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]]>Il BTP Italia pagherà un tasso minimo reale dell’1,85% lordo. Pertanto, due cedole semestrali dello 0,925% lordo, cui si aggiungerà la rivalutazione del capitale e delle cedole medesime per l’inflazione registrata nel periodo. Di fatto sarà questo il rendimento vero e proprio, considerando che la restante parte è rivalutazione per coprire la perdita di potere di acquisto derivante dall’inflazione.
Da notare poi il premio Fedeltà dell’1% per chi acquista il BTP Italia in collocamento e lo tiene fino alla scadenza. Un bonus non pagato a chi compra il BTP sul mercato secondario, che comunque è circa lo 0,14% lordo su base annua, nulla di eclatante anche considerando che lo si incassa soltanto a scadenza.
Maggio 2025: una nuova edizione del BTP Italia. Ora conosciamo anche i tassi minimi di rendimento. Il BTP Italia pagherà l’1,85% oltre alla rivalutazione di capitale e cedole per l’inflazione. Numeri in linea con le aspettative degli analisti o forse anche qualche centesimo più alti.
A questo punto è possibile qualche considerazione aggiuntiva, considerando che non potranno essere rivisti al ribasso (vi è la seppur difficile possibilità che siano rivisti di qualche centesimo al rialzo).
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Il codice ISIN di questo BTP è IT0005648248. Attenzione: si tratta di un codice ISIN per chi lo acquista durante il collocamento: successivamente ne sarà assegnato un altro, per distinguere chi avrà diritto al premio Fedeltà e chi no alla scadenza.
Partiamo dai punti di forza. Non ci sono commissioni per comprarlo e la tassazione è agevolata al 12,50%. Inoltre, l’1,85% di rendimento minimo protegge l’investitore anche da uno scenario di inflazione a zero. In tal caso i tassi scenderebbero notevolmente e il prezzo del bond potrebbe salire sopra la pari.
Ricordiamo, poi, che il BTP Italia è indicizzato all’inflazione italiana. Considerando i tassi offerti da bond di simile scadenza, il nuovo BTP Italia sconta un’inflazione italiana dell’1,30% annuo circa. Numeri inferiori rispetto a quelli previsti dalle grandi banche d’affari (senza considerare eventuali fiammate che potrebbero esserci nei prossimi anni). Pertanto, questo premio di rendimento cui si rinuncia per avere la protezione del capitale all’inflazione sembra relativamente contenuto rendendo il BTP Italia interessante.
Chiaramente si tratta di uno strumento conservativo, che molto difficilmente offrirà rendimenti particolarmente elevati, salvo spiacevoli casi di crescita dell’inflazione.
Fra i rischi troviamo ovviamente l’emittente: lo Stato Italiano tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanza. Anche se l’investimento è bollato come “sicuro”, il rischio non è mai nullo. Qui rimandiamo alla lista dei BTP senza CACs.
C’è poi un rischio di prezzo: la quotazione in caso di interessi elevati a fronte di inflazione bassa (scenario difficile da immaginare) potrebbero scendere sotto la pari.
Per chi vuole acquistare il BTP Italia durante il collocamento i giorni per gli investitori privati sono 27-28 e 29 maggio 2025. Il 30 maggio toccherà agli investitori istituzionali (solo mattina). Il collocamento avverrà sul MOT, il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana, con i tradizionali orari di negoziazione dell’exchange. Per comprare il BTP è sufficiente avere l’home banking (con accesso al trading online) o conto titoli via banca o Poste Italiane.
Sin qui abbiamo parlato di BTP, ecco di seguito alcuni articoli su certificati di investimento quotati in questa prima parte del 2025.
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]]>Torna il BTP Italia, con un nuovo bond con scadenza 2032. La vita di questo titolo di Stato sarà dunque pari a 7 anni. Si tratta di un’obbligazione governativa pensata per i piccoli risparmiatori ed indicizzata all’inflazione. Fra gli elementi chiave spicca anche il premio fedeltà dell’1% lordo, pagato a chi manterrà il titolo dall’emissione (acquistandolo in collocamento) sino alla scadenza.
Quanto renderà il nuovo bond? Chiaramente ci sarà l’indicizzazione all’inflazione sia della cedola che del capitale, valore cui sarà aggiunto un extra (la cedola reale), al momento non ancora noto. Come sempre, lo Stato comunicherà il giorno prima dell’emissione il rendimento minimo garantito di questo nuovo BTP Italia. Siccome il collocamento parte martedì 27 maggio, i tassi minimi saranno quindi annunciati lunedì 26 maggio prossimo.
