

Qual è il più grande mercato di oro mondiale?

Qual è la più grande borsa per il trading sull’oro? Al momento, secondo uno studio realizzato dal World Gold Council, ci sono tre mercati dominanti: il mercato OTC di Londra (che rimane di gran lunga il più grande), i mercati Futures statunitensi e lo Shanghai Gold Exchange, in netta crescita in questi ultimi anni. I volumi generati complessivamente da queste sedi rappresentano circa il 90% del totale degli scambi sull’oro.

Il mercato OTC di Londra

Londra è il principale hub mondiale per il trading dell’oro. Nonostante la Brexit e la crescita dei mercati asiatici, la capitale britannica rappresenta quasi il 70% del volume nozionale degli scambi globali anche se sta perdendo quote di mercato. In centinaia di anni di attività, anche grazie alla Banca di Inghilterra, la capitale del Regno Unito ha costruito infrastrutture di deposito uniche, con una catena di custodia particolarmente scrupolosa. Si tratta soprattutto di un mercato OTC (acronimo di over the counter), non completamente standardizzato, ma comunque con volumi di scambi davvero notevoli.

Il trading negli orari della Borsa di Londra offre un altro vantaggio. Gli orari britannici (così come quelli europei d’altronde), rappresentano un ponte tra gli orari di negoziazione asiatici e statunitensi. Sarà interessante vedere nei prossimi anni quanto la Brexit danneggerà Londra nel trading aureo. Per il momento i volumi restano buoni, anche se lo storico London Gold Fixing ha smesso di esistere, dopo gli scandali di una decina di anni fa (e la manipolazione del prezzo dell’oro).

Prezzo oro LBMA

Ora il prezzo dell’oro LBMA (gestito in modo indipendente dall’exchange ICE) viene fissato online due volte al giorno tramite asta. Questo prezzo rappresenta ancora un punto di riferimento globale per i lingotti, tradizionalmente riferiti a lingotti da 400 once con lo standard “Good delivery”. Lingotti di oro da oltre 12 kilogrammi di peso, con una qualità certificata. Un marchio che garantisce la qualità del metallo nel mercato di “Loco London”.

Il mercato dei futures statunitense (COMEX)

Dove si negozia oro in Borsa? Gli USA hanno un ruolo chiave. La borsa dei derivati ​​COMEX è gestita dal Gruppo CME ed è diventata uno dei principali riferimenti per il prezzo dell’oro. L’attività di negoziazione del COMEX si concentra principalmente sulla prima scadenza, ossia sulla data di scadenza più vicina del contratto, con prezzi solitamente relativamente vicini al prezzo spot.

Scadenza più lontane nel tempo potrebbero invece avere differenze di prezzo decisamente più ampie, con situazioni di contango o Backwardation, il che significa prezzi inferiori o superiori a quelli spot.

Il mercato cinese dell’oro

La Cina è attualmente il più grande produttore e consumatore di oro. Il ruolo crescente della Cina sia nell’economia globale che nel mercato globale dell’oro ha generato una rapida ascesa anche nel mondo finanziario.

Dove si fa trading di oro in Cina? Lo Shanghai Gold Exchange (SGE) è stato fondato oltre 20 anni fa sotto la stretta supervisione della Banca popolare cinese. Oggi è il più grande scambio spot puramente fisico al mondo. Nel 2016 ha introdotto anche lo Shanghai Gold Price per offrire un’alternativa al benchmark di Londra. In forte crescita anche i volumi scambiati sul mercato Shanghai Future (SHFE), confermando il ruolo chiave dell’Asia nel mercato dell’oro.

Banca centrale cinese: acquisti di oro

Negli ultimi anni gli acquisti di oro della banca centrale cinese sono stati uno dei fattori che hanno spinto al rialzo le quotazioni. Fra le news recenti troviamo lo stop agli acquisti da parte della banca centrale cinese. Sulla notizia, l’oro ha perso circa 90 dollari, scendendo da 2.380 a 2.290 dollari per oncia. Una discesa significativa, del 3%, che ci fa capire il peso della Cina nel mercato dell’oro moderno.

Come cambia il mercato dell’oro?

Come investire in Oro
Come investire in Oro

Come abbiamo detto, il mercato globale dell’oro è in continua evoluzione. Il World Gold Council spiega che “la struttura del mercato dell’oro sta affrontando un’ondata di cambiamento senza precedenti derivante dall’evoluzione dei modelli di domanda di oro, dai cambiamenti normativi, da nuovi tipi di partecipanti e dall’innovazione”. In poche parole, il mercato dell’oro si trova ad affrontare grandi cambiamenti, e questa tendenza continuerà nel prossimo decennio e oltre.

