Azioni Europa Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/azioni-europa/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Fri, 31 Jan 2025 08:04:17 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Azioni Europa Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/azioni-europa/ 32 32 Azioni Gamestop https://www.investire-certificati.it/azioni-gamestop/ Fri, 31 Jan 2025 07:04:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=36199 Focus sulle azioni Gamestop – la storia e gli andamenti di una delle più grandi aziende di commercializzazione di videogiochi e prodotti ludici. Focus anche sugli Short Squeeze, un nome che dal 2020 è ormai legato a quello delle azioni di GameStop. Azioni Gamestop: la società Gamestop è una società americana che è stata fondata […]

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Focus sulle azioni Gamestop – la storia e gli andamenti di una delle più grandi aziende di commercializzazione di videogiochi e prodotti ludici. Focus anche sugli Short Squeeze, un nome che dal 2020 è ormai legato a quello delle azioni di GameStop.

Azioni Gamestop: la società

Gamestop è una società americana che è stata fondata da nel 1984 col nome di Babbage’s. I fondatori James McCurry Gary M. Kusin erano compagni di classe alla Business School di Harvard.

La sede è situata a Dallas, dove è stato aperto il primo negozio. La quotazione in borsa delle azioni di Gamestop è stata raggiunta in soli quattro anni, nel 1988. Al momento l’azione vale circa 26 dollari e Gamestop ha una capitalizzazione di mercato che supera i 12 miliardi di dollari.

Certificati di investimento su Gamestop

Fra i recenti certificates legati alle azioni di Gamestop troviamo un prodotto di Vontobel, con ISIN DE000VG37CC2. Le azioni sottostanti sono NVIDIA, Gamestop e Super Micro Computers, tre titoli senz’altro volatili, per un certificato adatto a cuori forti.

La volatilità è però mitigata dai premi fissi: sono infatti previste cedole garantite mensili dell’1,67%, per un totale di oltre 40 punti percentuali complessivi (in due anni). Il rendimento lordo del certificato arriva al 20,04% annuo a fronte di una barriera capitale del 45%. L’autocall è presente dal terzo mese in poi con trigger dapprima al 100% e poi decrescente dell’1% su base mensile.

Si ottiene quindi un profitto a patto che nessuno dei tre titoli perda oltre il 55% dai prezzi iniziali. In caso contrario l’investitore otterrebbe una perdita proporzionale all’andamento del worst of, con il plus – non da poco – della garanzia di incassare 40 punti percentuali di cedole.

Punta invece unicamente sulle azioni di Gamestop il certificato mono-sottostante ISIN DE000VG2U986, al momento scambiato sopra la pari. In questo caso le cedole sono condizionate ad una barriera del 50% e possono arrivare fino all’1,3% lordo su base mensile. Ma torniamo a parlare di Gamestop e del suo modello di business.

Il business

borsa azioni

Attualmente la società si occupa principalmente della distribuzione di videogiochi (nuovi ed usati), console, giochi in scatola e altri vari prodotti ludici.

La crescita iniziale del business si è incentrata su una mirata concentrazione sul mondo dei videogames. Nel corso degli anni Novanta ha cambiato diversi nomi fino ad ottenere quello attuale di Gamestop nel 1999.

Con l’inizio del nuovo millennio, anche grazie al sito internet, ma soprattutto grazie ad una capillare copertura del mercato (sfruttando soprattutto i centri commerciali) ed all’acquisizione di alcuni gruppi commerciali del settore, la società riuscì ad acquistare grandi quote di mercato. Furono anni di forte crescita per Gamestop in America, ma anche Europa, Asia, Australia e Nuova Zelanda.

2016 – una fase di declino per Gamestop

videogiochi

Intanto il mercato dei videogame si stava evolvendo. Con l’aumento delle performance e delle memorie a disposizione delle console e delle connessioni internet, le principali produttrici come Sony, Nintendo, Xbox e alcuni siti internet come Stream lanciarono anche le vendite dei file in formato digitale.

Questo permetteva loro di escludere i rivenditori e di eliminare quasi del tutto la rivendita di videogiochi una volta ultimati. Inevitabilmente quindi le quote di mercato di Gamestop si restrinsero: durante il periodo di Natale del 2016 le vendite scesero di oltre il 16%, con un riflesso immediato anche sul mercato borsistico per valori simili. I manager della società decisero di provare ad esplorare nuove aree del mercato, inserendo a listino alcuni giochi in scatola e puntando anche sul merchandising di prodotti ufficiali. Purtroppo già nel 2017 arrivarono le prime chiusure di alcuni centri di distribuzione.

