Btp Quotazione Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/btp/btp-quotazione/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Mon, 25 Apr 2022 08:54:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Btp Quotazione Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/btp/btp-quotazione/ 32 32 Quali BTP conviene comprare? https://www.investire-certificati.it/quali-btp-conviene-comprare/ Mon, 25 Apr 2022 08:08:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=22894 Quali BTP conviene comprare? Quando valgono i BTP 2051 e quanto costano i BTP 2072? Rendimento dei BTP, focus sulle lunghe scadenze, come BTP 2051, BTP 2072, BTP 2045 e BTP 2037. Quali sono i migliori BTP? I prezzi di numerosi BTP con lunghe scadenze sono scesi notevolmente nei primi mesi del 2022 sul mercato […]

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Quali BTP conviene comprare? Quando valgono i BTP 2051 e quanto costano i BTP 2072? Rendimento dei BTP, focus sulle lunghe scadenze, come BTP 2051, BTP 2072, BTP 2045 e BTP 2037.

Quali sono i migliori BTP?

I prezzi di numerosi BTP con lunghe scadenze sono scesi notevolmente nei primi mesi del 2022 sul mercato secondario. Le aspettative di rialzi dei tassi da parte delle banche centrali hanno determinato un rialzo dei rendimenti delle nuove emissioni, con una contestuale discesa del prezzo di numerose obbligazioni già in circolazione. Pensiamo per esempio al BTP 2072, che nel 2021 quotava sopra quota 100 ed oggigiorno è arrivato in area 75 (con uno sconto quindi del 25%).

Rendimenti dei BTP

Quali sono i rendimenti delle obbligazioni statali italiane e su quali BTP conviene investire? La scelta varia in base a numerose ragioni ed alla disponibilità dell’investitore nel tenere fermo – se necessario – il denaro.

BTP rendimento

I BTP sono garantiti dallo Stato Italiano. Non va tuttavia dimenticato come anche i buoni del Tesoro siano comunque soggetti al rischio emittente. Pertanto nel caso di insolvenza dello Stato italiano l’investitore potrebbe perdere il denaro investito (o comunque trovarsi di fronte ad ulteriori discese del prezzo sul mercato secondario delle obbligazioni).

Vediamo nel dettaglio il rendimento a fine aprile 2022 di alcuni titoli di Stato italiani.

BTP Italiani con rendimenti più elevati

Quali sono i BTP con il rendimento più elevato? Ovviamente quelli con la scadenza più lunga, fra cui BTP 2072, BTP 2067 e BTP 2051. Anche se le cedole in molti casi sono soltanto nell’ordine del 2%, grazie ad un prezzo di acquisto nettamente inferiore, spesso in area 75-80 (a fronte di un nominale di 100), il rendimento di questi BTP sale in area 3%.

Per definire su quali BTP convenga investire occorre senz’altro considerare le scadenze ed i rendimenti. Qui presentiamo alcuni di quelli con i rendimenti più elevati.

CODICE ISINBTPSCADENZATASSO DI INTERESSE LORDOPREZZO SPOTCEDOLA NETTARENDIMENTO NETTO
(dati a fine aprile 2022)
IT0005441883  BTP 207201.03.20722,15%76,052,47%3,03%
IT0005425233BTP 205101.09.20511,70%74,891,99%2,99%
IT0005480980BTP 205201.09.20522,15%81,582,31%2,96%
IT0005438004BTP 204501.04.20451,50%76,001,73%2,93%
IT0005217390BTP 206701.03.20672,80%90,852,70%2,89%
IT0005398406BTP 205001.09.20502,45%88,052,43%2,85%
IT0005421703BTP 204101.03.20411,80%83,571,88%2,80%
IT0005433195BTP 203701.03.20370,95%77,751,07%2,75%
Rendimenti dei BTP

Chiaramente i rendimenti delle scadenze più brevi sono inferiori. Si ottengono rendimenti interessanti con BTP decennali. Per esempio, i titoli di Stato con scadenza nel 2032-2033 offrono rendimenti nell’ordine del 2,3-2,4%.

Ricordiamo a tal proposito il BTP 2032 (ISIN IT0005466013) che vale circa 85-86, paga cedole dello 0,95% annuo con un rendimento del 2,44%. Sempre fra i BTP con scadenza nel 2032 troviamo it0005094088, con cedole 1,57% ed un prezzo in area 92, per un rendimento del 2,3%.

