Btp Borsa Italiana Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/btp/btp-borsa-italiana/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Sun, 03 Mar 2024 13:26:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Btp Borsa Italiana Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/btp/btp-borsa-italiana/ 32 32 Investire con i BTP in Borsa https://www.investire-certificati.it/investire-con-i-btp-in-borsa/ Sun, 03 Mar 2024 13:16:51 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=32672 BTP Valore e Buoni del Tesoro: conviene investire in borsa con i bond? Quali rendimenti offrono i BTP? Analisi sul comparto delle obbligazioni emesse dello Stato su Borsa Italiana. Btp Valore La scorsa settimana lo Stato Italiano ha collocato con successo il nuovo BTP Valore, un bond con scadenza 2030. Complessivamente le vendite hanno raggiunto […]

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BTP Valore e Buoni del Tesoro: conviene investire in borsa con i bond? Quali rendimenti offrono i BTP? Analisi sul comparto delle obbligazioni emesse dello Stato su Borsa Italiana.

Btp Valore

La scorsa settimana lo Stato Italiano ha collocato con successo il nuovo BTP Valore, un bond con scadenza 2030. Complessivamente le vendite hanno raggiunto i 18,32 miliardi di euro, superando i numeri delle due emissioni del 2023. Il nuovo bond paga un tasso del 3,25% per i primi tre anni di vita, corrispondendo cedole trimestrali. Successivamente il rendimento sale al 4,00%, con premi lordi dell’1% a trimestre. La tassazione anche in questa emissione è al 12,50%, così come in tutti i Titoli di Stato.

BTP Valore
BTP Valore

Per chi ha acquistato il bond in collocamento e lo manterrà fino a scadenza è previsto un premio fedeltà aggiuntivo dello 0,70% lordo. Chi ha comprato il bond in collocamento lo trova in portafoglio con codice ISIN IT0005583478. Chi lo acquisterà nelle prossime settimane sul mercato secondario dovrà invece utilizzare l’ISIN IT0005583486, codice con cui sarà scambiato il prodotto post collocamento (senza premio fedeltà).

Scheda: Codice ISIN BTP Valore

Rendimento dei BTP su Borsa Italiana

Conviene investire con i BTP su Borsa Italiana? Vediamo il rendimento di alcuni buoni del Tesoro sul mercato secondario. Al momento il rendimento del BTP decennale è in area 3,90%, con uno spread (ossia un differenziale) fra BTP ed il suo corrispettivo tedesco di circa 140-145 punti base (ossia 1,40-1,45%). Si tratta quindi di rendimenti relativamente bassi, che possono però avere un senso nella parte conservativa del portafoglio, anche alla luce di tassi comunque interessanti (dopo anni di tassi negativi o comunque bassissimi).

Vediamo ora alcuni BTP con scadenze lunghe, con rendimento che al momento sono nell’ordine del 4,50-4,60%, dopo i picchi del 2023 in area 6%. Chiaramente le opzioni di investimento sono molteplici, qui presentiamo soltanto alcuni Titoli di Stato. Non dimenticatevi che allungando la scadenza cresce anche la volatilità del bond.

BTP 2045

Numeri alla mano al momento il BTP con il rendimento netto più elevato è quello con ISIN IT0005438004, scadenza 2045. Si compra in area 62, paga cedole annue nominali dell’1,50% lordo (che salgono al 2,10% ai prezzi di acquisto attuale). Il rendimento totale di questo Buono del Tesoro è del 96%, spalmati in 21 anni. Parliamo quindi del 4,55% netto su base annua circa.

BTP 2051

Rendimenti simili per il buono del Tesoro ISIN IT0005425233, con cedola nominale dell’1,7% e scadenza 2051. Anche in questo caso il prezzo di acquisto è nettamente sotto la pari (intorno a 60, scontando il rendimento nominale decisamente inferiore ai tassi attuali di mercato). Il rendimento complessivo del prodotto è di circa il 125%, ma in ben 27 anni. Per entrambi, gran parte del profitto si ottiene quindi a scadenza, fra oltre vent’anni, tramite capital gain.

Chiaramente nel caso di forti ribassi dei tassi di interesse il prezzo di queste obbligazioni potrebbe salire, determinando la possibilità di rivenderli a prezzi più elevati anche nel giro di pochi mesi. Per contro, se le banche centrali alzassero i tassi e il rendimento delle nuove emissioni obbligazionarie salisse, potremmo assistere allo scenario opposto: una discesa del prezzo di questo bond.

BTP 2072: scadenze lunghe

Quando si parla di BTP con scadenza lunga non si può dimenticare il BTP 2072. Quasi mezzo secolo di vita residua in cui è spalmato un rendimento del 210%. Parliamo del 4,40 netto annuo. Il BTP 2072 si compra a circa 60, quindi a forte sconto rispetto ai prezzi di emissione. Questo è chiaramente determinato dai tassi bassi (2,15%), decisamente inferiori a quelli di mercato per una simile scadenza.

