Investire in azioni Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/investire/investire-in-azioni/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Sat, 21 Jun 2025 10:01:06 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Investire in azioni Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/investire/investire-in-azioni/ 32 32 Quali previsioni per le azioni di Tesla? https://www.investire-certificati.it/quali-previsioni-per-le-azioni-di-tesla/ Thu, 29 May 2025 08:28:34 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=37595 Dopo gli ultimi rialzi, quali sono le previsioni sulle azioni di Tesla? Le azioni di Tesla sono salite nonostante una serie di notizie negative, nuova bolla speculativa o ci sarà spazio per altri rialzi? Operativamente, le azioni Tesla hanno aggiornato nuovi massimi relativi in seguito all’entusiasmo degli investitori su un ritorno full-time di Musk, ma […]

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Dopo gli ultimi rialzi, quali sono le previsioni sulle azioni di Tesla? Le azioni di Tesla sono salite nonostante una serie di notizie negative, nuova bolla speculativa o ci sarà spazio per altri rialzi? Operativamente, le azioni Tesla hanno aggiornato nuovi massimi relativi in seguito all’entusiasmo degli investitori su un ritorno full-time di Musk, ma quali sono le previsioni per le azioni Tesla?

Vediamo i punti chiave messi in risalto da Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, partendo dagli elementi di debolezza su Tesla.

Analisi e previsioni su Tesla

“In questi ultimi mesi ci sono state varie news negative su Tesla e più in generale sulla galassia di Elon Musk” ha spiegato l’analista del broker IG. “Fra queste, Tesla ha mostrato un calo significativo del 49% nelle vendite europee in aprile 2025. Inoltre Musk ha contestato le scelte del “big beautiful bill” che fa perdere di valore gli sforzi del DOGE per diminuire la spesa pubblica (allontanandosi dall’amministrazione Trump). Non va poi dimenticato il fallimento del lancio del razzo di SpaceX, Starship. Il razzo di Musk ha perso il controllo dopo appena 30 minuti non riuscendo a completare il tragitto predefinito, che aveva una durata di 90 minuti”.

Insomma, per Elon Musk e più in generale per Tesla non è un gran momento. Però, la performance del titolo azionario – dopo il crollo registrato fra dicembre ed aprile – è notevole. L’azione Tesla evidenzia dai minimi del 21 aprile (in area 220 dollari) un guadagno del 65% fino a toccare un picco ieri a $367,57, con il titolo che potrebbe salire ancora dopo i buoni numeri rilasciati nella trimestrale di NVIDIA.

Perché le azioni di Tesla salgono?

Se lo chiedono in tanti: Quali sono i fattori che alimentano il rally di Tesla? “Questo rally può essere spiegato da diversi fattori chiave” ha commentato sul tema l’analista di IG. “Da un lato troviamo il ritorno di Elon Musk a tempo pieno su Tesla. Il miliardario sudafricano ha annunciato di voler rifocalizzare completamente il suo impegno su Tesla, lasciando il suo incarico nel Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE) degli Stati Uniti. Ha dichiarato che “lavorerà 24 ore su 24”, concentrandosi in particolare sul lancio del robotaxi previsto a fine giugno ad Austin in Texas. Questa decisione ha rassicurato gli investitori, preoccupati per il coinvolgimento politico di Musk e i suoi effetti su Tesla.

azioni tesla

Un altro punto a favore di Tesla è poi rappresentato dalle grandi attese per il lancio del robotaxi, veicoli completamente autonomi, che sembrano piacere molto agli investitori. Tesla, però, dovrà fronteggiare una agguerrita concorrenza. Fra i competitor di Tesla nel progetto ricordiamo: Waymo (Google), Zoox (Amazon) e Apollo (Baidu).

Certo, un altro tema positivo riguarda il rinvio dei dazi USA sull’Europa. La decisione del presidente Donald Trump di rinviare al 9 luglio l’introduzione di dazi del 50% sulle importazioni dall’Unione Europea è stata ben accolta dai mercati. In sintesi, l’allentamento delle preoccupazioni legate a un’escalation della guerra commerciale sta contribuendo ad un rally di mercato di cui Tesla beneficia”.

Quali le prospettive tecniche per l’azione Tesla?

Quali previsioni per le azioni di Tesla? Cosa indicano i segnali che arrivano dall’analisi grafica e tecnica del titolo Tesla? “Nelle ultime quattro settimane le quotazioni del gruppo di Elon Musk hanno mostrato davvero i muscoli da un punto di vista grafico” ha spiegato Diodovich. “Dai minimi del 21 aprile a $220 i corsi sono risaliti ieri fino a toccare un picco a $367,57 (+65% dai minimi per le azioni Tesla). Le nostre prospettive grafiche di breve su Tesla sono rialziste. Crediamo che l’eventuale superamento dei top della sessione di ieri a $367,57 possa gettare le basi per un allungo in direzione di obiettivi rialzisti. Eventuali target sono ipotizzabili a $380 e $400.

Previsioni diverse per Tesla, invece, con i primi segnali ribassisti con la violazione ribassista del supporto a 342,46 dollari”. La parola, come sempre, spetta ai mercati. Vedremo come si comporteranno le azioni di Tesla.

Grafico azioni Tesla (fonte Piattaforma di trading IG)

Grafico azioni Tesla

Certificati di investimento su Tesla

Fra i prodotti di investimento che hanno per sottostante l’azione Tesla troviamo numerosi certificati di investimento. Qui menzioniamo due prodotti con un profilo di rischio elevato. Le azioni della casa automobilistica, per esempio, sono uno dei tre sottostanti nel certificato ISIN XS2938789273 insieme a Nvidia e Palantir, con barriera capitale 35%, barriera cedolare al 50% e premi condizionati fino al 15% lordo su base annua. Palantir è salito notevolmente dallo strike, discorso diverso per NVIDIA e soprattutto Tesla, worst of del certificato.

Focus sull’automotive – auto elettriche con le azioni di Nio, Tesla e Stellantis nel certificato ISIN XS2953006710. Barriera capitale al 30% e cedolare al 50%, per un certificato che naviga ampiamente a sconto dopo la discesa di Nio e Stellantis, entrambe ampiamente sotto i prezzi di strike (e quindi con una minore distanza da barriera).

Messaggio promozionale – Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria. Rendimenti passati non sono indicativi di performance future. I CFD ed i certificati di investimento sono prodotti complessi, il capitale è a rischio.

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Azioni Saipem in area 2 euro dopo i conti https://www.investire-certificati.it/azioni-saipem-in-area-2-euro-dopo-i-conti/ Mon, 28 Apr 2025 07:08:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=37241 Focus sulle azioni di Saipem. Dopo i conti, l’azienda italiana di servizi petroliferi prosegue la rimonta. Il bilancio relativo ai primi tre mesi del 2025 ha convinto gli investitori, mentre si avvicina il dividendo 2025 anche per Saipem. In Borsa, dopo la news le azioni di Saipem sono salite, arrivando in area 2 euro. Focus […]

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Focus sulle azioni di Saipem. Dopo i conti, l’azienda italiana di servizi petroliferi prosegue la rimonta. Il bilancio relativo ai primi tre mesi del 2025 ha convinto gli investitori, mentre si avvicina il dividendo 2025 anche per Saipem. In Borsa, dopo la news le azioni di Saipem sono salite, arrivando in area 2 euro. Focus sul titolo e su certificati di investimento che hanno il titolo di servizi petroliferi fra i sottostanti.

