Investire Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/investire/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Sat, 13 Dec 2025 14:57:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.4 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Investire Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/investire/ 32 32 L’aggiornamento Fusaka rafforzerà il prezzo di Ethereum? https://www.investire-certificati.it/laggiornamento-fusaka-rafforzera-il-prezzo-di-ethereum/ https://www.investire-certificati.it/laggiornamento-fusaka-rafforzera-il-prezzo-di-ethereum/#respond Sun, 07 Dec 2025 13:58:42 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=40358 Ethereum, la seconda criptovaluta per capitalizzazione al mondo, sta soffrendo molto il risk-off che si sta avendo sui mercati. Dai massimi di agosto, il prezzo è sceso del 37%, rispecchiando l’attuale situazione di avversione al rischio. Il nuovo aggiornamento Fusaka darà slancio a Ethereum? Per chi segue il mondo delle criptovalute ricordiamo anche che nei […]

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Ethereum, la seconda criptovaluta per capitalizzazione al mondo, sta soffrendo molto il risk-off che si sta avendo sui mercati. Dai massimi di agosto, il prezzo è sceso del 37%, rispecchiando l’attuale situazione di avversione al rischio. Il nuovo aggiornamento Fusaka darà slancio a Ethereum?

Per chi segue il mondo delle criptovalute ricordiamo anche che nei prossimi giorni è in programma un webinar con Jacopo Marini e Carlo Alberto De Casa sul tema Oro e Bitcoin, con iscrizioni gratuite.

Il nuovo aggiornamento Fusaka su Ethereum

L’evento principale è stato l’aggiornamento Fusaka di Ethereum, attivato il 3 dicembre 2025. Si tratta del secondo hard fork di Ethereum nel 2025, il cui obiettivo è migliorare la scalabilità della rete e ridurre le commissioni. La caratteristica tecnologica più importante dell’upgrade è PeerDAS, una delle 12 migliorie incluse, che consente a Ethereum di gestire il volume elevato di transazioni provenienti dalle soluzioni layer-2.

L’upgrade di Ethereum più importante, PeerDAS

Prezzo Ethereum

PeerDAS (Peer Data Availability Sampling) è l’innovazione centrale di Fusaka. Cambia radicalmente il modo in cui Ethereum verifica i dati provenienti dai rollup di layer 2. In precedenza, i nodi dovevano scaricare e verificare completamente ogni “blob” (blocco di dati) dalla rete. Con PeerDAS, i nodi eseguono invece un campionamento casuale di piccoli pezzi di dati (chunks) anziché verificare l’intero carico. Questa verifica “semplificata” utilizza una tecnica di “erasure coding” per garantire la disponibilità complessiva del blocco.​

I benefici concreti per la rete Ethereum sono significativi. I requisiti di storage per nodo si riducono a circa un ottavo di quelli precedenti e il consumo di banda si abbassa drasticamente. Questo rende possibile un potenziale aumento di 8-10 volte della capacità di elaborazione dati di Ethereum, eliminando un collo di bottiglia storico per i rollup.

Gli effetti dell’aggiornamento Fusaka su Ethereum

Il risultato complessivo è una riduzione significativa delle fee su layer 2 (Arbitrum, Optimism, Base, ecc.), data dalla riduzione di competizione per lo spazio di storage sui blob. Inoltre, il minor carico per i nodi rende Ethereum più accessibile per più partecipanti. In sintesi: un’ infrastruttura sottostante di Ethereum maggiormente scalabile, economica, decentralizzata e user-friendly.

Analisi tecnica su Ethereum

Grafico Ethereum
Prezzo Ethereum, fonte: Tradingview

Passando all’analisi tecnica, dopo i massimi storici toccati ad agosto, Ethereum ha avviato una marcata fase correttiva, toccando un minimo di $2.621 nel mese di novembre. Proprio su tale livello le quotazioni di Ethereum hanno testato la media mobile a 200 periodi, innescando un rimbalzo che ha riportato i prezzi al di sopra della soglia psicologica dei $3.000.

Quali previsioni per il prezzo di Ethereum? Gli scenari ipotizzabili sono:

  • La tenuta del supporto a $2.800 potrebbe segnalare la fine della correzione iniziata dopo il rally tra marzo e agosto. Se questo livello regge, il primo target rialzista è a $3.300 (media mobile a 50 periodi). Una rottura al rialzo di tale media potrebbe spingere il prezzo verso i $3.500, un’area di resistenza testata più volte nel corso del tempo);
  • Se Ethereum non dovesse riuscire a mantenere i $2.800, il movimento negativo potrebbe trasformarsi in qualcosa di più profondo. In caso di breakdown, il primo target intermedio è la media mobile a 200 periodi a $2.600; se il ribasso dovesse proseguire, il prezzo potrebbe scivolare verso i $2.300.

Un catalizzatore chiave per i due scenari è la decisione della FED sui tassi d’interesse. Il taglio dei tassi potrebbe favorire un ritorno al risk-on, sostenendo l’ipotesi di un nuovo rialzo. Al contrario, una politica monetaria restrittiva prolungata alimenterebbe l’incertezza, penalizzando le quotazioni di Ethereum e di tutto il settore cripto.

Approfondimenti su Criptovalute

Il presente articolo non è da considerarsi in alcun modo sollecito all’investimento. L’acquisto di Ethereum sottopone l’investitore a rischi di perdita sostanziale del capitale. Prestazioni pregresse non sono da ritenersi indicatore per prestazioni future.

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Azioni Campari, quali previsioni per il titolo? https://www.investire-certificati.it/azioni-campari-quali-previsioni-per-il-titolo/ https://www.investire-certificati.it/azioni-campari-quali-previsioni-per-il-titolo/#respond Wed, 03 Dec 2025 11:41:48 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=40311 Settore Food&Beverage, analisi e previsioni per le azioni Campari le azioni campari nella giornata del 2 dicembre chiudono al ribasso, dopo una mattinata in cui il titolo era arrivato a guadagnare anche oltre il 2%. Le azioni Campari hanno registrato un volume di scambi di 25 milioni azioni, tra i più alti a Piazza Affari. Andando […]

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Settore Food&Beverageanalisi e previsioni per le azioni Campari

le azioni campari nella giornata del 2 dicembre chiudono al ribasso, dopo una mattinata in cui il titolo era arrivato a guadagnare anche oltre il 2%. Le azioni Campari hanno registrato un volume di scambi di 25 milioni azioni, tra i più alti a Piazza Affari.

Andando oltre le variazione intraday, l’articolo si pone l’obiettivo di spiegare quali saranno gli effetti delle strategie di Campari sulla sua quotazione. Spazio, al fondo, anche per presentare alcuni certificati di investimento che hanno fra i loro sottostanti il titolo azionario Campari.