Fra i bond secolari menzioniamo anche quelli austriaci: Austria 2117 e il bond con scadenza ancora più lunga, Austria 2120. Da notare il rendimento misero (2,10% sul valore nominale e 0,85% per il secondo). Questo ha chiaramente determinato una forte discesa dei prezzi spot.

BTP 2026

Il ventaglio di BTP disponibili su Borsa Italiana è molto ampio. Vediamo ora alcune scadenze più brevi. Si acquista in area 92,5 il BTP agosto 2026, uno zero coupon con ISIN IT0005454241. Questa obbligazione non paga quindi cedole, il guadagno va in capital gain e può essere utilizzato per compensare eventuali minusvalenze pregresse. Il rendimento lordo in poco meno di due anni e mezzo è quindi dell’8%.

Sempre con scadenza 2026 troviamo un altro BTP che si acquista sotto la pari. La vita residua è più bassa, con una scadenza aprile 2026. Il prezzo è di 93,4, con un rendimento netto appena sotto il 3%. In questo caso il codice ISIN del BTP è IT0005437147.

Come parcheggiare la liquidità?

Dove investire?
Dove investire in borsa?

Per chi dovesse invece “parcheggiare” la liquidità per qualche mese, oltre ai tradizionali conti deposito, vale la pena spostarsi sui BOT, i buoni ordinari del Tesoro, con durata inferiore ai 12 mesi. Il titolo con scadenza settembre si acquista a circa 98, mentre quello che scade a gennaio a circa 97 (dati a inizio marzo 2024). Chiaramente il loro prezzo salirà progressivamente con l’avvicinarsi della scadenza. Non dimenticate di considerare le commissioni di acquisto (e vendita, se non si porta il titolo a scadenza), oltre ad una tassazione del 12,50% sulle plusvalenze.

Approfondimenti

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BTP senza CACs https://www.investire-certificati.it/btp-senza-cacs/ Sat, 24 Sep 2022 12:55:40 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=24329 Quali sono i BTP senza CACs, ossia senza clausole di azione collettiva? La lista è piuttosto lunga, con varie scadenze e differenti rendimenti, tutti negoziati su Borsa Italiana. La vediamo in questo articolo, dove sono elencati i BTP no CACS. Quali sono i BTP senza CACS? Quali sono i BTP che non hanno le CACS? […]

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Quali sono i BTP senza CACs, ossia senza clausole di azione collettiva? La lista è piuttosto lunga, con varie scadenze e differenti rendimenti, tutti negoziati su Borsa Italiana. La vediamo in questo articolo, dove sono elencati i BTP no CACS.

Quali sono i BTP senza CACS?

Quali sono i BTP che non hanno le CACS? I BTP senza CACs sono quelli emessi prima del 2013. Molti sono già arrivati a scadenza, altri invece hanno una vita residua in alcuni casi anche di vari anni.

Fra i BTP senza CACs, quello con la vita residua maggiore è il BTP IT0004532559, con scadenza 2040. Seguono a ruota il BTP IT0004286966, con scadenza 2039 ed il BTP IT0003934657 che ha scadenza 2037. Non sono presenti i CACs in quanto emessi rispettivamente nel 2009, nel 2005 e 2007. Sono acquistabili su Borsa Italiana.

Per tutti il prezzo di emissione è pari a 100, ma prima di acquistarlo occorre considerare il tasso di interesse che offrono così come (anzi, soprattutto!) il prezzo a pronti del momento. Le cedole nominali lorde arrivano fino all’8,50% ed al 9% (nei BTP IT000366721 e IT000366655, con scadenza a fine 2023, che viaggiano ovviamente sopra la pari). Per contro, BTP in cui la cedola è inferiore a quella offerta dalle nuove emissioni, saranno acquistabili sotto quota 100.

Rischio Congelamento BTP?

Cosa implicherebbe l’attuazione delle CACs? Di fatto l’eventuale attuazione di queste clausole potrebbe far sì che lo Stato che ha emesso il titolo debba richiedere – in condizioni estreme – agli obbligazionisti di accettare modifiche sostanziali. Fra queste potrebbe esserci il taglio del valore nominale del bond, la riduzione delle cedole, nonché l’allungamento della scadenza (ecco perché si parla di rischio congelamento).

Potrebbe poi essere richiesto all’investitore di accettare un cambio di valuta nel bond. Ma quanto è concreto il rischio di congelamento per BTP ed altri titoli di Stato? Al momento si tratta di un’eventualità remota, sinora mai attuata.

CACs nei BTP

BTP senza CACs

Ricordiamo come le CACs non siano mai state utilizzate. Il salvataggio della Grecia, infatti, risale al 2012 ed è antecedente all’introduzione delle Cacs da parte dell’Europa, avvenuta progressivamente dal 2013 in poi.

Possono essere applicate fino al 45% dei titoli governativi con scadenza superiore ai 12 mesi. Non riguardano quindi i BOT. Dal 2022 in poi sono presenti in tutti i BTP con durata superiore all’anno (ed emissione post 2022).

BTP in lire e… dollari!

Fra i BTP senza CACs troviamo anche alcuni BTP denominati in lire negli anni Novanta. Grazie ad una vita trentennale siano ormai arrivati agli ultimi anni. Il loro valore nominale è stato convertito da lire ad euro.