News di Saipem: focus sul bilancio

Quali news in arrivo dalla trimestrale di Saipem? L’Azienda petrolifera ha realizzato ricavi per 3.518 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Positivo anche l’EBITDA della società, in crescita di oltre 30 punti percentuali a €351 milioni. L’utile netto è stato di 77 milioni, uno in più rispetto al consensus Bloomberg (in aumento del 35%). Da notare anche come il free cash flow di Saipem, prima dei rimborsi leasing di €70 milioni, pari a €387 milioni. Numeri che di fatto migliorano la posizione netta di cassa di circa 116 milioni di euro, con un significativo miglioramento anche della posizione di cassa netta.

Previsioni per il 2025

azioni Saipem

News positive da Saipem, così come lo sono le previsioni per il 2025. Saipem, infatti, ha confermato i target. Le aspettative sono per ricavi vicini ai 15 miliardi di euro su base annuale, un EBITDA di circa €1,6 miliardi, un flusso di cassa operativo (dopo il rimborso delle passività di leasing) di circa €900 milioni. Spiccano poi investimenti per circa €500 milioni e un free cash flow (post leasing) di almeno €500 milioni.

Dividendo Saipem

Il Consiglio di amministrazione di Saipem nelle scorse settimane ha indicato una cedola di 0,17 euro per azione ordinaria e 5 euro per le azioni Saipem di risparmio. Per quanto riguarda le date salienti: il dividendo Saipem sarà staccato lunedì 19 maggio 2025, mentre il pagamento avverrà due giorni più tardi.

Come investire su Saipem e altre azioni italiane con i certificati di investimento?

Per chi volesse inserire Saipem fra i sottostanti dei propri certificates troviamo vari prodotti tematici. Vediamone alcuni, con vari livello di rischio e rendimento.

Il certificato ISIN XS2976638010  ha per sottostanti le azioni di Saipem, Intesa Sanpaolo e Stellantis. La barriera capitale in questo certificato è posizionata al 40% dei prezzi di osservazione iniziale. Le cedole sono condizionate ad una barriera del 55% ed hanno un importo dell’1,04% su base mensile. La discesa di Stellantis dai prezzi di strike fa sì che il certificato navighi a sconto di circa dodici punti percentuali.

previsioni petrolio
Settore Petrolifero

Barriera capitale ancora più ampia, al 30%, con il certificato ISIN XS2912734089, che ha barriera cedolare al 50%. Molto, forse troppo ampio, l’elenco dei sottostanti: BPM, Bper, Stellantis, Saipem e Ferragamo.  Il prezzo – a sconto di circa 15 punti percentuali – e le cedole condizionate dell’1% su base mensile, fanno sì che il prodotto abbia un rendimento potenziale che supera il 16% lordo su base annua.

I due certificates qui menzionati sono stati emessi da Barclays. Fra le emissioni di Leonteq troviamo invece ISIN CH1423919138. Barriera al 50% sia per l’incasso dei premi (10% lordo annuo) che per la protezione del capitale e Saipem, Bper Banca e Generali fra i sottostanti.

Fra i certificates di Banco BPM troviamo invece ISIN IT0005611832. Il prodotto ha già staccato un premio iniziale del 6,5% e stacca cedole mensili dello 0,7% lordo. Barriera capitale a 1,251 euro, con un prezzo spot a sconto di dieci punti percentuali rispecchiando la discesa delle azioni Saipem dal prezzo iniziale.

Grafico azioni Saipem

Ecco un grafico giornaliero delle azioni Saipem, con il titolo in rimonta oltre i 2 euro per azione.

Messaggio promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo consulenza finanziaria o sollecito all’investimento in borsa. i certificati di investimento sono prodotti complessi ed espongono l’investitore a un rischio di perdita sostanziale del capitale. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.

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Conviene Investire sulle azioni su Tesla? https://www.investire-certificati.it/conviene-investire-su-tesla/ Mon, 31 Mar 2025 09:46:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=36914 Alla luce dei recenti andamenti in Borsa conviene ancora investire sulle azioni di Tesla? Perché il titolo sta seguendo questo andamento? Cosa potrebbe farlo tornare in auge? Analizziamo assieme l’attuale situazione della compagnia di Elon Musk, CEO di Tesla. Investire ancora su Tesla? L’attuale situazione Il 2025 non si è aperto nei migliori dei modi […]

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Alla luce dei recenti andamenti in Borsa conviene ancora investire sulle azioni di Tesla? Perché il titolo sta seguendo questo andamento? Cosa potrebbe farlo tornare in auge? Analizziamo assieme l’attuale situazione della compagnia di Elon Musk, CEO di Tesla.

Investire ancora su Tesla? L’attuale situazione

Il 2025 non si è aperto nei migliori dei modi per Tesla. In Borsa infatti il suo titolo ha subito dei pesanti ribassi, anche a causa dei comportamenti, alle volte sopra le righe, del suo fondatore Elon Musk. L’incarico nel Ministero per l’Efficienza USA ha segnato l’Azienda, generando addirittura attacchi fisici alle automobili green made in USA e l’associazione del brand, da parte di alcuni attivisti, addirittura al nazismo.

Bisogna ricordare che, a seguito dell’elezione a Presidente degli Stati Uniti di Donald Trump il titolo aveva subito delle forti pressioni rialziste che aveva portato a dei picchi nella seconda metà di dicembre 2024 a ridosso dei 500 dollari per azione. Altrettanto brusca la discesa di inizio marzo, con le azioni di Tesla che hanno fatto registrare perdite fino al 55% dai massimi.

Non bisogna dimenticare un drastico calo delle vendite in Europa, in Cina, in Canada e in alcune aree degli States. Probabilmente non è un caso che molte di questi Paesi siano stati colpiti (o stiano per esserlo) dai dazi di Donald Trump. Infine non bisogna dimenticare la pessima figura fatta dal colosso Usa col Cybertruck, con oltre 46.000 macchine richiamate e con una gestione dubbia di alcune partite di bilancio.

Nonostante ciò nella giornata del 24 e 25 marzo c’è stato un netto rialzo nelle quotazioni di Borsa del titolo, cui ha fatto seguito un nuovo tonfo dopo l’annuncio di dazi al 25% su auto importate negli USA e su tutta la componentistica. La discesa della borsa di questi giorni sta decisamente coinvolgendo anche le azioni di Tesla in borsa.

Investire ancora su Tesla? Le cause della discesa

Come detto, i pessimi andamenti di febbraio e marzo non sono stati dettati dal caso. Analizziamo ora meglio le possibili cause di questo trend ribassista per le azioni di Tesla, che appare legato a numeri in peggioramento per quanto riguarda le vendite di auto, ma anche alla controversa figura di Musk e ai dazi di Donald Trump.

Il crollo delle vendite di Tesla in Europa e Asia

I numeri di Tesla sono chiari: in Europa le vendite sono crollate. Nei primi due mesi del 2025 Tesla ha venduto circa la metà dei veicoli rispetto al periodo precedente. Le cose non vanno meglio in Asia, con Tesla che ha dimezzato le vendite anche lì. In Asia pesa la concorrenza di BYD, oltre al rallentamento globale. Da un lato un trend che coinvolge l’intero settore automobilistico, mentre in Europa potrebbe pesare anche l’iper-esposizione mediatica di Musk, più concentrato sulla politica che sulla casa automobilistica.

La figura di Musk

Elon Musk Tesla

Elon Musk, la persona che possiamo identificare come l’incarnazione umana del brand Tesla, essendosi così strettamente legato a Trump negli ultimi anni ha di fatto associato anche la sua Società al leader dei Repubblicani.

Le azioni a sostegno di Trump sono state numerose: a cominciare dalla riapertura del suo profilo Twitter divenuto poi X; al sostegno totale durante la campagna elettorale del 2024 e, per finire, come membro del Gabinetto di Governo Usa nella nuova Presidenza USA. Questo ha provocato l’antipatia di numerosi attivisti che hanno protestato pacificamente e vandali e teppisti che sono arrivati a distruggere ed infuocare automobili, colonnine di ricarica ed altri beni marchiati Tesla.