Per visualizzare il prezzo dei BTP in tempo reale è possibile consultare Borsa Italiana o il sito rendimenti BTP.

Perché il prezzo dei BTP è sceso?

Vediamo ora perché il prezzo dei BTP è sceso, ripartendo dalle banche centrali e dalle loro politiche dei tassi, tematica assolutamente da seguire anche per chi investe su BTP.

BTP Titoli di Stato

I tempi delle grandi manovre ultra-espansive da parte delle banche centrali paiono ormai finiti. L’inflazione è salita al 7,5% in Europa, mentre il dato uscito ad aprile 2022 (relativo al mese precedente) per gli Stati Uniti parla di una crescita annuale dell’8,5%. In un simile scenario è chiaro che la BCE e la Federal Reserve non possono restare alla finestra. La Banca Centrale americana si è mossa con il tapering già nella parte finale del 2021 e nel maggio 2022 alzerà i tassi di 50 punti base, portandoli da 0,50% a 1,00%. Inoltre, i tassi potrebbero arrivare intorno al 3% entro fine 2022.

In Europa lo scenario è diverso, anche per via del conflitto fra Russia ed Ucraina, che spinge la BCE verso maggiore cautela. Nonostante ciò, verso la fine del terzo trimestre o comunque entro fine anno la BCE potrebbe muoversi, annunciando il primo rialzo dei tassi nell’era post pandemia. Chiaramente tutto ciò ha notevoli ripercussioni sul mercato obbligazionario, fra cui sui BTP, ossia i titoli di Stato italiani con scadenza superiori all’anno.

Per leggere invece quali sono i fattori che potrebbero far salire il prezzo del BTP è possibile visionare questo articolo.

Conclusioni

Ecco dunque spiegata la ragione per cui troviamo il prezzo dei BTP 2072 in area 75-76 euro, con un rendimento netto del 3%, mentre il BTP 2051 ha un prezzo simile, con un rendimento finale equivalente (dati fine aprile 2022).

Da ricordare, poi, anche i BTP€I, che hanno la caratteristica di essere legati all’andamento dell’inflazione. Un fattore non da trascurare di questi tempi.

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Perché il prezzo del BTP sale? https://www.investire-certificati.it/perche-il-prezzo-del-btp-sale/ Thu, 11 Mar 2021 08:35:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=5446 Perché il prezzo del BTP sale? Qual è la relazione fra tassi di interesse e prezzo dei BTP e delle obbligazioni? Quando sale e quando scende il valore dei BTP? Esaminiamo in questo articolo queste tematiche legate agli investimenti obbligazionari. Quando il prezzo di un’obbligazione aumenta? L’andamento del prezzo delle obbligazioni già emesse sul mercato […]

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Perché il prezzo del BTP sale? Qual è la relazione fra tassi di interesse e prezzo dei BTP e delle obbligazioni? Quando sale e quando scende il valore dei BTP? Esaminiamo in questo articolo queste tematiche legate agli investimenti obbligazionari.

Quando il prezzo di un’obbligazione aumenta?

L’andamento del prezzo delle obbligazioni già emesse sul mercato è strettamente legato con il rendimento delle nuove emissioni. La loro quotazione varia nel tempo. Il prezzo dei BTP già in circolazione, infatti, sale o scende in base a quelli che sono i tassi di interesse sulle nuove emissioni di BTP ed obbligazioni.

In estrema sintesi, se i tassi di interesse salgono, le obbligazioni che sono già in circolazione scendono di prezzo e perdono valore. Se i tassi di interesse invece scendono, le obbligazioni già in circolazione aumentano di valore.

Perché il prezzo del BTP sale?

Ma perché il prezzo del BTP sale? Come mai le obbligazioni già sul mercato sono salite di prezzo nel 2020 e 2021?

Sono in molti a chiedersi perché il prezzo del BTP sia salito così tanto. La risposta è semplice. I tassi di interesse sono scesi, è sceso anche il rendimento delle nuove emissioni e ciò ha fatto aumentare il prezzo dei BTP già in circolazione. Questo perché le cedole o comunque il rendimento che esse offrono è diventato maggiormente competitivo rispetto alle nuove emissioni.