Fra i titoli di Stato italiani senza CACs segnaliamo anche queste due obbligazioni in dollari con scadenza 2023 e 2033:

  • Obbligazioni Italian Ministry of Finance 5,375% 2003-33 Borsa Italiana, US465410BG26
  • Obbligazioni Italian Ministry of Finance 6,875% 1993-23 Borsa Italiana, US465410AH18.

Elenco dei BTP senza CACS

Ecco di seguito i BTP no CACS quotati su Borsa Italiana, con le rispettive scadenze e le cedole lorde che corrispondono su base annuale ai possessori.

ObbligazioniScadenza ValutaCedola lorda
IT00045325591 Settembre 2040Euro5,00%
IT00042869661 Agosto 2039Euro5,00%
IT00042869661 febbraio 2037Euro4,00%
IT00035351571 agosto 2034Euro5,00%
IT00032568201 febbraio 2033Euro5,75%
IT00014443781 maggio 2031Euro6,00%
IT00012785111 novembre 2029Euro5,25%
IT00011746111 novembre 2027Euro6,50%
IT00010865671 novembre 2026Euro7,25%
IT000473515215 settembre 2026Euro3,10%
IT00046447351 marzo 2026Euro4,50%
IT00045136411 marzo 2025Euro5,00%
IT00036672122 dicembre 2023Euro8,50%
IT0003666551 novembre 2023Euro9,00%

La tassazione sui BTP no CACS è al 12,5%, come quella di tutti i Titoli di Stato. Pertanto, risulta più bassa rispetto a quella di altri strumenti finanziari come azioni, futures, ETF e CFD.

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BTP 2045 – ISIN IT0005438004 https://www.investire-certificati.it/btp-2045-isin-it0005438004/ Fri, 16 Sep 2022 14:05:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=24182 Come funziona il BTP 2045? Conviene comprare questo BTP? Analisi su questa obbligazione con ISIN IT0005438004 che si compra su Borsa Italiana. BTP 2045 Il BTP 2045 è un buono del Tesoro Green con scadenza 2045 (aprile). Il codice ISIN del BTP 2045 è IT0005438004. Il BTP 2045 paga cedole annuali dell’1,50%, corrisposte agli investitori […]

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Come funziona il BTP 2045? Conviene comprare questo BTP? Analisi su questa obbligazione con ISIN IT0005438004 che si compra su Borsa Italiana.

BTP 2045

Il BTP 2045 è un buono del Tesoro Green con scadenza 2045 (aprile). Il codice ISIN del BTP 2045 è IT0005438004. Il BTP 2045 paga cedole annuali dell’1,50%, corrisposte agli investitori tramite coupon semestrali dello 0,75%. La tassazione è al 12,50%. Il rendimento netto per chi lo ha acquistato all’emissione è quindi pari all’1,3125%.

Con l’aumento dei tassi di interesse il prezzo a pronti di questo titolo di Stato è sceso notevolmente, arrivando anche in area 60. All’emissione, in fase di collocamento in borsa, il BTP 2045 raccolse 8,5 miliardi di euro, poi incrementati a 13,5 tramite una seconda tranche di collocamento da parte dello Stato italiano.

BTP 2045, codice ISIN IT0005438004

Il BTP 2045, con ISIN IT0005438004 è al momento quello che offre il maggiore rendimento sul mercato secondario di Borsa Italiana. Si acquista in area 64-65 a fronte di un prezzo nominale pari a 100. La cedola netta di questo BTP supera quindi il 2%. La liquidità è complessivamente buona, con spread fra domanda ed offerta contenuti.

BTP Green ESG

Il valore di rimborso di questa obbligazione corrisponde a 100 euro (salvo il caso di insolvenza dell’emittente, ossia se lo Stato italiano non fosse in grado di far fronte ai propri debiti). L’investitore che lo acquistasse sui valori attuali otterrebbe quindi – oltre al flusso cedolare – un ulteriore 50% di capital gain, ossia di profitto. Chiaramente ciò soltanto nel caso in cui il titolo fosse portato a scadenza o se il suo prezzo salisse nuovamente a 100.

La scadenza lontana ancora oltre vent’anni, i rialzi dei tassi di interesse generalizzati ed il crescente debito pubblico italiano rappresentano i principali elementi di rischio e incertezza legati a questo titolo di Stato. Sul tema rischi dei BTP segnaliamo un articolo specifico, mentre qui sono descritti i CACS sui bond statali, finora mai necessari.

BTP Green su Borsa Italiana

Il BTP 2045 è stato il primo BTP Green emesso dallo Stato italiano.  La caratteristica di queste emissioni è legata al fatto che il denaro raccolto viene investito per finalità ad impatto positivo sull’ambiente e sul sistema. Potremmo quindi parlare di BTP per chi cerca investimenti ESG, ossia sostenibili dal punto di vista ambientale.

Gli ha fatto seguito nel settembre 2022 una seconda emissione di BTP Green, con il BTP 2035. In questo caso le cedole sono decisamente più alte in quanto pari al 40% su base annua, pagate tramite flusso cedolare del 2% su base semestrale.