I dubbi sul bilancio di Tesla

Negli ultimi mesi sono state rivelati alcune discrepanze nel bilancio di Tesla che hanno insospettito gli investitori. Restano ancora da essere fornite risposte per una differenza da 1,4 miliardi di dollari e sussistono anche alcuni dubbi sulla gestione del debito. I ricavi ed i profitti di Tesla a bilancio sono davvero corretti? Sul tema rimandiamo a questo articolo di Milano Finanza.

Inoltre, come accennato in precedenza, le vendite sono in netto calo in alcune zone strategiche del globo, come Europa, Cina e Canada. Questo sia per le politiche macroeconomiche mondiali, sia per la forte crescita di altre case automobilistiche green.

I problemi ai Cybertruck

Tesla Cybertruck

La progettazione dei Cybertruck era già stata lunga e complicata. Le difficoltà nella produzione di queste automobili dal design futurista e squadrato sono piuttosto evidenti. Nella seconda metà di marzo 2025 sono state richiamate ben 46.000 mezzi perché si è riscontrato che alcuni pezzi di acciaio inossidabile si staccano dalla loro postazione. Il problema è quindi legato alla carrozzeria, soprattutto per il pezzo che si trova sul tettuccio che non garantisce le performance necessarie. Il danno d’immagine è piuttosto evidente.

Investire ancora su Tesla? I motivi per cui sperare

Quindi l’era di Tesla potrebbe essere giunta alla fine? Probabilmente no: il mercato sta rimbalzando negli ultimi giorni e gli elementi per un rialzo del titolo sono presenti. Sia da un punto di vista tecnologico, dove alcune innovazioni all’orizzonte potrebbero vedere la luce presto (dai taxi senza guidatore, a robot sempre più efficienti), sia da un punto di vista di capacità di spesa e di investimento.

Negli scorsi giorni sono uscite alcune analisi, come quella di Ark Investment, confortanti per chi possiede il titolo, che prevedevano degli importantissimi aumenti di valore per i prossimi anni. Inoltre la strettissima amicizia con uno degli uomini più potenti del pianeta, ovvero il presidente degli Stati Uniti Donald Trump può tornare di grande aiuto.

L’amicizia con Donald Trump

Donald Trump

L’inquilino della Casa Bianca nelle scorse settimane si è speso anche personalmente a sostegno di Tesla, arrivando anche ad acquistare una Tesla Model S Plaid Ultra Red (che ha effettivamente spinto il titolo dell’amico Musk in Borsa), anche se alcuni hanno già fatto notare che quella macchina ha già ricevuto numerosi richiami per varie problematiche.

Da sottolineare che il Presidente ha comprato questa macchina anche se non può guidarla (a causa delle misure di sicurezza a cui è sottoposto in base al ruolo che ricopre ed ha già ricoperto in passato).

In generale si può ricordare che Trump considera Musk come uno dei suoi principali supporters e non mancherà di fornire il suo supporto se necessario (come ha già mostrato sia con l’acquisto dell’automobile, che inserendo l’imprenditore nel suo Gabinetto di Governo e definendolo anche, a varie riprese, un “patriota”).

Investire ancora su Tesla? Il grafico

Nel grafico sottostante troviamo l’andamento di Tesla da fine febbraio 2024. Dopo il netto apprezzamento correlato all’elezione di Trump a fine anno scorso, il titolo si è nettamente deprezzato, arrivando a perdere anche il 50% dai massimi. La situazione grafica appare ancora precaria, anche se il titolo sembra essere su multipli più ragionevoli dopo il rally esagerato di fine 2024.

grafico azioni Tesla

Investire su ancora su Tesla? Conclusioni

Abbiamo analizzato le cause di questo trend al ribasso delle azioni di Tesla. L’andamento degli ultimi giorni sembra sostenere la possibilità di una crescita futura. I fattori che però possono influenzare il trend sono molteplici: dalle esternazioni e azioni di Elon Musk, spesso molto divisive, alle politiche di dazi reciproci che verranno intrapresi dagli Usa e dagli altri Paesi, da possibili problematiche nei bilanci Tesla, a reali ulteriori problemi sulle autovetture, da nuove innovazioni tecnologiche che potranno essere immesse nel mercato dalla Società made in Usa. Gli scenari sono, come capita molto spesso negli ultimi anni, molto volatili e una singola giornata può stravolgere l’andamento di un’azione e non si può quindi escludere una nuova caduta del valore del titolo in un prossimo futuro.

Per approfondire

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria.

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Conviene investire sulle azioni di Tesla? https://www.investire-certificati.it/conviene-investire-sulle-azioni-di-tesla/ Thu, 27 Feb 2025 09:33:36 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=36620 Focus sulle azioni di Tesla, scese nei giorni scorsi sotto i 300 dollari. È un buon momento per comprare Tesla? Focus anche sul certificato ISIN IT0005622698 che ha per sottostante unico il titolo dell’azienda di auto elettriche USA e offre oltre 26 punti percentuali lordi di cedole garantite. Le azioni di Tesla in borsa Dopo […]

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Focus sulle azioni di Tesla, scese nei giorni scorsi sotto i 300 dollari. È un buon momento per comprare Tesla? Focus anche sul certificato ISIN IT0005622698 che ha per sottostante unico il titolo dell’azienda di auto elettriche USA e offre oltre 26 punti percentuali lordi di cedole garantite.

Le azioni di Tesla in borsa

Dopo il rally registrato nella parte finale del 2024 le azioni di Tesla hanno cambiato direzione, con una serie di sedute in profondo rosso, bruciando il 40% della sua capitalizzazione di mercato.

Pesano i dati sulle vendite ben sotto le attese, con un calo in Europa nell’ordine del 45%. In alcuni paesi chiave, come Francia e Germania, la discesa è arrivata al 63% ed al 59%. Nel Regno Unito è addirittura arrivato il sorpasso di BYD.

Dai massimi di metà dicembre (488 dollari per azione) il titolo ha perso circa il 40%, arrivando sotto i 300 dollari per azione. Quale futuro per le azioni di Tesla? Come proseguirà la relazione fra Elon Musk e Trump. Al momento la partecipazione di Elon Musk in politica porta (discutibili) vantaggi in termini di regulation ma non sembra particolarmente gradita ai compratori. Una serie di news su Tesla, però, che ormai il mercato conosce e sembra aver in buon parte scontato.

La capitalizzazione di borsa delle azioni di Tesla sotto i mille miliardi

La capitalizzazione di Tesla, arrivata anche a superare i 1.500 miliardi di dollari nel pieno dell’euforia di dicembre, è ora sotto i 1.000 miliardi, in area 900 miliardi. Di fatto una razionalizzazione quasi dovuta. Conviene comprare le azioni di Tesla dopo questa discesa? Dal punto di vista tecnico e grafico l’impostazione è ancora ribassista e potrebbe esserci spazio per altre correzioni.

Un certificato con cedole fisse su Tesla

investire su Tesla

Per chi volesse investire su Tesla con un rendimento potenziale in doppia cifra troviamo il certificato ISIN IT0005622698. Lo ha emesso Banco BPM ed al momento quota nettamente a sconto, sotto quota 93, rispecchiando la minora distanza fra il prezzo spot e il livello barriera.

Il prodotto prevede cedole mensili fisse dello 0,80% lordo, per un rendimento cedolare che può arrivare fino al 9,60%. Il certificato, come detto, si acquista a sconto, in area 93, con un rendimento potenziale ulteriore (fino a 7 punti di capital gain nel caso in cui Tesla a scadenza fosse sopra barriera).