Gli interventi delle banche centrali, con ingenti immissioni di liquidità nel sistema, hanno spinto i tassi di interesse verso lo zero. In alcuni casi si è addirittura arrivati a tassi negativi. Quando si parla di tassi negativi chi presta denaro alla scadenza del prestito riceverà una somma di denaro inferiore. Questo è dovuto al fatto che l’interesse nel caso di tassi negativi diventa una passività, nonché una voce di costo.

Perchè il prezzo del BTP sale
Un’immagine dei vecchi BTP cartacei, le obbligazioni statali italiane emesse dal Tesoro.

Perché il prezzo dei BTP è salito?

Se ci riferiamo al 2020/2021, il prezzo dei BTP è perché l’interesse sulle nuove emissioni è letteralmente crollato. Le scadenze dei BTP brevi, come i 3 ed i 5 anni sono arrivate ad avere rendimenti negativi. In altre parole, il Tesoro italiano si indebita e riceve a scadenza un rimborso superiore al denaro incassato.

I BTP già in circolazione offrivano cedole fra l’1 ed il 6% annuo. Ecco dunque spiegato l’incremento di valore di questi prodotti. Per esempio, il BTP Italia con scadenza maggio 2025 nel marzo 2021 doveva ancora pagare 9 cedole da 0,70%, per un totale del 6,30%. Aggiungiamo un potenziale bonus extra dello 0,10/0,20% in quando le cedole del BTP Italia sono legate all’inflazione e stimiamo una resa complessiva del 6,50%.

Proprio nel marzo 2021 il BTP Italia IT0005410912 è arrivato a valere 107, con circa 6,50% di coupon da staccare. L’investitore, pertanto, acquisterebbe a 107 un prodotto finanziario che potrebbe rendere circa 6,50% in 4 anni e mezzo.

Benvenuti nello strano mondo dei tassi di interesse negativi, verrebbe da dire. Ma le cose vanno davvero così sulle obbligazioni.

Il discorso è leggermente diverso sulle scadenze delle obbligazioni più lunghe, dove i tassi sono ancora positivi, ma anche in questo caso la quotazioni delle obbligazioni già emesse, come il BTP Futura 2028 – ISIN IT0005425753, è salita ampiamente sopra la pari. Le emissioni in circolazione da più tempo, con tassi al 4-5% sono arrivate anche alcune decine di punti sopra la pari, in base alle cedole che si portano incorporate.

btp italia 2025
BTP Italia 2025

Quando scende il prezzo di un BTP?

Abbiamo visto quando il prezzo di un BTP sale. Quando scende invece il prezzo di un BTP di un’obbligazione?

Il prezzo di un BTP scende quando i tassi di interesse salgono. Vediamo un esempio. Poniamo di aver acquistato un’obbligazione, più precisamente un BTP con scadenza 5 anni. Per ipotesi i tassi di interesse sono all’1,50%. Pertanto, il prodotto finanziario acquistato pagherà 10 cedole dello 0,75% lordo per un totale del 7,50%.

Se i tassi venissero alzati al 2% (poche ore dopo l’emissione del nostro BTP), il rendimento di un nuovo prodotto simile sarebbe pari a 110. In questo BTP, ma il discorso è il medesimo per ogni obbligazione, cui si sommerebbero 10 di cedole nei cinque anni ai 100 del valore nominale.

Pertanto, la quotazione del BTP che abbiamo acquistato con cedole dell’1,50% verosimilmente scenderebbe di circa 2,50 punti, arrivando in area 97,50. Questo valore con il trascorrere del tempo si avvicinerebbe a 100.

Viceversa, un taglio dei tassi di interesse di mezzo punto percentuale li porterebbe all’1,00%. Il rendimento di un nuovo prodotto andrebbe quindi al 5% in 5 anni. Al tempo stesso il nostro BTP o la nostra obbligazione renderebbe 7,50%. Pertanto, potrebbe essere scambiata circa il 2,50% sopra la pari.

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Mario Draghi – Previsioni per il FTSE Mib https://www.investire-certificati.it/mario-draghi-previsioni-per-il-ftse-mib/ Sun, 07 Feb 2021 07:50:43 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=3947 Cosa cambia per il FTSE Mib con l’arrivo di Mario Draghi al Governo? Dove conviene Investire sulla Borsa Italiana? Analisi sul FTSE Mib. Mario Draghi, dalla BCE al Governo italiano Il FTSE Mib sopra i 23.000 punti non lo vedevamo dal febbraio 2020. È bastata la nomina di Mario Draghi, ex governatore centrale della BCE […]

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Cosa cambia per il FTSE Mib con l’arrivo di Mario Draghi al Governo? Dove conviene Investire sulla Borsa Italiana? Analisi sul FTSE Mib.