Scelta curiosa quella di iniziare il collocamento di martedì, che ha però due plus per lo Stato. Da un lato permette il reinvestimento del precedente BTP Italia (in scadenza in quei giorni, con rimborso appunto lunedì 26 maggio). Inoltre evita allo Stato di annunciare il venerdì prima tassi minimi con il rischio che possano scendere o salire nel corso del week end, vista l’elevata volatilità di queste settimane.
Per chi vuole acquistare il BTP Italia già durante il collocamento il MEF, ossia il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso pubbliche le date: da martedì 27 a venerdì 30 maggio 2025. Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana). Saranno tre banche dealers: Intesa Sanpaolo S.p.A., Unicredit S.p.A. e Banco BPM S.p.A.
Attenzione, però, perché anche in questa occasione sono previste due fasi. La prima fase si svolgerà da martedì 27 a giovedì 29 maggio, salvo chiusura anticipata, interessando unicamente i risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail). Il venerdì (30 maggio), ecco la seconda fase, unicamente la mattina, riservata esclusivamente agli investitori istituzionali.
Dove si comprano i nuovi BTP Italia? Anche in questo caso nessuna novità: gli investitori retail avranno la possibilità di acquistare il bond “BTP Italia” tramite home banking (a patto di avere l’abilitazione alle funzioni di trading online) oppure rivolgendosi al proprio referente in banca o ancora in posta, sempre a condizione di possedere un conto corrente con il conto deposito titoli. Successivamente il bond sarà negoziato sul mercato secondario, fluttuando in base all’andamento dei tassi di interesse ed alle aspettative per l’inflazione nei prossimi anni.
Da notare che chi acquista il bond in fase di collocamento non paga commissioni ed ha la possibilità di acquistarlo al prezzo di emissione di 100. Il taglio minimo dell’investimento è pari a mille euro (e multipli).
Il sito del Ministero ci ricorda che “Anche per questo titolo la tassazione è agevolata al 12,5%. È esente dalle imposte di successione, e, come previsto dalla legge di bilancio 2024, concorre all’esclusione dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro investiti in titoli di Stato”.
Il nuovo BTP Italia avrà una durata di 7 anni e un premio finale extra pari all’1% per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza, il 4 giugno 2032. Senz’altro un plus, anche se si tratta di un rendimento netto aggiuntivo pari ad appena lo 0,125% annuo.
Il punto di forza di questo bond è legato all’indicizzazione all’inflazione italiana, anche se sarà prevista una cedola aggiuntiva (cedola reale), in aggiunta all’indicizzazione. Ogni valutazione sul prodotto è da rimandarsi alla comunicazione dei tassi minimi garantiti. Il BTP Italia permette quindi all’investitore di proteggersi dal rischio che l’inflazione eroda il potere d’acquisto, con un Titolo di Stato che si apprezza in caso di ripresa dell’inflazione, pagando anche un premio cedolare aggiuntivo.
Difficile attendersi un rendimento garantito elevato da questo BTP Italia, anzi. Bond con scadenza simili (senza l’elemento di indicizzazione all’inflazione rendono circa il 3% lordo, quindi il 2,65% netto circa). È vero che per BTP Italia e BTP Futura i mercati a volte chiedono un rendimento aggiuntivo, ma il floor, ossia la base da cui partiremo verosimilmente sarà bassa. In ogni caso sapremo lunedì 26 maggio il rendimento minimo di questo nuovo BTP Italia, oltre al codice ISIN. Anche in questo caso avremo un codice ISIN per chi acquista il bond in fase di emissione (e potrebbe avere diritto al premio fedeltà qualora lo detenesse fino a scadenza) ed un ISIN diverso per le negoziazioni sul mercato secondario.
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]]>Vediamo alcuni punti chiave relativi al nuovo titolo di Stato ISIN IT0005634792.
Ecco i rendimenti minimi garantiti del BTP Più, con un rendimento minimo garantito crescente.
Numeri senz’altro non particolarmente elevati che riflettono la discesa dei tassi registrata in questi ultimi mesi.
Il codice ISIN del nuovo buono del Tesoro durante il periodo di collocamento è IT0005634792. Come capita per BTP Valore e BTP Italia, dove è previsto un premio Fedeltà, il codice ISIN è diverso dopo il collocamento (per permettere di capire chi avrà la possibilità di venderlo a 1000 dopo 4 anni.