Articoli sui BTP

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BTP Green https://www.investire-certificati.it/btp-green/ Tue, 13 Sep 2022 05:10:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=24127 Cosa sono i BTP Green? Dove si comprano i BTP Green? Conviene investire su questi prodotti finanziari. Nell’articolo seguente vedremo queste tematiche, particolarmente interessante in una fase in cui le obbligazioni sono tornate ad offrire rendimenti interessanti per gli investitori “cassettisti”. BTP Green: cosa sono I BTP Green sono Titoli di Stato italiani con lunga […]

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Cosa sono i BTP Green? Dove si comprano i BTP Green? Conviene investire su questi prodotti finanziari. Nell’articolo seguente vedremo queste tematiche, particolarmente interessante in una fase in cui le obbligazioni sono tornate ad offrire rendimenti interessanti per gli investitori “cassettisti”.

BTP Green: cosa sono

I BTP Green sono Titoli di Stato italiani con lunga durata, superiore ai 10 anni. Sono destinati al finanziamento dello Stato di progetti con impatto ambientale positivo. I BTP Green sono quindi legati al mondo degli investimenti ESG ed alla transizione ecologica. Sono negoziati su Borsa Italiana.

Sostanzialmente, per l’investitore, si tratta di normalissimi BTP con la garanzia di un reddito fisso pagato tramite cedole semestrali. Alla scadenza è previsto il pagamento dell’ultimo coupon ed il rimborso del valore nominale, pari a 100. Il taglio minimo, come da tradizione per i bond governativi italiani, è mille euro.

BTP Green 2045

La prima emissione di BTP Green dello Stato italiano è stato il Btp 2045. E’ stato emesso nel marzo 2021, con scadenza aprile 2045. Il codice ISIN è ISIN IT0005438004. Le cedole sono relativamente basse, in quanto pari all’1,50% lordo su base annua. Sono pagate tramite coupon semestrali dello 0,75%. Questo ha determinato una discesa del prezzo spot sul mercato secondario di questo BTP Green, arrivato anche in area 60 (a fronte di un nominale di 100).

BTP 2035

Nel settembre 2022 lo Stato italiano ha annunciato un nuovo BTP Green con scadenza 2035. Le cedole in questo caso sono decisamente più laute, risultando pari al 2% su base semestrale, con un rendimento del 4% lordo su base annua.

Questi titoli di Stato sono negoziabili sul mercato secondario di Borsa Italiana con le consuete modalità ed i tradizionali orari di borsa. Gli investitori istituzionali possono negoziarli all’ingrosso, mentre sul MOT, ossia il mercato telematico delle obbligazioni e dei Titoli di Stato, possono essere comprati e venduti dagli investitori individuali.

A cosa servono i Buoni del Tesoro Green?

Lo Stato italiano ha specificato le finalità per cui saranno utilizzati i capitali raccolti con questi bond. “Attraverso le emissioni di BTP Green, l’Italia finanzierà tutte le spese che contribuiranno alla realizzazione degli obiettivi ambientali delineati dalla “Tassonomia europea delle attività sostenibili”.

Investimenti ESG
Gli Investimenti per l’ambiente

I punti centrali dell’utilizzo dei BTP Green riguardano l’aspetto ambientale e di sostenibilità ecologica:

  1. Mitigazione dei cambiamenti climatici;
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici;
  3. Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e dell’ambiente marino;
  4. Transizione ad un‘economia circolare;
  5. Prevenzione e controllo dell’inquinamento;
  6. Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

I proventi raccolti tramite le emissioni di questi bond arrivano dal Tesoro italiano e confluiscono quindi nel Conto Disponibilità intrattenuto dal Tesoro presso la Banca d’Italia.

Con cadenza periodica e per l’intera vita del BTP Green sono monitorate e tracciate le spese sostenute con queste entrate, nel rispetto dei criteri di sostenibilità ecologica ed ambientale.

Collocamento

È il Tesoro a decidere in base alle condizioni di mercato se collocare i BTP Green con sindacato di collocamento o tramite asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. In quest’ultimo caso, ciascun decreto di emissione descriverà nel dettaglio le caratteristiche dell’emissione e i termini del collocamento supplementare riservato agli Specialisti in titoli di Stato. Questo di fatto si configura come una tranche successiva, tecnicamente configurato come una tranche successiva.

Nel collocamento i prezzi offerti dagli operatori partecipanti all’asta possono variare di un centesimo di euro o di multipli di tale ammontare.

La data di regolamento sul mercato primario dipende dalla tipologia di collocamento prescelto (di solito due giorni se collocati tramite asta e cinque giorni se collocati attraverso sindacato). Sul mercato secondario di Borsa Italiana, invece, la data di regolamento è pari a due giorni, proprio come in tutti gli altri BTP.

Aste dei BTP

Quando avvengono le aste dei BTP? Quando sono collocati i nuovi BTP Green? Le comunicazioni relativa questa tematica si trovano sul sito internet del Debito Pubblico. E’ possibile consultare la pagina Comunicazioni BTP Green per ulteriori informazioni sul tema. Sempre sul sito del debito pubblico è possibile trovare informazioni post emissione.