Azioni Campari, i risultati dei primi 9 mesi 2025

Campari nei primi 9 mesi del 2025 ha registrato ricavi per 2,28 miliardi di euro, segnando un +1,5% rispetto allo stesso periodo 2024. La crescita dei ricavi è guidata dalle vendite del Courvoisier acquisito recentemente. L’EBITDA rettificato è stato pari a 629 milioni di euro, in aumento del 6,4% rispetto ai primi 9 mesi del 2024, con un EBITDA margin del 27,6%.

azioni campari

L’EBIT rettificato ha registrato un valore di 517 milioni di euro, in aumento del 3,6% rispetto ai 9 mesi del 2024 con un EBIT margin del 22%. L’utile netto del gruppo ante imposte è stato di 399 milioni di euro, registrando una variazione negativa del 5,7% rispetto al medesimo risultato nei primi 9 mesi del 2024. L’utile è stato influenzato da costi non ricorrenti, come il pagamento di esuberi al CFO precedente, sostituito da Francesco Mele, Group Chief Financial Officer entrato in carica il 3 novembre.

La posizione finanziaria netta si è ridotta a 2,24 miliardi di euro con un rapporto PFN/EBITDA di 2,9x. Campari ha continuato a ridurre il livello di indebitamento, con un focus sulla gestione efficiente del capitale e un rafforzamento dell’equity attraverso la generazione di utili, nonostante l’ambiente operativo complesso nel 2025.

Risultati 9M 2025 per area geografica

Nelle Americhe le vendite per Campari si sono ridotte del 3% a causa del calo della domanda e dell’effetto dei dazi. Nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) è stata registrata una crescita organica del 3,7%, sostenuta da una buona performance in Francia e Regno Unito. Bene anche l’area APAC (Asia-Pacifico), nella quale le vendite organiche hanno registrato un incremento del 4,7%, con Australia, Cina e India a guidare il rialzo.

Risultati 9M 2025 per tipologia di prodotto

Dal punto di vista delle categorie di prodotto, la crescita più sostenuta l’ha registrata l’House of Cognac & Champagne con un +30,6%. Questo risultato arriva dopo l’inclusione dei risultati di Courvoisier Cognac acquisito nel periodo.

In ordine abbiamo House of Whiskey & Rum con un +1,1% rispetto ai primi 9 mesi del 2024, House of Agave con una crescita dello 0,4%, con una performance stabile nel segmento e House of Aperitifs con un +0,2%, risultato compresso dal calo dei consumi in Italia e Germania.

Guidance 2025 e possibile effetto sulle azioni Campari

Previsioni di Borsa

Nella Guidance 2025, Campari mira ad accrescere le vendite organiche e stabilizzare i risultati operativi. L’impatto dei dazi Usa sul reddito operativo (EBIT) è stimato tra i 4 e i 45 milioni di euro, di molto inferiore alle precedenti stime. Il 2025 dovrebbe essere per la società un anno di contenimento dei costi e miglioramento dell’efficienza operativa, con investimenti mirati in marketing e innovazione dei propri prodotti.

Altro obiettivo dal quale le azioni Campari potranno attingere per un accrescimento del loro valore è la graduale riduzione dell’indebitamento. Questa strategia potrebbe richiedere la cessione di marchi non core per rafforzare la redditività complessiva.

Investimenti e disinvestimenti 2025

Campari ha avviato un processo importante di ottimizzazione del portafoglio prodotti, al fine di incrementare la redditività complessiva e ridurre l’indebitamento. Infatti, Campari ha ceduto il marchio Cinzano Vermouth per 100 milioni di euro a Caffo Group 1915.

Inoltre, ha ceduto anche la sua attività di imbottigliamento in Australia, così da focalizzarsi maggiormente sulla competitività dei core brands. Il gruppo Campari ha incrementato il suo budget pubblicitario dell’8% per sostenere la crescita delle linee core dell’azienda e delle nuove referenze premium nel portafoglio.

La società ha in agenda la discussione circa la potenziale cessione a NewPrinces (prima Newlat Food S.p.A.) di tre marchi di amari storici italiani, cioè Averna, Braulio e Zedda Piras. Il fatturato combinato di questi tre prodotti raggiunge gli 80 milioni di euro.

La strategia di Campari segue un percorso il cui traguardo è la razionalizzazione del proprio portafoglio prodotti, attraverso operazioni di disinvestimento per ridurre il debito, e la focalizzazione sui core brand del gruppo che hanno alte potenzialità di crescita.

Azioni Campari, Analisi Tecnica e Fondamentale

Analisi Fondamentale azioni Campari

Quali sono i multipli di mercato delle azioni Campari? Il ribasso delle azioni Campari è guidato anche dai multipli di mercato che risultano abbastanza elevati. Il P/E risulta pari a 40 volte gli utili, con una media settoriale di 13,9x. Anche l’EV/EBITDA registra un valore molto superiore rispetto alla media settoriale, con un valore per la società di 12,7x contro la media dei competitor di 9,7x.

Gli analisti stimano un fair value delle azioni Campari a € 5,84, in linea con l’attuale quotazione del titolo a € 5,87 al momento della stesura di questo articolo. Le attuali valutazioni risentono delle attività di riduzione del debito e della strategia di crescita dei prodotti ad elevato potenziale di crescita.

Nonostante multipli elevati e fair value vicino al prezzo attuale, gli analisti di Barclays hanno promosso le azioni Campari da equalweight a overweight con un target price di € 7,90. Seguono gli analisti di Citi che consigliano di mantenere il titolo in portafoglio con un target price di € 7,75.

Per tornare l’appetibilità sulle azioni Campari, bisognerà attendere i primi risultati della strategia impiegata dalla società, i cui effetti si avranno nei primi due trimestri del 2026. La strategia punta ad una forte riduzione del debito, dei costi operativi e una crescita organica importante delle vendite nette.

Analisi tecnica azioni Campari

Azioni Campari
Grafico Azioni Campari – Fonte: Tradingview

Ci sarà un rialzo delle azioni Campari nel breve termine? Dal 2023, le azioni Campari non hanno frenato la loro discesa verso i minimi di gennaio e marzo 2025. Per vedere questi minimi bisogna tornare indietro a marzo 2020. Quindi il rimbalzo su questi livelli, avvenuta a febbraio e aprile, può far sperare in un futuro rialzo dal punto di vista tecnico.

Prima di vedere un trend rialzista strutturato, il prezzo deve rompere la resistenza rappresentata dalla media mobile a 50 periodi a € 6,18. Con la rottura, si potrebbe ipotizzare un target di breve periodo sui massimi di agosto a € 6,80. Il superamento di questo livello potrebbe indicare una forza dei tori contro gli orsi, con prossimi target di medio periodo a € 6,95 e a € 7,90. Quest’ultimo prezzo è stato registrato con i massimi di ottobre e rappresenta un importante zona di resistenza, insieme alla media a 200 periodi.

Certificates su Campari

Contenuto promozionale – Quali certificati troviamo su Campari? Il titolo è presente in numerosi certificati di investimenti. Fra questi ne troviamo due di Barclays. Entrambi sono scritti su basket azionari e in entrambi le barriere sono molto ampie.

Nel certificato ISIN XS3025681977, infatti, la barriera capitale è al 35%, mentre quella per l’incasso dei premi al 50%. Le altre azioni sottostanti sono Leonardo, Unicredit e Saipem. I premi arrivano solo allo 0,60% mensile, ma attenzione, il certificato quota ampiamente a sconto, in area 95, con altri 5 punti potenziali di capital gain.