Ricordiamo che il BTP più non prevede premio Fedeltà. E però presente l’opzione di rivendita allo Stato al valore nominale dopo 4 anni. In tal caso il rendimento lordo complessivo sarebbe pari all’11,20% (pari a 4 anni di cedole al 2,80%). Sarebbe poi da detrarre l’imposta di bollo. Non sono previste commissioni per l’acquisto, mentre per la vendita o la negoziazione dopo il collocamento si applicano quelle tradizionali.
Il BTP più paga cedole trimestrali, formula gradita agli investitori retail, che nei primi quattro anni sono quindi pari allo 0,7% lordo su base trimestrale. Successivamente, dal quinto all’ottavo anno salgono allo 0,90%. La tassazione delle cedole è del 12,50%.
Il BTP dopo il collocamento sarà negoziato sul mercato secondario di Borsa Italiana con un prezzo che oscilla in base all’andamento dei tassi di interesse. E’ prevista un’opzione di rimborso anticipato alla fine del quarto anno. I risparmiatori potranno usarla per rivendere l’intero capitale investito o anche solo una parte.
Vediamo ora le date. Tale opzione di rivendita sarà esercitabile in una apposita finestra temporale prevista tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029. E valida soltanto per coloro che acquisteranno il titolo durante i giorni di collocamento (e non quindi per chi acquista il BTP più sul mercato secondario successivamente).
Il taglio minimo per comprare il BTP è di mille euro. Non sono previsti massimali, ma soltanto una cifra minima di investimento, pari appunto a 1000 euro. Il titolo avrà una quotazione iniziale di 100. Può essere comprato tramite i tradizionali canali di online banking, in banca o alla Posta.
Approfondimenti – BTP Più – Conviene investire? Come funziona BTP Più valore.
Usciamo dal mondo dei BTP, per tornare a quello dei certificati di investimento. Se vuoi leggere degli approfondimenti su certificates con barriere profonde ti rimandiamo a questi tre articoli:
Ricordiamo come disclaimer che le obbligazioni, così come i certificates, sono soggette al rischio emittente. Con i certificates c’è anche una maggiore complessità del prodotto ed il capitale investito è a rischio.
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]]>Arriva una nuova emissione di Buoni del Tesoro, denominata BTP Più, lo ha annunciato il Ministero dell’Economia e Finanza. Ma come funziona questo titolo di Stato? E soprattutto, conviene comprare il BTP Più? Scopriamolo in questo articolo.
Il collocamento avverrà dal 17 al 21 febbraio prossimo, tramite i tradizionali canali. In fase di emissione il BTP più si potrà acquistare al valore nominale di 100, con taglio minimo di mille euro. Successivamente sarà negoziato sul mercato secondario con un prezzo che oscillerà in base ai tassi di rifermento e all’andamento di domanda e offerta, con i tradizionali meccanismi della borsa e con la novità per chi lo compra in fase di collocamento di poterlo vendere a 100 dopo 4 anni.
La durata del BTP più sarà pari ad otto anni, con scadenza nel 2033. Come detto, chiaramente il titolo sarà negoziato su Borsa Italiana con la possibilità quindi di acquistarlo e rivenderlo al prezzo di mercato del momento. Il BTP Più sarà il primo titolo di Stato con incorporata l’opzione di rimborso alla pari dopo quattro anni.
La frequenza del pagamento delle cedole del BTP Più è trimestrale. Si incassa quindi ogni tre mesi un ammontare predefinito e proporzionale a quanti bond statali si sono acquistati.
Non è previsto premio Fedeltà. Pertanto, detenere il bond per l’intera vita, dall’emissione alla scadenza, non porterà bonus aggiuntivi, salvo la possibilità di rimborso alla pari dopo quattro anni.
Come tutti i titoli di Stato, anche per il BTP la tassazione è agevolata, al 12,50% contro il 26% di azioni, ETF azionari, futures, certificates e CFD. Lato fiscale si ha quindi un trattamento meno oneroso da parte dello Stato. Resta anche prevista anche l’esclusione dall’ISEE fino a 50.000 euro complessivi di investimento in Titoli di Stato.
Per capire se conviene comprare BTP più dovremo ovviamente conoscere il rendimento minimo, al momento non ancora noto.
Ad ora sappiamo che è previsto un tasso cedolare crescente. Pertanto, nella seconda fase (dal quinto all’ottavo anno) i tassi corrisposti saranno più alti. Il tasso minimo garantito sarà comunicato nei giorni precedenti l’emissione dal Ministero dell’Economia, in data 14 febbraio. L’opzione di rivendita del prodotto alla pari nel 2029 è utile qualora il prezzo spot fosse sotto la pari, ma chiaramente va a ridurre il rendimento potenziale dei primi quattro anni di questo BTP. In altre parole, ha un costo per l’investitore.