Altri articoli sui Buoni del Tesoro, i titoli di Stato emessi dallo Stato Italiano:

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BTP – Pro e Contro https://www.investire-certificati.it/btp-pro-e-contro/ Sun, 05 Jun 2022 16:12:40 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=23229 Quali sono i pro e contro dei BTP? Quali i vantaggi e quali i rischi dei BTP? I BTP, ossia i Buoni Poliennali del Tesoro, sono i titoli di Stato con durata superiore all’anno emessi dallo Stato italiano tramite il Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Negli ultimi anni il loro rendimento è quasi […]

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Quali sono i pro e contro dei BTP? Quali i vantaggi e quali i rischi dei BTP?

I BTP, ossia i Buoni Poliennali del Tesoro, sono i titoli di Stato con durata superiore all’anno emessi dallo Stato italiano tramite il Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Negli ultimi anni il loro rendimento è quasi sempre stato misero a causa delle politiche monetarie espansive delle banche centrali. Spesso le scadenze brevi sono state anche in territorio negativo, ossia pagavano tassi di interesse negativi (con una perdita per l’investitore che li acquistava). Lo scenario è cambiato nel 2022, in seguito al ritorno dell’inflazione ed alle aspettative per tassi più alti.

Il BTP con scadenza decennale dopo i minimi toccati nel 2021 con rendimenti inferiori a 0,60% su base annua ha visto salire il suo rendimento oltre il 3%.  Vediamo ora alcuni dei pro e contro, ossia vantaggi e rischi dei BTP.

BTP – pro e contro: i vantaggi dei BTP

I buoni del Tesoro sono stati negli anni uno degli strumenti di investimento più gettonati dai piccoli risparmiatori. In particolare, la loro apparente sicurezza, in quanto garantiti dallo Stato italiano, era spesso associata ad un rendimento comunque interessante, soprattutto sulle lunghe scadenze.

Chiaramente il rendimento dei BTP oscilla in base alle condizioni di mercato. Nel 2021 il decennale del titolo di Stato italiano è arrivato a rendere il 6%, mentre nel 2020-2021 è sceso anche sotto lo 0,6%

rendimento BTP - Quanto rende un BTP grafico
La salita del rendimento dei BTP decennali, arrivati a rendere oltre il 3%.

Fra i loro vantaggi vi è la certezza di conoscere in anticipo il rendimento che si ottiene a patto di portare a scadenza il titolo di Stato. Le cedole sono pagate su base semestrale a fronte di un rendimento stabilito all’emissione del BTP. Comprando i BTP si ha quindi un rendimento cedolare garantito.

Chiaramente la loro quotazione, dopo l’emissione, oscilla sul mercato secondario, il MOT di Borsa Italiana. Pertanto, nel caso in cui i nuovi titoli di Stato offrano rendimenti superiori, le emissioni di BTP già in circolazione scenderanno sotto la pari. Per contro, nel caso in cui i tassi scendessero i BTP già negoziabili sul mercato secondario salirebbero sopra la pari, ossia sopra i 100.

Tassazione agevolata al 12,5%

BTP pro e contro

Fra i vantaggi dei BTP troviamo anche una tassazione agevolata al 12,5%. Per molti altri prodotti, come azioni, CFD o certificates, la tassazione è invece al 26%.

Pertanto le cedole incassate tramite la detenzione dei BTP sono tassate soltanto al 12,5%. Da notare come queste non permettano però di dedurre eventuali minusvalenze che si hanno nello zainetto fiscale. Questo è un elemento in comune con i dividendi delle azioni, mentre le cedole dei certificati di investimento permettono invece la compensazione di eventuali minusvalenze.

Pro e contro dei BTP: i rischi

Proseguiamo l’analisi dei pro e contro dei BTP. Abbiamo visto alcuni vantaggi dei BTP, quali sono i rischi? Anche i BTP presentano dei rischi, talvolta sottostimati dagli investitori.

Rischio emittente

Chiaramente vi è un rischio emittente anche nei buoni del Tesoro: nel caso in cui lo stato italiano fosse insolvente, gli investitori potrebbero essere costretti a partecipare al suo salvataggio. Questo è definito dai CACs, ossia le clausole collettive presenti in alcune emissioni dal 2013 in poi ed in tutti i BTP dal 2022. Di fatto lo Stato potrebbe cambiare elementi centrali come il valore nominale, la scadenza o le cedole, con una vera e propria ristrutturazione del titolo.

Rischio tassi di interesse

Il rischio centrale, però, soprattutto nelle lunghe scadenze è un altro. E’ chiaramente legato ad un aumento dei tassi di interesse, fattore che potrebbe deprezzare i BTP già negoziabili sul mercato secondario.