Usando le parole del WGC, potremmo dire che è in atto un chiaro “spostamento da ovest a est”. In sintesi, i volumi maggiori passano ancora sulla borsa di Londra e negli USA, ma i mercati asiatici stanno diventando sempre più cruciali. In particolare, se guardiamo il comparto gioielleria, metà della domanda globale arriva da Cina e India.

India e Oro

L’India ha un legame unico con l’oro. Un esempio? Investire nel metallo giallo è così profondamente radicato nella cultura indiana che possiamo contare più di 20 parole per “oro”. Negli ultimi decenni la popolazione di questi paesi è fortemente aumentata. La crescita degli hub asiatici per il commercio dell’oro ha quindi chiare ragioni demografiche, ma è bene sottolineare anche i massicci investimenti fatti dal governo locale in questa direzione.

Un altro dato statistico interessante è legato alla quantità di oro consumata per ogni matrimonio indiano, circa 200 grammi, pari a quasi 7 once. Considerando i numeri della popolazione indiana e la percentuale di giovani in età da matrimonio (ora e nei prossimi anni) possiamo attenderci un’elevata domanda di oro anche per finalità nuziali.

Il ruolo crescente dell’Asia

Se vogliamo riassumere, gli investitori devono essere consapevoli del ruolo crescente dell’Asia nel mercato dell’oro. Ad esempio, una percentuale in costante aumento dei volumi COMEX viene scambiata durante gli orari di negoziazione del mercato asiatico. Ciò significherebbe che anche la volatilità potrebbe essere più elevata durante queste ore poiché vengono scambiati volumi elevati.

Allo stesso tempo, gli investitori dovrebbero considerare la situazione economica dei paesi asiatici. “Se l’India starnutisce, l’industria dell’oro prenderà il raffreddore” diceva qualche anno fa il giornalista Ajay Mitra parlando del mercato dei lingotti. Questa frase resta sicuramente valida, anche se probabilmente sarebbe il caso di estenderla alla Cina per spiegare meglio l’attuale scenario di mercato.

Monete d’oro

Una nicchia decisamente interessante quando si parla di oro è rappresentata dalle monete. Fra le monete europee più famose troviamo il celebre Marengo d’Oro, coniato da vari paesi, fra cui la Francia, L’Italia, ma anche Belgio e Austria già nell’Ottocento.

Marengo d'oro
Marengo d’oro Italiano – Moneta d’Oro 20 LIRE, Marengo, Vittorio Emanuele II

Quando si parla di monete d’oro, però, un posto nel cuore degli appassionati lo occupa la sterlina d’oro, la “Sovrana”. Dopo la Morte della Regina Elisabetta, anche la sterlina d’oro raffigura Re Carlo. Anche la coniatura aurea americana regala pezzi decisamente interessanti, come le varie monete “Eagle” d’oro.

La grande tradizione mineraria sudafricana ha fatto sì che anche il Sudafrica iniziasse – già da decenni – a coniare monete d’oro, con i celebri Krugerrand. Scenario simile in Australia, con varie monete d’oro. Fra le più recenti varie emissioni con animali tipici del continente oceanico, come koala e canguro.

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Perché il prezzo dell’oro sale? https://www.investire-certificati.it/perche-il-prezzo-delloro-sale-2/ Sun, 14 Apr 2024 06:25:48 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=32997 Perché il valore dell’oro sale? In questo articolo cercheremo di capire come mai la quotazione dell’oro sale, con il prezzo che è arrivato a nuovi massimi storici. Nuovi record per il prezzo dell’oro: come mai sale il prezzo? Il prezzo dell’oro è ormai da tempo stabilmente sopra quota 2.000 dollari. Già a inizio dicembre 2023 il […]

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Perché il valore dell’oro sale? In questo articolo cercheremo di capire come mai la quotazione dell’oro sale, con il prezzo che è arrivato a nuovi massimi storici.

Nuovi record per il prezzo dell’oro: come mai sale il prezzo?

Il prezzo dell’oro è ormai da tempo stabilmente sopra quota 2.000 dollari. Già a inizio dicembre 2023 il metallo giallo è salito oltre quota 2.100 dollari, superando i precedenti massimi storici. La vera salita del prezzo, però è arrivata nel 2024. L’oro infatti ha nuovamente accelerato al rialzo, superando dapprima quota 2.200 dollari per oncia, per poi arrivare anche a 2.400. Ma perché l’oro sale? I motivi sono vari, per un trend di fondo ancora favorevole al metallo giallo.

Grafico del prezzo dell'oro

Grafico del prezzo dell’oro, da piattaforma CFXD di Swissquote

Perché il valore dell’oro sale?