L’andamento in borsa di quegli anni era ancora più altalenante del solito, con oscillazioni importanti, arrivando anche a un -36% nell’estate del 2019, raggiungendo alcuni dei limiti storici e creando non pochi problemi e dubbi ai possessori delle azioni Gamestop.

2020 – 2021: short squeeze

borsa

Nonostante il mercato apprezzasse sempre meno il titolo e i bilanci e le prospettive non brillassero, a cavallo della pandemia succede l’impensabile. Nonostante in molti scommettessero contro le azioni di Gamestop, Keith Gill, un giovane YouTuber conosciuto come “Roaring Kitty” inizia a suggerire una rivalutazione del titolo e incredibilmente viene ascoltato. WallStreetBets (un forum dedicato agli investimenti) amplifica queste voci.

Keith Gill assieme a numerosi investitori appassionati dei videogames ed al passaparola, anche attraverso chat di Reddit, si coordinano e decidono di sostenere la risalita del titolo, nonostante non ci fossero reali segnali di uno sviluppo del business. A sostegno di questa iniziativa si schiera anche Elon Musk che twitta “GameStonk!!” e linka la piattaforma WallStreetBets aumentando sensibilmente la platea di lettori interessati ad investire.

Il titolo passa così dal valere circa 3 – 4 dollari ad azione a oltre 145 nel giro di meno di due mesi, toccando addirittura dei massimi sopra i 400 dollari per azione, scatenando un vero e proprio short squeeze.

Cos’è un Short Squeeze?

Tecnicamente uno short squeeze si verifica quando il prezzo di un’azione aumenta in maniera brusco costringendo gli shortisti a ricoprirsi. Questo aumento di prezzo fa si che chi aveva scommesso su un andamento al ribasso sia obbligato ad entrare nel mercato, acquistando quindi l’azione sottostante. Questi acquisti creano una catena di cicli rialzisti e possono causare grosse perdite agli investitori con posizioni corte (soprattutto ai fondi che muovono spesso grandi capitali). Esattamente quello che accadde alle azioni di Gamestop.

grafico azioni Gamestop
grafico storico Gamestop

Azioni Gamestop: il rientro alla normalità

Il rientro a valori più “normali” c’è stato. Come possiamo notare dal grafico storico: se la salita è stata molto rapida, anche la discesa non è stata lenta, seppure il rientro ai valori precedenti non si sia del tutto verificato.

Il nome di Gamestop in borsa, assieme ad altri titoli da questo momento viene spesso associato alla definizione di Meme Stock, con il rischio associato.

Roaring Kitty, ovvero Keith Gill (il giovane YouTuber che aveva lanciato la prima ondata di short squeeze ha raggiunto oltre un milione di followers, è stato citato dalla Commissione Finanza della Camera statunitense ed stato citato in alcune cause.

Azioni Gamestop: gli ultimi anni

Ultimamente, come visibile nel precedente grafico, il titolo di Gamestop ha subito numerose variazioni, anche piuttosto significative, tuttavia senza tornare ai valori precedenti al primo short squeeze. Il titolo si è confermato come soggetto ad un’elevata volatilità (con i conseguenti rischi ed opportunità), anche a causa dell’elevato appeal speculativo delle azioni Gamestop.

Per approfondire

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria.

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Tracker Certificates su Azioni Usa ed Europa https://www.investire-certificati.it/tracker-certificates-su-azioni-usa-ed-europa/ Mon, 11 Mar 2024 10:45:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=32742 Due certificates tracker di Vontobel per puntare su grandi azioni, le big cap americane ed europee. Focus sui nuovi tracker certificates per replicare le Magnifiche Sette, le grandi azioni Usa protagoniste del rialzo 2023 (con il certificato ISIN DE000VD1DM70) e le “Granolas”, big cap europee, con il certificato tracker DE000VD1DGR2. Cavalcare i rialzi di borsa […]

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Due certificates tracker di Vontobel per puntare su grandi azioni, le big cap americane ed europee. Focus sui nuovi tracker certificates per replicare le Magnifiche Sette, le grandi azioni Usa protagoniste del rialzo 2023 (con il certificato ISIN DE000VD1DM70) e le “Granolas”, big cap europee, con il certificato tracker DE000VD1DGR2.