Si arriva quindi a superare il 12% lordo potenziale su base annua, con il plus delle cedole garantite che possono rappresentare una sorta di cuscinetto in caso di forti discese del titolo. Infatti, nel caso in cui a scadenza avesse dimezzato il suo valore rispetto a prezzi iniziali il certificato rimborserebbe 50 euro. L’investitore che lo avesse acquistato a 93, incasserebbe anche 26,4 punti percentuali lordi di cedole e la perdita non sarebbe del 50% ma di circa 16 punti percentuali. Se il calo fosse del 60%, sempre a titolo di esempio, la perdita sarebbe di circa 26 punti percentuali.

I prezzi da monitorare

Il fixing è avvenuto appena sotto i 340 dollari per azione, con una barriera capitale e cedolare al 60% pari a 203,784 dollari. Valori distanti ancora circa 30 punti percentuali.

Il certificato ha una vita massima pari a tre anni, con una scadenza nel novembre 2027. Sono quindi previsti ancora 33 premi fissi dello 0,80% mensile lordo, slegati dall’andamento del titolo. Complessivamente, quindi, oltre 26 punti percentuali di cedole garantite. Non è prevista l’opzione del richiamo anticipato in questo certificato. Il certificato è denominato in euro e l’investitore non è quindi esposto al rischio di cambio.

Grafico azioni Tesla

Il titolo è in trend discendente, con un primo supporto in area 265 dollari per azione. Decisamente lontani i minimi di fine 2024, collocati in area 212 dollari. Valori comunque superiori alla barriera del certificato, collocata più in basso, poco sotto quota 204 dollari per azione. La barriera per le azioni di Tesla è osservata soltanto alla scadenza del certificato.

Un certificato su Tesla, Stellantis e Nio

Fra i certificates che hanno per sottostante Tesla troviamo anche l’emissione ISIN XS2953006710. Il prodotto arriva da Barclays ed ha per sottostanti le azioni di Nio, Tesla e Stellantis. La barriera capitale è decisamente ampia, al 30% dei prezzi di osservazione iniziale. Le cedole sono invece pagate a fronte di una barriera del 50%. In questo caso i premi mensili (condizionati ad una barriera del 50%) sono pari all’1,30% lordo. Tre titoli volatili, per un certificato con alto potenziale ma anche alto rischio.

Ecco di seguito i livelli chiave di questo certificato sul settore automobilistico con le azioni di Tesla, Nio e Stellantis per sottostanti.

AzionePrezzo inizialebarriera cedolareBarriera capitale
Tesla350,73175,365105,219
Nio4,332,1651,299
Stellantis12,6286,3143,7884

Messaggio Promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.

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Azioni Gamestop https://www.investire-certificati.it/azioni-gamestop/ Fri, 31 Jan 2025 07:04:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=36199 Focus sulle azioni Gamestop – la storia e gli andamenti di una delle più grandi aziende di commercializzazione di videogiochi e prodotti ludici. Focus anche sugli Short Squeeze, un nome che dal 2020 è ormai legato a quello delle azioni di GameStop. Azioni Gamestop: la società Gamestop è una società americana che è stata fondata […]

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Focus sulle azioni Gamestop – la storia e gli andamenti di una delle più grandi aziende di commercializzazione di videogiochi e prodotti ludici. Focus anche sugli Short Squeeze, un nome che dal 2020 è ormai legato a quello delle azioni di GameStop.

Azioni Gamestop: la società

Gamestop è una società americana che è stata fondata da nel 1984 col nome di Babbage’s. I fondatori James McCurry Gary M. Kusin erano compagni di classe alla Business School di Harvard.

La sede è situata a Dallas, dove è stato aperto il primo negozio. La quotazione in borsa delle azioni di Gamestop è stata raggiunta in soli quattro anni, nel 1988. Al momento l’azione vale circa 26 dollari e Gamestop ha una capitalizzazione di mercato che supera i 12 miliardi di dollari.

Certificati di investimento su Gamestop

Fra i recenti certificates legati alle azioni di Gamestop troviamo un prodotto di Vontobel, con ISIN DE000VG37CC2. Le azioni sottostanti sono NVIDIA, Gamestop e Super Micro Computers, tre titoli senz’altro volatili, per un certificato adatto a cuori forti.

La volatilità è però mitigata dai premi fissi: sono infatti previste cedole garantite mensili dell’1,67%, per un totale di oltre 40 punti percentuali complessivi (in due anni). Il rendimento lordo del certificato arriva al 20,04% annuo a fronte di una barriera capitale del 45%. L’autocall è presente dal terzo mese in poi con trigger dapprima al 100% e poi decrescente dell’1% su base mensile.

Si ottiene quindi un profitto a patto che nessuno dei tre titoli perda oltre il 55% dai prezzi iniziali. In caso contrario l’investitore otterrebbe una perdita proporzionale all’andamento del worst of, con il plus – non da poco – della garanzia di incassare 40 punti percentuali di cedole.

Punta invece unicamente sulle azioni di Gamestop il certificato mono-sottostante ISIN DE000VG2U986, al momento scambiato sopra la pari. In questo caso le cedole sono condizionate ad una barriera del 50% e possono arrivare fino all’1,3% lordo su base mensile. Ma torniamo a parlare di Gamestop e del suo modello di business.

Il business

borsa azioni

Attualmente la società si occupa principalmente della distribuzione di videogiochi (nuovi ed usati), console, giochi in scatola e altri vari prodotti ludici.

La crescita iniziale del business si è incentrata su una mirata concentrazione sul mondo dei videogames. Nel corso degli anni Novanta ha cambiato diversi nomi fino ad ottenere quello attuale di Gamestop nel 1999.

Con l’inizio del nuovo millennio, anche grazie al sito internet, ma soprattutto grazie ad una capillare copertura del mercato (sfruttando soprattutto i centri commerciali) ed all’acquisizione di alcuni gruppi commerciali del settore, la società riuscì ad acquistare grandi quote di mercato. Furono anni di forte crescita per Gamestop in America, ma anche Europa, Asia, Australia e Nuova Zelanda.

2016 – una fase di declino per Gamestop

videogiochi

Intanto il mercato dei videogame si stava evolvendo. Con l’aumento delle performance e delle memorie a disposizione delle console e delle connessioni internet, le principali produttrici come Sony, Nintendo, Xbox e alcuni siti internet come Stream lanciarono anche le vendite dei file in formato digitale.

Questo permetteva loro di escludere i rivenditori e di eliminare quasi del tutto la rivendita di videogiochi una volta ultimati. Inevitabilmente quindi le quote di mercato di Gamestop si restrinsero: durante il periodo di Natale del 2016 le vendite scesero di oltre il 16%, con un riflesso immediato anche sul mercato borsistico per valori simili. I manager della società decisero di provare ad esplorare nuove aree del mercato, inserendo a listino alcuni giochi in scatola e puntando anche sul merchandising di prodotti ufficiali. Purtroppo già nel 2017 arrivarono le prime chiusure di alcuni centri di distribuzione.

L’andamento in borsa di quegli anni era ancora più altalenante del solito, con oscillazioni importanti, arrivando anche a un -36% nell’estate del 2019, raggiungendo alcuni dei limiti storici e creando non pochi problemi e dubbi ai possessori delle azioni Gamestop.

2020 – 2021: short squeeze

borsa

Nonostante il mercato apprezzasse sempre meno il titolo e i bilanci e le prospettive non brillassero, a cavallo della pandemia succede l’impensabile. Nonostante in molti scommettessero contro le azioni di Gamestop, Keith Gill, un giovane YouTuber conosciuto come “Roaring Kitty” inizia a suggerire una rivalutazione del titolo e incredibilmente viene ascoltato. WallStreetBets (un forum dedicato agli investimenti) amplifica queste voci.