Seconda opzione, sempre con Campari inserito in un basket azionario, con le azioni di Buzzi, Saipem e Stellantis ed ISIN XS3120880615. In questo caso la barriera capitale è posizionata al 40%, quella per l’incasso dei premi al 50%. E’ poi presente l’opzione airbag, con strike posizionati al 40% dei prezzi iniziali. Le cedole sono dell’1% lordo su base mensile e il certificato quota appena sotto la pari.

La presente analisi non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. Non rappresenta nemmeno consulenza finanziaria. Performance passate non sono indicative di performance future.

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Un certificato per puntare sul Settore Energetico https://www.investire-certificati.it/un-certificato-per-puntare-sul-settore-energetico/ https://www.investire-certificati.it/un-certificato-per-puntare-sul-settore-energetico/#respond Tue, 02 Dec 2025 17:14:31 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=40229 Il settore energetico ha tradizionalmente una volatilità inferiore a quella media del mercato ed è considerato come relativamente difensivo. Fra i prodotti di recente quotazione troviamo il certificato ISIN XS3189071965 che ha per sottostanti azioni del comparto. I titoli da monitorare sono Eni, Engie, Total Energies e Constellation Energy ed il rendimento può arrivare fino […]

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Il settore energetico ha tradizionalmente una volatilità inferiore a quella media del mercato ed è considerato come relativamente difensivo. Fra i prodotti di recente quotazione troviamo il certificato ISIN XS3189071965 che ha per sottostanti azioni del comparto. I titoli da monitorare sono Eni, Engie, Total Energies e Constellation Energy ed il rendimento può arrivare fino al 12% annuo lordo.

Un investimento con scadenza massima cinque anni

investire sul settore energetico

Il certificato ha una vita massima pari a cinque anni anche se dalla fine del primo anno in poi è prevista la possibilità di richiamo anticipato. Sia la barriera capitale che la barriera cedolare sono posizionati al 65% dei prezzi di osservazione iniziale, pertanto, anche in caso di movimenti laterali o moderatamente ribassisti l’investitore incasserà il premio previsto dal certificato.

Nella nuova emissione di Barclays le cedole possono arrivare fino al 3% lordo su base trimestrale, valore che corrisponde al 12% annualizzato. Per incassare i premi è sufficiente che nessuna delle azioni sottostanti perda il 35% o più dai prezzi iniziali.

Le azioni del settore energia da monitorare in questo certificato

Engie

Engie è una multinazionale francese nata nel 2008 dalla fusione di Gaz de France e Suez. È oggi uno dei principali attori mondiali della transizione energetica. L’azienda opera in oltre 30 paesi con circa 98.000 dipendenti e una capacità installata di 42 GW da fonti rinnovabili. Engie è leader nelle infrastrutture del gas in Europa e primo importatore di GNL. La sua strategia punta alla neutralità carbonica entro il 2045, investendo ogni anno oltre 10 miliardi di euro in progetti di decarbonizzazione e innovazione.

Eni

Eni S.p.A. è una società italiana fondata nel 1953 da Enrico Mattei come ente pubblico economico. Oggi è una multinazionale integrata dell’energia, quotata a Milano e New York, con sede principale a Roma.

L’azienda è presente in 64 paesi e impiega oltre 32.000 persone. Il fatturato 2024 è stato di circa 88,8 miliardi di euro, con un utile netto di 2,62 miliardi. Eni opera lungo tutta la catena del valore: esplorazione e produzione di petrolio e gas, generazione elettrica da fonti tradizionali e rinnovabili, raffinazione e chimica, fino alla commercializzazione di energia e servizi di efficienza energetica. L’obiettivo strategico è raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

Total Energies

TotalEnergies SE, fondata nel 1924, è una compagnia francese operativa in vari ambiti energetici con sede a Parigi. Con oltre 100.000 dipendenti e attività in più di 130 paesi, produce e commercializza petrolio, biocarburanti, gas naturale, gas verdi, elettricità e rinnovabili.

Total Energies è tra i leader mondiali nel GNL e dispone di oltre 31 GW di capacità elettrica installata, di cui 26 GW da rinnovabili. L’azienda è operativa anche nella transizione energetica e investe circa il 27% delle sue risorse in energie a basse emissioni, con l’obiettivo di rendere l’energia più accessibile, affidabile e sostenibile.

Constellation Energy

Constellation Energy Corporation è una società statunitense con sede a Baltimora, quotata al Nasdaq. È il maggiore produttore di energia carbon-free negli Stati Uniti e il principale fornitore competitivo di elettricità e servizi energetici per oltre 20 milioni di clienti. Fondata nel 2021 come spin-off da Exelon, possiede una capacità di generazione di circa 32.400 MW, di cui il 90% privo di emissioni di carbonio. La compagnia gestisce il più grande parco nucleare carbon-free del paese, integrato con risorse idroelettriche, eoliche e solari. Ha fissato l’obiettivo di azzerare le proprie emissioni di gas serra entro il 2040.

I valori chiave del certificato sul comparto energia e petrolio

Ecco di seguito la scheda con le azioni sottostanti del certificato ISIN XS3189071965, i prezzi iniziali, la barriera capitale e quella cedolare (corrispondenti al 65% dei prezzi iniziali).

AzioniPrezzo inizialeBarriera capitalebarriera cedolare
Engie21,914,23514,235
Eni16,13210,485810,4858
Total Energies56,836,9236,92
Constellation Energy364,36236,834236,834

Messaggio promozionale – I certificati sono prodotti complessi. Il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%Verificare di aver compreso il funzionamento dei certificati e i rischi associati all’investimento. Ricordiamo anche che con i certificates l’investitore è esposto al rischio emittente. Le cedole sono condizionate, nel caso in cui uno o più sottostanti si trovassero sotto barriera i premi non saranno pagati.

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Come investire sulle azioni di Intel? https://www.investire-certificati.it/come-investire-sulle-azioni-di-intel/ https://www.investire-certificati.it/come-investire-sulle-azioni-di-intel/#respond Tue, 02 Dec 2025 10:24:41 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=40211 In questo articolo esaminiamo il certificato ISIN XS3189111779, che ha per sottostante unico il titolo azionario Intel. Il prodotto prevede un livello di barriera capitale e cedolare al 65%, osservato per valutare il pagamento delle cedole, pari al 5,20% lordo su base semestrale. Il rendimento può quindi arrivare fino al 10,40% annuo. Il prodotto è […]

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In questo articolo esaminiamo il certificato ISIN XS3189111779, che ha per sottostante unico il titolo azionario Intel. Il prodotto prevede un livello di barriera capitale e cedolare al 65%, osservato per valutare il pagamento delle cedole, pari al 5,20% lordo su base semestrale. Il rendimento può quindi arrivare fino al 10,40% annuo.

Il prodotto è indicato per chi ha una view laterale o moderatamente rialzista sul titolo, permettendo di incassare un rendimento interessante a fronte di una protezione condizionata. Nel caso di cali superiori al 35% si avrebbe invece una perdita proporzionale al calo del titolo.

Barriera discreta e cedole a memoria se Intel non perde oltre il 35%

La barriera per la protezione del capitale è osservata soltanto a scadenza e per l’effetto memoria è previsto l’effetto memoria, con la possibilità di recuperare eventuali premi non incassati durante la vita del certificato se le azioni Intel tornassero sopra barriera. Dalla fine del primo anno di vita del prodotto in poi è presente l’autocall (con trigger al 100%).