Cavalcare i rialzi di borsa con i tracker certificates

Le borse restano ben impostate, con l’indice americano S&P500 arrivato oltre i 5.100 punti, aggiornando ripetutamente i massimi storici. Ma anche in Europa si respira un certo ottimismo. Il FTSE Mib scambiato è sopra i 33.000 punti, mentre il Dax naviga in area 17.800. E se il rialzo dovesse proseguire, premiando ancora i titoli che hanno trascinato le borse negli ultimi mesi? Partendo da questa ipotesi Vontobel ha creato due tracker certificates, che replicano la performance di sette grandi titoli americani: Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet, Meta, Nvidia e Tesla e dei “Granolas”, un gruppo di big cap europee, reduce da grandi performance nel 2023. Nel dettaglio si tratta di GSK, Roche, ASML, Nestlé, Novartis, Novo Nordisk, L’Oréal, LVMH, AstraZeneca, SAP e Sanofi.

Big cap americane: le magnifiche sette

Investire su azioni americane
Investire su azioni americane

Qualche anno fa i molti avrebbero voluto avere in portafoglio le azioni dei FANG, definizione che con il tempo è divenuta riduttiva. Ecco, quindi, la coniazione del nome “Magnifiche Sette”; per il ristretto gruppo di titoli che nel 2023 ha contribuito a quasi il 90% dei rialzi della borsa americana. Sono le azioni di Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet, Meta, Nvidia e Tesla, seguite dal certificato ISIN DE000VD1DM70, che replica l’indice Solactive legato a questi titoli.

La market cap di ciascuno di questi titoli supera il miliardo, con la sola eccezione di Tesla (che vale comunque oltre 500 miliardi). Proprio Tesla ha iniziato con il freno tirato il 2024, perdendo quasi il 30%; mentre Nvidia si è apprezzata del 70%. Performance disomogenee, dunque, anche fra le big cap americane, con il tema “AI”, intelligenza artificiale, che domina la scena.

Investire sulle grandi azioni europee

Quali sono le azioni europee che hanno performato meglio in questi ultimi mesi? O quantomeno le azioni che potrebbero guadagnare ancora? Nel 2020 Goldman Sachs ha individuato le “Granolas”: 11 società operanti in diversi settori (farmaceutico, moda, semiconduttori, tecnologia e beni di consumo) con elevata capitalizzazione, una solida crescita degli utili, bassa volatilità, margini alti e stabili, bilanci solidi e dividendi duraturi.

Le società incluse in questo gruppo sono: GSK, Roche, ASML, Nestlé, Novartis, Novo Nordisk, L’Oréal, LVMH, AstraZeneca, SAP e Sanofi. Vontobel replica l’indice Solactive che le segue con il certificato ISIN DE000VD1DGR2.

Banca centrale Europea

A differenza del mercato statunitense, con sei titoli con una capitalizzazione di mercato di un trilione di euro alla fine di gennaio, nessuna delle società che compongono le Granolas europee ha ancora raggiunto questo valore. La maggiore è la farmaceutica danese Novo Nordisk. Grazie al dirompente successo del suo farmaco per l’obesità è arrivata a valere oltre 500 miliardi di euro in borsa. La capitalizzazione più bassa tra le Granolas è GlaxoSmithKline (GSK), anche in questo caso azienda del settore farmaceutico, con una capitalizzazione di mercato di circa 80 miliardi di euro.  Supera i due miliardi la market cap complessiva delle Granolas (2,6 miliardi di euro circa).

Rispetto alle magnifiche sette americane troviamo una maggiore differenziazione settoriale. Anche nel caso delle Granolas è evidente il loro impatto sull’economia europea: nel 2023, il 60% dei guadagni complessivi delle borse dell’Eurozona può essere attribuito alla performance combinata degli undici titoli azionari componenti.

Nell’ultimo anno, le “Granolas” hanno registrato una performance del +22,07% circa a fronte del +90,14% circa delle “Magnifiche Sette”. Questi valori, legati anche al minore peso del comparto tecnologico, lasciano aperte le porte per maggiori potenziali in futuro.