Mario Draghi, dalla BCE al Governo italiano

Il FTSE Mib sopra i 23.000 punti non lo vedevamo dal febbraio 2020. È bastata la nomina di Mario Draghi, ex governatore centrale della BCE per spingere al rialzo il FTSE Mib. L’indice italiano era già impostato al rialzo, avendo messo a segno un +50% dai minimi del marzo 2020, ma l’arrivo di Draghi ha fornito ulteriori spunti rialzisti per il FTSE Mib. In particolare, i titoli bancari sono arrivati altri acquisti sulle azioni dei bancari, come Intesa ed Unicredit.

Mario Draghi ed il FTSE Mib

Le cose non sembravano mettersi troppo bene per il FTSE Mib. Gennaio, infatti, si era chiuso con una crescente incertezza sul mercato azionario. Le mosse di Matteo Renzi e la crisi di governo sembravano destinate ad avere un impatto negativo sulla Borsa, sui titoli bancari ed in generale sul FTSE Mib.

Lo scenario, però, è cambiato nelle ultime sedute. Infatti, la notizia relativa al probabile governo Draghi ha generato un certo entusiasmo sin dai primi minuti. Non appena ha iniziato a circolare il nome dell’ex Governatore della BCE, nella serata di martedì 2 febbraio, la borsa era ormai chiusa. Era però ancora aperto il future del FTSE Mib, dove le negoziazioni sono aperte fino alle 22.00. Gli investitori hanno quindi iniziato a comprare il derivato legato all’indice centrale di Piazza Affari, generando nel giro di una manciata di minuti una salita da circa 22.000 a 22.500 punti.

Questo movimento è stato confermato il giorno dopo, mercoledì, alla riapertura della borsa, con oltre due punti di rialzo. Anche nei giorni seguenti gli acquisti hanno prevalso, spingendo appunto il FTSE MIB oltre i 23.000 punti.

FTSE MIB in rialzo, volano le azioni dei bancari

Quali azioni stanno andando meglio sul FTSE Mib? Tra i titoli che hanno beneficiato maggiormente della news troviamo quelli del comparto bancario. Spicca, per esempio, Intesa SanPaolo, tornata sopra quota 2 euro, con una capitalizzazione di mercato nuovamente vicina ai 40 miliardi. Unicredit dal canto suo ha recuperato gli 8 euro. Le azioni di Fineco valgono oltre 14,50 euro. In rimonta anche BPer, tornata in area 1,75 euro. Sempre fra le azioni dei titoli bancari sul FTSE Mib, Banco BPM ha superato i 2 euro.

Anche il comparto energetico ha mostrato segnali di recupero. Si è arrestata in area 8,20 la correzione di Enel, risalita verso gli 8,50. L’azienda del settore elettrico resta il titolo con la maggior capitalizzazione a Piazza Affari, circa 86 miliardi di euro. Segnali positivi anche da Eni, anch’essa rimbalzata un finale di gennaio segnato dalle vendite. Le azioni di Eni sono risalite a 8,60 euro, con una capitalizzazione di circa 31 miliardi. Il titolo petrolifero vale ancora il 40% in meno rispetto ad un anno fa, quando navigava fra i 14 ed i 15 euro per azione.

Mario Draghi ed i BTP

L’arrivo di Mario Draghi ha generato entusiasmo anche sui titoli di Stato, con ovvie ripercussioni sui BTP, i buoni poliennali del Tesoro. Le aspettative per un Governo Draghi hanno generato una nuova ed ulteriore corsa ai BTP. Lo spread fra i titoli di Stato Italiano e quelli tedeschi è sceso notevolmente.

Il rendimento della maggior parte dei titoli di Stato italiano (per esempio i Bot e le scadenze brevi, così come i BTP a 3 e 5 anni, per esempio) ha ormai un rendimento in territorio negativo. Riassumendo il tutto, l’investitore paga per poter prestare denaro allo Stato italiano. Lo scenario è simile in quasi tutta Europa, basti pensare che nelle scorse settimanale il titolo di Stato decennale spagnolo è sceso in negativo per la prima volta nella storia.

btp italia 2025
BTP Italia 2025 – Conviene ancora Investire nei BTP?