Chi compra questo titolo di Stato in emissione avrà la possibilità di rivenderlo al valore nominale di 100 fra quattro anni. Spiega il sito del Ministero dell’Economia che “gli investitori che acquisteranno il Titolo nei giorni del collocamento, di richiedere il rimborso anticipato del capitale alla fine del quarto anno, recuperando interamente l’ammontare investito, o la quota parte che si desidera svincolare”.
Chiaramente, questa opzione “callable” in mano al possessore del bond statale fa sì che il prezzo verosimilmente sarà più basso per chi compra il BTP più nei giorni successivi all’emissione in quanto non incorporerà questo bonus.
Di fatto chi ha questa opzione, sarebbe protetto dallo scenario di salita dei tassi e discesa del prezzo del bond sul mercato secondario. Vale sempre la pena ricordare che alla scadenza di questo bond è garantita la protezione del capitale, salvo rischio emittente. Ma la scadenza di questo BTP più, fissata al 2033, per molti investitori potrebbe risultare lontana. E’ quindi interessante l’opzione del richiamo anticipato per l’investitore, anche se avrà senz’altro un costo in termini di rendimento.
Il codice ISIN del BTP scadenza 2033 sarà comunicato insieme ai tassi minimi per i primi 4 anni e per i successivi 4 venerdì 14 febbraio. Tre giorni più tardi partirà il collocamento di questa particolare forma di BTP Valore, dedicata gli investitori privati.
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]]>Lo Stato Italiano colloca in questi giorni una nuova emissione speciale di BTP Valore, dedicata agli investitori privati (codice ISIN IT0005594491). Si tratta di un BTP con vita complessiva pari a 6 anni e scadenza 2030. Cedole crescenti. Ecco i dettagli sul funzionamento.
Difficile dire se il BTP convenga. Sono molti i fattori da analizzare e senz’altro la risposta varia da investitore a investitore. Possono senz’altro rappresentare una modalità di diversificazione del portafoglio, con un rendimento netto che supera il 3%.
Anche questa volta si tratta di un titolo con scadenza 2030, sei anni di vita quindi, e cedole crescenti. I tassi sono simili alla precedente, con interessi pari al 3,35% nei primi tre anni di vita, per poi salire al 3,90% lordo nel secondo triennio.
Conviene il BTP Valore 2024-2030 ISIN IT0005594491? Partiamo dal rendimento di questo titolo di Stato. Il rendimento lordo di questo bond è pari al 3,65% (valore che salirebbe al 3,77% considerando anche il premio fedeltà). Confermata la cadenza delle cedole trimestrali, che risulta gradita ai piccoli investitori.
Per chi acquista il bond in collocamento (da lunedì 6 a venerdì 10 maggio, anche se venerdì la chiusura è prevista per le ore 13:00) e lo detiene fino a scadenza è previsto un premio fedeltà dello 0,8% lordo. Numeri modesti, se consideriamo che si tratta di circa lo 0,1% netto per anno, ma in crescita dello 0,10% rispetto al precedente BTP Valore. Per chi vuole parcheggiare la liquidità per qualche anno, con la garanzia del capitale salvo default dell’emittente, si tratta di un piccolo rendimento extra.
Il codice ISIN della nuova emissione durante il collocamento è IT0005594491. Per chi acquista questo BTP Valore in seguito, ossia non durante il collocamento, l’ISIN sarà diverso. Questo serve per distinguere chi avrà diritto al premio fedeltà alla scadenza da chi lo ha acquistato successivamente e non riceverà quindi il premio finale aggiuntivo.
Come si compra il BTP? Tramite le piattaforme di online trading e online banking, oppure presso le filiali delle banche o anche presso Poste Italiane. Serve ovviamente un conto Titoli di appoggio.
Il taglio minimo è pari a mille euro ed il bond si acquista alla pari, pertanto a un prezzo di 100, durante il collocamento. Successivamente oscillerà sul mercato secondario in base all’andamento dei tassi di interesse. Se dovessero salire, sarebbe probabile che il suo prezzo scenda sotto la pari, mentre in caso di tassi in discesa il prezzo a pronti potrebbe salire sopra il valore di emissione.