I Tracker Certificate targati Vontobel

Vediamo ora altri dettagli sui tracker certificates di Vontobel. Sono stati emessi ad un valore di lancio di 10 euro e sono open end, ossia senza una scadenza predefinita. I certificati per investire sui campioni americani ed europei replicano due indici costruiti da Solactive, noto index provider tedesco: il Solactive US Magnificent 7 Index NTR (codice ISIN: DE000VD1DM70) e il Solactive Granolas EUR Index NTR (codice ISIN: DE000VD1DGR2).

Entrambi gli indici sono caratterizzati da una commissione di gestione annua dello 0,80% e da un ribilanciamento trimestrale: il Solactive US Magnificent 7 Index NTR è equipesato; pertanto, ogni tre mesi il peso delle azioni sottostanti viene riallineato ad un 14,29% ciascuna, mentre nel Solactive Granolas EUR Index NTR il paniere è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato dei titoli, con un Cap del 20%.

I Tracker Certificate offrono agli investitori l’opportunità di replicare la performance di un’attività sottostante senza effetto leva. In sostanza, gli investitori partecipano direttamente, in proporzione 1:1, alle variazioni dei prezzi del paniere di titoli, tenendo conto delle commissioni di gestione dell’indice. È importante considerare che il prezzo di entrambi i Tracker Certificate relativi a “Magnificent 7” e “Granolas” può essere influenzato dal rischio di cambio, qualora le azioni componenti i due indici sottostanti siano quotate in una valuta diversa dall’Euro.

Efficienza fiscale

Fra i punti di forza dei certificates tracker ricordiamo l’efficienza fiscale. Infatti, i redditi generati da tali Certificati sono da considerarsi a tutti gli effetti redditi diversi. Pertanto, sono soggetti all’imposta sostitutiva del 26% sul capital gain, con la possibilità di compensare eventuali minusvalenze maturate entro il quarto anno precedente.

Novità di Vontobel

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Previsioni 2024: le Migliori Azioni in Europa https://www.investire-certificati.it/previsioni-2024-le-migliori-azioni-in-europa/ Sun, 24 Dec 2023 12:47:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=31225 Cosa dicono le previsioni 2024 sulle migliori azioni in Europa? Quali previsioni si possono fare per le migliori azioni europee nel 2024? Quali saranno le migliori; quali saranno i migliori settori? Come andrà l’economia nel nuovo anno? Cosa ne pensano Moody’s, Goldman Sachs e la BCE? Quali sono le loro previsioni 2024? Come è andato […]

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Cosa dicono le previsioni 2024 sulle migliori azioni in Europa? Quali previsioni si possono fare per le migliori azioni europee nel 2024? Quali saranno le migliori; quali saranno i migliori settori? Come andrà l’economia nel nuovo anno? Cosa ne pensano Moody’s, Goldman Sachs e la BCE? Quali sono le loro previsioni 2024?

Come è andato il 2023 in borsa?

Tutti i principali indici di borsa azionari sono saliti notevolmente. In particolare, l’indice S&P 500 ha guadagnato il 23%, il FTSE Mib circa il 28%, mentre il NASDAQ è salito del 50%. Il tutto in un contesto di tassi alti e con le tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Gli investitori già dalla prima parte del 2023 hanno puntato sull’azionario, scommettendo su banche centrali maggiormente accomodanti a partire dal 2024.

Operativamente, l’Europa ha iniziato l’anno positivamente; infatti un gran numero di società ha superato le stime degli analisti per i profitti del primo trimestre. Forse, almeno in parte, questo risultato sorprendente è stato causato dalle aspettative ridotte a causa della crisi energetica invernale, dopo i rialzi al prezzo del gas. Da allora, le speranze europee sono state in parte deluse. Ha invece fatto meglio l’America. Infatti a partire dal secondo trimestre 2023, l’Europa ha fa dato numerose news economiche e macroeconomiche negative o comunque meno brillanti rispetto al 2022. I risultati del secondo trimestre sono stati più contrastanti; solo circa il 50% delle società ha superato le aspettative del mercato, il tasso più basso da prima della pandemia di Covid-19.

La tendenza negativa è stata confermata nel terzo trimestre. I dati concreti, come le vendite al dettaglio, sono diventati negativi. I dati già scarsi riportati nei sondaggi dei responsabili degli acquisti si sono indeboliti ancor di più. La spesa nominale in Germania è rallentata pesantemente. Una forte delusione si è diffusa mentre arrivava la stagione degli utili del terzo trimestre. Le prospettive delle aziende evidenziano rischi che si estenderanno fino al 2024.