Da notare, poi, come l’investitore non sia soggetto al rischio di cambio, grazie alla presenza dell’effetto quanto. Il certificato è denominato in euro, con valore nominale pari a 100. Anche le cedole, se dovute, sono pagate in euro.

Analisi azioni Intel

investire semiconduttori microchip

Negli anni scorsi le azioni di Intel erano scese parecchio, con l’azienda poi sottoposta ad un drastico processo di ristrutturazione. Ora, però, lo scenario è completamente diverso. Negli ultimi mesi le azioni di Intel hanno invertito la rotta, con il titolo che ha più che raddoppiato il suo valore dai minimi.

Le azioni Intel hanno registrato un forte rialzo a fine novembre 2025, spinte da indiscrezioni su una possibile partnership con Apple e da risultati finanziari migliori delle attese.Questo rally è stato alimentato da notizie secondo cui l’azienda potrebbe iniziare a produrre i processori della serie M di Apple già dal 2027, rafforzando così il proprio business nel settore delle foundry.

Bilancio e previsioni per Intel

Numeri alla mano, nel terzo trimestre 2025, Intel ha registrato un utile netto di oltre 4 miliardi di dollari, con un margine netto vicino al 30%, segnando un forte recupero rispetto all’anno precedente. L’azienda, poi, ha beneficiato di incentivi governativi e di partnership con colossi come Nvidia e SoftBank, che hanno contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori.

Quali previsioni per le azioni Intel? Per alcuni analisti c’è spazio per altre salite. La diversificazione del business e le nuove collaborazioni potrebbero offrire un’opportunità di crescita sostenuta. Per altri le previsioni per Intel sono meno rosee, con le azioni già che avrebbero già raggiunto e superato i target price. Come sempre la parola spetta al mercato.

Ricordiamo che il certificato in questione offre protezione e rendimento a patto che l’azione Intel non scenda del 35% dai livelli di fixing, in caso contrario la performance sarebbe lineare con il calo del titolo.

Messaggio promozionale – I certificati sono prodotti complessi. Il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%. Le cedole sono condizionate alla barriera premio, se i sottostanti sono sotto tali valori è possibile non incassare alcun premio. Verificare di aver compreso il funzionamento dei certificati e i rischi associati all’investimento. Ricordiamo anche che con i certificates l’investitore è esposto al rischio emittente.

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Investire su Indici Azionari https://www.investire-certificati.it/investire-su-indici-azionari/ https://www.investire-certificati.it/investire-su-indici-azionari/#respond Tue, 02 Dec 2025 10:08:32 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=40232 Come investire su indici azionari? si avvicina la prima rilevazione cedolare per il certificato ISIN CH1491782244. Gli indici si trovano su livelli vicini ai prezzi iniziali, con variazioni di pochi punti percentuali. L’aumento della volatilità fa sì che il prodotto quoti a sconto, sotto i 990 euro. Gli indici sottostanti sono l’Euro Stoxx Banks, il […]

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Come investire su indici azionari? si avvicina la prima rilevazione cedolare per il certificato ISIN CH1491782244. Gli indici si trovano su livelli vicini ai prezzi iniziali, con variazioni di pochi punti percentuali. L’aumento della volatilità fa sì che il prodotto quoti a sconto, sotto i 990 euro. Gli indici sottostanti sono l’Euro Stoxx Banks, il NASDAQ e due ETF che replicano gli indici di Cina e Brasile.

Sono previste cedole condizionate fino allo 0,70% mensile (la prima con rilevazione già in data 8 dicembre), per un rendimento cedolare dell’8,40% lordo. Il prezzo a sconto – unito all’avvicinarsi della prima cedola – fa sì che il rendimento potenziale superi il 9% annuo lordo. Numeri importanti se consideriamo che si tratta di un certificato su indici e con barriere profonde, al 50%, sia per le cedole che per la protezione del capitale.

Un certificato su indici: i prezzi da monitorare

Ecco i livelli di prezzo chiave di questo certificato su indici con cedole mensili emesso da Leonteq Securities su Borsa Italiana

AzionePrezzo inizialeBarriera cedola e
capitale (50%)
Prezzo attuale *
(Distanza da barriera)
EURO STOXX Banks Index241,28120,64244,05 (50,53%)
iShares China Large Cap UCITS – ETF40,76 USD20,38 USD39,62 USD (48,59%)
iShares MSCI Brazil – ETF33,45 USD16,36 USD33,175 USD (51,16%)
NASDAQ 10025.33012.805,8725.008 (49,42%)

*Prezzi data 1 dicembre 2025

Rischio di cambio coperto

Il certificato non espone l’investitore al rischio di cambio grazie alla presenza dell’effetto quanto. Il certificato ha un valore nominale pari a 1000 euro e le cedole – condizionate a barriera del 50% – sono pari a 7 euro.

Il prodotto è softcallable: l’emittente dal terzo mese in poi ha la facoltà, ma non l’obbligo, di richiamare il prodotto discrezionalmente. In caso di richiamo l’investitore riceverebbe il valore nominale e tutte le cedole dovute fino a quel momento. Se il certificato arriva alla naturale scadenza sono possibili due scenari. Se tutti gli indici si trovano sopra le rispettive barriere il certificato rimborsa mille euro più tutte le cedole. In caso contrario il rimborso sarebbe lineare con la performance del worst of e inferiore a 500 euro per certificato.

Altri approfondimenti sul tema – Un certificato su indici con barriere 50% e cedole mensili.

Comunicazione promozionale – Questo documento è a solo scopo promozionale e non costituisce ricerca o consulenza all’investimento. Non costituisce neppure una raccomandazione per l’acquisto di strumenti finanziari né un’offerta o una sollecitazione di un’offerta Tutti i rendimenti indicati sono lordi secondo la misura della tassazione in vigore al momento dell’emissione. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. I certificates sono anche soggetti al rischio emittente. Questo certificato ha un grado di rischio pari a 5 in una scala da 1 a 7, secondo il KID.

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Un certificato sulle azioni di Tesla https://www.investire-certificati.it/un-certificato-sulle-azioni-di-tesla/ Mon, 01 Dec 2025 15:41:09 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=40221 Arriva da Barclays un certificato che ha per sottostante unico l’azione Tesla, con ISIN XS3189111852. Il prodotto è già quotato su Borsa Italiana e prevede premi semestrali del 6,58%, per un rendimento annuo lordo del 13,16%. Sia la barriera cedolare che quella capitale sono posizionate al 65%, permettendo quindi all’investitore di incassare i premi anche […]

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Arriva da Barclays un certificato che ha per sottostante unico l’azione Tesla, con ISIN XS3189111852. Il prodotto è già quotato su Borsa Italiana e prevede premi semestrali del 6,58%, per un rendimento annuo lordo del 13,16%.

Sia la barriera cedolare che quella capitale sono posizionate al 65%, permettendo quindi all’investitore di incassare i premi anche a fronte di moderati ribassi del titolo. La vita massima del certificato è pari a tre anni, con possibilità di richiamo anticipato tramite autocall a partire dalla seconda rilevazione cedolare (dalla fine del primo anno di vita in poi).