Da notare come i bond governativi abbiano una tassazione agevolata al 12,50%. Pertanto, ai rendimenti sopra indicati occorre detrarre il 12,50% per ottenere il rendimento netto. Il BTP, come tutte le obbligazioni, è negoziato a corso secco (e quindi bisogna aggiungere al prezzo il rateo di interessi maturato per ottenere il prezzo “tel quel”). Anche questi BTP sono soggetti ai CACS, differentemente dai titoli di Stato con scadenza sotto l’anno e dalle emissioni antecedenti il 2013.
Perché una nuova emissione di BTP? L’obiettivo potrebbe essere quello di raccogliere altri 10-12 miliardi, dopo i 18 della passata emissione, oltre 50 miliardi in tre collocamenti. Si tratta di una mezza sorpresa per molti, visto che soltanto due mesi fa era avvenuta la terza emissione dei BTP Valore, con tassi simili (più bassi dello 0,10% nei primi tre anni e più alti dello 0,10% nel restante triennio). Lo Stato, però, ha ancora una volta bisogno di soldi.
Segnaliamo un webinar gratuito legato a trading e investimenti per il 15 maggio prossimo, in collaborazione con BNP Paribas. Stefano Fanton presenterà le sue previsioni sui mercati e alcuni certificati di investimento interessanti nell’attuale scenario. Ecco il link per le iscrizioni gratuite
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]]>Arriva in settimana il BTP Valore Maggio 2024. Il codice ISIN è IT0005594491 per la fase del collocamento. Seguirà un secondo codice ISIN per chi lo compra dopo il collocamento (senza aver quindi diritto a scadenza all’eventuale premio fedeltà dello 0,8%). Le Cedole inizialmente al 3,35% annuo lordo per i primi tre anni, poi il rendimento sale al 3,90% per i successivi tre anni.
Conviene comprare questo BTP? Ecco un confronto fra i rendimenti dei vari BTP Valore, BTP Futura e altri Buoni del Tesoro tradizionali (a cura di Fabrizio Fiorani, trader indipendente e autore della rubrica Storia della Borsa).
Quali BTP conviene comprare? La scelta spetta ovviamente al lettore. Per aiutarlo, presentiamo un confronto fra i rendimenti effettivi a scadenza annui lordi delle emissioni “retail” di titoli di Stato (BTP Valore e Futura) verso quelli dei “comuni” BTP con duration simile calcolati sui prezzi di riferimento di venerdì 03/5/24. Nel calcolo dei rendimenti non è stato considerato il “premio fedeltà” in quanto spettante solamente a chi ha sottoscritto il titolo nella fase di collocamento e lo manterrà fino alla scadenza. I dati sono tratti da Borsa Italiana. Si evince che su 7 collocamenti retail il mercato richiede un rendimento mediamente superiore di 0,286 bp.
Il BTP Valore in emissione, considerando le cedole minime, ha un Rendimento lordo sostanzialmente in linea con quello della recente emissione del BTP Valore marzo 30 (3,66% vs 3,69%). Complessivamente il rendimento è leggermente superiore (3,77%) se si considera anche il premio fedeltà di 0,80% per il sottoscrittore che manterrà il titolo fino alla scadenza nel 2030. Il differenziale aumenta ulteriormente se lo si confronta con il Btp 3.50% Mz30 (3,77% contro 3,41%).
Extra rendimento emissione “retail” +0.37 bp
In questo caso il rendimento extra dell’emissione “retail” arriva a 0.41 bp, il più alto.
Rendimento aggiuntivo per l’emissione “retail” +0.29 bp
Extra rendimento emissione “retail” +0.28 bp
Extra rendimento emissione “retail” +0.26 bp
E’ quello con il delta rendimento extra più basso, solo +0.03 bp
Extra rendimento emissione “retail” +0.36 bp.
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]]>Pochi mesi dopo l’emissione di febbraio e marzo 2024, il Ministero dell’Economia e delle Finanze torna a bussare alle porte degli italiani, proponendo un Buono del Tesoro con scadenza 2030. Nessun rendimento eclatante, ma la possibilità di portare a casa circa tre punti percentuali netti di rendimento. Visti gli attuali rendimenti sul mercato secondario, il BTP maggio 2024 potrebbe battere la precedente emissione. Vediamo i dettagli.
Quale BTP comprare? Al momento i tassi del nuovo BTP Valore non sono ancora noti; quindi, è presto per dare un giudizio. Bisogna attendere i tassi minimi garantiti, che saranno annunciati venerdì 3 maggio, con il codice ISIN dell’emissione. Da notare, poi, come il BTP avrà un doppio codice ISIN, come da tradizione. Uno per la fase di collocamento ed un secondo per il mercato secondario. Chi lo acquisterà in collocamento e lo deterrà fino a scadenza potrà ricevere il premio fedeltà, pari allo 0,8%.