Per le previsioni di Borsa del 2024 ripartiamo dai numeri del 2023. Ecco di seguito un grafico relativo al FTSE Mib (aggiornato al 24 dicembre 2023). Si nota l’importante salita dell’indice, grazie al rafforzamento generalizzato di tutti i principali comparti (in particolare quello bancario).

grafico indice FTSE Mib

Previsioni 2024 sui fattori aziendali negativi

Tre sono i fattori principali che influenzano i profitti aziendali:

  • i volumi di vendite e ricavi,
  • il potere di determinare i prezzi,
  • le strutture dei costi.

Attualmente, la maggior parte delle aziende in Europa sta affrontando pressioni in almeno una di queste aree. I settori industriali e automobilistici hanno segnalato ordini deboli per più di un anno, ma recentemente hanno anche registrato una diminuzione dei loro ordini in sospeso. Ciò indica un imminente rischio per i profitti, come dimostrato dai recenti casi di Renault e ABB, società di alto profilo che hanno deluso le aspettative degli investitori.

La crisi dei vari settori

I settori delle compagnie aeree e dell’automobile sono altamente competitivi e hanno un potere di determinazione dei prezzi limitato. L’aumento dei salari e dei prezzi del petrolio aumenta la pressione sulle imprese più esposte al lavoro e all’energia. In sostanza, la domanda si sta indebolendo e i margini sono a rischio. I margini sono generalmente ciclici.

Quando la crescita migliora, i margini si espandono, mentre quando la crescita rallenta, i margini si riducono. Questo ciclo economico tipico è già in corso, ma per l’indice Stoxx 600 i margini rimangono significativamente al di sopra dei livelli pre-Covid. La crescita delle vendite potrebbe essere resiliente.

Tuttavia, se i margini dovessero ritornare ai livelli del 2018, i profitti in Europa diminuirebbero di un paio di punti percentuali. La resistenza dei margini sarà una caratteristica distintiva delle azioni vincenti l’anno prossimo. Anche i rendimenti obbligazionari sono importanti. L’incremento significativo dei tassi di interesse negli ultimi due anni ha influenzato non solo la valutazione che gli investitori sono disposti a pagare per le azioni, ma anche la redditività delle aziende più indebitate. Quali sono le chiavi di lettura e di ricerca delle azioni con maggiori prospettive nel 2024?

Azioni con più margini e poco indebitamento

Sono le chiavi di ricerca delle migliori azioni nel 2024. L’aumento dei rendimenti e le pressioni sui margini stanno portando gli investitori a premiare le aziende con margini più solidi e un minor livello di indebitamento. Il fattore “qualità” sta ancora una volta superando le aspettative per la prima volta dall’era pre-Covid e speriamo che questa tendenza continuerà.

La qualità ha un prezzo anche in borsa e negli investimenti, ovviamente. Le aziende di alta qualità vengono regolarmente scambiate a una valutazione premium. Questo è un dato piuttosto costoso rispetto al rapporto di 12 volte per lo Stoxx 600 e alla crescita degli utili in punti percentuali a una cifra.

Le imprese che soddisfano tali criteri includono GTT, Inditex, Relx, Ipsen e Hermes. L’economia europea sta riprendendo il suo ciclo. La domanda sta diminuendo e i margini sono a rischio. I rendimenti elevati stanno mettendo sotto pressione i bilanci deboli. È probabile che il 2024 sia un anno in cui gli investitori premiano la resilienza di fronte a questi fattori. Un anno in cui la qualità riafferma il suo valore agli occhi degli investitori.

Le azioni meglio del reddito fisso?

dove investire nel 2024
Focus – Dove investire nel 2024 in borsa?

Non c’è chiaramente una risposta univoca. Analizzando i report delle banche, però, secondo Barclays, sì, le azioni possono battere le obbligazioni anche nel 2024. Le azioni globali sarebbero destinate a sovraperformare gli asset a reddito fisso nel 2024, poiché le minacce di un rallentamento economico globale sono diminuite, hanno affermato nelle scorse settimane in una nota gli analisti di Barclays. Come prova di queste scelte osservano che questo anno l’indice All Country World di MSCI (MIWD00000PUS) è ​​cresciuto in doppia cifra.