Si guadagna con i BTP?

Chi acquista i titoli di Stato in questa fase chiaramente non ottiene grandi rendimenti. Come visto per le scadenze brevi i rendimenti sono negativi. I BTP non sono quindi lo strumento migliore per generare rendimenti e profitti nell’epoca dei tassi a zero.

Per trovare rendimenti positivi occorre cercare scadenze lunghe. È chiaro che, invece, chi aveva acquistato BTP nei mesi o negli anni scorsi ha quindi visto lievitare il valore del proprio portafoglio. I mercati stimano ad un rischio paese per l’Italia in netto calo grazie a Mario Draghi ed alla BCE. Non dobbiamo poi dimenticare il costante intervento della Banca Centrale Europea, che negli ultimi mesi ha massicciamente comprato titoli di stato italiani e di altri paesi. Questo ha di fatto azzerato i rendimenti dei titoli di Stato della gran parte dei paesi europei.

Per quanto riguarda alcune delle recenti emissioni, troviamo i BTP Futura 2028 negoziati a 101,35. Il BTP Italia 2025 IT0005410912 si era mosso al rialzo fin dai primi mesi. Al momento è scambiato in area 106,50, con un rendimento negativo, visto che deve ancora pagare 6,3% di cedole (cui si potrebbe aggiungere un premio per l’inflazione).

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Quanto vale il BTP Italia 2025 -IT0005410912? https://www.investire-certificati.it/quanto-vale-il-btp-italia-2025-it0005410912/ Mon, 10 Aug 2020 14:05:09 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1850 Quanto vale il BTP Italia 2025 IT0005410912? Come si sono mosse le quotazioni di questo BTP, un titolo di Stato con scadenza nel maggio 2025? Quotazione del BTP Italia Le quotazioni del BTP Italia 2025 (con codice ISIN IT0005410912) si sono mosse in netto rialzo nei primi mesi di vita. Questo particolare BTP, con le […]

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Quanto vale il BTP Italia 2025 IT0005410912? Come si sono mosse le quotazioni di questo BTP, un titolo di Stato con scadenza nel maggio 2025?

Quotazione del BTP Italia

Le quotazioni del BTP Italia 2025 (con codice ISIN IT0005410912) si sono mosse in netto rialzo nei primi mesi di vita. Questo particolare BTP, con le cedole che riflettono eventuale inflazione, sono salite oltre quota 103,5. Di fatto, considerando cedole base semestrali dello 0,70%, l’investitore si trova ad aver visto un apprezzamento pari a quello atteso in 5 semestri. Tutto ciò detenendo questo titolo di Stato per meno di tre mesi dall’emissione. Al seguente link è possibile visualizzare la quotazione aggiornata del BTP Italia 2025

BTP ITALIA 2025
Cosa sono i BTP Italia ? Qual è il loro rendimento?

BTP IT0005410912 – Prezzo

Il BTP IT0005410912 si è mosso seguendo l’andamento dei titoli di Stato italiani, con una discesa dello spread generale che ha permesso un apprezzamento. L’approvazione del recovery fund ha chiaramente contribuito in tal direzione, con beneficio per i BTP già in circolazione.

Una cedola dell’1,40% annuale pesa infatti soltanto per lo 0,116% al mese (valore che si ottiene dividendo 1,40 per 12). Il BTP Italia 2025, a parità di tassi, meno di tre mesi dopo la sua emissione dovrebbe pertanto scambiare in area 100,30 circa, per la parte di cedola già acquisita. Il netto apprezzamento di questo titolo di Stato deriva appunto dalla discesa dei rendimenti dei nuovi BTP, i buoni poliennali del Tesoro.  Chiaramente il mercato sembra ritenere probabile un ritorno dell’inflazione e quindi cedole finali superiori all’1,40% annuale, altro elemento favorevole per il prezzo di questo BTP.

Per chi avesse comprato questo prodotto all’emissione non va dimenticato un premio dello 0,80% nel caso in cui il BTP Italia venga mantenuto dall’investitore fino a scadenza, nel maggio 2025.

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