Prendiamo a titolo esemplificativo il BTP 2051 ed il BTP 2072. L’emissione del BTP 2051 paga cedole pari all’1,70%. La salita dei tassi di interesse ha fatto crollare il prezzo in area 65, a fronte di un prezzo di emissione di 100. Scenario simile sul BTP 2072. Qui il rendimento lordo all’emissione era del 2,15%. Anche in questo caso il prezzo a pronti sul mercato secondario è sceso in area 67-68. Pertanto, in un simile scenario questi BTP non tutelano l’investitore dalla perdita di valore determinata dall’inflazione. Anzi, possono far sì che si trovi perdite anche elevate (in questo caso per chi lo ha acquistato a 100 pari al 35%) che potrebbero essere recuperate soltanto con una discesa dei tassi oppure mantenendo il titolo di Stato in portafoglio per molti anni. Pertanto, il vero rischio dei BTP è legato ad una salita dei rendimenti delle nuove emissioni.

Conviene comprare i BTP?

Con un tasso sul decennale ormai sopra il 3% sono in molti a chiedersi se convenga comprare i BTP. Chiaramente la risposta varia in funzione di molti fattori, fra cui l’orizzonte temporale dell’investimento e la propensione al rischio dell’investitore. Non vanno poi dimenticate altre opzioni di investimento, sempre nel mondo dei BTP, con i BTP Futura o i BTP Italia.

Detenere in portafoglio BTP, come visto, non è esente da rischi. Può però essere un’interessante modalità di diversificazione, soprattutto visto il crollo dei prezzi spot di numerose scadenze. Sarebbe sufficiente una leggera discesa dei rendimenti per far sì che il BTP 2051 o il BTP 2072 possano recuperare anche 5 o 10 punti percentuali.

Inoltre, nel caso in cui la BCE e le altre banche centrali riuscissero a riportare l’inflazione in area 2%, chi avesse acquistato un BTP con scadenze lunghe e rendimenti sopra il 3% avrebbe un rendimento netto superiore all’inflazione.

Nuove emissioni di BTP

Sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanza è presente il calendario aggiornato delle nuove emissioni di BTP. Per alcune scadenze il calendario è relativamente regolare, mentre per altri titoli di Stato, come BTP Futura o BTP Italia, le emissioni non sono calendarizzate in maniera regolare.

Oltre ai pro e ai contro dei BTP, Per chi volesse invece leggere un approfondimento sul tema dei titoli di Stato indicizzati all’inflazione, segnaliamo l’articolo in questione.

Ecco, dunque, alcuni dei principali pro e contro dei BTP, strumenti che possono offrire rendimenti interessanti anche se non completamente esenti da rischi.

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Btp 2051 di Borsa Italiana https://www.investire-certificati.it/btp-2051-di-borsa-italiana/ Tue, 06 Apr 2021 06:22:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=6786 Conviene investire nel Btp 2051 di Borsa Italiana? Vediamo analisi sulle quotazioni dei BOND 2051 (ISIN IT0005425233). Grafici, dati e rendimenti dei BTP trentennali emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanza. Come funziona il BTP€i IT0005436701? Quali sono i migliori BTP 2051? BTP 2051 – ISIN IT0005425233 Il BTP trentennale con scadenza 1 settembre 2051 paga cedole annuali dell’1,70%. Il […]

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Conviene investire nel Btp 2051 di Borsa Italiana?

Vediamo analisi sulle quotazioni dei BOND 2051 (ISIN IT0005425233). Grafici, dati e rendimenti dei BTP trentennali emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanza. Come funziona il BTP€i IT0005436701? Quali sono i migliori BTP 2051?

BTP 2051 – ISIN IT0005425233

Il BTP trentennale con scadenza 1 settembre 2051 paga cedole annuali dell’1,70%. Il primo coupon pari allo 0,85% è stato pagato in data 1 marzo 2021, mentre l’ultimo sarà pagato nel marzo 2051, a fronte di una scadenza fissata per l’1 settembre 2051.

Le cedole sono costanti nel tempo, indipendentemente dall’andamento dell’inflazione. Il codice ISIN di questo BTP trentennale è IT0005425233. Questi bond sono negoziabili sul MOT, il mercato telematico delle obbligazioni gestito da Borsa Italiana.

Conviene Investire nei BTP 2051?

Quali sono i vantaggi per chi investe nel BTP 2051, con scadenza trentennale? Il risparmiatore di fatto ha la certezza di un rendimento prefissato, tramite cedole semestrali dello 0,85%. Il rendimento annuale è pertanto pari all’1,70%. Acquistando obbligazioni statali, inoltre, si gode della tassazione agevolata al 12,50%.

Nel caso in cui i tassi dovessero scendere ulteriormente il prezzo spot di questo Buono del tesoro poliennale potrebbe salire. In tal senso, però, il margine per altri apprezzamenti pare assai risicato visti i tassi sui minimi storici. Infatti le scadenze brevi dei BTP, ma anche quelle a 5 e 7 anni offrono ormai tassi di interesse negativi.

Quali sono i rischi del BTP con scadenza 2051 di Borsa Italiana?

I rischi di questa obbligazione statale sono per lo più legati alla scadenza del prodotto, particolarmente lunga. Un incremento dei tassi di interesse, magari determinato da una spinta inflazionistica, sarebbe deleterio per il prezzo di questo BTP. In questo scenario il prezzo a pronti potrebbe scendere anche in maniera significativa durante il corso della vita.