Le previsioni 2024 di Moody’s

Vediamo ora le previsioni per il 2024 di Moody’s, agenzia di rating. Per l’Europa Moody’s prevede che nel 2024 i mercati globali subiranno diversi shock e sorprese, tra cui tensioni nel sistema bancario globale, tendenze cicliche nell’inflazione, tassi di interesse e PIL, oltre al conflitto geopolitico in corso. Inoltre, Moody’s prevede che il tasso di default raggiungerà il picco del 4,6% all’inizio del 2024, per poi scendere al 4,2% più avanti nell’anno. Non molto incoraggiante.

Questa previsione per il 2024 in borsa si basa sull’ipotesi che la ripresa economica globale sarà modesta e che la politica monetaria rimarrà restrittiva. Infine, Moody’s prevede che le condizioni finanziarie restrittive continueranno per tutto l’anno successivo, limitando la crescita globale. La crescita del PIL reale per il G-20 dovrebbe rallentare al 2,5% nel 2023, e al 2,1% nel 2024, rispetto al 2,7% del 2022.

Le previsioni di Goldman Sachs nel 2024

Secondo le previsioni 2024 di Goldman Sachs (più positive) l’economia globale supererà nel prossimo anno le aspettative grazie alla forte crescita del reddito, all’inflazione in calo e al robusto mercato del lavoro. Inoltre, la produzione si riprenderà e gli aumenti dei tassi di interesse non avranno più un impatto significativo sulla crescita del PIL.

Secondo gli economisti intervistati da Bloomberg, il PIL mondiale dovrebbe espandersi mediamente del 2,6% nel prossimo anno, mentre le previsioni di Goldman Sachs per la crescita del PIL nel 2024 sono più ottimistiche del consenso per otto delle nove economie più grandi del mondo. Inoltre, Goldman Sachs prevede una crescita degli utili del 7% per il prossimo anno, grazie all’aumento dei prezzi del petrolio. Fino al 2025, si prevede che gli utili delle aziende europee e statunitensi crescano del 5% all’anno dai livelli attuali.

Previsioni 2024 della BCE

Anche la Banca Centrale Europea fa delle previsioni. Secondo le stime macroeconomiche formulate dagli esperti della BCE per l’area dell’euro, le previsioni finanziarie per il 2024 sono prudenti. Prevedono che il tasso di crescita del PIL in termini reali sia in media dell’1,6% nel 20241. A causa della guerra in Ukraina e la crisi energetica conseguente le prospettive di crescita erano state riviste al ribasso di 0,5 punti percentuali per il 2022. Il conflitto in Ucraina implica che l’inflazione complessiva sia prevista ancora molto elevata nei prossimi mesi e che poi scenda gradualmente verso l’obiettivo nel periodo successivo, dell’1,9% nel 2024.

Le migliori azioni europee nel 2024?

Quali saranno le migliori azioni nel 2024? Chiaramente nessuno lo sa. In questa lista proponiamo alcuni titoli da monitorare per il 2024, fra cui molti quotati al NASDAQ, anche se con sede centrale in Europa. Alcuni sono reduci da forti salite ma potrebbero apprezzarsi ancora. Altri, come Volkswagen, arrivano da una discesa di borsa. Spetta chiaramente al lettore l’analisi dei singoli titoli qui menzionati, in un mix di vari settori e con diversi livelli di volatilità media.

  • STMicroelectronics N.V. (NYSE:STM)
  • Millicom International Cellular S.A. (NASDAQ:TIGO)
  • Opera Limited (NASDAQ:OPRA)
  • Argo Blockchain plc (NASDAQ:ARBK)
  • Borr Drilling Limited (NYSE:BORR)
  • Mynaric AG (NASDAQ:MYNA)
  • Orion Engineered Carbons S.A. (NYSE:OEC)
  • Spotify Technology S.A. (NYSE:SPOT)
  • Addex Therapeutics Ltd (NASDAQ:ADXN)
  • NuCana plc (NASDAQ:NCNA)
  • IA optronics AG (NYSE:VIAO)
  • ASML (NASDAQ:ASML)
  • NXP Semiconductors (NASDAQ:NXPI)
  • Volkswagen (OTCMKTS:VWAGY)
  • LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton (OTCMKTS:LVMUY)
  • Roche (OTCMKTS: RHHBY)
  • L’Oréal (OTCMKTS: LRLCF)
  • Air France-KLM (OTCMKTS: AFLYY)

I migliori settori finanziari nel 2024

Tra le Istituzioni Finanziarie, HSBC è la più grande istituzione finanziaria europea in termini di attività totali. Con oltre 2,86 trilioni di euro, la gigante con sede nel Regno Unito si posiziona al primo posto, superando BNP Paribas, la maggiore banca francese. Secondo Deloitte, l’industria bancaria e dei mercati dei capitali sta affrontando diverse sfide fondamentali ai loro modelli di business tradizionali. Le banche, che hanno goduto del rialzo dei tassi, dovranno ora dimostrare convinzione e agilità di adattamento al cambiamento per continuare ad essere profittevoli nei nuovi scenari di mercato.