L’emissione può rappresentare una sorta di parcheggio della liquidità, il rendimento è comunque limitato. Ci sono senz’altro vari vantaggi, con un rendimento lordo che supererà il 20% in sei anni. Positiva la tassazione agevolata al 12,5% e l’esenzione ISEE fino a 50.000 euro. Da notare anche le commissioni a zero per chi acquista il prodotto in fase di collocamento. Nessun pasto gratis, con un rendimento che sarà allineato o poco superiore a quello degli altri bond con simile scadenza sul mercato secondario.
Partiamo da una considerazione. Il BTP Valore emesso in primavera offriva cedole del 3,25% per i primi tre anni e del 4% per il triennio successivo. Lo scenario sui mercati è simile, con rendimenti che al momento sono appena superiori. Pertanto, potremmo aspettarci tassi intorno al 3,5% per i premi tre anni e poco superiori al 4% per il restante triennio. Dipenderà dai movimenti dei tassi di interesse sul mercato secondario nei prossimi giorni e anche da quanto alto sarà l’interesse del Ministero dell’Economia per ottenere elevati risultati in termini di miliardi acquistati dagli investitori privati.
Un paragone per capire il possibile rendimento? Operativamente possiamo confrontare il nuovo bond con il BTP IT0005542797, con scadenza giugno 2030. Il titolo paga cedole del 3,7% lordo annuo e quota in area 101, ossia poco sopra la pari (il valore nominale è 100). Partendo dal presupposto che il BTP Valore offre rendimenti leggermente superiori a quelli già sul secondario, potremmo attenderci un rendimento simile, appunto con cedole dapprima sul 3,5% e poi in area 4,2% per la seconda parte del bond.
La nuova emissione presenta un premio fedeltà più alto dello 0,1% (pari a 0,8% contro il precedente 0,7%). Per incassarlo occorre però tenere il BTP dal collocamento alla scadenza nel 2030. Pertanto, parliamo di uno 0,8% che sarà pagato fra oltre 6 anni, pari a 0,133% annuo lordo e circa 0,116% annuo. Numeri irrisori, che possono rappresentare un plus, ma che al tempo stesso si ottengono soltanto immobilizzando il capitale fino al 2030. Chiaro che per chi volesse fissare i soldi per tale arco temporale si tratta di un rendimento aggiuntivo.
Quando i tassi delle nuove emissioni salgono, i bond già in circolazione sul secondario, come appunto il BTP Valore emesso dallo Stato italiano a febbraio, scendono. Il prezzo pertanto si adegua, garantendo quindi all’investitore rendimenti allineati o comunque simili su bond di simili scadenze (al lordo di eventuali differenze nella struttura cedolare).
Non pensate che le obbligazioni e i BTP non presentino rischi. Ci sono molti vantaggi nei bond, primo fra tutti quello della certezza del rendimento, sempre salvo rischio emittente. Partiamo da qui. Quando si compera un’obbligazione si compra anche il rischio emittente. Nel caso in cui chi ha emesso il bond avesse problemi creditizi, l’investimento potrebbe essere restituito soltanto in parte o per nulla. Chiaramente ciò appare uno scenario quasi improbabile, trattandosi di titoli garantiti dallo Stato, ma certamente non impossibile.
Al tempo stesso, soprattutto sulle lunghe scadenze, occorre considerare anche il rischio tassi di interesse. Se i tassi salgono il prezzo spot scenderà e quindi in caso di liquidazione anticipata dell’investimento si potrebbe incappare in una perdita.
I nuovi BTP Valore possono essere acquistati su Borsa Italiana e le banche dealers del collocamento sono Intesa Sanpaolo e Unicredit. Saranno collocati dal 6 al 10 maggio prossimo (al venerdì chiusura anticipata alle ore 13.00)
Le tre precedenti emissioni di BTP Valore hanno raccolto fra i 17 ed i 18 miliardi cadauna. Questa volta, vista la vicinanza con l’emissione di due mesi fa, i numeri potrebbero essere inferiori.
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]]>La scorsa settimana lo Stato Italiano ha collocato con successo il nuovo BTP Valore, un bond con scadenza 2030. Complessivamente le vendite hanno raggiunto i 18,32 miliardi di euro, superando i numeri delle due emissioni del 2023. Il nuovo bond paga un tasso del 3,25% per i primi tre anni di vita, corrispondendo cedole trimestrali. Successivamente il rendimento sale al 4,00%, con premi lordi dell’1% a trimestre. La tassazione anche in questa emissione è al 12,50%, così come in tutti i Titoli di Stato.