Le azioni Tesla

Tesla è uno dei titoli più discussi di Wall Street. L’azione negli ultimi mesi è tornata a correre, risalendo oltre i 400 dollari per azione. Per Musk, fondatore e leader dell’azienda, lo spazio per crescere è ancora molto (a suo dire). Gli analisti, però, sono decisamente più cauti e mettono in risalto la possibilità che l’azione sia già quotata sopra il suo fair value, anche considerando i multipli (price earning ratio) elevatissimi.

grafico azioni Tesla

Cedole a memoria e rischio di cambio coperto

Operativamente il certificato ISIN XS3189111852 permette di ottenere un profitto anche a fronte di moderati ribassi, grazie alla barriera posizionata al 65%.

Nella nuova emissione, la barriera per la protezione del capitale è osservata soltanto a scadenza e per l’effetto memoria è previsto l’effetto memoria permettendo l’eventuale recupero di premi non pagati durante la vita del prodotto, qualora le azioni Tesla tornino sopra barriera entro la scadenza del certificato. Il valore nominale del certificato è di 100 euro e quindi l’investitore non risulta soggetto al rischio di cambio. Anche le cedole, se dovute, sono pagate in euro.

Certificato su azioni Tesla – scenari alla scadenza

La vita massima del certificato è pari a tre anni, con possibilità di richiamo dalla fine del secondo trimestre in poi. Il trigger per l’attivazione dell’autocall è posizionato al 100% dei prezzi iniziali. In caso di richiamo l’investitore riceverà il pagamento dell’ultima cedola e del valore nominale (100 euro).

Se il certificato arriva alla naturale scadenza sono possibili due scenari:

  1. Le azioni di Tesla si trovano sopra il 65% dei prezzi iniziali. In questo caso l’investitore riceve il pagamento dell’ultimo premio, con effetto memoria, e il valore nominale del certificato
  2. Tesla ha perso oltre il 35%. In questo caso non è previsto alcun pagamento cedolare e il rimborso sarebbe lineare con la performance del titolo (e quindi inferiore a 65 euro per certificato).

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Messaggio promozionale – I certificati sono prodotti complessi. Il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%Verificare di aver compreso il funzionamento dei certificati e i rischi associati all’investimento. Ricordiamo anche che con i certificates l’investitore è esposto al rischio emittente.

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Cosa fare con le azioni Saipem? Analisi tecnica e fondamentale sul titolo https://www.investire-certificati.it/cosa-fare-con-le-azioni-saipem-analisi-tecnica-e-fondamentale-sul-titolo/ Thu, 27 Nov 2025 15:34:12 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39978 Come si sta muovendo il prezzo delle azioni Saipem? Quali previsioni per il titolo? Le azioni Saipem hanno iniziato l’anno in area 2,65, per poi toccare dei minimi in primavera in area 1,60. Da questi valori è ripartito un rimbalzo, con le azioni arrivate a 2,50, prima di correggere nuovamente. Complessivamente lo scenario resta incerto. […]

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Come si sta muovendo il prezzo delle azioni Saipem? Quali previsioni per il titolo?

Le azioni Saipem hanno iniziato l’anno in area 2,65, per poi toccare dei minimi in primavera in area 1,60. Da questi valori è ripartito un rimbalzo, con le azioni arrivate a 2,50, prima di correggere nuovamente. Complessivamente lo scenario resta incerto. Alla base di ciò – oltre al quadro geopolitico globale – troviamo l’operazione di fusione con Subsea 7, società norvegese con una capitalizzazione di 57,11 miliardi di corone norvegesi (circa 5,4 miliardi di euro ai tassi di cambio al momento della stesura dell’articolo). L’articolo va a proporsi come contenuto informativo sui futuri progetti di Saipem, sull’andamento nei business della società e sul fair value delle azioni.

Azioni Saipem, i risultati nei primi nove mesi del 2025

Cosa fa Saipem? Petrolio, anzi trasporto del petrolio e più in generale di materie prime energetiche, ma non soltanto. Infatti, Saipem opera attraverso 3 principali segmenti di business:

  • Asset Based Services: progetta e sviluppa campi sottomarini, posa di condotte, installazione e sollevamento di strutture offshore e fornisce servizi a lungo termini per i campi costruiti. Inoltre, Saipem si dedica anche a progetti eolici offshore su piattaforma e flottanti. Per le sue attività, la società dispone di una flotta di 21 navi necessarie per tutte le sue attività;
  • Energy carries: la società è impegnata in servizi d’ingegneria, costruzione e istallazione che nel tempo si sono evoluti con l’introduzione delle tecnologie più recenti e sostenibili, mediante l’integrazione di progetti energetici complessi con infrastrutture sostenibili e tecnologie innovative;
  • Drilling offshore: Gestisce la flotta di perforazione offshore con mezzi di caratteristiche diverse in ogni parte del mondo.

I numeri dell’azienda

I risultati dei primi nove mesi di Saipem parlano chiaro: con il terzo trimestre appena concluso la società ha registrato ricavi complessivi per 10,982 miliardi di euro, in aumento del 8% rispetto ai 9 mesi del 2024. Anche l’EBITDA cresce, ad un tasso del 33% rispetto ai risultati 9M 2024, con un valore di 1,201 miliardi di euro. L’utile netto rispetto ai 9M 2024 cresce del 7%, registrando un valore di 221 milioni di euro.

Nel segmento asset based services la società ha registrato ricavi per 6,338 miliardi di euro, segnando un +15% rispetto ai 9M 2024 e un EBITDA crescente del 38% attestandosi a 875 milioni di euro. I risultati raggiunti sono stati possibili grazie ad una traiettoria positiva di ordini nel segmento Oli&Gas che ha portato ad una crescita importante del backlog aziendale e al completamento di alcuni progetti chiave.

investire sul settore energetico e minerario
Investire sul Settore energetico

Nel segmento energy carries i ricavi per Saipem sono cresciuti del 2% a 4,006 miliardi di euro e l’EBITDA registra un aumento del 209% a 68 milioni di euro. I risultati riflettono un’esecuzione costante del backlog abbinata ad un approccio selettivo nell’acquisizione di nuovi ordini.

Nel segmento drilling offshore c’è una divergenza tra l’andamento dei ricavi e quello dell’EBITDA. Infatti i ricavi si sono ridotti del 5% rispetto ai primi 9 mesi del 2024 a 638 milioni di euro, ma il margine operativo lordo cresce del 4% a 258 milioni di euro. Ricavi e margine operativo hanno risentito delle sospensioni di Aramco di tre piattaforme di perforazione che Saipem le noleggiava, ottenendo meno ricavi da quest’ultimo. Ciò ha causato una riduzione dei ricavi, ma un incremento del margine lordo per il sostenimento di minor costi di gestione delle piattaforme.

Azioni Saipem, analisi tecnica e fondamentale

Analisi fondamentale azioni Saipem

Per le azioni Saipem potrebbe essere un punto di svolta l’operazione di fusione con la norvegese Subsea7, società quotata sul mercato di Oslo. Quest’operazione porterebbe alla creazione di una nuova società, Saipem7, con ricavi combinati a circa 21 miliardi di euro, margine lordo oltre i 2 miliardi di euro e un backlog a 43 miliardi di euro.