Keith Gill assieme a numerosi investitori appassionati dei videogames ed al passaparola, anche attraverso chat di Reddit, si coordinano e decidono di sostenere la risalita del titolo, nonostante non ci fossero reali segnali di uno sviluppo del business. A sostegno di questa iniziativa si schiera anche Elon Musk che twitta “GameStonk!!” e linka la piattaforma WallStreetBets aumentando sensibilmente la platea di lettori interessati ad investire.

Il titolo passa così dal valere circa 3 – 4 dollari ad azione a oltre 145 nel giro di meno di due mesi, toccando addirittura dei massimi sopra i 400 dollari per azione, scatenando un vero e proprio short squeeze.

Cos’è un Short Squeeze?

Tecnicamente uno short squeeze si verifica quando il prezzo di un’azione aumenta in maniera brusco costringendo gli shortisti a ricoprirsi. Questo aumento di prezzo fa si che chi aveva scommesso su un andamento al ribasso sia obbligato ad entrare nel mercato, acquistando quindi l’azione sottostante. Questi acquisti creano una catena di cicli rialzisti e possono causare grosse perdite agli investitori con posizioni corte (soprattutto ai fondi che muovono spesso grandi capitali). Esattamente quello che accadde alle azioni di Gamestop.

grafico azioni Gamestop
grafico storico Gamestop

Azioni Gamestop: il rientro alla normalità

Il rientro a valori più “normali” c’è stato. Come possiamo notare dal grafico storico: se la salita è stata molto rapida, anche la discesa non è stata lenta, seppure il rientro ai valori precedenti non si sia del tutto verificato.

Il nome di Gamestop in borsa, assieme ad altri titoli da questo momento viene spesso associato alla definizione di Meme Stock, con il rischio associato.

Roaring Kitty, ovvero Keith Gill (il giovane YouTuber che aveva lanciato la prima ondata di short squeeze ha raggiunto oltre un milione di followers, è stato citato dalla Commissione Finanza della Camera statunitense ed stato citato in alcune cause.

Azioni Gamestop: gli ultimi anni

Ultimamente, come visibile nel precedente grafico, il titolo di Gamestop ha subito numerose variazioni, anche piuttosto significative, tuttavia senza tornare ai valori precedenti al primo short squeeze. Il titolo si è confermato come soggetto ad un’elevata volatilità (con i conseguenti rischi ed opportunità), anche a causa dell’elevato appeal speculativo delle azioni Gamestop.

Per approfondire

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria.

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Azioni di Tesla: focus con il certificato ISIN DE000VG29A38 https://www.investire-certificati.it/azioni-di-tesla-focus-con-il-certificato-isin-de000vg29a38/ Tue, 28 Jan 2025 10:46:11 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=36176 Come investire sulle azioni di Tesla con i certificates? Focus su una nuova emissione di Vontobel, partendo dallo scenario generale. Focus: Azioni di Tesla in borsa Le azioni di Tesla sono salite notevolmente nell’ultimo trimestre. Da un lato il miglioramento dei conti, dall’altra la vittoria dei repubblicani, con il legame fra Trump e Musk che […]

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Come investire sulle azioni di Tesla con i certificates? Focus su una nuova emissione di Vontobel, partendo dallo scenario generale.

Focus: Azioni di Tesla in borsa

Le azioni di Tesla sono salite notevolmente nell’ultimo trimestre. Da un lato il miglioramento dei conti, dall’altra la vittoria dei repubblicani, con il legame fra Trump e Musk che potrà favorire Tesla nei prossimi anni, fra dazi e protezionismo. Ecco, quindi, che il titolo è nuovamente tornato in area 400 dollari per azione, con una capitalizzazione di mercato nell’ordine dei 1200 miliardi di dollari.

L’azienda non sembra quindi sentire più di tanto la concorrenza cinese e – più in generale asiatica – né il rallentamento del comparto auto, con i mercati che restano fiduciosi sul titolo. Chiaramente non manca l’incertezza, anche dopo la recente frenata del NASDAQ, che ha in qualche maniera coinvolto anche le azioni di Tesla.

Tesla: sottostante unico del certificato ISIN DE000VG29A38

ELON MUSK - TESLA

Per chi volesse puntare sulle azioni di Tesla con i certificati di investimento troviamo un prodotto targato Vontobel con cedole semestrali del 6,25% lordo per un rendimento che può arrivare fino al 12,50% su base annua. La vita massima del certificato è pari a 2 anni e mezzo. Sono quindi previste fino a 5 finestre cedolari, per un rendimento massimo che in due anni e mezzo arriva al 31,25% lordo.

Già dalla prima finestra cedolare, in data 15 luglio 2025, è presente l’opzione del richiamo anticipato che si attiverà nel caso in cui l’azione Tesla si trovi sopra il prezzo di strike di 398,24 dollari.

Barriera 65%

Il pagamento della cedola e la protezione del capitale sono condizionati ad una barriera del 65%. Pertanto, si incassano premi semestrali del 6,25% a condizione che il titolo dell’azienda guidata da Musk si trovi ad almeno il 65% dei valori iniziali, ossia a 258,856 dollari per azione. La barriera capitale è osservata soltanto alla scadenza del certificato, parliamo quindi di barriera europea.

Cedole a memoria e rischio di cambio coperto su Tesla

Nel certificato le cedole sono a memoria. Si tratta di un elemento potrebbe essere utile considerando la volatilità di Tesla. Inoltre, con questo certificato l’investitore non è soggetto al rischio di cambio grazie alla presenza dell’effetto quanto. Anche le cedole, qualora dovute, sono pagate in euro e sono calcolate partendo dal valore nominale di 100 euro. Ogni semestre si incassano quindi 6,25 euro lordi a patto che le azioni di Tesla valgano almeno il 65% dei prezzi iniziali.

Scheda del certificato ISIN sulle azioni di Tesla

  • Codice ISIN: DE000VG29A38
  • Emittente: Vontobel
  • Azione sottostante: Tesla
  • Strike: 398,24 dollari
  • Barriera capitale: 65% pari a 258,856 dollari
  • Barriera cedolare: 65% pari a 258,856 dollari
  • Prezzo di emissione: 100 euro
  • Effetto memoria delle cedole: sì
  • Rischio di cambio: coperto
  • Richiamo anticipato: presente dalla prima osservazione con trigger 100%

Il presente articolo è redatto a fine informativo. Non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria. I rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%. 

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Musk – Trump e Tesla https://www.investire-certificati.it/previsioni-tesla/ Sat, 16 Nov 2024 09:42:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=35151 Il legame fra Elon Musk e Trump, ma anche la corsa di Tesla in Borsa. Ecco perché le azioni di Tesla stanno salendo e le previsioni degli analisti per le azioni della casa automobilistica guidata da Elon Musk. Cosa cambia con Trump al Governo. Previsioni Tesla: cosa è successo nel 2024 al titolo Dopo i […]

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Il legame fra Elon Musk e Trump, ma anche la corsa di Tesla in Borsa. Ecco perché le azioni di Tesla stanno salendo e le previsioni degli analisti per le azioni della casa automobilistica guidata da Elon Musk. Cosa cambia con Trump al Governo.

Previsioni Tesla: cosa è successo nel 2024 al titolo

Dopo i massimi raggiunti nel novembre 2021 dove raggiuse valori superiori ai 400 dollari per azione, l’enfasi sul titolo di Tesla sembrava essere calata. La domanda di fondo era legata a come Tesla avrebbe fronteggiato la concorrenza asiatica, in grado di produrre veicoli relativamente simili a costi inferiori.