Per chi ha acquistato il bond in collocamento e lo manterrà fino a scadenza è previsto un premio fedeltà aggiuntivo dello 0,70% lordo. Chi ha comprato il bond in collocamento lo trova in portafoglio con codice ISIN IT0005583478. Chi lo acquisterà nelle prossime settimane sul mercato secondario dovrà invece utilizzare l’ISIN IT0005583486, codice con cui sarà scambiato il prodotto post collocamento (senza premio fedeltà).
Scheda: Codice ISIN BTP Valore
Conviene investire con i BTP su Borsa Italiana? Vediamo il rendimento di alcuni buoni del Tesoro sul mercato secondario. Al momento il rendimento del BTP decennale è in area 3,90%, con uno spread (ossia un differenziale) fra BTP ed il suo corrispettivo tedesco di circa 140-145 punti base (ossia 1,40-1,45%). Si tratta quindi di rendimenti relativamente bassi, che possono però avere un senso nella parte conservativa del portafoglio, anche alla luce di tassi comunque interessanti (dopo anni di tassi negativi o comunque bassissimi).
Vediamo ora alcuni BTP con scadenze lunghe, con rendimento che al momento sono nell’ordine del 4,50-4,60%, dopo i picchi del 2023 in area 6%. Chiaramente le opzioni di investimento sono molteplici, qui presentiamo soltanto alcuni Titoli di Stato. Non dimenticatevi che allungando la scadenza cresce anche la volatilità del bond.
Numeri alla mano al momento il BTP con il rendimento netto più elevato è quello con ISIN IT0005438004, scadenza 2045. Si compra in area 62, paga cedole annue nominali dell’1,50% lordo (che salgono al 2,10% ai prezzi di acquisto attuale). Il rendimento totale di questo Buono del Tesoro è del 96%, spalmati in 21 anni. Parliamo quindi del 4,55% netto su base annua circa.
Rendimenti simili per il buono del Tesoro ISIN IT0005425233, con cedola nominale dell’1,7% e scadenza 2051. Anche in questo caso il prezzo di acquisto è nettamente sotto la pari (intorno a 60, scontando il rendimento nominale decisamente inferiore ai tassi attuali di mercato). Il rendimento complessivo del prodotto è di circa il 125%, ma in ben 27 anni. Per entrambi, gran parte del profitto si ottiene quindi a scadenza, fra oltre vent’anni, tramite capital gain.
Chiaramente nel caso di forti ribassi dei tassi di interesse il prezzo di queste obbligazioni potrebbe salire, determinando la possibilità di rivenderli a prezzi più elevati anche nel giro di pochi mesi. Per contro, se le banche centrali alzassero i tassi e il rendimento delle nuove emissioni obbligazionarie salisse, potremmo assistere allo scenario opposto: una discesa del prezzo di questo bond.
Quando si parla di BTP con scadenza lunga non si può dimenticare il BTP 2072. Quasi mezzo secolo di vita residua in cui è spalmato un rendimento del 210%. Parliamo del 4,40 netto annuo. Il BTP 2072 si compra a circa 60, quindi a forte sconto rispetto ai prezzi di emissione. Questo è chiaramente determinato dai tassi bassi (2,15%), decisamente inferiori a quelli di mercato per una simile scadenza.
Fra i bond secolari menzioniamo anche quelli austriaci: Austria 2117 e il bond con scadenza ancora più lunga, Austria 2120. Da notare il rendimento misero (2,10% sul valore nominale e 0,85% per il secondo). Questo ha chiaramente determinato una forte discesa dei prezzi spot.
Il ventaglio di BTP disponibili su Borsa Italiana è molto ampio. Vediamo ora alcune scadenze più brevi. Si acquista in area 92,5 il BTP agosto 2026, uno zero coupon con ISIN IT0005454241. Questa obbligazione non paga quindi cedole, il guadagno va in capital gain e può essere utilizzato per compensare eventuali minusvalenze pregresse. Il rendimento lordo in poco meno di due anni e mezzo è quindi dell’8%.
Sempre con scadenza 2026 troviamo un altro BTP che si acquista sotto la pari. La vita residua è più bassa, con una scadenza aprile 2026. Il prezzo è di 93,4, con un rendimento netto appena sotto il 3%. In questo caso il codice ISIN del BTP è IT0005437147.