Al momento l’operazione sta trovando alcuni ostacoli, come il ricorso all’autorità antitrust brasiliana da parte di Exxonmobil, Petrobas e TechnipFMC. Secondo le tre società, l’operazione porterebbe ad una concentrazione eccessiva nei servizi sottomarini per petrolio e gas e ad eventuali fluttuazioni di costi e limitazioni alla concorrenza. Anche altre autorità internazionali stanno effettuando delle indagini, come la Competition and Market Authority nel Regno Unito e altre autorità Antitrust europee.

Anche il governo italiano si è fatto sentire, esercitando i poteri previsti dalla golden power. Tra le richieste del governo per far sì che la fusione si concretizzi figurano il mantenimento della sede legale in Italia, il divieto di vendita di asset strategici senza autorizzazione come la robotica subacquea, tecnologie per uso civile e militare, proprietà intellettuali rilevanti e sistemi di cybersecurity. Inoltre, il governo italiano vuole che sia data priorità alle infrastrutture energetiche nazionali, rafforzare la presenza degli azionisti italiani (Eni e CDP) nel CdA con quattro consiglieri su 9 e che la guida dell’azienda (Amministratore Delegato) sia decisa da Eni e CDP.

Staremo a vedere le future evoluzioni sulla fusione fra Saipem e l’azienda scandindava. Secondo gli analisti lo scenario più probabile è che la fusione si completi nel Q2 del 2026 con possibili dismissioni di asset tra i 200 – 400 milioni di euro da parte di ciascuna parte coinvolta nella fusione, riducendo di fatto il beneficio derivante dall’operazione.

Bilanci di Saipem

Ritornando all’analisi di bilancio di Saipem, la struttura finanziaria risulta efficientata completamente con una posizione finanziaria netta di – 844 milioni di euro. Ciò sta a significare che la liquidità netta della società al 30 settembre (ultimi dati disponibili) è nettamente superiore all’indebitamento finanziario della società. I fattori che hanno determinato questa situazione positiva è l’ampia generazione di flussi di cassa operativi, che hanno coperto gli investimenti, ripagato i debiti e gli oneri connessi e hanno permesso anche una generazione di liquidità libera per eventuali investimenti.

Qual è il vero valore delle azioni Saipem?

Secondo gli analisti, il fair value delle azioni Saipem si attesta intorno a € 3,20, indicando una sottovalutazione potenziale rispetto all’attuale prezzo di € 2,30 di circa il 40%. Dal punto di vista dei multipli di mercato, Il rapporto tra prezzo e utile (P/E Ratio) registra un valore di 13.8x, inferiore alla media settoriale del 18.9x. Ciò sta ad indicare che potenzialmente il valore delle azioni Saipem è compresso e che in futuro ci potrebbe essere un balzo delle quotazioni per far convergere il P/E alla media settoriale. Gli analisti stimano per il 2025 ricavi per 15 miliardi, in aumento del 3% rispetto al 2024, un EBITDA di 1,6 miliardi di euro, in aumento rispetto a 1,32 miliardi del 2024 e un flusso di cassa libero di circa 500 milioni di euro.

Il valore della società non è in discussione, con valutazioni molto attraenti e risultati maggiori rispetto all’anno precedente. Il maggior pericolo che possono correre le azioni Saipem è il blocco della fusione con Subsea 7 da parte delle autorità antitrust. Se il blocco dovesse avvenire, la pressione ribassista sul prezzo non accennerà a diminuire, comprimendo quello che secondo gli analisti è il valore reale della società.

Analisi tecnica azioni Saipem

grafico azioni Saipem

Andamento prezzo azioni Saipem, fonte: Tradingview

Il mercato negli ultimi anni ha penalizzato la quotazione delle azioni Saipem, con una perdita di valore del 60% circa negli ultimi 5 anni. Dopo aver raggiunto il suo minimo storico di 0,57 euro a settembre del 2022, il titolo ha ripreso a guadagnare terreno, a fasi alterne, raggiungendo un massimo relativo a 2,79 euro agli inizi di quest’anno. Per quanto riguarda i livelli di prezzo importanti, l’attuale quotazione in area 2,30 circa conferma il tentativo di collocarsi sopra la media a 50 periodi a € 2,26.

Va detto che la configurazione tecnica la cui formazione è iniziata nel 2024 lascia presagire a future pressioni sul prezzo. Infatti, si può notare la formazione di un testa e spalle, figura che può potenzialmente indicare un futuro ribasso delle attuali quotazioni. Se non dovesse mantenere la media a 50 periodi, è molto probabile un ritorno nella zona tra € 1,78 – € 1,65 come potenziale target di medio/breve periodo.

Se la fase ribassista sul titolo dovesse persistere, non sarebbe impossibile – da un punto di vista tecnico – rivedere nuovamente il prezzo in zona € 1,28 – € 1,11. Importante catalizzatore del prezzo da monitorare è la fusione con Subsea7, operazione che se andasse a buon fine potrebbe invece spingere la quotazione al rialzo e far avvicinare la stessa ai valori fondamentali.

Certificates su energetici o con Saipem fra le azioni sottostanti

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. L’investimento con azioni e certificati di investimento espone l’investitore a un rischio sostanziale di perdita del capitale investito.

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Oro e Bitcoin: Analisi e previsioni per il 2026 – LIVE LA REGISTRAZIONE DEL WEBINAR! https://www.investire-certificati.it/oro-bitcoin-analisi-di-fine-anno-e-previsioni-2026-gold-criptovalute/ Thu, 27 Nov 2025 10:38:58 +0000 https://www.investire-certificati.it/?page_id=40077 Previsioni per Oro e Bitcoin: chi vincerà la sfida nel 2026? E’ LIVE IL VIDEO CON LA REGISTRAZIONE DEL WEBINAR! Il 2025 ha visto grandi protagonisti sia l’Oro sia il Bitcoin. Il primo ha messo a segno un rally del 50%, superando prima i 3.000 dollari e poi i 4.000 dollari l’oncia. Il Bitcoin ha toccato quota 126.000 […]

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ORO BITCOIN

Previsioni per Oro e Bitcoin: chi vincerà la sfida nel 2026?

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Il 2025 ha visto grandi protagonisti sia l’Oro sia il Bitcoin. Il primo ha messo a segno un rally del 50%, superando prima i 3.000 dollari e poi i 4.000 dollari l’oncia. Il Bitcoin ha toccato quota 126.000 dollari, per poi ritracciare di circa il 30%.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi e quali previsioni per l’inizio del 2026? Meglio andare Short o Long? Focus su oro, argento e bitcoin

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Il webinar è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento o consulenza finanziaria. Il trading e gli investimenti in borsa possono mettere a rischio il capitale.