Il 2024 ha visto le azioni di Tesla scendere per gran parte dell’anno, per poi rimbalzare in autunno, sulla scia di una buona trimestrale. Il rally si è ampliato con la news della seconda elezione di Donald Trump il titolo Presidente degli Stati Uniti d’America. La market cap di Tesla è arrivata a superare nuovamente il triliardo di dollari, ossia i mille miliardi. Andiamo ad analizzare le cause di questo incremento e le previsioni per le azioni di Tesla.

Il rapporto Musk-Trump

Donald Trump Presidente USA

Nel corso degli ultimi anni Musk si è adoperato in svariate occasioni per Trump. Basti pensare al fatto che, dopo aver acquistato Twitter nel corso del 2022 (poi divenuto “X”) sbloccò il profilo a Donald Trump. Il supporto però non si limitò a questo: per esempio, nel corso delle ultime elezioni ha donato una cifra ben superiore ai 100 milioni di dollari per sostenere il candidato repubblicano.

L’influenza di Musk nella seconda presidenza Trump sarà di sicura importanza: basti pensare al fatto che, con ogni probabilità, Elon ha partecipato alla prima chiamata del Presidente Eletto con il leader dell’Ucraina Zelensky. Inoltre nel discorso della vittoria Trump definito Musk “una stella, un genio da proteggere”.

Ruolo di Musk nel governo di Trump

Elon Musk è stato nominato da Trump alla guida del Nuovo Dipartimento per l’Efficienza governativa, in collaborazione con Vivek Ramaswamy. Da questa nuova poltrona Musk potrebbe studiare alcune regolamentazioni favorevoli anche alle sue aziende (da Space X, l’azienda che si occupa di viaggi nello spazio, all’intelligenza artificiale X AI). Sarà quindi interessante, per usare un eufemismo, vedere come sarà gestita la questione del conflitto di interesse visto il ruolo che Musk ricopre nel Governo di Trump.

Dazi: protezione per Tesla?

MUSK TESLA

Alla luce di queste premesse e di questi imponenti finanziamenti, chi sarebbe sorpreso da un’importante campagna di dazi condotta dall’amministrazione Trump a supporto di Tesla e a sfavore dei principali concorrenti esteri (soprattutto cinesi) nel mondo dell’automobile elettrica? Questo potrebbe provocare delle reazioni dei paesi esteri, con contro-dazi. Indubbiamente potrebbe anche sostenere le vendite interne al mercato americano di Tesla.

Inoltre sarà interessante capire come Musk potrà influenzare con la sua ottica aziendalistica ed imprenditoriale le politiche dei dazi di Donald Trump, anche col mercato cinese che è uno dei principali per l’azienda guidata da Musk.

Previsioni Tesla – i nuovi modelli

Le vendite di Tesla potrebbero essere ulteriormente sostenute anche dai nuovi modelli che inizieranno ad essere consegnati o almeno dovrebbero essere annunciati ufficialmente a breve.

Tra questi possiamo ricordare:

TESLA
  • Tesla Model 2: una compatta con un prezzo auspicato di circa 25.000 dollari per aumentare la platea dei possibili guidatori di Tesla;
  • Tesla Model Y restyling: il modello Y è da alcuni anni una delle automobili più vendute al mondo. A breve potrebbe essere annunciato un restyling con maggiori prestazioni;
  • Tesla Cybertruck: il pick-up elettrico dall’estetica futuristica è oramai prossimo ad entrare in vendita anche in Europa, dopo essere stato in tour per il mondo negli ultimi mesi. Le vendite inizialmente sono state concentrate negli Stati Uniti.
  • Tesla Roadster: una macchina capace di schizzare da 0 a 100 km/h in meno di un secondo, anche se il suo lancio è rinviato da diversi anni. Su questo modello Musk ha recentemente dichiarato che sarà possibile inserire un pacchetto opzionale con “razzi” prodotti da Space X per incrementare ulteriormente lo scatto della vettura;
  • Tesla Robotaxi: un settore di taxi a guida autonoma, dove verrebbe sfruttata ampiamente anche l’intelligenza artificiale. Se tutto questo funzionasse potrebbe aprirsi un potenziale mercato, collegato anche al trasporto pubblico da milioni se non miliardi di dollari all’anno.

Previsioni Tesla – l’ultima trimestrale

I risultati presentati con l’ultima trimestrale sono risultati sopra le aspettative. Il margine operativo è in crescita: dal 7,6% al 10,8% rispetto all’anno scorso ed anche i ricavi sono cresciuti dell’8%. Inoltre nuovo modello (sopra citato) del Cybertruck ha raggiunto per la prima volta la redditività, una parola rara quando si parla di auto elettriche.

Questi dati hanno favorito un rialzo del titolo e potrebbero favorire delle previsioni per Tesla positive, nonostante i risultati inferiori alle aspettative per i volumi delle vendite europee.

Quali previsioni per le azioni di Tesla in borsa?

Azioni di Tesla – Le previsioni degli analisti. Gli attuali target price su Tesla non sono ancora aggiornati, con previsioni in gran parte precedenti il rally post elettorale. Variano fra gli 85 dollari per azione ai 400 dollari. La previsione media a un anno è di 230 dollari, quindi su prezzi inferiori a quelli attuali. E’ lecito pensare che sarà rivista al rialzo da molti analisti nelle prossime settimane.

Ecco di seguito il grafico degli ultimi mesi, con le azioni di Tesla che dopo un movimento in un ampio trading range laterale hanno rotto di forza al rialzo i 270 dollari per azione, arrivando anche oltre i 350 dollari. I massimi di tre anni fa (oltre i 400 dollari) sono ancora relativamente lontani. Vale la pena notare che anche le politiche della Federal Reserve potranno incidere sull’andamento del titolo e sulle previsioni per le azioni di Tesla, così come sull’intero mercato azionario americano.

grafico azioni Tesla

Conclusioni

TESLA

Le premesse per una buona performance dell’azienda guidata da Musk potrebbero esserci, anche se la concorrenza cinese, con BYD, Nio e altre aziende certamente non manca.

Le variabili in gioco sono quindi molte. Bisognerà infatti vedere oltre agli scenari di geopolitica internazionale come ad esempio le guerre (dove Musk e Tesla avrebbero comunque un ruolo con le loro tecnologie all’avanguardia). Ma anche da quale apporto darà Musk alla guida governativa degli Stati Uniti. Inoltre bisognerà vedere come conviveranno nel lungo periodo due personaggi con dei caratteri forti come Trump e Musk.

Un altro tema riguarda anche il rapporto che si instaurerà tra Usa e Cina, così come fra USA e Russia. Da non dimenticare inoltre il rapporto USA – Unione Europea, con eventuali dazi che potrebbero penalizzare entrambe le economie.

Per approfondire

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria.

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Azioni Tesla – Conviene investire? https://www.investire-certificati.it/azioni-tesla-conviene-investire/ Tue, 30 Apr 2024 09:41:22 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=33205 Focus su Tesla: conviene comprare le azioni o i certificati turbo su Tesla? Le azioni di Tesla hanno fatto segnare forti ribassi nei primi tre mesi e mezzo del 2024. Le ultime sedute, però, sono state in netta controtendenza, con il titolo che ha messo a segno un rimbalzo di oltre 30 punti percentuali. Focus […]

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Focus su Tesla: conviene comprare le azioni o i certificati turbo su Tesla?

Le azioni di Tesla hanno fatto segnare forti ribassi nei primi tre mesi e mezzo del 2024. Le ultime sedute, però, sono state in netta controtendenza, con il titolo che ha messo a segno un rimbalzo di oltre 30 punti percentuali.