Chiaramente, tale valore si riavvicinerebbe al valore nominale di 100 con l’appropinquarsi della scadenza, che è però lontana ben 30 anni. Pertanto, se i tassi dovessero salire non sarebbe impossibile vedere scendere questo titolo di Stato per esempio a 90 o 80 durante la sua vita. Viceversa, se i tassi scendessero ancora potrebbe salire sopra la pari, come capitato nei primi mesi di vita del BTP 2051.

BTP Italia 2051 prezzo
Nei primi mesi di vita il prezzo del BTP trentennale ISIN IT0005425233 è quasi sempre stato sopra la pari, oscillando fra 99 e 108.

Un altro elemento di rischio – non trascurabile sulle lunghe scadenze dei Bond – è legato all’emittente. In questo caso lo Stato Italiano. Nel caso di problemi finanziari o default dell’emittente anche l’investitore sarebbe colpito.

BTP 2051 ISIN: IT0005436701

Fra i BTP trentennali con cedole variabili troviamo invece quello con ISIN: IT0005436701. Si tratta di un “BTp€i”, ossia un titolo le cui cedole sono indicizzate all’inflazione dell’area Euro. Anche il rimborso del capitale è legato all’inflazione dell’eurozona.

Quando si guadagna con il BTp€i IT0005436701?

La caratteristica centrale dei BTp€i 2051 è quella di pagare cedole variabili legate all’inflazione. Sono pertanto indicati nel caso di una crescita dei prezzi, in quanto proteggerebbero l’investitore dall’inflazione. Da notare come oltre alle cedole, indicizzate all’inflazione, anche il capitale rimborsato alla scadenza nel BTP€I ISIN: IT0005436701 è indicizzato all’inflazione, tutelando quindi il potere di acquisto del possessore del bond.

I valori dell’inflazione presi in analisi non sono però quelli italiani ma bensì quelli dell’eurozona.

Nel caso in cui l’inflazione dovesse rimanere bassa per tutta la vita del prodotto, questi BTp€i non sarebbero particolarmente convenienti, a fronte di un tasso reale di rendimento basso. Su un arco temporale così ampio questo non pare tuttavia lo scenario più probabile.

BTP - Perchè il prezzo dei BTP sale

Cedole variabili legate all’inflazione

Anche in questo BTP trentennale le cedole sono pagabili su base semestrale, in data 15 maggio e 15 novembre di ogni anno. I coupon nei BTp€i sono variabili e pari allo 0,15% annuo reale. Ossia a tale ammontare si sommerà l’inflazione europea.

La crescita dei pezzi è misurata da EUROSTAT attraverso l’Indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), tabacco escluso. I valori dell’Indice sono pubblicati sulla pagina di CPTFEMU Bloomberg.

Entrambi i BTP 2051 sono negoziabili sul Mot, il mercato telematico delle obbligazioni e dei BTP di Borsa Italiana.

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Nuove Emissioni di BTP https://www.investire-certificati.it/nuove-emissioni-di-btp/ Mon, 29 Mar 2021 11:45:06 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=6937 Quali sono le nuove emissioni di BTP? Le obbligazioni hanno visto crollare i rendimenti negli ultimi anni, arrivando in alcuni casi anche ad offrire rendimenti negativi. In alcuni casi pertanto non è più conveniente compare titoli di Stato, appunto per via di un rendimento nullo. Vediamo però le ultime emissioni di Buoni del Tesoro Poliennali, […]

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Quali sono le nuove emissioni di BTP? Le obbligazioni hanno visto crollare i rendimenti negli ultimi anni, arrivando in alcuni casi anche ad offrire rendimenti negativi. In alcuni casi pertanto non è più conveniente compare titoli di Stato, appunto per via di un rendimento nullo. Vediamo però le ultime emissioni di Buoni del Tesoro Poliennali, con il decennale che offre ancora cedole per uno 0,60%.

Emissioni di BTP

Fra le nuove emissioni di BTP troviamo un’obbligazione a 5 anni, senza cedole ed un BTP decennale, con cedole lorde dello 0,60. Si tratta rispettivamente dei BTP Codice ISIN: IT0005437147 e Codice ISIN: IT0005436693. Vediamo nel dettaglio alcune delle nuove emissioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

BTP 1° aprile 2026 – Codice ISIN: IT0005437147

Il BTP con scadenza 1° aprile 2026 è giunto alla terza emissione. Non offre cedole (o meglio, sono pari allo 0,00%). L’ammontare dell’emissione, ha spiegato il Ministero dell’Economia e delle Finanze varia fra i 3,5 ed i 4 miliardi di euro.

Btp 1° agosto 2031 – Codice ISIN: IT0005436693

Paga invece una cedola annua dello 0,60% il BTP con Codice ISIN: IT0005436693 e scadenza 1° agosto 2031. Si tratta chiaramente di un BTP decennale, emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e giunto alla seconda emissione.