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Banche Europee: Un certificato per puntare sul mondo banking https://www.investire-certificati.it/banche-europee-un-certificato-per-puntare-sul-mondo-banking/ Mon, 24 Nov 2025 10:28:45 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39950 Il mondo bancario resta sotto i riflettori anche negli investment certificates. Vontobel ha emesso un prodotto che permette di puntare, seppur indirettamente, se tre grandi nomi del comparto: Barclays Bank, Commerzbank e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA). Una banca britannica, una tedesca ed una spagnola, con la possibilità di incassare cedole mensili fino allo 0,92%, […]

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Il mondo bancario resta sotto i riflettori anche negli investment certificates. Vontobel ha emesso un prodotto che permette di puntare, seppur indirettamente, se tre grandi nomi del comparto: Barclays Bank, Commerzbank e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA). Una banca britannica, una tedesca ed una spagnola, con la possibilità di incassare cedole mensili fino allo 0,92%, per un rendimento cedolare che può arrivare all’11% lordo su base annua. Focus sul certificato ISIN DE000VH775H9, su tre grandi nomi del mondo banking europeo.

Grandi banche europee e cedole mensili

Il certificato ha un valore nominale pari a 100 euro e le cedole condizionate sono pari a 0,92€ su base mensile. Per incassarle è sufficiente che nessuno dei tre titoli perda il 40% o più dai prezzi iniziali. Il livello del 60% vale anche come barriera capitale.

Da notare, poi, come il prodotto sia negoziato a sconto di circa due punti percentuali, con un rendimento potenziale che è quindi vicino al 12% annuo lordo, anche considerando che la prima finestra per la rilevazione cedolare è in arrivo a inizio dicembre (8/12/2025).

Possibilità di richiamo anticipato dal sesto mese

A partire dal sesto mese di vita del certificato in poi è presente l’autocall, ossia la possibilità di richiamo anticipato del prodotto. Nel caso in cui le azioni sottostanti si trovino sopra i prezzi iniziali il prodotto sarebbe automaticamente richiamato. Il trigger per l’attivazione dell’autocall scende progressivamente dell’1% su base mensile, arrivando al 77% nell’aprile 2028. Se l’autocall non si attiva, in data 8 maggio 2028 è fissata la rilevazione finale. Nel caso in cui i tre titoli si trovino sopra il 60% dei prezzi iniziali il certificato rimborserà il valore nominale più l’ultima cedola, con effetto memoria. In caso contrario il rimborso sarebbe lineare con la performance del worst of.

Barclays Bank, Commerzbank e BBVA: le banche di questo certificato

Barclays Bank è stata fondata oltre 300 anni fa a Londra. E’ la maggiore banca britannica e opera a livello globale con servizi di retail banking, corporate e investment banking. Ha una presenza significativa anche in Europa, inclusa l’Italia.

Commerzbank è stata fondata nel 1870 ad Amburgo, oggi ha sede a Francoforte sul Meno. Oggi giorno è la quarta banca più grande della Germania, dopo Deutsche Bank, DZ Bank e KfW. Offre servizi sia a privati che a imprese, con grande attenzione al supporto sull’export. È presente in 50 paesi su scala globale, fra cui l’Italia.

Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA) è la seconda banca spagnola dopo Santander. E’ nata alla fine dello scorso millennio dalla fusione fra Banco Bilbao Vizcaya e Argentaria. BBVA è operativa in oltre 40 paesi, con una forte presenza anche nel Sud America. Supera i 100.000 dipendenti e i 75 milioni di clienti su scala globale.

I prezzi iniziali e le barriere delle azioni bancarie sottostanti

Ecco in questa tabella riassuntiva i livelli da monitorare con il nuovo certificato di Vontobel (ISIN DE000VH775H9) sul mondo bancario europeo. Ricordiamo come la barriera capitale sia europea, con osservazione soltanto alla scadenza.

AzioniPrezzo inizialeBarriera cedolaBarriera capitale
Barclays409,8245,88245,88
Commerzbank31,8919,13419,134
Banco Bilbao Vizcaya Argentaria17,93510,76110,761

Messaggio promozionale – I certificati sono prodotti complessi. Il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%. Le cedole sono condizionate alla barriera premio, se i sottostanti sono sotto tali valori è possibile non incassare alcun premio. Verificare di aver compreso il funzionamento dei certificati e i rischi associati all’investimento. Ricordiamo anche che con i certificates l’investitore è esposto al rischio emittente.

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Previsioni per le azioni di Tesla https://www.investire-certificati.it/previsioni-per-le-azioni-di-tesla/ Fri, 21 Nov 2025 13:04:49 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39929 Focus sulle azioni di Tesla: uno dei nomi più discussi a Wall Street. Quali previsioni per Tesla? Ci sarà spazio per altre salite o l’attuale valore, con una capitalizzazione di mercato di oltre 1.200 miliardi di dollari è eccessivo? Azioni Tesla La società americana fondata da Elon Musk nata nel settore delle auto elettriche è […]

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Focus sulle azioni di Tesla: uno dei nomi più discussi a Wall Street. Quali previsioni per Tesla? Ci sarà spazio per altre salite o l’attuale valore, con una capitalizzazione di mercato di oltre 1.200 miliardi di dollari è eccessivo?

Azioni Tesla

La società americana fondata da Elon Musk nata nel settore delle auto elettriche è oggigiorno impegnata in numerosi ambiti economici: da quello energetico, all’aerospaziale, per arrivare all’intelligenza artificiale.

Tesla continua a far parlare sempre di sé anche per via della figura geniale quanto controversa di Elon Musk e delle recenti indagini della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) sui veicoli Tesla e del ruolo di Musk nell’amministrazione americana. L’articolo si propone di esaminare quali sono le prospettive per Tesla, fra rischi e opportunità della società, arrivando ai principali indicatori di bilancio e al valore reale delle azioni Tesla.

Tesla e le Magnifiche Sette Azioni USA

Tesla, conosciuta prima come Tesla Motors, progetta, produce e vende veicoli elettrici e sistemi di stoccaggio dell’energia. La società americana opera attraverso due segmenti principali: Automotive e Generazione e Conservazione di energia. Per quanto riguarda il primo segmento, Tesla si occupa della progettazione, dello sviluppo, della produzione e vendita di veicoli elettrici. Nel segmento Energia, Tesla è impegnata nella progettazione, fabbricazione, istallazione e vendita di prodotti di conservazione dell’energia e sistemi di energia solari per i clienti residenziali e commerciali.

Indagine NHTSA nei confronti di Tesla – conseguenze per le azioni

ELON MUSK - TESLA

Per le azioni Tesla ci potrebbe essere un pò di turbolenza negli ultimi mesi dell’anno, per via del settore a cui viene associato, quello tecnologico, su cui gli analisti ritengono che sia in bolla per via delle valutazioni troppo alte spinte dagli sviluppi dell’intelligenza artificiale. Inoltre la NHTSA ha avviato un’indagine a settembre per delle verifiche sui maniglioni elettronici retrattili istallati su vari modelli prodotti da Tesla. L’agenzia federale per la sicurezza stradale americana ha ricevute numerose segnalazioni del malfunzionamento delle maniglie causate da un calo della tensione della batteria da 12 volt. Questo malfunzionamento ha causato enormi disagi, in quanto le persone sono rimaste bloccate nei veicoli. Tesla dovrà fornire entro il 10 dicembre un dossier tecnico con tutti i dettagli tecnici riguardanti l’apertura delle porte.

L’indagine ha spinto la Cina ad intervenire, attraverso Il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology (MIIT), che ha diffuso una bozza che impone ai produttori di garantire sistemi manuali chiaramente visibili e accessibili per l’apertura delle porte in emergenza. Questo è un segnale importante per Tesla, visto che il mercato cinese è uno dei sui principali mercati e leader mondiale nei veicoli elettrici.