Focus sul titolo Tesla e sui certificati turbo24 di IG, su certificati a leva fissa, covered warrant  e CFD per investire long e short su Tesla, su altre azioni, ma anche su molti altri asset finanziari.

Azioni di Tesla

Come si stanno muovendo le azioni di Tesla in borsa? Da inizio anno il titolo è arrivato a perdere anche il 40%, per poi rimbalzare significativamente nelle ultime sedute.

La trimestrale di Tesla non ha senz’altro soddisfatto gli investitori, ma numeri in calo erano ormai attesi e scontati dai mercati. La concorrenza asiatica (e non solo) pesa su Tesla che si trova costretta a modificare il suo modello di business anche con la produzione di veicoli elettrici meno costosi.

Numeri alla mano, Tesla ha concluso il primo trimestre del 2024 con un tonfo del fatturato (il peggior calo dal 2012). L’utile netto per Tesla è stato pari a 1,13 miliardi, appena 34 centesimi di dollari per azione (con un calo del 55% rispetto ai 73 centesimi per azione dello stesso trimestre nell’anno precedente). A metà aprile la capitalizzazione di mercato di Tesla è scesa sotto i 500 miliardi, con perdite superiori al 60% dai massimi storici. In decisa controtendenza, però, gli ultimi giorni. Ecco cosa ha spinto al rialzo le azioni di Tesla.

Cosa ha detto Elon Musk

A spingere al rialzo le azioni di Tesla sono state le parole di Elon Musk. Il fondatore dell’azienda di auto elettriche e colonnine per la ricarica ha di fatto anticipato i tempi per il lancio di veicoli elettrici meno costosi. Musk ha parlato di fine 2024 o del primo trimestre 2025. Ecco, quindi, che le azioni di Tesla sono rimbalzate, dimenticando una trimestrale non entusiasmante.  Come detto, però, il titolo azionario Tesla aveva scontato una trimestrale mediocre nei mesi scorsi. A inizio anno le azioni di Tesla valevano circa 250 dollari. A metà aprile sono scese sotto quota 150 dollari. La capitalizzazione di mercato è scesa da oltre mille miliardi di dollari a meno di cinquecento. Il tutto in una fase in cui le borse sono salite.

Tesla in Cina

Conviene investire su Tesla? Lo scenario di breve appare positivo e si scontra con i movimenti del primo trimestre. Infatti, un nuovo slancio rialzista è arrivato in seguito alla visita di Elon Musk, CEO di Tesla, in Cina. L’azienda americana ha annunciato che le autorità locali cinesi hanno rimosso le restrizioni sui veicoli di Tesla, che hanno superato i requisiti di sicurezza dei dati del paese. Spazio per incrementare le vendite anche nel continente asiatico per Tesla.

Gli investitori hanno apprezzato, con il titolo volato oltre quota 190 dollari per azione. Dai minimi di metà aprile si tratta di un rimbalzo di circa 50 dollari per azione. Dopo i minimi sotto quota 500 miliardi, la capitalizzazione di Tesla è tornata sopra i 600 miliardi di dollari.

Come investire su Tesla con i turbo certificates?

Gli strumenti per investire sulle azioni di Tesla sono molteplici. Fra questi vale la pena ricordare i turbo24 certificati.  L’offerta del broker IG permette agli investitori di operare in un ambiente regolamentato, senza interruzioni, dalla domenica sera al venerdì sera, anche negli orari di borsa chiusa.  Fra i punti di forza dei certificates turbo troviamo anche la leva finanziaria. L’investitore ha a disposizione numerosi prodotti con vari livelli di leva, per operare con il grado di rischio e rendimento preferito. Può investire sia su rialzi del titolo che su eventuali ribassi, grazie ai turbo long e ai turbo short che hanno per sottostante l’azione Tesla.

In base al livello knock out (che rappresenta anche la perdita massima dell’operazione) varia la leva finanziaria del prodotto.

Con IG anche certificati a leva fissa, covered warrant e CFD

Sempre su Tesla l’offerta di IG Italia si compone anche di certificati a leva fissa e covered warrants, oltre ai CFD, i contratti per differenza, uno dei punti di forza di IG.

Da notare come IG Italia offra anche gratuitamente la possibilità di un simulatore di trading per chi si avvicina al mondo degli investimenti. Qui si ha la possibilità di fare trading con un conto demo e denaro virtuale, partendo con un capitale di 30.000 euro. Si ha inoltre accessi ai contenuti formativi di IG Academy.

Chiudiamo ricordando l’appuntamento formativo del 10 maggio: il Trading Show di IG, focalizzato sugli investimenti in borsa con opzioni.

Turbo certificates su Tesla

Il presente articolo presenta riferimenti promozionali. Non è in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento in borsa. I certificati turbo, azioni, CFD e altri prodotti a leva presentano un elevato rischio di perdita per l’investitore.

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Il Margin Debt https://www.investire-certificati.it/il-margin-debt/ Sun, 28 May 2023 06:56:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=3576 Cosa è il Margin Debt? Come sono cambiati gli investimenti a margine con i tassi a zero delle banche centrali? Perché il Margin Debt è indicativo per cercare di anticipare eventuali inversioni dei mercati azionari? Ecco un’analisi di questi temi ed un grafico che ci può aiutare a comprendere meglio il tutto. Cosa è il […]

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Cosa è il Margin Debt? Come sono cambiati gli investimenti a margine con i tassi a zero delle banche centrali? Perché il Margin Debt è indicativo per cercare di anticipare eventuali inversioni dei mercati azionari? Ecco un’analisi di questi temi ed un grafico che ci può aiutare a comprendere meglio il tutto.

Cosa è il Margin Debt?

Tra i vari indicatori seguiti dagli analisti finanziari per individuare situazioni di eccesso sul mercato azionario americano c’è il Margin Debt.

Che cosa si indica con Margin Debt? Vediamo una definizione.

Il Margin Debt indica l’ammontare di denaro preso in prestito dai vari operatori di mercato per acquistare attività finanziarie (in particolare titoli azionari). A garanzia del prestito ottenuto (in gergo tecnico si parla di collaterale) gli investitori depositano – presso la banca o il broker che hanno concesso il prestito – le attività finanziarie acquistate proprio con il denaro preso in prestito.

La garanzia si basa sul deposito di un margine che si attesta a circa il 50% del controvalore delle attività. Sui prestiti ottenuti viene pagato un tasso d’interesse la cui entità dipende delle decisioni di politica monetaria e tassi delle banca centrale americana (Fed).

Investimenti a margine e tassi a zero

Una delle conseguenze della politica di tassi “0” adottata dalla Federal Reserve e dalle altre banche centrali nel corso degli ultimi anni (si parla di ZIRP ossia Zero Interest Rate Policy) è state quella di consentire ai vari operatori di mercato di potersi finanziare a tassi molto bassi. L’acquisto di azioni a margine ha mostrato una crescita esponenziale. Questo avviene sia per investitori privati che istituzionali.
Quando conviene investire a margine? La convenienza ad indebitarsi per acquistare titoli azionari sussiste finché lo spread tra il rendimento atteso sulle attività acquistate e l’interesse pagato sulle somme ricevute in prestito è positivo. In particolare, è conveniente indebitarsi fino a quando questa differenza è considerata sufficientemente remunerativa rispetto al rischio assunto.

Margin Debt e andamento delle borse azionarie

Dopo questa premessa teorica è possibile evidenziare come l’andamento di Wall Street sia strettamente collegato all’andamento del Margin Debt. In particolare, tutte le fasi rialziste del mercato azionario americano arrivavano insieme ad un aumento dell’indebitamento. Viceversa, nelle fasi ribassiste si registrava invece una marcata riduzione dell’indebitamento.