Per chi dovesse invece “parcheggiare” la liquidità per qualche mese, oltre ai tradizionali conti deposito, vale la pena spostarsi sui BOT, i buoni ordinari del Tesoro, con durata inferiore ai 12 mesi. Il titolo con scadenza settembre si acquista a circa 98, mentre quello che scade a gennaio a circa 97 (dati a inizio marzo 2024). Chiaramente il loro prezzo salirà progressivamente con l’avvicinarsi della scadenza. Non dimenticate di considerare le commissioni di acquisto (e vendita, se non si porta il titolo a scadenza), oltre ad una tassazione del 12,50% sulle plusvalenze.
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]]>Perché c’è interesse su questo BTP Valore scadenza 2030 – IT0005583478? Il nuovo buono del Tesoro poliennale paga un tasso del 3,25% nei primi tre anni e successivamente del 4,00% lordo per i restanti tre. Il rendimento di questo bond è quindi crescente, mentre le aspettative per l’andamento dei tassi è opposto, potenzialmente con tagli al costo del denaro per circa 100 punti base (ossia l’1%) nel 2024 da parte di BCE e Federal Reserve.
Inoltre, il rendimento offerto dal nuovo BTP Valore è superiore di circa 0,2-0,3% rispetto a scadenze simili. Analizzando la curva, però, emerge che lo Stato anche nelle precedenti emissioni per privati aveva offerto un rendimento leggermente superiore rispetto a quello di emissioni già presenti sul mercato secondario con scadenze simili.
La domanda è lecita: conviene davvero comprare il nuovo BTP IT0005583478? Il collocamento prosegue in settimana, questa corsa all’acquisto del BTP Valore è giustificata? La risposta varia probabilmente dalla finalità dell’acquisto.
Come detto, nelle precedenti analisi, il rendimento in termini assoluti non è nulla di eclatante, parliamo del 3,27% netto, valore che scende al 3,07% tolto lo 0,2% di tassazione sul capitale investito. Se lo contestualizziamo nello scenario attuale, con tassi ben più bassi di quelli di ottobre, però, il rendimento appare come relativamente interessante. Conviene comprare questo BTP? Dipende. Uno speculatore potrebbe sperare di rivenderlo nel giro di breve a 100,5-100,7 (considerando le tempistiche tecniche per rivendita e commissione di uscita, non grandi profitti). Per un cassettista che vuole portare il BTP fino a scadenza si tratta di un prodotto che batte gran parte della concorrenza, anche se il rendimento netto è di poco superiore al 3%, senza proteggere l’investitore da altre fiammate dell’inflazione.
Durante il collocamento il codice ISIN di questo bond è IT0005583478. Successivamente il codice ISIN sarà IT0005583486 per chi lo comprerà sul mercato secondario a fine investimento o trading. Va ricordato come il prezzo varierà in base alle condizioni di mercato. Potrà quindi essere sopra la pari o anche scendere su valori più bassi. In ogni caso per chi lo acquista dopo il collocamento non sarà previsto premio fedeltà dello 0,70%. Questo in quanto il bond non è stato detenuto interamente per tutta la durata (sei anni).
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]]>Il nuovo BTP Valore si può acquistare durante la fase di emissione con il codiceIT0005583478. Chi mantiene in portafoglio questo buono del Tesoro fino a scadenza incasserà un premio fedeltà dello 0,7%. Complessivamente si tratta di circa lo 0,12% su base annua lordo, quindi poco più dello 0,10% netto per anno.
Vediamo un esempio sul rendimento di questa obbligazione statale. Ogni 10.000 euro investiti con questo bond si incassa un premio fedeltà di 70 euro lordi, poco più di 60 netti. Chiaramente questo valore va a sommarsi al 21,75% lordo (quindi 2.175 euro ogni 10mila investiti) pagati dall’obbligazione.
Successivamente, sul mercato secondario, è previsto un nuovo codice ISIN: IT0005583486 per il BTP Valore (anche se si tratta dello stesso prodotto finanziario). Questo serve per distinguere gli investitori che hanno diritto al premio fedeltà da chi invece lo ha acquistato in seguito.
Il BTP Valore paga un tasso di interesse del 3,25% nei primi tre anni di vita. L’interesse è corrisposto su base trimestrale. Successivamente sono previsti rendimenti del 4%, con cedole dell’1% a trimestre. La tassazione nel BTP Valore, così come in tutti i Titoli di Stato è del 12,50%. Si tratta di un valore più contenuto rispetto al 26% che paghiamo su azioni, certificati di investimento, futures e CFD.
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