Quali IPO ci saranno nel 2024? Nel Fintech, Revolut, con sede a Londra, è fra la società del comparto con la più alta valutazione di mercato in Europa ad aprile 2023. Con oltre 25 milioni di clienti, è la neo banca più utilizzata in Europa. Al momento il titolo non è quotato ma si lavora per IPO. Fra le probabili IPO del 2024 troviamo anche Ampere (comparto auto elettriche Renault), così come Reddit, il social network finanziario, che menzioniamo anche se si tratta di azienda americana.

Azioni di settori promettenti nel 2024

Dove investire nel 2024? Quali previsioni per le azioni nel nuovo anno? I tassi in calo potrebbero favorire i settori che sono rimasti indietro nel 2023 e nel 2024 e 2025 potrebbero vedere maggiori afflussi di capitale. Un tema chiave per investire nel 2024 in borsa resta senz’altro anche quello dell’intelligenza artificiale. Da valutare anche la questione ESG, nell’ambito della transizione energetica (che prosegue, ma lentamente, come vediamo dai prezzi del petrolio, sempre relativamente alti).

  1. Servizi di Comunicazione: Disney e Alphabet (Google); Alkemy
  1. Beni di Consumo Discrezionali: Aziende come AutoZone, Home Depot, Lowe’s, Amazon e Alibaba hanno dimostrato di poter eccellere anche in periodi difficili.
  1. Finanza: PayPal e Citigroup si distinguono come investimenti potenzialmente redditizi. Coinbase Global Inc (COIN) sembra ancora avete potenziale nella lista di potenziali investimenti per il 2024, qualora dovesse proseguire il rialzo del bitcoin. Si tratta chiaramente di un investimento ad alto rischio.
  1. Sanità: CVS Health emerge come un’opzione interessante, specialmente dopo l’acquisizione di Aetna. Vivisol, uno dei principali gruppi europei operanti nel settore dell’assistenza domiciliare in ambito sanitario.
  1. Industria: AD Core, specializzata nella fornitura di materiali elettrici, offre un buon valore equo e un margine di sicurezza accettabile. Essilorluxottica, LVMH, Airbus, Heineken, Mercedes-Benz, Michelin, DHL, L’Oreal, Sanofi, Totalenergies, Unilever, Volkswagen.
  1. Tecnologia dell’Informazione: Microsoft, Apple e Intel. Nvidia Corporation (NVDA) è una forza trainante nell’industria delle tecnologie.
  1. Energia Sostenibile: Biontech e Moderna sono società con maggiore crescita attesa grazie ai loro vaccini. Nel 2023 hanno entrambi accusato pesanti perdite (circa il 30% per Biontech e il 50% per Moderna, anche qui si tratta di un investimento fortemente speculativo).
  1. Assistenza Domiciliare: Vivisol, uno dei principali gruppi europei operanti nel settore dell’assistenza domiciliare in ambito sanitario.
  1. Consegna per Supporto Aziendale: DHL Supply Chain & Global Forwarding, Kuehne + Nagel, DB Schenker, Nippon Express.

In conclusione, le previsioni 2024 preannuncia un anno ricco di opportunità per gli investitori nel mercato azionario europeo. Diversi settori, tra cui i servizi di comunicazione, i beni di consumo discrezionali, la finanza, la sanità, l’industria, la tecnologia dell’informazione, l’energia sostenibile, l’assistenza domiciliare e la consegna per supporto aziendale, mostrano segnali promettenti. Tuttavia, è importante ricordare che le previsioni non sono garanzie e che l’investimento in azioni comporta sempre un certo grado di rischio.

NOTA – Il presente articolo è redatto puramente a fine informativo. Non rappresenta consulenza o sollecito all’investimento in borsa. Performance passate non rappresentano in alcun modo garanzia di prestazioni future positive. Acquistare azioni o altri prodotti finanziari espone l’investitore ad un rischio di perdita del capitale.

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