Questo comportamento è dovuto al fatto che l’investimento a margine abbia, al suo interno, un meccanismo che si auto-alimenta.
Quando i prezzi dei titoli azionari salgono si verifica un aumento del margine a garanzia. Questo consente agli investitori di prendere a prestito nuove somme di denaro per acquistare ulteriori azioni. In questo modo si crea un circolo virtuoso-vizioso, dove sempre più denaro viene utilizzato per acquistare titoli. Sul mercato si registra un costante aumento della pressione rialzista che alimenta un’ulteriore salita dei prezzi.

Quando si verifica una discesa del mercato azionario, invece, il margine a garanzia si contrae. Di conseguenza, gli operatori sono costretti a vendere i loro titoli per ricostituire il margine iniziale. In questo caso quindi la flessione dei titoli azionari alimenta ulteriori discese dei prezzi in una spirale ribassista. Un esempio simile lo abbiamo visto durante la crisi del 2008-2009.

Margin Debt – Grafico dell’Andamento del Margin Debt negli ultimi 25 anni. La linea blu indica invece l’andamento dell’indice americano S&P500. Emerge una chiara correlazione con la linea indicante il Margin Debt.

Analisi operativa fra Margin Debt e andamento delle borse

Da un punto di vista operativo occorre evidenziare che molto spesso le inversioni di tendenza del Margin Debt anticipano le inversioni di Wall Street. I minimi del 2003 e del 2009, ad esempio, sono stati anticipati da una precedente risalita dell’indice degli investimenti a margine. Per contro, i massimi del 2000 e del 2007 sul Margin Debt si sono verificati poco prima che iniziasse la discesa del mercato Usa.

Nel 2007, in particolare, la flessione è stata particolarmente violenta in quanto gli operatori, per vari motivi (ad esempio l’aumento dei margini richiesto dai broker o un aumento del costo del loro indebitamente) furono costretti a vendere i titoli comprati a prestito per ripianare i loro debiti. Alla fine di un mercato ribassista si verifica poi il tipico “panic selling”.

Questa situazione è amplificata dal fatto che banche e i broker richiedono velocemente agli operatori la ricostruzione delle garanzie. Tutto ciò comporta vendite forzate da parte degli operatori. Di norma queste proseguono fino a quando il Margin Debt non rientra su livelli normali.

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Investire su Azioni Tesla https://www.investire-certificati.it/investire-su-azioni-tesla/ Thu, 09 Mar 2023 06:24:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=27716 Come investire in azioni Tesla con i Certificati? Un’opzione la offre l’emissione ISIN XS2483156878 di Barclays Bank, del 27 Febbraio 2023. La nota banca internazionale britannica ha infatti creato uno strumento derivato con le azioni Tesla come unico sottostante. Il certificato è disponibile su Borsa Italiana nel mercato Cert-X e la sua scadenza è posta […]

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Come investire in azioni Tesla con i Certificati? Un’opzione la offre l’emissione ISIN XS2483156878 di Barclays Bank, del 27 Febbraio 2023. La nota banca internazionale britannica ha infatti creato uno strumento derivato con le azioni Tesla come unico sottostante. Il certificato è disponibile su Borsa Italiana nel mercato Cert-X e la sua scadenza è posta a quattro anni dall’emissione, il 4 marzo 2027.

Le cedole condizionate di questo Certificato sono pari al 3,17% ogni 3 mesi con premio a scadenza di pari ammontare. Vediamo ora di seguito le caratteristiche principali del certificato e qualche informazione sul sottostante: le azioni di Tesla.

Investire sulle azioni di Tesla

Quando si parla, come in questo caso, di investire su un certificato con un unico sottostante, un focus sull’azienda è più che mai d’obbligo. Tesla, per chi non la conoscesse ancora, è una società multinazionale specializzata nella produzione di auto elettriche, sistemi di stoccaggio energetico e pannelli fotovoltaici. La sua sede è negli Stati Uniti a Palo Alto e l’amministratore delegato è il celeberrimo Elon Musk.

Ad oggi – dopo numerosi split – le azioni di Tesla quotano attorno a 175 dollari, con una capitalizzazione di mercato di quasi 600 miliardi di dollari.
Lo strike del certificato è pari a 202,07 dollari ad azione, tuttavia la barriera risulta ancora distante. Infatti, la Barriera a scadenza in questo caso è del 65%, ossia 131,3455 dollari ad azione. La discesa delle azioni di Tesla rende il prodotto maggiormente rischioso. Al tempo stesso il certificato si acquista a sconto, aumentando quindi i possibili margini di profitto.

Le Barriere sul certificato

Abbiamo parlato in precedenza della Barriera a Scadenza, ovvero quella che viene valutata in sede di chiusura del certificato. Essa è stata fissata al 65% ed è discreta, ossia con osservazione appunto soltanto alla scadenza del certificato. Su XS2483156878 di Barclays Bank vige però un’ulteriore Barriera ed è quella sulle cedole.

In particolare, le cedole che vengono corrisposte trimestralmente sono condizionate al fatto che le azioni di Tesla non “buchino” al ribasso 131,3455 dollari. Sotto questa soglia, il premio periodico non viene corrisposto. Questo però non deve essere considerato come una situazione incontrovertibile. Grazie, infatti, all’effetto memoria previsto dall’emittente, l’investitore potrà recuperare in una successiva data tutti gli interessi eventualmente saltati.

Esempio

Ipotizziamo che le azioni di Tesla per le prime tre date di rilevamento quotino sotto il valore di Barriera. In questo caso non verranno corrisposti interessi. Al quarto rilevamento, il titolo sale sopra 131,3455 dollari. In quel momento verranno corrisposte tutte le cedole precedenti, più quella del quarto periodo, per un totale del 12,68% di interesse. L’effetto memoria permette, quindi, di mitigare molto l’impatto della barriera cedolare ed è una freccia in più nell’arco dell’investitore.

Il richiamo anticipato nel certificato per investire su azioni Tesla

Un’altra caratteristica che possiamo menzionare su questo certificato è l’opzione del richiamo anticipato. Investire su Tesla con questo certificato significa, infatti, avere la garanzia di rimborso anticipato da febbraio 2024 se l’azione supera il 100% dello strike in una qualsiasi finestra cedolare.

Ad ogni data di rilevamento a partire dalla quarta, verrà, quindi, verificato se un’azione di Tesla valga più di 202,07 dollari. In caso affermativo, avviene il rimborso anticipato e l’investitore riceverà il valore nominale del certificato più la cedola del periodo. L’unico caso successivo a febbraio 2024 in cui non vige la così detta clausola di autocall è la scadenza. Ovviamente per marzo 2027 vale la Barriera a Scadenza pari al 65%.

Infatti, se a scadenza le azioni Tesla dovessero quotare sotto il 65% dello strike, verrà rimborsato il valore di mercato rilevato il 23 febbraio 2027. Il caso contrario, il certificato rimborserà il 100%.

L’opzione Quanto

Ultimo ma non in ordine di importanza, l’opzione di neutralità dell’effetto cambio. Denominata in gergo tecnico “opzione Quanto”, questa caratteristica permette al sottoscrittore del certificato una copertura automatica sul cambio.

Il certificato di Barclays Bank per investire su azioni Tesla ed emesso su Borsa Italiana, infatti, è denominato in euro. Di conseguenza, grazie all’effetto quanto, l’investitore non risente dell’effetto cambio. Il risultato finale non sarà influenzato da apprezzamenti o deprezzamenti derivanti dal cambio euro-dollaro.

Il presente articolo è redatto a fine informativo. Non costituisce in alcun modo sollecito all’investimento in borsa.

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