Vediamo ora i motivi della salita dell’oro. Gioielleria, investimenti, ma anche le banche centrali. Sono in tanti a comprare questa materia prima unica, ecco quindi le ragioni che spingono al rialzo il prezzo dell’oro. Ricordiamo anche un libro per chi vuole investire sull’oro.

Banche centrali

In primo luogo. troviamo gli acquisti delle banche centrali, che sia nel 2022 che nel 2023 sono stati superiori alle mille tonnellate. Numeri da record, per un ammontare di acquisti che possiamo quantificare in circa 70 miliardi di dollari l’anno ai prezzi attuali.

A comprare oro sono banche come quella della Russia, la Cina, ma anche molti altri paesi emergenti. Banche centrali che vogliono ridurre la quantità di dollari nelle loro riserve e puntano sull’oro.

L’oro e i tassi di interesse

Come investire in Oro
Investire in Oro?

Ma ci sono altri motivi che fanno salire il prezzo dell’oro. Fra questi, sempre a proposito di banche centrali, troviamo le aspettative per tagli ai tassi di interesse. Il costo del denaro è ancora sui massimi, ma gli analisti sono pressoché unanimi nelle loro previsioni. La Federal Reserve abbasserà i tassi di interesse (anche se con molta calma) e così faranno anche la Bank of England e la Banca Centrale Europea. Tutte grossomodo allo stesso tempo.

Chiaramente i dati macroeconomici potranno far variare le tempistiche, ma è difficile immaginare che i tassi non scendano. Va detto, però, che senz’altro non si tornerà ai livelli del 2020-2021, con tassi bassi o in alcuni casi anche negativi. La discesa sarà decisamente lenta e il ritmo scandito dall’andamento dell’inflazione.

Rischi geopolitici

L’oro rappresenta il bene rifugio per eccellenza, un termometro della situazione sui mercati finanziari. Lo scenario attuale è complesso: la guerra fra Russia e Ucraina è ormai un problema che sembra senza soluzioni, mentre la situazione in Medio Oriente resta tesa.

Israele, Gaza, Iran, i focolai di tensione non mancano e in molti puntano sull’oro per proteggersi da eventuali escalation belliche. Il 2024, poi, è un anno con elezioni in numerose aree economiche. Fra queste spiccano ovviamente l’Europa e gli Stati Uniti, ma non soltanto.

Oro e valute

Le banche centrali hanno stampato immense quantità di moneta. L’oro, però, non può essere stampato. La quantità di oro complessiva cresce ad un ritmo esponenzialmente minore rispetto alla crescita della moneta vista negli ultimi anni. Ecco, quindi, che il valore dell’oro in termini relativi contro le monete flat, come dollaro, euro, yen o sterlina, cresce progressivamente.

Oro come protezione da eventuali crolli di borsa

I mercati restano sui massimi, ma i rischi non mancano. I tassi di interesse alti potrebbero determinare una recessione, con un rallentamento economico e una discesa delle borse. Il condizionale è d’obbligo, ma chiaramente gli investitori vogliono proteggersi con uno strumento a bassa volatilità. L’oro è quindi perfetto per questo scopo, garantendo una certa protezione sia in caso di inflazione che se vi fossero crolli di borsa. Ecco quindi, che l’oro è molto più che una moneta.

Trend positivo dell’intero comparto delle materie prime

Ma a salire in borsa non è soltanto l’oro. L’intero comparto delle materie prime si è ben comportato negli ultimi anni, ovviamente con qualche eccezione.

Analizzando il settore troviamo un petrolio ancora ben impostato, anche se spicca la salita del prezzo delle materie prime agricole e coloniali. Fra queste ricordiamo il cacao e il succo d’arancia. A proposito di metalli preziosi, poi, non soltanto l’oro si è apprezzato, ma anche l’argento, arrivato oltre i 28 dollari per oncia. Il buon momento del settore è un altro elemento positivo per il prezzo dell’oro.

Timore per produzione di oro in calo

Le norme sono sempre più stringenti e per le aziende del settore minerario diventa sempre complesso produrre oro. Inoltre, un’ampia fetta di riserve auree è già stata utilizzata (si pensi al Sudafrica). Certamente, la gran parte dell’oro è ancora sottoterra, ma diventa sempre più costoso estrarre oro. Perché l’oro sale in borsa? Ecco spiegate le principali ragioni che spingono gli investitori a puntare sul metallo prezioso.

Market cap dell’oro

Altre curiosità su oro, materie prime e bitcoin. Partiamo da una domanda: quanto vale l’oro? Il prezzo è solitamente espresso in dollari per oncia, anche se gli investitori europei talvolta utilizzano il prezzo dell’oro in euro per grammo.