Azioni Tesla: minacce e opportunità per il titolo in borsa

Per le azioni Tesla Inc le minacce non mancano, soprattutto con l’attuale clima geopolitico tra Stati Uniti e Cina influenzato dai dazi imposti da Trump. Le conseguenze di questa politica fiscale americana non hanno tardato a produrre i primi effetti sulla società. Infatti nel Q3 del 2025, nonostante gli ottimi ricavi registrati pari a 28,095 miliardi di dollari e superando le stime di Wall Street di 26,46 miliardi, le vendite in Cina si sono drasticamente ridotte. Numeri alla mano, le vendite in Cina sono crollate a circa 26.000 veicoli ad ottobre, minimo in tre anni e registrando un calo del 35,8% anno su anno. Considerando i primi 10 mesi del 2025, le vendite in Cina sono calate dell’8,38% rispetto al medesimo periodo del 2024.

Anche in Europa si registra un calo significativo a settembre 2025. Infatti, Tesla ha venduto 39.837 veicoli, in calo del 10,5% anno su anno, facendo scendere la quota di mercato dei veicoli elettrici in Europa al 3,2% rispetto al 4% dell’anno precedente. Le vendite di Tesla hanno risentito della forte concorrenza delle società cinesi, tra cui BYD, le quali hanno registrato un record di vendite in Europa, aumentate del 398% anno su anno. La quota di mercato sale al 2% rispetto allo 0,4% dell’anno precedente.

Ma degli sviluppi positivi per il titolo possono arrivare dai veicoli a guida autonoma (FSD). Tesla avrebbe ricevuto l’approvazione normativa per la guida autonoma di Livello 4 in tre paesi europei. La commercializzazione in Europa del FSD è stata lanciata a settembre del 2025 con un prezzo di lancio di € 8.999,00. Ovviamente si tratta solo delle prime fasi prima che possa svilupparsi un vero e proprio mercato diffuso, poiché i regolatori europei vogliono adottare un approccio cauto.

Azioni Tesla, analisi tecnica e fondamentale

Analisi fondamentale azioni Tesla

I risultati del terzo trimestre 2025 vedono i ricavi complessivi di Tesla attestarsi su 28,095 miliardi di dollari in incremento del 12% rispetto al Q3 del 2024. I ricavi hanno beneficiato di un incremento delle consegne totali dei veicoli elettrici e di una crescita nel settore energetico della società. Purtroppo lo stesso non si può dire del reddito operativo, che ha registrato un valore di 1,624 miliardi di dollari in decremento del 40% rispetto al Q3 2024. L’utile netto è sceso del 36% rispetto al Q3 del 2024, attestandosi su $ 1.373 milioni. L’utile per azione registra un valore di $ 0,43 rispetto ai $0,68 del terzo trimestre 2024.

Dal punto di vista finanziario, Tesla ha un debt/equity ratio di circa 9,20%. Nel solo terzo trimestre del 2025, la società ha generato una variazione di cassa positiva di 2.849 milioni di dollari, arrivando a detenere in cassa un totale di 19.584 milioni di dollari, contro un indebitamento finanziario di 5.778 milioni di dollari secondo il report sui risultati del Q3 2025 pubblicato dalla società.

Gli analisti ritengono che la società sia sopravvalutata dal mercato di riferimento, sopravvalutazione dovuta anche al grande hype del settore tecnologico, di cui Tesla è una delle colonne portanti. Il metodo DCF stima che in base agli attuali dati finanziari a disposizione, il fair value del titolo sia di $ 169,00, con una sopravvalutazione notevole rispetto all’attuale prezzo di circa 400 dollari al momento della stesura di questo articolo. Ecco il giudizio degli analisti, divisi per tipologia di giudizio:

  • Strong Sell: 2 analisti;
  • Sell: 10 analisti;
  • Hold: 19 analisti;
  • Buy: 22 analisti;
  • Stong Buy: 8 analisti

Analisi tecnica azioni Tesla

Le azioni Tesla, dopo una fase di debolezza partita da novembre 2021, hanno riacquistato forza nell’aprile del 2024 con il prezzo che ha toccato il massimo storico a dicembre 2024 con una quotazione di $ 488,54. Nel 2025 c’è stata una discesa dirompente toccando un minimo relativo di $ 214,15 ad aprile 2025 e poi la successiva risalita, che nelle settimane precedenti a questa ha fatto raggiungere al prezzo un massimo relativo di $ 474,07. Al momento della scrittura di questo articolo il prezzo quota $ 401,25.

Grafico prezzo Tesla, fonte: Tradingview

Come si evince dal grafico, il prezzo ha formato una importante figura ribassista, cioè un doppio massimo con le candele settimanali del 16 dicembre 2024 e 3 novembre 2025. Un primo livello da tenere sott’occhio e a $ 376,00, livello di prezzo raggiunto successivamente al ritracciamento dal massimo settimanale del 16 dicembre 2024. La tendenza nel medio periodo è tendenzialmente rialzista, con la trend line evidenziata nel grafico e testata varie volte dal prezzo come supporto.

Al momento un atteggiamento di attesa sembra d’obbligo, anche considerando l’incertezza che aleggia sul comparto tecnologico USA, nonostante la solida trimestrale di NVIDIA, snodo cruciale per il futuro andamento della corsa agli investimenti IA.

Dal punto di vista tecnico, per Tesla una rottura fatta con forza dell’area evidenziata in rosso, tra $ 488,00 e 442,00, può implicare per il titolo il raggiungimento di territori inesplorati. Invece, una rottura al ribasso di $ 360,00 potrebbe segnalare una fase di forte debolezza del prezzo.

Certificates su azioni Tesla, Tech USA e settore automotive

investire su Tesla
Certificates su Tesla

Le azioni Tesla sono presenti in numerosi certificates su Borsa Italiana. Fra i vari, ne esaminiamo due con airbag, ossia con strike su valori nettamente inferiori ai prezzi iniziali. Un plus non da poco considerando la volatilità di Tesla e i rischi di sovravvalutazione.

Entrambi navigano a sconto, anche se le barriere sono ancora distanti. Il certificato ISIN XS3167065500 ha per sottostanti le azioni di Tesla, NVIDIA e Palantir. La barriera capitale e l’airbag sono posizionati al 45% dei prezzi iniziali, mentre la barriera cedolare è al 50%. Sono previsti premi mensili condizionati dell’1,09% lordo, per un rendimento cedolare che può quindi arrivare a superare il 13% lordo.

Un altro certificato, emesso come il precedente da Barclays, ha per sottostanti le azioni di Tesla, Stellantis e NIO, con ISIN XS3167125254. Focus sul comparto automotive, con barriera capitale ed airbag al 40%. l rendimento cedolare potenziale arriva al 17,52%. Da notare come nei primi sei mesi le cedole siano fisse, per poi diventare condizionate ad una barriera cedolare del 55%. Di fatto, però, oltre 8 punti percentuali e mezzo di cedole garantite, che possono rappresentare un plus all’opzione airbag presente nel certificato.

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. L’investimento con azioni e certificati espone l’investitore a un rischio sostanziale di perdita del capitale investito.

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