Il BTP ISIN: IT0005436693 paga cedole annuali lorde dello 0,6%, distribuite tramite coupon semestrali dello 0,30%. La tassazione in questi prodotti è al 12,50%. Si tratta pertanto di un regime agevolato rispetto al tradizionale 26,00% della maggior parte degli strumenti finanziari. In questo caso è previsto un collocamento fra i 2,5 ed i 3 miliardi di euro.

buoni del tesoro poliennali, BTP

Un’obbligazione indicizzata all’inflazione – Codice ISIN: IT0005387052

Fra le recenti emissioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, troviamo anche un nuovo BTP indicizzato all’inflazione. In questa obbligazione il tasso di interesse reale è dello 0,40%, mentre l’ISIN è IT0005387052.

La scadenza di questi BTP – giunti alla dodicesima emissione – è fissata al 30 maggio 2030.

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Cosa Sono i BTP? https://www.investire-certificati.it/cosa-sono-i-btp/ Tue, 09 Jun 2020 16:21:29 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1318 Cosa sono i BTP e come si comprano? Quali sono le scadenze dei BTP? Dove si comprano le obbligazioni denominate “buoni del tesoro poliennali”? Cosa sono i BTP e come si comprano? BTP è l’acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali. I BTP sono delle obbligazioni a medio e lungo termine, ossia con scadenze superiori ai […]

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Cosa sono i BTP e come si comprano? Quali sono le scadenze dei BTP? Dove si comprano le obbligazioni denominate “buoni del tesoro poliennali”?

Cosa sono i BTP e come si comprano?

BTP è l’acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali. I BTP sono delle obbligazioni a medio e lungo termine, ossia con scadenze superiori ai 12 mesi, emesse dal Ministero dell’Economia e delle finanze. I BTP distribuiscono cedole fisse prefissate posticipate semestrali.

Quali sono le scadenze dei BTP

I BTP sono obbligazioni con scadenze medio-lunghe, superiori all’anno. La durata dei BTP può essere pari a 3, 5, 6, 10, 15, 20, 30 e 50 anni. Questi titoli di Stato sono collocati tramite un’asta marginale che di norma si tiene con cadenza quindicinale. Di norma le aste avvengono la seconda settimana del mese per i BTP con scadenze a 3 e 7 anni, così come per le obbligazioni a 15 e 30 anni, se vi è domanda da parte degli investitori. Le aste dei BTP con scadenza a 5 e 10 anni sono invece tradizionalmente schedulate durante l’ultima settimana del mese.

Dove avvengono le aste dei BTP?

I BTP si comprano dopo che sono negoziati sul mercato generale dei titoli di Stato per le somme superiori ai 2,5 milioni di euro, mentre le transazioni inferiori avvengono sul MOT, la piattaforma per il trading obbligazionario italiano, dove il lotto minimo è invece pari a 1.000 euro. Il valore nominale dei BTP all’emissione è pari a 100, mentre il prezzo varierà successivamente sul mercato secondario, sia al rialzo che al ribasso, in base all’andamento dei tassi generali di mercato.

Il mercato secondario dei BTP

Questi titoli di Stato possono essere acquistati anche dopo la loro emissione. In questo caso, chi volesse comprare BTP dopo l’asta iniziale, lo può fare sul mercato secondario, ossia sul MOT, il mercato telematico delle obbligazioni e dei Titoli di Stato (dove l’importo minimo è pari a 1.000 euro) e sul MTS, il Mercato Telematico dei Titoli di Stato per gli investitori istituzionali, solitamente banche di investimento e aziende, con un importo minimo delle transazioni pari a due milioni di euro.

Come si calcola il prezzo dei BTP?

I BTP sono emessi ad un prezzo nominale di 100, anche se il valore chiaramente oscilla nel tempo, in base alle cedole che essi distribuiscono, ma anche al fattore tempo ed al rischio sull’emittente, ossia sull’Italia, percepito dai mercati. Il fattore di rischio è quindi legato alla solvibilità da parte del Ministero dell’Economia Italiano.

Dal punto di vista pratico, se i tassi delle nuove emissioni di BTP dovessero salire, i prodotti già emessi con rendimenti inferiori tenderebbero a scendere sotto la pari. Viceversa, nel caso in cui dovessero esservi nuove emissioni di BTP con rendimenti inferiori, quelle già in circolazione tenderebbero ad apprezzarsi, in quanto offrono un rendimento superiore.

La variazione tende a essere maggiore se la vita residua del prodotto è superiore, in quanto con il medesimo capitale si potrebbe ottenere un reddito maggiore/inferiore, con quella che tecnicamente è definita duration.

Quando si comprano bisogna tener conto che il prezzo di un BTP tenderà a scendere dopo lo stacco della cedola del medesimo ammontare, in quanto tale percepito dall’investitore e non più presente nel BTP medesimo.

La tassazione dei BTP

Uno dei punti di forza dei BTP è legato alla tassazione, ferma al 12,50%, mentre quella della maggior parte dei prodotti finanziari si attesta da anni al 26%. Le cedole staccate dai BTP sono soggette ad una ritenuta pari ad un ottavo del loro valore, ossia del 12,50%. Una cedola pari a 1 sarà dunque pari a 0,875 netto.

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