Ma complessivamente, qual è la market cap dell’oro? Se consideriamo il valore di tutto l’oro estratto nella storia, oltre 200.000 tonnellate, la capitalizzazione di mercato supera i 15.000 miliardi di dollari. Per intenderci, Microsoft che è la più grande azienda al mondo per capitalizzazione di mercato vale circa l’80% in meno dell’oro presente sul pianeta.

L’oro da solo vale di più di Microsoft, Amazon, le prime cinque aziende al mondo per market cap. Complessivamente questi titoli infatti hanno una market cap di 11 mila miliardi di dollari, circa il 25% in meno dell’oro.

Vale di più l’oro o il bitcoin?

Vale di più l’oro o il bitcoin? Anche in questo caso vince la sfida l’oro. La salita del prezzo del bitcoin ha più volte occupato le prime pagine dei giornali. Ma al di là del valore unitario, che è relativo, vale di più l’oro o il bitcoin? Se calcoliamo la market cap di questi due asset finanziari non c’è partita. L’oro vale circa 15.000 miliardi (con un prezzo in area 2.300 dollari per oncia), mentre il bitcoin vale circa un decimo, con un prezzo in area 70.000 dollari. 

Focus

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. Rendimenti passati non sono in alcun modo indicativi di rendimenti futuri.

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Analisi Tecnica e Trading sull’Oro https://www.investire-certificati.it/trading-sulloro/ Sat, 10 Jun 2023 08:56:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28524 Analisi tecnica e trading sull’oro: Come investire sull’oro utilizzando l’analisi tecnica e le candele giapponesi? Ecco il focus del webinar tenuto da Carlo Alberto De Casa e Stefano Gianti di Swissquote relativamente alle basi dell’analisi tecnica applicate al metallo giallo. Supporti e resistenze, ma anche le trendline fondamentali per il trading sull’oro. Focus sui livelli […]

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Analisi tecnica e trading sull’oro: Come investire sull’oro utilizzando l’analisi tecnica e le candele giapponesi? Ecco il focus del webinar tenuto da Carlo Alberto De Casa e Stefano Gianti di Swissquote relativamente alle basi dell’analisi tecnica applicate al metallo giallo.

Supporti e resistenze, ma anche le trendline fondamentali per il trading sull’oro. Focus sui livelli chiave di prezzo. Un webinar per gli appassionati del gold trading.

Webinar – Come investire sull’oro utilizzando l’analisi tecnica: Trend, supporti e resistenze

Trading sull’oro con l’analisi tecnica

Come utilizzare l’analisi tecnica nel trading sull’oro? Il metallo giallo è spesso considerato il termometro dei mercati finanziari. Nelle fasi di risk off, ossia quelle di avversione al rischio, tende ad apprezzarsi. In altre parole, quando sui mercati la paura sale, le quotazioni dell’oro si impennano. Ecco dunque riassunto il suo ruolo di bene rifugio per eccellenza, nelle tempeste dei mercati.

Il trading sul gold, però, a differenza di quello su azioni, non può basarsi sui bilanci aziendali. L’oro è una materia prima sui generis, anzi, è spesso considerato una valuta. Alle sue spalle non c’è nessun paese, anche se vi è una richiesta che arriva dai cinque continenti.

L’oro, infatti, gioca un ruolo chiave nel portafoglio degli investitori, con un ruolo di bilanciamento e protezione da scenari di elevato stress. L’analisi tecnica può quindi risultare particolarmente utile sull’oro, aiutando l’investitore a comprendere il sentiment generale dei mercati.

Nel webinar sono stati mostrati esempi pratici di operatività. Partendo dall’individuazione delle trendline, l’analista ha spiegato come muoversi nel trading sull’oro.

Analisi per il trading sull’oro

De Casa, autore del libro “I segreti per investire sull’oro” è partito da un’analisi di lungo termine, analizzando i principali movimenti dell’oro negli ultimi anni. Il focus si è poi spostato sui movimenti di breve termine, collegando l’andamento del prezzo dell’oro con la politica monetaria della Federal Reserve e delle altre banche centrali. Non soltanto analisi tecnica, dunque.

“L’analisi tecnica ricopre un ruolo significativo nel trading su oro” ha spiegato De Casa “individuare i trend di mercati, così come i livelli chiave è fondamentale. Per esempio, la resistenza collocata in area 2.070 dollari per oncia rappresenta un ostacolo importante ed il mercato ha creato un possibile triplo massimo su questi valori. L’analisi tecnica – anche sull’oro – va chiaramente applicata combinandola con le news di mercato. Fra queste, spiccano le politiche dei tassi di interesse delle banche centrali”.

Altri articoli sul gold

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